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Nessuna da cinque anni; è una semplice questione di interpretazione del testo, la prossima volta scrivi meglio o non scriverle proprio alcune cose
"In Italia e in tutto il mondo si usano gli oppiodi ovvero derivati sintetici dell'oppio, oppio da cui deriva l'eroina. Ti risulta che sia accettato l'uso di eroina a scopo ricreativo?"
ripeto, il parallelismo l' hai fatto tu
Barone il paragone non è tra gli effetti dell'eroina e quelli della cannabis, era per far capire che ci sono sostanze utilizzate a scopo terapeutico di cui non è accettato l'uso ricreativo, hai interpretato male. Ce ne passa dall'accettare l'uso terapeutico a sdoganare l'uso ricreativo detto in parole povere.
---------- Post added at 18:57:38 ---------- Previous post was at 18:55:32 ----------
Davvero non capisco il perchè di questo atteggiamento repressivo.
Che ti importa quante se ne sia fumate lui o io o chicchessia?
La cannabis FA MALE. Questo è un fatto. Non ci vuole un genio o uno scienziato per riconoscerlo. Io che mi drogo (io, naoto) so perfettamente che non è salutare.
Il punto è un altro: avrò o no il sacrosanto diritto di fare col mio corpo ciò che ritengo più opportuno?
Il problema non è la salute della gente (figuriamoci, con la monnezza che mangiamo ed il miasma che respiriamo), ma il proibizionismo di principio.
L'uso della cannabis, attualmente perseguito, lede il mio diritto di libera espressione. Tutto qui.
Ah, l'uso terapeutico negli usa... ma per cortesia, ho letto di gente che ha diritto all'acquisto legale dell'erba perchè affetta da dolori cervicali e mestruali...
Cerchiamo di pensare in maniera libera.
Ma quale atteggiamento repressivo! Era una battuta perchè non aveva capito il senso della mia frase, poi non si è infastidito Barone e lo fai tu?
Credo tu abbia frainteso. "Repressivo" non era di certo rivolto alla tua domanda sul numero di canne, ma a quanto da te espresso in precedenza.
Ora abbiamo una chiara visione dell'ovvio (cit.)
Per cortesia, per una discussione costruttiva evitiamo i riferimenti personali, che poi, batti e ribatti, portano ai flames. Esponiamo i nostri argomenti e ribattiamo sugli argomenti.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Tu danneggi il tuo corpo poi però ti rivolgi al sistema sanitario nazionale per curarti.
Perchè chi si ubriaca o si rimpinza di merendine o zuccheri fino a farsi venire il diabete?
In America il problema non si pone... tanto imbastisco una class action contro le lobby di qualsiasi cosa.
Una cosa però non mi torna: prima diciamo che la cannabis FORSE potrebbe essere legalizzata per scopi terapeutici e poi condanniamo l'uso della stessa per via degli effetti dannosi sul corpo (e sul sistema sanitario nazionale)?
A me sembrano solo argomenti futili, tutti.
Il problema non è medico e neanche morale, ma solo pratico, come ribadito sino alla nausea.
Certo perchè una terapia si segue per un tempo ristretto, non per decenni. Gli effetti avversi della cannabis si manifestano in cronico non in acuto, quindi in caso di terapia non ci saranno grossi problemi dopo decenni di uso è molto probabile.
Il problema non è medico e neanche morale, ma solo pratico, come ribadito sino alla nausea.
Medico un pò lo è perchè i politici investiti della questione chiedono un parere agli organi preposti a questo tipo di consulenze (in questo caso l'istituto superiore della sanità) e quei pareri sono, ovviamente, contrari, mettendo in risalto la pericolosità della cannabis. Letti quei pareri, la maggioranza dei politici chiaramente si astiene dal proseguire. E' chiaro (ed è giusto rilevarlo) che ci sono in commercio tante altre sostanze pericolose (sigarette, alcol etc...) ma in questo caso scatta la decisione di non aggravare ulteriormente la situazione con la libera vendita ed il libero consumo di prodotti non solo percepiti dalla maggioranza della popolazione come "pericolosi socialmente" (il termine droga, pur se accompagnato dall'aggettivo "leggera", culturalmente impatta in quel senso) ma effettivamente dannosi alla salute. Si potrebbe anzi dire che si dovrebbe semmai dare un giro di vite anche su bacchi e tabacchi, dati i danni che portano, e non invece pensare di allargare (strappare) ulteriormente le maglie di una rete già instabile. Da qualunque parte lo si guardi, trovo l'argomento molto scivoloso e di difficile soluzione se non appellandosi ad un liberalismo spinto ("ho il diritto al pieno uso della mia libertà e lo Stato mi deve favorire in questo") di impostazione personale e di principio, come dicevi altrove, più che pratico. Politicamente poi è irrisolvibile, se non, appunto, tagliando di netto il nodo, in un senso o nell'altro, senza scioglierlo.
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Medico un pò lo è pechè i politici investiti della questione chiedono un parere agli organi preposti a questo tipo di consulenze (in questo caso l'istituto superiore della sanità) e quei pareri sono, ovviamente, contrari, mettendo in risalto la pericolosità della cannabis. Letti quei pareri, la maggioranza dei politici chiaramente si astiene dal proseguire. E' chiaro (ed è giusto rilevarlo) che ci sono in commercio tante altre sostanze pericolose (sigarette, alcol etc...) ma in questo caso scatta la decisione di non aggravare ulteriormente la situazione con la libera vendita ed il libero consumo di prodotti non solo percepiti dalla maggioranza della popolazione come "pericolosi socialmente" (il termine droga, pur se accompagnato dall'aggettivo "leggera", culturalmente impatta in quel senso) ma effettivamente dannosi alla salute. Si potrebbe anzi dire che si dovrebbe semmai dare un giro di vite anche su bacchi e tabacchi, dati i danni che portano, e non invece pensare di allargare (strappare) ulteriormente le maglie di una rete già instabile. Da qualunque parte lo si guardi, trovo l'argomento molto scivoloso e di difficile soluzione se non appellandosi ad un liberalismo spinto ("ho il diritto al pieno uso della mia libertà e lo Stato mi deve favorire in questo") di impostazione personale e di principio, come dicevi altrove, più che pratico. Politicamente poi è irrisolvibile, se non, appunto, tagliando di netto il nodo, in un senso o nell'altro, senza scioglierlo.
Assolutamente daccordo.
E' scontro di principio.
Ma guardando indietro mi rendo conto che molti principi ben più saldi sono stati sgretolati.
Si tratta, nella fattispecie, di coniugare una forma di guadagno con una squallida facciata di perbenismo. Come l'uomo ha sempre fatto.
Purtroppo.
beh insomma dai, se la metti su questo piano cibo, fumo e assenza di attivita' fisica fanno danni da miliardi di euro ogni anno solo in italia.
Cioe' in questo caso specifico mi sembra un'argomentazione un po' debole, no?
In Italia abbiamo questa fortuna, puoi anche decidere di ucciderti lentamente mangiando male, fumando, drogandoti o bevendo ogni santo giorno, che bene o male sarai assistito e curato a spese della comunità. Non è il caso di aggiungere ulteriori metodi per giocarsi la salute. Sai che negli Usa ottenere un'assicurazione sanitaria per obesi o fumatori è più costoso in quanto si considerano più alte le probabilità di incorrere in problemi di salute?
In Italia abbiamo questa fortuna, puoi anche decidere di ucciderti lentamente mangiando male, fumando, drogandoti o bevendo ogni santo giorno, che bene o male sarai assistito e curato a spese della comunità. Non è il caso di aggiungere ulteriori metodi per giocarsi la salute. Sai che negli Usa ottenere un'assicurazione sanitaria per obesi o fumatori è più costoso in quanto si considerano più alte le probabilità di incorrere in problemi di salute?
ma il punto e' proprio quello. Se parliamo di implicazioni etiche, di ordine pubblico o di quello che ti pare allora e' un discorso.
Se ne facciamo un discorso puramente di salute allora l'argomentazione secondo me e' molto piu' debole. Rispetto alle altre cose che elencavamo prima e' come paragonare l'empire state building alla cuccia del cane.
Liam checchè se ne dica i danni del THC all'ippocampo sono provati, vuol dire fregarsi la memoria a breve termine ed essere meno abili in ruoli che richiedono coordinazione motoria. Ti immagini un autista che si fa una bella canna e si mette alla guida? La sigaretta, al contrario, grazie alla nicotina aumenta lo stato di vigilanza pur essendo dannosa, per questo non le equiparo ed equipararle è uno sbaglio e non lo dico io ma lo dice la tossicologia.
Liam checchè se ne dica i danni del THC all'ippocampo sono provati, vuol dire fregarsi la memoria a breve termine ed essere meno abili in ruoli che richiedono coordinazione motoria. Ti immagini un autista che si fa una bella canna e si mette alla guida? La sigaretta, al contrario, grazie alla nicotina aumenta lo stato di vigilanza pur essendo dannosa, per questo non le equiparo ed equipararle è uno sbaglio e non lo dico io ma lo dice la tossicologia.
si ma non bisogna paragonare mele con albicocche. Se paragoni una canna con le sigarette lo devi fare con un certo criterio. Contariamente alle altre, le sigarette danno dipendenza fisica, si fumano a pacchetti alla volta, il loro danno biologico e' a lungo termine e come sai e' molto serio per usare un eufemismo.
L'effetto sulla lucidita' lo devi fare con l'alcol, chi fuma una canna e si mette al volante e' un criminale come lo e' chi guida dopo aver bevuto > 2 bicchieri.
Alcol che come sai puo' avere effetti sul cervello da seri a irreparabili.
Se parliamo di danni alla salute avrebbe molto piu' senso rendere illegali le sigarette, solo di quello discutevo.
Se facciamo altri tipi di considerazioni posso anche essere d'accordo con te.
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