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nessun uomo svanisce nulla perchè l'uomo non può svanire nel nulla.
Chi non crede continuerà a vivere come non credente con tutte le conseguenze che la non fede comporta. Solo che queste conseguenze, in negativo, saranno centuplicate.
ecco è quello che non capisco di chi crede....quali sono queste conseguenze negative di chi non crede ??? se queste conseguenze negatice verranno centuplicate vuol dire che le mie essendo a 0 qui nell'aldilà saranno cmq 0!
la frase più ricorrente che mi dice mia madre (credente) è questa "se tu andassi a messa vivresti sicuramente meglio" poi quando le chiedo di spiegarmi il perchè si arrampica irrimediabilmente sui vetri...
è dunque questa la conseguenza negativa? il vivere meglio ? meglio rispetto a cosa e come ?
Powerlifting instructor level III FIPL/AIF Certified Personal Trainer by International Sports Sciences Association
Master Slim coach by 4move
E questo e' il punto debole della religione,perche' e' ovvio che anche i malvagi saranno risorti, e la storia dell'inferno non ha alcun senso.
Molto piu' logica e seducente la teoria quantistica dei "MOLTI MONDI".
Senza stare a spiegare i dettagli, questa teoria(che e' la piu' gettonata dalla gran parte dei fisici quantistici fra i quali gente del calibro di Stephen Hawking,Feynman, Murray Gell-Mann.), si sostiene sulla base di equazioni inoppugnabili che esistono infiniti universi, riuniti in un multiverso, ove esistono infinite copie di noi stessi ma ovviamente con storie diverse.
Avremmo quindi un Hitler malvagio, ma anche un Hitler che in un altro mondo aiutava i deboli e i poveri, oppure in un altro mondo era uno scienziato e cosi' via.Tutte queste storie esistono perche' devono esistere quali espressioni di infinite realta'.E quindi il male in se' non esiste.
Master, nel libro c'è scritto anche il metodo che dovrebbe essere utilizzato per riportare in vita un defunto??
c'è scritto qualcosa su come questi atomi possano essere rimessi insieme in una configurazione "funzionante"?
essendo noi degli esseri tridimensionali ,le informazioni da memorizzare sarebbero :
uomo=sommatoria finita di: atomi(tipo,posizione nel corpo);
posizioneNelCorpo(x,y,z);
il risultato di queste due funzioni darebbero in modo indiretto il peso,l'altezza,il colore dei capelli ecc...
dove tipo,posizione nel corpo sono due attributi che individuano completamente l'atomo...
x,y,z la sua posizione nel corpo...
ci sono cose del genere? oppure si parla solamente di impossibilità di realizzazione?
Un giorno scoprirò il senso della vita,purtroppo però, quando lo avrò scoperto........ sarò già morto!
Master, nel libro c'è scritto anche il metodo che dovrebbe essere utilizzato per riportare in vita un defunto??
c'è scritto qualcosa su come questi atomi possano essere rimessi insieme in una configurazione "funzionante"?
essendo noi degli esseri tridimensionali ,le informazioni da memorizzare sarebbero :
uomo=sommatoria finita di: atomi(tipo,posizione nel corpo);
posizioneNelCorpo(x,y,z);
il risultato di queste due funzioni darebbero in modo indiretto il peso,l'altezza,il colore dei capelli ecc...
dove tipo,posizione nel corpo sono due attributi che individuano completamente l'atomo...
x,y,z la sua posizione nel corpo...
ci sono cose del genere? oppure si parla solamente di impossibilità di realizzazione?
I morti saranno risorti quando la capacita' di memoria del calcolatore universale ara' cosi' grande che la quantita' richiesta per memorizzare tutte le possibili simulazioni umane, non sara' che una frazione insignificante della sua potenza.
Secondo la teoria del limite di Bekenstein, un essere umano di 100 kili( oibo', tipo me!), ha un cambiamento di stati quantici al massimo di 4 per 10 alla 53 esima, comunque si tratta di un numero finito.
Inoltre e' da rilevare che a livello subnucleare, la sostanza dei nostri corpi si rinnova di continuo, con una distruzione e costruzione di di quark, gluoni, su una scala temporale inferiore ai 10 alla meno23esima secondi.
Tutta una questione di numeri finiti dunque, anche immensi.
Saremo risorti all'interno di un programma universale gigantesco di simulazione, ma ripeto la nostra coscienza sara' reale come ora.
Alcuni scienziati gia' ora ipotizzano che siamo all'interno di una realt'a virtuale cosi' enorme da non potere essere concepita.Matrix insegna.
I morti saranno risorti quando la capacita' di memoria del calcolatore universale ara' cosi' grande che la quantita' richiesta per memorizzare tutte le possibili simulazioni umane, non sara' che una frazione insignificante della sua potenza.
Secondo la teoria del limite di Bekenstein, un essere umano di 100 kili( oibo', tipo me!), ha un cambiamento di stati quantici al massimo di 4 per 10 alla 53 esima, comunque si tratta di un numero finito.
Inoltre e' da rilevare che a livello subnucleare, la sostanza dei nostri corpi si rinnova di continuo, con una distruzione e costruzione di di quark, gluoni, su una scala temporale inferiore ai 10 alla meno23esima secondi.
Tutta una questione di numeri finiti dunque, anche immensi.
Saremo risorti all'interno di un programma universale gigantesco di simulazione, ma ripeto la nostra coscienza sara' reale come ora.
Alcuni scienziati gia' ora ipotizzano che siamo all'interno di una realt'a virtuale cosi' enorme da non potere essere concepita.Matrix insegna.
calcolatore universale? cosa sarebbe?
Un giorno scoprirò il senso della vita,purtroppo però, quando lo avrò scoperto........ sarò già morto!
Mentre ero sul treno leggevo un articolo di un filosofo francese , devo ricordare il nome... Un tizio abbastanza giovane , docente universitario ... Dice che la grande tristezza della religione e' questa ossessione continua per la morte ... la penso anch'io cosi', alla fine dove sta il problema ? Mica si deve vivere di riflesso a questa cosa , uno viva come meglio crede ma indipendentente da quello che c'e' di la
E ti sembra una cosa giusta !?
Se a credere fosse un assassino io dovrei soffrire piu' di lui !?
Bye
chi non vive la fede in pratica è un non-credente.
Si è atei in teoria ma anche in pratica.
La fede senza le opere non esiste.
Penso sia stato chiaro nella risposta
E questo e' il punto debole della religione,perche' e' ovvio che anche i malvagi saranno risorti, e la storia dell'inferno non ha alcun senso.
E quindi il male in se' non esiste.
C'è una risurrezione per la vita e una per la condanna, dice Gesù nel Vangelo di Giovanni.
secondo le fede evangelica la risurrezione sarà offerta ad ogni uomo perchè l'uomo, essendo creato ad immagine di Dio è destinato ad essere immortale. Ma l'immortalità, nella fede biblica non è sinonimo di salvezza. la salvezza dipende sempre dalla libertà dell'uomo
Mentre ero sul treno leggevo un articolo di un filosofo francese , devo ricordare il nome... Un tizio abbastanza giovane , docente universitario ... Dice che la grande tristezza della religione e' questa ossessione continua per la morte ... la penso anch'io cosi', alla fine dove sta il problema ? Mica si deve vivere di riflesso a questa cosa , uno viva come meglio crede ma indipendentente da quello che c'e' di la
Questa è un'opinione del filosofo francese. Dove sta scritto che la religione è ossessionata dalla morte. La religione prende solo in seria considerazione la morte: tutto qui.
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