8 settembre 1943, morte della Patria

***Jolly*** · 13-09-2007, 16:01:06

ma dai ma75 non scherziamo su.....magari oggi non staremo alla grande ma di democratico a quel tempo non c'era quasi niente...

**ma_75** · 13-09-2007, 16:03:27

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ma dai ma75 non scherziamo su.....magari oggi non staremo alla grande ma di democratico a quel tempo non c'era quasi niente...

Son d'accordo, ma, vedi, il fascismo era programmaticamente non democratico.
Il problema sono i regimi che si proclamano democratici e non lo sono nei fatti

***Jolly*** · 13-09-2007, 16:07:25

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Son d'accordo, ma, vedi, il fascismo era programmaticamente non democratico.
Il problema sono i regimi che si proclamano democratici e non lo sono nei fatti

tipo quali?

**ma_75** · 13-09-2007, 16:12:28

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tipo quali?

Ripeto quello che ho detto prima.
Cosa vedi democratico nell'Italia attuale, salvo mettere una x su una scheda ogni 5 anni?
Dove sta il governo del popolo?

***Jolly*** · 13-09-2007, 16:14:48

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Ripeto quello che ho detto prima.
Cosa vedi democratico nell'Italia attuale, salvo mettere una x su una scheda ogni 5 anni?
Dove sta il governo del popolo?

intanto puoi votare e scegliere...poi le storture del non riuscire a controllare bene sono un altro discorso e hai ragione...

puoi fare comizi, scioperi, dire la tua su stampa, giornali...e anche in parlamento hanno piu' o meno voce tutti...e non c'è rischio che per l'amicizia con gli usa ti sparano una legge razziale

dai su non regge il confronto...

**THE ALEX** · 13-09-2007, 16:23:55

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intanto puoi votare e scegliere...poi le storture del non riuscire a controllare bene sono un altro discorso e hai ragione...

puoi fare comizi, scioperi, dire la tua su stampa, giornali...e anche in parlamento hanno piu' o meno voce tutti...e non c'è rischio che per l'amicizia con gli usa ti sparano una legge razziale

dai su non regge il confronto...

certo...come Pecorelli?

regge eccome il confronto(purtroppo)

**ma_75** · 13-09-2007, 16:24:26

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intanto puoi votare e scegliere...poi le storture del non riuscire a controllare bene sono un altro discorso e hai ragione...

puoi fare comizi, scioperi, dire la tua su stampa, giornali...e anche in parlamento hanno piu' o meno voce tutti...e non c'è rischio che per l'amicizia con gli usa ti sparano una legge razziale

dai su non regge il confronto...

Non era mia intenzione fare confronti, anche perchè son passati 60 anni ed è impossibile confrontare due momenti storici diversi.
Il problema di fondo che ponevo io è un altro. Tutti ci riempiamo la bocca di democrazia, però non andiamo a vedere in fondo che cosa c'è di democratico nella società in cui viviamo. A me, votare, senza peraltro avere la possibilità di controllare l'operato della persona a cui do il mio voto non mi fa sentire partecipe della gestione della cosa pubblica, concetto che, anche etimologicamente, è alla base della democrazia.
Quanto al parlamento, almeno quello italiano, ha ben poco di nobile e di invidiabile. Trovo troppo mitizzata la democrazia, almeno se si prende a riferimento quella che tutti noi viviamo quaotidianamente.

***Leonida*** · 13-09-2007, 16:27:05

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Ripeto quello che ho detto prima.
Cosa vedi democratico nell'Italia attuale, salvo mettere una x su una scheda ogni 5 anni?
Dove sta il governo del popolo?

ma...questa è una generalizzazione, ci sono politici onesti magari sindaci di piccoli paesi che svolgono realmente un ruolo importante nel paese,ovviamente non si guadagano le prime pagine.Ci sono parti della società civile che fanno sentire la loro voce, vedi la manifestazione di grillo.Il buon Duce li avrebbe troncati da principio, ci sono associazioni per i diritti civili,sindacati ( sindacalisti onesti )...siccome non abbiamo mai vissuto sotto regime di nome e di fatto non ci rendiamo conto delle libertà che possediamo e le riteniamo scontate.

***Jolly*** · 13-09-2007, 16:27:37

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certo...come Pecorelli?

regge eccome il confronto(purtroppo)

un po' tirato come esempio.....quello è un caso (oltretutto mi pare ancora non del tutto scoperto).....una volta era la regola....

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Non era mia intenzione fare confronti, anche perchè son passati 60 anni ed è impossibile confrontare due momenti storici diversi.
Il problema di fondo che ponevo io è un altro. Tutti ci riempiamo la bocca di democrazia, però non andiamo a vedere in fondo che cosa c'è di democratico nella società in cui viviamo. A me, votare, senza peraltro avere la possibilità di controllare l'operato della persona a cui do il mio voto non mi fa sentire partecipe della gestione della cosa pubblica, concetto che, anche etimologicamente, è alla base della democrazia.
Quanto al parlamento, almeno quello italiano, ha ben poco di nobile e di invidiabile. Trovo troppo mitizzata la democrazia, almeno se si prende a riferimento quella che tutti noi viviamo quaotidianamente.

ok in parte la penso come te....ma la democrazia, per storta che sia, te ne accorgi quanto vale solo quando non ce l'hai piu'.....

***Leonida*** · 13-09-2007, 16:29:03

ok, ti ho letto dopo

***Jolly*** · 13-09-2007, 16:30:56

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ok, ti ho letto dopo

anche io a te

***bersiker1980*** · 13-09-2007, 16:31:25

[quote=ma_75;2685096]L'errore che si fa è pensare che l'Italia prima del fascismo fosse l'Italia di oggi.
Un movimento d'ordine come il fascismo nasce proprio perchè l'Italia era in preda all'anarchia più totale con forze estremiste, tanto di destra quanto di sinistra, praticamente fuori controllo. Il modello democratico dell'Italia prima del ventennio era un modello in cui grandi gruppi di potere legati a pochi uomini politici ben individuabili, dominavano la massa della popolazione. Il popolo minuto in quella democrazia aveva ben poche libertà.

il movimento fascista dilaga sull'onda della crisi post prima guerra mondiale....il malessere economico e sociale spesso sfocia in derive autoritarie.ci sono paesi le cui democrazie godono di buona salute da svariati decenni, senza mai sfociare in dittature (socialdemocrazie scandinave ad esempio).Senza il trattato di versailles forse le cose in germania ed italia non sarebbero andate cosi.
Che l'italia prefascista non fosse il massimo della giustizia sociale sono d'accordo, che fosse più liberale di quella fascista però mi pare indubbio.Libertà di associazione, di impresa, di pensiero e stampa erano tutto somato abbastanza garantite.I grandi partiti liberali nascono proprio in quel periodo .Non confondiamo il potere economico con le libertà.

Tralascio il discorso del garantismo perchè è dubbio che sia intrinsecamente un valore. Per il resto la democrazia vuol dire tutto e niente. Di quale democrazia parliamo? Di quella italiana di oggi? Che potere ha in mano il demos, oggi, salvo quello di tracciare una X in una scheda ogni 5 anni? L'Italia di oggi-come la gran parte degli stati occidentali- è il tradimento della democrazia, se non nella forma, di sicuro nella sostanza
Scusami ma aberro..leggiti i primi 27 articoli della Costituzione...

**ma_75** · 13-09-2007, 16:35:13

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ma...questa è una generalizzazione, ci sono politici onesti magari sindaci di piccoli paesi che svolgono realmente un ruolo importante nel paese,ovviamente non si guadagano le prime pagine.Ci sono parti della società civile che fanno sentire la loro voce, vedi la manifestazione di grillo.Il buon Duce li avrebbe troncati da principio, ci sono associazioni per i diritti civili,sindacati ( sindacalisti onesti )...siccome non abbiamo mai vissuto sotto regime di nome e di fatto non ci rendiamo conto delle libertà che possediamo e le riteniamo scontate.

I sindaci e comunque gli amministratori locali sono sganciati dal sistema politico nazionale. Ci sono buoni sindaci ora, come ci potevano essere nel 1936. Quanto al resto, sindacati, ad esempio, il discorso è lungo e non voglio addentrami caso per caso.
Ripeto le libertà individuali oggi quali sono? Ok, io posso dire che Berlusconi è un ladro, ma posso andare a dirlo in piazza su un palco? Posso dire che la legge Biagi è una porcheria senza essere additato come estremista? Non posso neanche dire che Mussolini era uno statista, che mi accusano di apologia e mi costringono a ritrattare...via è tutta la vita che ci riempiono la testa di democrazia, ma, in pratica, non l'abbiamo mai conosciuta.