datemi qualche idea (no niubbi)

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  • THE ALEX
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    #46
    Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
    Ciao Eagle, ciao Alex!

    Io ho avuto una epicondilite bilaterale per le trazioni da sovraccarico, accentuata dal cambio di presa per lo squat. Non riuscivo a tenere in braccio mia figlia quando pesava 10Kg.

    Ho avuto dei dolori lancinanti per mesi (circa 15 anni fa) per un devastante periodo panca-trazioni che mi avevano squilibrato le spalle tanto da non riuscire ad alzare più le braccia.

    Quello che ho capito è che tutto questo nasceva per degli squilibri di carico nel mio allenamento. Poi, l'età fa il resto, ma molto era un errore di impostazione.

    In più, io a 40 anni sono più forte di quando ne avevo 30 (e un po' più grosso, e costantemente il solito cretino con la faccia di culo, certe cose non possono cambiare ah ah ah)

    Per la mia singola esperienza, è l'allenamento che ho cambiato.



    Secondo me, la parte rossa è vera, la parte blu... no. Io penso che ci sia una incomprensione nell'interpretazione "stimolare ed esaurire". Se tu tiri una serie di 12 alla morte, hai sicuramente uno stimolo ipertrofico, ma hai anche uno stress articolare pauroso.

    Che ci sia lo stress, credo sia evidente se tu ti alleni così, perchè c'è... boh... qui Eagle sei tu il maestro.

    Butto lì delle idee: la serie dura un tempo tale per cui schiacci le cartilagini e le metti in ipossia per troppo tempo, perdita della forma di esecuzione e microtraumi maggiori. Non mi chiedere le fonti, non so un ***** ah ah ah

    Però considera questo: invece di fare 1x12 fai 4x3 rec 30" o 1". Che cambia se poi dopo 4x3 sei cotto? Secondo me... nulla. Però lo stress articolare è minore. Ogni serie la fai meglio. Io rilevo, su me stesso, che questo allenamento mi fa meno male alle articolazioni.

    Invece di fare le serie da 6 di trazioni con 3', le faccio da 2 con 1'. E la mia epicondilite non mi rompe i coglioni.

    Non voglio innescare "cedimento si, cedimento no" o altre amenità. Semplicemente, interpreto il "tiro alla morte" in maniera diversa negli esercizi dove tiro parecchio. Nelle alzate laterali perDio no, faccio lo stripping e tutto il resto.

    Io da quando faccio così sto meglio. Meno dolori, meno mal di schiena, meno spalle come se uno mi premesse con le mani sopra, maggior recupero.

    ciao Paolo e grazie per la risposta....dato che noto diverse affinita' tra noi(faccia di culo a parte),vorrei approfittare ancora della tua pazienza.
    Mi butti giu' un tuo allenamento tipo settimanale please?Vediamo se riesco a prendere qualche spunto.Ho 5 anni meno di te ma mi trovo ad un punto si svolta e sono un attimino spiazzato,quindi cerco di recuperare quante piu' idee possibili per poi provarle e venire a capo di qualcosa.


    Domanda per te e gli altri a cui ho accennato prima a proposito di cedimento:Arrivare al cedimento in ipotetiche 4 reps con un carico X equivale ad arrivare al cedimento in 10 reps con un carico Y?Questo sia a livello muscolare che tendineo
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    • THE ALEX
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      #47
      Originariamente Scritto da dorian80 Visualizza Messaggio
      questo e' proprio uno dei motivi per cui consiglio il 5x5 8rm 60"rest no cedimento....carico ipertrofico al massimo,intensita' super e poco e niente guai a livello articolare...

      sara' un caso ma mi sembra ci siano da una parte i vecchietti con allenamenti molto simili e problemi altrettanto simili e dall'altra gli under 30 con allenamenti molto piu' tecnici e (almeno per il momento),nessun problema articolare/muscolare.
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      • Eagle
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        #48
        Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
        ciao Paolo e grazie per la risposta....dato che noto diverse affinita' tra noi(faccia di culo a parte),vorrei approfittare ancora della tua pazienza.
        Mi butti giu' un tuo allenamento tipo settimanale please?Vediamo se riesco a prendere qualche spunto.Ho 5 anni meno di te ma mi trovo ad un punto si svolta e sono un attimino spiazzato,quindi cerco di recuperare quante piu' idee possibili per poi provarle e venire a capo di qualcosa.


        Domanda per te e gli altri a cui ho accennato prima a proposito di cedimento:Arrivare al cedimento in ipotetiche 4 reps con un carico X equivale ad arrivare al cedimento in 10 reps con un carico Y?Questo sia a livello muscolare che tendineo
        A livello tendineo non interessa quante rep fai per arrivare al cedimento, dato che i tendini, checchè ne dicano, sono quasi inerti, non si allenano, non si stancano, non si ipertrofizzano ne si ipotrofizzano, sono dei tiranti tra muscoli ed ossa.

        Quindi più kg più carico sui tendini, cedimento o meno.

        Per i muscoli mi risulta che il carico decide quali tipi di fibre vai ad attivare, tenendo conto che quando arrivi al cedimento dovresti averle attivate quasi tutte. Con il problema che quando c'è troppo acido lattico (serie "lunghe", ma spt come tempo) la trasmissione nervosa è difficoltosa, e può capitare checi si fermi prima di aver attivate tutte le fibre.

        Questa almeno la versione che ho capito io ...
        Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

        NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
        kluca64@yahoo.com

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          #49
          Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
          sara' un caso ma mi sembra ci siano da una parte i vecchietti con allenamenti molto simili e problemi altrettanto simili e dall'altra gli under 30 con allenamenti molto piu' tecnici e (almeno per il momento),nessun problema articolare/muscolare.

          Da che mondo e mondo, per "diventare" grossi io ho sempre saputo, letto e visto: "pochi pesi, piramidali, non troppe serie, recuperi lunghi, mangiare tanto".

          E nel mio caso ha funzionato, per quel poco che ha funzionato ... comunque meglio di altri approcci (tra quello che ho provato)
          Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

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            #50
            Originariamente Scritto da Eagle Visualizza Messaggio
            A livello tendineo non interessa quante rep fai per arrivare al cedimento, dato che i tendini, checchè ne dicano, sono quasi inerti, non si allenano, non si stancano, non si ipertrofizzano ne si ipotrofizzano, sono dei tiranti tra muscoli ed ossa.

            Quindi più kg più carico sui tendini, cedimento o meno.

            Per i muscoli mi risulta che il carico decide quali tipi di fibre vai ad attivare, tenendo conto che quando arrivi al cedimento dovresti averle attivate quasi tutte. Con il problema che quando c'è troppo acido lattico (serie "lunghe", ma spt come tempo) la trasmissione nervosa è difficoltosa, e può capitare checi si fermi prima di aver attivate tutte le fibre.

            Questa almeno la versione che ho capito io ...
            un grande davvero.....


            quindi,almeno secondo la tua versione,un carico minore con un numero di reps maggiore (parliamo cmq di una differenza di 4/6 reps totali),avrebbe gli stessi effetti muscolari con la differenza di non stressare le articolazioni,right?
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            • Marco pl
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              #51
              Non è il carico che fa la differenza, ma il volume totale e i recuperi (necessari per smaltire l'acido lattico e ripristinare le riserve energetiche).
              Se fosse il carico a fare la differenza basterebbe un solo set con un carico massimale per una ripetione.

              Lavorando su serie multiple è da 4 ripetizioni (6x4@6rm#90'' per esempio) è molto difficile produrre acido lattico, ma verranno sempre e cmq stimolate le fibre a più alta soglia di attivazione. Questo da uno stimolo ipertrofico rivolto sopratutto all'ipertofia contrattile e alla forza massimale.

              Lavorando su serie multiple da 8 ripetizioni (6x8@10rm#90'') l'acido lattico prodotto inzierà a farsi sentire verso il quinto set e al sesto set porterà a cedimento. Tutta via le fibre ad elevata soglia di attivazione non sono state stimolate perchè le tensione muscolare è trobba bassa per reclutarle (ammeno di qualche ripetizione verso gli ultimi set), mentre le riserve energetiche saranno esaurite o quasi e sarà stato necessario in qualche modo "usare i meccanismi (organuli cellurali, valoscolarizazione... ipotizzo) che smaltiscono l'acido lattico" costringendoli a diventare più efficienti. Quindi ci sarà stato uno stimolo alla massa contrattile delle fibre a medio-alta soglia attivazione e uno stimolo ai meccanismi che smaltiscono l'acido lattico (più vascolarizazione, più organuli cellulari).

              I due stimoli sono quindi molto diversi.
              IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
              CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
              LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

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              • Eagle
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                #52
                Originariamente Scritto da Marco pl Visualizza Messaggio
                Non è il carico che fa la differenza, ma il volume totale e i recuperi (necessari per smaltire l'acido lattico e ripristinare le riserve energetiche).
                Se fosse il carico a fare la differenza basterebbe un solo set con un carico massimale per una ripetione.

                Lavorando su serie multiple è da 4 ripetizioni (6x4@6rm#90'' per esempio) è molto difficile produrre acido lattico, ma verranno sempre e cmq stimolate le fibre a più alta soglia di attivazione. Questo da uno stimolo ipertrofico rivolto sopratutto all'ipertofia contrattile e alla forza massimale.

                Lavorando su serie multiple da 8 ripetizioni (6x8@10rm#90'') l'acido lattico prodotto inzierà a farsi sentire verso il quinto set e al sesto set porterà a cedimento. Tutta via le fibre ad elevata soglia di attivazione non sono state stimolate perchè le tensione muscolare è trobba bassa per reclutarle (ammeno di qualche ripetizione verso gli ultimi set), mentre le riserve energetiche saranno esaurite o quasi e sarà stato necessario in qualche modo "usare i meccanismi (organuli cellurali, valoscolarizazione... ipotizzo) che smaltiscono l'acido lattico" costringendoli a diventare più efficienti. Quindi ci sarà stato uno stimolo alla massa contrattile delle fibre a medio-alta soglia attivazione e uno stimolo ai meccanismi che smaltiscono l'acido lattico (più vascolarizazione, più organuli cellulari).

                I due stimoli sono quindi molto diversi.
                Tutto verosimile, ma rimane da capire, io almeno non l'ho ancora capito, quale sia il meccanismo principale responsabile dell'ipertrofia, in modo da poter lavorare soprattutto su quello.

                Oltre tutto da molti studi risulta che i "muscoloni" sono prevalentemente composti da fivre di tipo IIA, il che significa carichi non troppo elevati.

                Inoltre molti rispettabili tecnici parlano del tempo sotto tensione come un fattore importante, ovvero la singola serie dovrebbe durare ... e quì ci si può sbizzarrire ... chi dice da 20 a 40, chi da 40 a 70, chi sta in mezzo ...

                Se guadate i video dei pro non ce n'è UNO che faccia serie che durano oltre i 20-30 secondi, ad essere di manica larga ...

                Altra cosa che non capisco è come mai la maggior parte dei pro allenano un gruppo a settimana o meno, se la multifrequenza può dare risultato così macroscopicamente superiori. Badate bene che non voglio polemica, mi sto chiedendo queste cose da anni e vorrei capire meglio, dato che da solo non ci arrivo.


                Eagle
                Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

                NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
                kluca64@yahoo.com

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                • Marco pl
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                  #53
                  I meccaniscmi dell'ipertofia non credo siano conosciuti a fondo, ci sono ben altre cose da studiare prima. Oppure se ci fossero le conoscenze per dedurli non credo che chi possiede tali conoscenze sia interessato a farlo.

                  Come si allenano i pro del BBing è un mistero, sicuramente quello che si legge nelle riviste è falso e ai tempi di Alnord si allenava tutto in 2xweek. Tuttavia è certo che gli atleti degli altri sport di potenza allenando i gesti in modo specifico, stimolino i gruppi muscolari ben più di una volta a settimana, basta pensare ai ginnasti, ai lanciatori, ai giocatori di foorball (che in più prendono le botte e fanno molta aerobica), ai weightlifter.

                  Il tut che conta è quello complessivo, non quello della singola serie, se così non fosse basterebbe eseguire una singola serie con il tut adeguato per ottenere ipertofia, e non si spiegerebbe l'iperofia dei WLer o dei ginnasti che fanno tut brevissimi. Tut compelssivo = volume allenamente = tonnellaggio.

                  Credo che si possa affermare con ragionevole approssimazione, che le fibre ad alta soglia di attivazione siano maggiormete predisposte all'ipertofia contrattile, quelle a soglia medio-alta all'ipertofia contrattile e non contrale, quelle a soglia di attivazione media ottengono prevalentemente iperofia non contrattile, quelle a bassa sogli adi attivazione non si ipertofizzano (sono quelle risistenti che lavorano aerobicamente, quindi non devono smaltire l'acido lattico) ma diventano più efficienti nell consumare energia, magari dai grassi.
                  L'ipertofia non contrattile è data da acqua. riserve energetiche, vasclolarizzazione e tessutoconnettivo. Quindi niente di stano che le fibre maggiormente predisposte a questo tipo di ipetrofia (le IIA) siano predominanti nell determinare il volume muscolare totale.
                  IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
                  CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
                  LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

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                  • germanomosconi
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                    #54
                    mi intrometto solo per dirvi che state creando davvero una bellissima discussione ragazzi...
                    complimenti
                    Originariamente Scritto da Marco pl
                    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    IO? Mai masturbato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    Io sono drogato..

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                    • DORIAN
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                      #55
                      Originariamente Scritto da Marco pl Visualizza Messaggio
                      I meccaniscmi dell'ipertofia non credo siano conosciuti a fondo, ci sono ben altre cose da studiare prima. Oppure se ci fossero le conoscenze per dedurli non credo che chi possiede tali conoscenze sia interessato a farlo.

                      Come si allenano i pro del BBing è un mistero, sicuramente quello che si legge nelle riviste è falso e ai tempi di Alnord si allenava tutto in 2xweek. Tuttavia è certo che gli atleti degli altri sport di potenza allenando i gesti in modo specifico, stimolino i gruppi muscolari ben più di una volta a settimana, basta pensare ai ginnasti, ai lanciatori, ai giocatori di foorball (che in più prendono le botte e fanno molta aerobica), ai weightlifter.

                      Il tut che conta è quello complessivo, non quello della singola serie, se così non fosse basterebbe eseguire una singola serie con il tut adeguato per ottenere ipertofia, e non si spiegerebbe l'iperofia dei WLer o dei ginnasti che fanno tut brevissimi. Tut compelssivo = volume allenamente = tonnellaggio.

                      Credo che si possa affermare con ragionevole approssimazione, che le fibre ad alta soglia di attivazione siano maggiormete predisposte all'ipertofia contrattile, quelle a soglia medio-alta all'ipertofia contrattile e non contrale, quelle a soglia di attivazione media ottengono prevalentemente iperofia non contrattile, quelle a bassa sogli adi attivazione non si ipertofizzano (sono quelle risistenti che lavorano aerobicamente, quindi non devono smaltire l'acido lattico) ma diventano più efficienti nell consumare energia, magari dai grassi.
                      L'ipertofia non contrattile è data da acqua. riserve energetiche, vasclolarizzazione e tessutoconnettivo. Quindi niente di stano che le fibre maggiormente predisposte a questo tipo di ipetrofia (le IIA) siano predominanti nell determinare il volume muscolare totale.
                      sigpic

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                      • Eagle
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                        #56
                        Originariamente Scritto da Marco pl Visualizza Messaggio
                        I meccaniscmi dell'ipertofia non credo siano conosciuti a fondo, ci sono ben altre cose da studiare prima. Oppure se ci fossero le conoscenze per dedurli non credo che chi possiede tali conoscenze sia interessato a farlo.

                        Come si allenano i pro del BBing è un mistero, sicuramente quello che si legge nelle riviste è falso e ai tempi di Alnord si allenava tutto in 2xweek. Tuttavia è certo che gli atleti degli altri sport di potenza allenando i gesti in modo specifico, stimolino i gruppi muscolari ben più di una volta a settimana, basta pensare ai ginnasti, ai lanciatori, ai giocatori di foorball (che in più prendono le botte e fanno molta aerobica), ai weightlifter.

                        Il tut che conta è quello complessivo, non quello della singola serie, se così non fosse basterebbe eseguire una singola serie con il tut adeguato per ottenere ipertofia, e non si spiegerebbe l'iperofia dei WLer o dei ginnasti che fanno tut brevissimi. Tut compelssivo = volume allenamente = tonnellaggio.

                        Credo che si possa affermare con ragionevole approssimazione, che le fibre ad alta soglia di attivazione siano maggiormete predisposte all'ipertofia contrattile, quelle a soglia medio-alta all'ipertofia contrattile e non contrale, quelle a soglia di attivazione media ottengono prevalentemente iperofia non contrattile, quelle a bassa sogli adi attivazione non si ipertofizzano (sono quelle risistenti che lavorano aerobicamente, quindi non devono smaltire l'acido lattico) ma diventano più efficienti nell consumare energia, magari dai grassi.
                        L'ipertofia non contrattile è data da acqua. riserve energetiche, vasclolarizzazione e tessutoconnettivo. Quindi niente di stano che le fibre maggiormente predisposte a questo tipo di ipetrofia (le IIA) siano predominanti nell determinare il volume muscolare totale.
                        Quello che dici è un qualche cosa di "deduttivo", che non necessariamente corrisponde, e direi purtroppo, alla realtà. La quale, spesso, si comporta in modo diverso da come il ragionamento e il buon senso direbbero.

                        Intanto c'è un grande interesse nello studiare i meccanismi dell'ipertrofia, perchè la sarcopenia è un fattore di rischio per una serie quasi infinita di malattie ed un fattore correlato direttamente al tasso di mortalità. Nonchè per scopi "alimentari". Vedi tutta la serie di studi sulla miostatina, ma non solo. Il punto è che l'ipertrofia da esercizio pare sia minuscola rispetto a quella ottenibile con altri mezzi, e quindi la si studia poco perchè pare che cambi ben poco se uno usa il 60 o il 90% del 1RM.

                        Su come si allenano i campioni, oggi e ieri, sono d'accordo. E' un mistero.

                        Sul tipo di fibre e l'ipertrofia non sarei così sicuro.
                        Tutte le fibre si possono ipertrofizzare, dati alla mano. Nei muscoli di chi ha messo massa muscolare, compresi i pesisti (se non ricordo male, non ho in questo momento gli studi sottomano) c'è uno shift di fibre da TUTTI gli altri tipi alle IIA. Molti interpretano le IIB e gli altri tipi di fibre di tipo II come fibre di riserva, che si differenziano in IIA quando il muscolo viene allenato. Non sono al corrente delle dimensioni dei diversi tipi di fibre, ma mi sembra di ricordare che non ci sia una significativa differenza di diamtero tra le IIA e gli altri tipi di II (B,D, X, etc).

                        Riguardo al tut, i tecnici parlano di tut della singola serie. Io però ne ho sentito anche altre di campane. Se non mi hanno informato male la ISSA parla di un tempo totale per gruppo muscolare di CONCENTRICA di circa 60-70 secondi. In pratica 6 serie da 10 a velocità "normale", ogni concentrica di circa 1 secondo. Sul motivo dell'ipertrofia di ginnasti e weightlifters ci sarebbe anche da riflettere, visto che il tipo di movimento è molto diverso, controllato con molta isometria piuttosto che esplosivo e brevissimo, etc etc. Quindi evidentemente c'è una ipertrofia "di base" comune e tutti quelli che si allenano con sovraccarichi, ma quali siano i metodi migliori per finalizzare l'allenamento all'ipertrofia ... io non lo so proprio.

                        Eagle
                        Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

                        NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
                        kluca64@yahoo.com

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                          #57
                          Originariamente Scritto da Eagle Visualizza Messaggio
                          Tutto verosimile, ma rimane da capire, io almeno non l'ho ancora capito, quale sia il meccanismo principale responsabile dell'ipertrofia, in modo da poter lavorare soprattutto su quello.

                          Oltre tutto da molti studi risulta che i "muscoloni" sono prevalentemente composti da fivre di tipo IIA, il che significa carichi non troppo elevati.

                          Inoltre molti rispettabili tecnici parlano del tempo sotto tensione come un fattore importante, ovvero la singola serie dovrebbe durare ... e quì ci si può sbizzarrire ... chi dice da 20 a 40, chi da 40 a 70, chi sta in mezzo ...

                          Se guadate i video dei pro non ce n'è UNO che faccia serie che durano oltre i 20-30 secondi, ad essere di manica larga ...

                          Altra cosa che non capisco è come mai la maggior parte dei pro allenano un gruppo a settimana o meno, se la multifrequenza può dare risultato così macroscopicamente superiori. Badate bene che non voglio polemica, mi sto chiedendo queste cose da anni e vorrei capire meglio, dato che da solo non ci arrivo.


                          Eagle

                          abbasso per il momento il livello del discorso ed esco dal "tecnico"...per quanto riguarda i video dei pro,dubito che possano fare testo.Sono fatti per stupire e non so quanto corrispondano ai reali allemanenti quotidiani...cmq l'allenare un solo gruppo muscolare al giorno e' una condicio sine qua non quando ci si allena con una certa intensita'.Impossibile pensare di allenare bene un gruppo muscolare dopo averne distrutto un altro.Nel mio piccolo,posso dire che fino alla settimana scorsa,allenando un muscolo al giorno,arrivavo spesso durante l'allenamento a conati di vomito e finivo la seduta letteralmente distrutto,praticamente trascinandomi fuori dalla palestra.
                          Con questo split invece finisco e potrei andare a giocare a beach volley subito dopo.
                          « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                            #58
                            Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                            ciao Paolo e grazie per la risposta....dato che noto diverse affinita' tra noi(faccia di culo a parte),vorrei approfittare ancora della tua pazienza.
                            Mi butti giu' un tuo allenamento tipo settimanale please?Vediamo se riesco a prendere qualche spunto.Ho 5 anni meno di te ma mi trovo ad un punto si svolta e sono un attimino spiazzato,quindi cerco di recuperare quante piu' idee possibili per poi provarle e venire a capo di qualcosa.


                            Domanda per te e gli altri a cui ho accennato prima a proposito di cedimento:Arrivare al cedimento in ipotetiche 4 reps con un carico X equivale ad arrivare al cedimento in 10 reps con un carico Y?Questo sia a livello muscolare che tendineo
                            Ciao Alex!
                            Probabilmente le uniche affinità sono che facciamo i pesi e frequentiamo BW Poi tu da quanto ho capito sei 190cm x 100Kg, 15cm e 20Kg più di me...

                            Poi ho letto in CAFFETTERIA che tu ti puoi permettere una situazione del genere: la testa di ***** di turno ti dice "ce l'hai una sigaretta?" e tu "non fumo" mentre stai fumando. E il tizio gira i tacchi

                            Se lo facessi io (e non fumo veramente perciò niente sigaretta) mi direbbe: "hai 5 minuti per imparare a fumare, poi mi dai una sigaretta".

                            Venendo alla domanda, penso che tu, come "atleta" di una certa anzianità (moti anni, più di 10 penso), con carichi notevoli, "subisci" un certo tipo di fenomeno di scoglionamento: ricominciare è palloso, specie dopo un infortunio che fa sì che ogni dolorino sia osservato in maniera paranoica, e poi il dover ritornare ai carichi di un tempo, il periodo di qualche mese per essere all'80% di prima è snervante.

                            In più, penso che le avrai provate negli anni, come tutti noi, un po' tutte, e sai benissimo la difficoltà di questa attività, che dopo i risultati iniziali rende tutto una conquista. L'entusiasmo del ragazzino è molto ridimensionato, penso.

                            Il problema è che il carico... conta. Se tu usi i manubri da 50Kg, i tuoi muscoli li reggono più di me, ma la differenza fra i tuoi tendini/tessuto connettivo e i miei non è così marcata. In altre parole, questi si rafforzano ma non è che puoi allenare le cartilagini...

                            Riallacciandomi a quanto detto da tutti gli altri, se tiri sempre a tutta, quando sei stanco e la muscolatura cede, sono tendini e ossa e tutto il resto che devono sopportare i pesi, e 50Kg non sono 20. Per questo i principianti se non sono stupidi non si fanno mai male...

                            Secondo me chi è tanto che si allena dovrebbe sviluppare una certa "qualità" nell'allenamento, curando più le singole ripetizioni, usando un minimo di buffer e confinando il cedimento in ben precisi ambiti.

                            Un esempio, che sto scrivendo un sacco di stronzate:

                            Prima facevi (invento): squat 5x8, così: 8-7-7-6-4 cioè tutte alla morte. Lo facevi con... boh... 130Kg recupero 3'

                            Ora dovresti fare: squat 5x4 carico costante, 4-4-4-4 recupero 1'30". Sei più forte di allora, lo fai con 170Kg. Dopo ci schianti dietro una pressa sanguinosa in 2x8 (che farai 8-7, alla morte ma l'impatto sulla schiena e minore) e 1x12

                            Non è meno di prima, è diverso da prima ma analogamente duro. Solo, ti scassa di meno.

                            Lo stesso giochino puoi farlo nello stacco, piazzando dopo lo stacco a gambe tese.

                            Nella panca puoi fare panca con manubri con più peso del solito (usi ripetizioni più basse) e panca piana lattacida a ruota.

                            Idem per le trazioni con sovraccarico, la lat, il rematore... qualità e quantità. Invece di tirare (o "cedere") sempre, separi un po' le cose, ma le fai tutte e due.

                            Il problema è che sicuramente quelli come te con carichi elevati alla fine risentono dei carichi stessi. Le tecniche di fare le ripetizioni rallentate o senza perdere tensione o alzando il numero di ripetizioni mi stanno sul *****, per il semplice motivo che poi devo caricare meno dei pesi che mi piace fare.

                            In questo modo, invece, posso mettere dei bei pesi (il che equivale a stimolare le fibre IIA bla bla bla) e anche sentire pompare e i muscoli che gemono ripetizione dopo ripetizione (lattato, che stimola il GH e tutte le varie teorie, microlesioni, cellule satelliti).

                            Il mio consiglio è che tu mantenga quello che stai facendo, perchè sicuramente ti piace (altrimenti... non lo faresti) e che provi, in 1 o 2 esercizi, magari quelli grossi, a fare un po' di esperimenti.

                            *****... ho scritto un botto, come sempre... ah ah ah

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                              #59
                              Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
                              Ciao Alex!
                              Probabilmente le uniche affinità sono che facciamo i pesi e frequentiamo BW Poi tu da quanto ho capito sei 190cm x 100Kg, 15cm e 20Kg più di me...

                              Poi ho letto in CAFFETTERIA che tu ti puoi permettere una situazione del genere: la testa di ***** di turno ti dice "ce l'hai una sigaretta?" e tu "non fumo" mentre stai fumando. E il tizio gira i tacchi

                              Se lo facessi io (e non fumo veramente perciò niente sigaretta) mi direbbe: "hai 5 minuti per imparare a fumare, poi mi dai una sigaretta".

                              Venendo alla domanda, penso che tu, come "atleta" di una certa anzianità (moti anni, più di 10 penso), con carichi notevoli, "subisci" un certo tipo di fenomeno di scoglionamento: ricominciare è palloso, specie dopo un infortunio che fa sì che ogni dolorino sia osservato in maniera paranoica, e poi il dover ritornare ai carichi di un tempo, il periodo di qualche mese per essere all'80% di prima è snervante.

                              In più, penso che le avrai provate negli anni, come tutti noi, un po' tutte, e sai benissimo la difficoltà di questa attività, che dopo i risultati iniziali rende tutto una conquista. L'entusiasmo del ragazzino è molto ridimensionato, penso.

                              Il problema è che il carico... conta. Se tu usi i manubri da 50Kg, i tuoi muscoli li reggono più di me, ma la differenza fra i tuoi tendini/tessuto connettivo e i miei non è così marcata. In altre parole, questi si rafforzano ma non è che puoi allenare le cartilagini...

                              Riallacciandomi a quanto detto da tutti gli altri, se tiri sempre a tutta, quando sei stanco e la muscolatura cede, sono tendini e ossa e tutto il resto che devono sopportare i pesi, e 50Kg non sono 20. Per questo i principianti se non sono stupidi non si fanno mai male...

                              Secondo me chi è tanto che si allena dovrebbe sviluppare una certa "qualità" nell'allenamento, curando più le singole ripetizioni, usando un minimo di buffer e confinando il cedimento in ben precisi ambiti.

                              Un esempio, che sto scrivendo un sacco di stronzate:

                              Prima facevi (invento): squat 5x8, così: 8-7-7-6-4 cioè tutte alla morte. Lo facevi con... boh... 130Kg recupero 3'

                              Ora dovresti fare: squat 5x4 carico costante, 4-4-4-4 recupero 1'30". Sei più forte di allora, lo fai con 170Kg. Dopo ci schianti dietro una pressa sanguinosa in 2x8 (che farai 8-7, alla morte ma l'impatto sulla schiena e minore) e 1x12

                              Non è meno di prima, è diverso da prima ma analogamente duro. Solo, ti scassa di meno.

                              Lo stesso giochino puoi farlo nello stacco, piazzando dopo lo stacco a gambe tese.

                              Nella panca puoi fare panca con manubri con più peso del solito (usi ripetizioni più basse) e panca piana lattacida a ruota.

                              Idem per le trazioni con sovraccarico, la lat, il rematore... qualità e quantità. Invece di tirare (o "cedere") sempre, separi un po' le cose, ma le fai tutte e due.

                              Il problema è che sicuramente quelli come te con carichi elevati alla fine risentono dei carichi stessi. Le tecniche di fare le ripetizioni rallentate o senza perdere tensione o alzando il numero di ripetizioni mi stanno sul *****, per il semplice motivo che poi devo caricare meno dei pesi che mi piace fare.

                              In questo modo, invece, posso mettere dei bei pesi (il che equivale a stimolare le fibre IIA bla bla bla) e anche sentire pompare e i muscoli che gemono ripetizione dopo ripetizione (lattato, che stimola il GH e tutte le varie teorie, microlesioni, cellule satelliti).

                              Il mio consiglio è che tu mantenga quello che stai facendo, perchè sicuramente ti piace (altrimenti... non lo faresti) e che provi, in 1 o 2 esercizi, magari quelli grossi, a fare un po' di esperimenti.

                              *****... ho scritto un botto, come sempre... ah ah ah

                              aspetta che finisco di ridere poi rispondo con calma
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                                aspetta che finisco di ridere poi rispondo con calma

                                ci sono..piu' o meno


                                allora...dopo un anno e mezzo di stop,in soli 3 mesi non solo sono tornato ai carichi miei ma sono addirittura piu' forte.Il problema grosso quando si usano carichi pesanti non e' dato tanto dall'esercizio quanto dal carico/scarico.Servirebbero 2 spotter che ti passano i manubri,ti seguono e li riprendono a fine esercizio.Con uno solo diventa problematico...un manubrio da 50/55 kg quando sei esaurito,diventa impossibile da mettere giu' senza movimenti/torsioni strane,ed e' li che credo nascano i problemi maggiori per le articolazioni...


                                veniamo al resto...praticamente mi stai "consigliando" di alzare i carichi scendendo con le reps in modo da non arrivare al cedimento giusto?
                                La cosa sicuramente sarebbe possibile,variando leggermente gli esercizi(es.facendo panca piana con bilanciere anziche' manubri) ma non abbiamo detto fin'ora che e' il carico ad essere deletereo per le articolazioni?Il non arrivare al cedimento le salvaguarda??
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