Tra scienza, fede e fantasia

[antonio21]

Pubblica una foto di te in abito talare con un giornale di oggi e la scritta" ciao da Antonio agli amici di Bodyweb"

Ps: mi chiamano Tyson per via che vado diretto sul muso degli avversari...Sei gia' alle corde ?

Buon compleanno!
Quanto alla tua richiesta, non posso soddisfarla perchè non ho la cam.
Comunque caro mr. Tyson attendo che tu mi assesti altri montanti....

[maurox]

Buon compleanno!
Quanto alla tua richiesta, non posso soddisfarla perchè non ho la cam.
Comunque caro mr. Tyson attendo che tu mi assesti altri montanti....

Bene, allora preparati per il secondo ( e grazie degli auguri intanto... )

Scendi in oratorio e fatti fare la foto dal cellulare di uno dei tuoi tre milioni di ragazzi , poi fattela spedire al tuo indirizzo mail e il gioco e' fatto... !!!

[antonio21]

Bene, allora preparati per il secondo ( e grazie degli auguri intanto... )

Scendi in oratorio e fatti fare la foto dal cellulare di uno dei tuoi tre milioni di ragazzi , poi fattela spedire al tuo indirizzo mail e il gioco e' fatto... !!!

senti oggi è domenica e i miei tre milioni di ragazzi sono al mare...cmq quanto prima te la invierò.

Posso farti una domanda: perchè dubiti che io sia un prete? Se sei mr Tyson devi rispondermi

[Manx]

Sul primo punto, mi dispiace per te, ma la risposta è no

Sul secondo punto, mi dispiace per te, ma se il motivo è quello che credo, dsperarsi non serve a niente.

Io ho sempre affrontato queste situazioni perchè non mi piace rertare nel dubbio.

Ma forse è meglio rinviare il discorso a sede più opportuna

sono d'accordo con te amico

[maurox]

senti oggi è domenica e i miei tre milioni di ragazzi sono al mare...cmq quanto prima te la invierò.

Posso farti una domanda: perchè dubiti che io sia un prete? Se sei mr Tyson devi rispondermi

No guarda, non dubito che lo sei ma era solo per chiudere la discussione e poi concentrarci su problematiche piu' importanti ! Ma non mi interessa , scherzavo ovviamente !

[Manx]

No guarda, non dubito che lo sei ma era solo per chiudere la discussione e poi concentrarci su problematiche piu' importanti ! Ma non mi interessa , scherzavo ovviamente !

ti ho appena dedicato un3d in SPAM...depravato! e poi mi tratti sempre male...

[antonio21]

No guarda, non dubito che lo sei ma era solo per chiudere la discussione e poi concentrarci su problematiche piu' importanti ! Ma non mi interessa , scherzavo ovviamente !

ok cmq non ti preoccupare..non sono il tipo che se la prende, anzi mi piace..

[roccia73]

Innanzitutto, Luna, mi fa piacere che almeno con te ci si possa confrontare in modo approfondito su tematiche che vanno oltre la superficialità emotiva o il sensazionalismo.
Mi spiace non poter dire altrettanto del nostro padre Ralph (Maurox, ti rubo per un attimo il titolo di Tyson ) né di altri utenti...

Sei un ragazzo intelligente, Luna, ed è stimolante confrontarsi con te.
Sul serio.
Ma non pensare che questo ti eviti il processo della ragione, brutto culattone

Detto ciò, non ho bel capito quale sia il tuo approccio al divino.
Fino a ieri ero convinto che tu pensassi che "il bisogno genera il divino" (l'ho desunto anche da altri tuoi interventi che ho letto nel forum).
Poi hai detto di no, ma non hai precisato la distinzione esigenze - bisogni/desideri né hai delineato quale sia la tua teoria per la nascita del divino nella razza umana.

Insomma, tu come e per quale scopo pensi si sia generato e mantenuto il divino nella storia dell'umanità?

perchè Husserl che faceva ? Non hai l' epochè ? Dobbiamo indagare su ciò che è o fantasticare sull' "origine" delle cose ?

veramente ce ne sono un infinità sulle quali indagare ma non per vedere com' erano ma per capire cosa significavano per il popolo che le aveva prodotte : per quali motivi erano sorte

Non capisco: mi dici che, seguendo Husserl, bisogna indagare sulle cose per ciò che sono e poi mi dici che bisogna indagare sulla storia delle religioni non per vedere com'erano ma per capire cosa significavano?
Potresti chiarirlo meglio questo punto?

In secondo luogo: il concetto di epoché nella fenomenologia di Husserl non ti mette in contatto con la realtà com'è.
E questo per ovvi motivi di percezione che non posiamo afforntare sennò ci perdiamo... (se vuoi ti consiglio qualche titolo di Watzlawick, ad esempio, che scrive in modo molto piacevole e anche divertente).

Comunque: l'epoché è un ottimo principio nella ricerca antropologica (leggiti Malinowski, ad esempio gli studi sui trobiandesi, è un ottimo esempio di metodo etnografico strutturalista). Oggi viene adottato da tutte le ricerche scientifiche, anche se l'epoché in senso stretto è un'utopia perché nessuno può eliminare totalmente i propri pregiudizi, la propria cultura, le proprie preferenze etc.
Lewin, ad esempio (anche questa è una lettura molto interessante) ha corretto il tiro parlando di "spazio vitale psicologico"...

In altre parole, l'analisi fenomenologica come la intende Husserl ha avuto il grande merito di liberare il pensiero dalla categorizzazione e dall'apriorismo dell'illuminismo e del romanticismo. E infatti faccio il tifo per Husserl e per la Stein proprio per questo.
L'epoché la dovresti applicare mentre parli di teologia, di vangelo, di chiesa etc. perché è chiaro che hai numerosi pregiudizi e sentimenti che interferiscono con la comprensione del fenomeno.

Ma la fenomenologia, una volta compreso il fenomeno in sé, non mi dice se ci sono e quali sono i nessi di causalità.
Ti faccio un esempio: se io lavoro in un'azienda, il management studierà il modo in cui devo portare a termine i miei compiti, quali strumenti uso e quali mi occorrono, quanto tempo medio ci impiego... (job analysis). Alla fine l'azienda ha dei dati fenomenologici. Ma questo non dice nulla sul perché io lavoro, su quale significato ha per me il lavoro, se lo faccio solo per l'incentivo economico o se invece punto sulla carriera per ottenere autorealizzazione...

Questo passaggio dai dati fenomenologici a qualli eziologici-interpretativi si chiama inferenza. E ha le sue regole, anche di natura statistica.

Ok, ora tocca a te, Luna.
Scusa se sono stato prolisso, ma essere sintetici richiede tempo...

[roccia73]

Un'aggiunta per padre Ralph (ho detto prima che non ne lasciavo passare nessuna ) non direi, come hai scritto, che il limite della psicologia sia quello di classificare il comportamento umano. Alcune teorie psicologiche hanno tentato di farlo, certo, ma quella non è la psicologia.

Inoltre, detto da un presunto prete (faccio finta che tu sia tale), mi sembra un po' ridicolo: la religione in generale, e quella cattolica in particolare, incasellano l'uomo in coordinate molto rigide. Non l'ho invetata io l'antropologia cristiana! Ok, nei secoli la chiesa ha cambiato alcune opinioni (per esempio non è più peccato fare un trapianto... mentre qualche decennio fa...) ma sempre molto più lentamente della società e della cultura nella quale vive: lasciamo perdere le liturgie in latino che hanno costato il posto a Rosmini e che sono state tolte negli anni '60, dopo 8 secoli che nessuno parlava più il latino... Lasciamo perdere le teorie creazioniste contro l'evoluzionismo etc etc.
Ma le più recenti posizioni in ambito di biologia e genetica? E il polverone per l'unione delle coppie di fatto in Spagna? Le norme sulla vita sessuale dei cristiani? Se c'è qualcuno che classifica l'essere umano in rigidi schematismi non è certo la psicologia, o se non altro non sarebbe l'unica...

Riguardo al fatto di "metterti alle strette", come ti ho già scritto non sei così importante da dedicare tempo ed energie per scoprire chi sei.
Tanto pià che se sei un mitomane... non lavoro gratis

In ogni caso, purché non te ne esca con qualche idiozia spacciandola per dottrina della chiesa (e fino ad ora non l'hai fatto, evitando accuratamente ogni 3d nel quale si affrontano i discorsi in modo serio e non emotivo-sensazionalistico) per me puoi anche dire di essere Aretha Franklin

[antonio21]

Un'aggiunta per padre Ralph (ho detto prima che non ne lasciavo passare nessuna ) non direi, come hai scritto, che il limite della psicologia sia quello di classificare il comportamento umano. Alcune teorie psicologiche hanno tentato di farlo, certo, ma quella non è la psicologia.

Inoltre, detto da un presunto prete (faccio finta che tu sia tale), mi sembra un po' ridicolo: la religione in generale, e quella cattolica in particolare, incasellano l'uomo in coordinate molto rigide. Non l'ho invetata io l'antropologia cristiana! Ok, nei secoli la chiesa ha cambiato alcune opinioni (per esempio non è più peccato fare un trapianto... mentre qualche decennio fa...) ma sempre molto più lentamente della società e della cultura nella quale vive: lasciamo perdere le liturgie in latino che hanno costato il posto a Rosmini e che sono state tolte negli anni '60, dopo 8 secoli che nessuno parlava più il latino... Lasciamo perdere le teorie creazioniste contro l'evoluzionismo etc etc.
Ma le più recenti posizioni in ambito di biologia e genetica? E il polverone per l'unione delle coppie di fatto in Spagna? Le norme sulla vita sessuale dei cristiani? Se c'è qualcuno che classifica l'essere umano in rigidi schematismi non è certo la psicologia, o se non altro non sarebbe l'unica...

Riguardo al fatto di "metterti alle strette", come ti ho già scritto non sei così importante da dedicare tempo ed energie per scoprire chi sei.
Tanto pià che se sei un mitomane... non lavoro gratis

In ogni caso, purché non te ne esca con qualche idiozia spacciandola per dottrina della chiesa (e fino ad ora non l'hai fatto, evitando accuratamente ogni 3d nel quale si affrontano i discorsi in modo serio e non emotivo-sensazionalistico) per me puoi anche dire di essere Aretha Franklin

quali 3d avrei evitato? A tutti coloro che mi hanno posto delle domande ho risposto non in maniera emozionale ma con dati alla mano. Il problema è che tu finora non mi hai posto nessuna questione, non dico seria, ma nessuna, evitando accuratamente di porla ma limitandoti a fare l'analista.
Per quanto riguarda il modello di uomo che la chiesa indica certamente rispecchia una convinzione: che, dal punto di vista essenziale, di uomo ce ne è uno solo e non quello che risponde alla nostra tendenza di pensiero. In questo caso, come accade ai tentativi da parte della scienza di definire l'uomo, vengono fuori vari modelli di uomini. Ma questo è proprio il punto su cui chiesa e scienza ultrpositivistica divergono. Ad esempio, la faccenda del referendum recente aveva al fondo la domanda: chi è l'uomo? e non i problema particolari relativi ai tempi della formazione dell'embrione e cose varie.
E' normale che la Chiesa vada più lenta: la scienza non si pone troppi problemi etici, la Chiesa sì e per di più la Chiesa non presume di essere la fonte del'etica ma ha il compito delicato di mettere a confronto le nuove fattispecie che man mano sorgono con la fonte dell'etica che è la Parola di Dio e questo richiede riflessione attenta e anche tempo.
Non ho chiesto io di porre tanto interesse alla questione circa la mia identità ma è una questione che avete posto tu e sergio, quindi non dire che non vi interessa. Io mi sono semplicemente presentato e forse ho detto più verità e notizie riguardo a me cha tanti altri sul forum...fermo restando che cmq vi sono veramente persone in gamba su questo forum che, pur avendo opinioni diverse e contrastanti dalle mie sembrano però persone molto più chiare e coraggiose di quanto non si siano manifestati finora gli esperti di psicologia

[maurox]

quali 3d avrei evitato? A tutti coloro che mi hanno posto delle domande ho risposto non in maniera emozionale ma con dati alla mano. Il problema è che tu finora non mi hai posto nessuna questione, non dico seria, ma nessuna, evitando accuratamente di porla ma limitandoti a fare l'analista.
Per quanto riguarda il modello di uomo che la chiesa indica certamente rispecchia una convinzione: che, dal punto di vista essenziale, di uomo ce ne è uno solo e non quello che risponde alla nostra tendenza di pensiero. In questo caso, come accade ai tentativi da parte della scienza di definire l'uomo, vengono fuori vari modelli di uomini. Ma questo è proprio il punto su cui chiesa e scienza ultrpositivistica divergono. Ad esempio, la faccenda del referendum recente aveva al fondo la domanda: chi è l'uomo? e non i problema particolari relativi ai tempi della formazione dell'embrione e cose varie.
E' normale che la Chiesa vada più lenta: la scienza non si pone troppi problemi etici, la Chiesa sì e per di più la Chiesa non presume di essere la fonte del'etica ma ha il compito delicato di mettere a confronto le nuove fattispecie che man mano sorgono con la fonte dell'etica che è la Parola di Dio e questo richiede riflessione attenta e anche tempo.
Non ho chiesto io di porre tanto interesse alla questione circa la mia identità ma è una questione che avete posto tu e sergio, quindi non dire che non vi interessa. Io mi sono semplicemente presentato e forse ho detto più verità e notizie riguardo a me cha tanti altri sul forum...fermo restando che cmq vi sono veramente persone in gamba su questo forum che, pur avendo opinioni diverse e contrastanti dalle mie sembrano però persone molto più chiare e coraggiose di quanto non si siano manifestati finora gli esperti di psicologia

Ti pongo una domanda diretta e semplice: tra tutte le cose, gli studi, le esperienze, gli insegnamenti, i segni del destino, i condizionamenti, le parole etc etc che hai vissuto, che cos'e' che ti ha convinto definitivamente dell'esistenza di Dio e conseguentemente ti ha spinto a prendere la strada di sacerdote per seguirlo ?

[maurox]

... Ah , prima che rispondi, ti prego non dirmi "un po' tutto "perche' se no siamo al punto di prima...

[antonio21]

Ti pongo una domanda diretta e semplice: tra tutte le cose, gli studi, le esperienze, gli insegnamenti, i segni del destino, i condizionamenti, le parole etc etc che hai vissuto, che cos'e' che ti ha convinto definitivamente dell'esistenza di Dio e conseguentemente ti ha spinto a prendere la strada di sacerdote per seguirlo ?

Diciamo che più o meno a tutti noi hanno detto che Dio esiste ma ognuno di noi ha confermato o meno questa consapevolezza. Se ti devo dire che cosa in particolare risponderei la riflessione sulle esperienze della vita e sulla vita come esperienza in sè. Non riesco proprio ad accettare di vivere immerso nel nulla. E qusto per quanto riguarda il problema dell'esistenza di Dio in generale.

Il Dio che io servo come prete però non è un Dio in generale ma è un Dio con una fisionomia precisa. Non è il frutto della mia immaginazione ma il Dio della Bibbia. E' inevitabile perciò che qui gli insegnamenti, e gli studi mi hanno sostenuto nel confermare la mia decisione di essere cristiano. Ti confesso che quando sono entrato in seminario a 19 anni ero già ben praticante ma lo studio dela teologia ha prodotto in me una vera conversione nel modo di credere in Dio. Dall'accostamento alle fonti della fede mi sono accorto che il Dio in ncui credevo non era ancora il Dio cristiano ma un Dio molto deformato dagli insegnamenti ricevuti. Tutto ciò ha prodotto in me la voglia di credere ancora di più e, paradossalmente gli anni di seminario, prima che prepararmi a diventare prete mi hanno dat anzitutto la percezione più chiara della mia fede.

Che poi a 19 anni abbia preso la decisione posso dirti che ciò che mi ha spinto a prenderla è stato più la convinzione e la certezza che Egli cercasse me piuttosto che io cercassi Lui. Mi rendo conto che non è facile dirlo a parole ma tu prova a capire

[antonio21]

... Ah , prima che rispondi, ti prego non dirmi "un po' tutto "perche' se no siamo al punto di prima...

Mauro hai letto?

[maurox]

Diciamo che più o meno a tutti noi hanno detto che Dio esiste ma ognuno di noi ha confermato o meno questa consapevolezza. Se ti devo dire che cosa in particolare risponderei la riflessione sulle esperienze della vita e sulla vita come esperienza in sè. Non riesco proprio ad accettare di vivere immerso nel nulla. E qusto per quanto riguarda il problema dell'esistenza di Dio in generale.

Il Dio che io servo come prete però non è un Dio in generale ma è un Dio con una fisionomia precisa. Non è il frutto della mia immaginazione ma il Dio della Bibbia. E' inevitabile perciò che qui gli insegnamenti, e gli studi mi hanno sostenuto nel confermare la mia decisione di essere cristiano. Ti confesso che quando sono entrato in seminario a 19 anni ero già ben praticante ma lo studio dela teologia ha prodotto in me una vera conversione nel modo di credere in Dio. Dall'accostamento alle fonti della fede mi sono accorto che il Dio in ncui credevo non era ancora il Dio cristiano ma un Dio molto deformato dagli insegnamenti ricevuti. Tutto ciò ha prodotto in me la voglia di credere ancora di più e, paradossalmente gli anni di seminario, prima che prepararmi a diventare prete mi hanno dat anzitutto la percezione più chiara della mia fede.

Che poi a 19 anni abbia preso la decisione posso dirti che ciò che mi ha spinto a prenderla è stato più la convinzione e la certezza che Egli cercasse me piuttosto che io cercassi Lui. Mi rendo conto che non è facile dirlo a parole ma tu prova a capire

Ti rendi conto pero' che della Sua presenza non c'e' certezza ? Questo me lo devi accettare pero'... Perche' tu stesso dici che " avverti ", ma non puoi certo dar per scontato che altri " sentano la chiamata "... E non e' neppure detto che siano sordi o sprovveduti, ti pare ? Quindi siamo nel dubbio piu' nero, io che cerco di avvicinarmi al tuo " mistero " e tu che devi comprendere il mio... ma qui iniziano i problemi, infatti tu puoi fornirmi una serie di spiegazioni che centinaia di migliaia d'altri uomini di fede prima di te hanno preparato, si sono posti, ma dietro ad esse non c'e' comunque nessuna traccia sicura di cio' che vanno predicando...La differenza e' che tu accetti questa cosa, io no e allora ripeto, da buon prete hai qualche argomento per persuadermi che ho torto ? Oppure merito la dannazione eterna del dubbio ?