L'Aids non si supera con preservativi

[Sean]

il papa ha ragione è un' affermazione forte ().
però le posizioni dela chiesa cattolica hanno fondamento. come dici un' educazione sessuale responsabile potrebbe dare un certo contributo. ma non vogliamo mica immaginarci i congolesi come un gruppo di maniaci che si accoppiano per scopi meramente ludici e che in mancanza di preservativi diffondono colpevolmente l' aids?
il discorso del papa ha più senso in occidente e suona inopportuno nei confronti dell' Africa, continente dove gia non ci si diverte molto a quanto mi dicono, quindi un reclamo morale affinchè si salvi la vita dello spermatozoo uomo in potenza non è il massimo dell' espressione di pragmaticità rispetto al problema, anche perche , come dice jpp, il preservativo funziona, punto. e lo scandalo di cui dovremmo discutere ora è forse il prezzo che si fa pagare agli africani dei farmaci anti-aids.

Pensi davvero che non sia così?
Non ci si divertirà molto, in Africa, ma questi di figli continuano a farne pure se sono portatori di AIDS, e pure se continuano a morire di fame:
Noi dobbiamo responsabilizzarci, questo è certo (basta vedere come i minori, da noi, oggi intendano la sessualità), ma qualcuno dovrà pure dire, oltre a distribuire preservativi, a questi popoli di "trattenersi" nelle loro libere espressioni;
L'educazione chi gliela da?..

Sulle case farmaceutiche non posso che essere d'accordo con te.

[GIULIO]

Mandare a fare in culo il papa è grave???

[PrinceRiky]

Hanno strade di fango, catapecchie pidocchiose, ak-47 che sparano vivaci e machete ben affilati, manca l'acqua. E di cosa dovremmo rifornirli? Di preservativi? Buona idea. Come dirgli "tanto siete fottuti uguale, almeno godetevela e fottete tranquilli".

quello che ha senso è acculturarli, come dici tu... però è un processo complesso. sto discutendo di come arginare il fenomeno nell'immediato, non ne lungo periodo.

[greenday2]

Come ragionamento di base il papa ha detto qualcosa di agghiacciante.

ma sul campo pratico, il problema persiste perchè nell'africa sub-sahariana il concetto del profilattico e qualcosa di non assimilabile dai piu.

Le epidemie moralmente andrebbero contrastate tutte, ma forse a livello meramente evolutivo no.
La peste nera ha ucciso metà popolazione europea, ma ha portato il rinascimento.

[thetongue]

Ecco, su questo si può discutere, perchè è un punto nodale;
Proprio nel '68 Paolo VI instituì una commissione di scienziati, teologi, e preti cattolici, volta ad esprimersi sulla necessità di dichiarare leciti o meno i contraccettivi, in vista della pubblicazione di una sua enciclica sull'argomento:
Sembrò la volta buona, anche perchè i risultati della commissione furono favorevoli al preservativo e a che questo fosse dichiarato pratica lecita dal papa;
Paolo VI ci pensò, e molto, ma alla fine uscì questa Humane Vitae, dove si dichiara che l'aborto, anche solo fatto attraverso il preservativo, o altro mezzo di contraccezione, non è lecito, in quanto va contro la vita e l'amore da viversi nella coppia e all'interno del matrimonio:
A queste direttive si sono fin'ora attenuti tutti i successori, ma all'epoca lo scontro e la spaccatura, anche all'interno della Chiesa, fu drammatico.

Quella fu particolarmente grave, riallacciandosi ad alcune riflessioni che facemmo tempo fa, nel 3d su eluana: mantenere un'interpretazione del messaggio che, ai suoi stessi stanchi e dubbiosi sostenitori, appare ingannevole

[PrinceRiky]

Come ragionamento di base il papa ha detto qualcosa di agghiacciante.

ma sul campo pratico, il problema persiste perchè nell'africa sub-sahariana il concetto del profilattico e qualcosa di non assimilabile dai piu.

Le epidemie moralmente andrebbero contrastate tutte, ma forse a livello meramente evolutivo no.
La peste nera ha ucciso metà popolazione europea, ma ha portato il rinascimento.

ma guarda, personalmente non approvo in toto la ricerca di migliorare le condizioni di vita di altri popoli, quando questa ricerca è esasperata. (il discorso è molto ampio e scadrebbe in altre tematiche, forse meno nobili)
Date le circostanze delle missioni e i loro scopi, si cercasse almeno di salvare queste popolazioni tenendo conto di tutti i fattori (anche che si accoppiano con la leggerezza uno scimpanzè).

[GIULIO]

Mandare a fare in culo il papa è grave???

Scusate forse ho esagerato, ma a leggere certe cose mi viene il sangue alla testa! E sentire una persona che gioca con la vita di milioni di persone mi fa inca...re come una bestia!!!!!
Se non ci si inca...za x queste cose x cosa si deve farlo??? Perchè l'arbitro ti nega un rigore o perchè il bicipite non viene su come vuoi???
Il papa dovrebbe prima di tutto pensare alle vite dei cristiani e a preservarle, non a distruggerle!!!

[GIULIO]

Ma state scherzando???? E' come se il Presidente della Repubblica dicesse: ragazzi non usate il casco in moto perchè vi spettina!!!

[Leonida]

Pensi davvero che non sia così?
Non ci si divertirà molto, in Africa, ma questi di figli continuano a farne pure se sono portatori di AIDS, e pure se continuano a morire di fame:
Noi dobbiamo responsabilizzarci, questo è certo (basta vedere come i minori, da noi, oggi intendano la sessualità), ma qualcuno dovrà pure dire, oltre a distribuire preservativi, a questi popoli di "trattenersi" nelle loro libere espressioni;
L'educazione chi gliela da?..

Sulle case farmaceutiche non posso che essere d'accordo con te.

non ho certo la prova empirica che non sia cosi,però... credo che si riproducano nonostante l' aids perche il nostro senso biologico di specie è la riproduzione,da questo non si sfugge.
io credo che la pretesa che un popolo cessi la propria battaglia contro la morte smettendo di fare figli perche c'è un pericolo che incombe sia proprio solo di una civiltà tecnicizzata e secoralizzata, infatti la chiesa, coerentemente, non è di questo parere. credo che il popolo africano , essendo molto più vicino alla morte rispetto a noi, essendo molto più vicino quindi alla vita , fa ciò che la natura dice all' uomo di fare: continuare la specie.
è l' occidente a volere per loro un' eutanasia di civiltà in lattice o di virtù.dove la morte è più forte la vita è più forte.
con quale patente poi noi gli dovremmo imporre una sana morale sessuale civile? cerchiamo di utilizzare le nostra potenza scientifica per alleviare e risolvere i mali, invece che proporre un candido Malthus vestito da prete o da scienziato.

[greenday2]

ma guarda, personalmente non approvo in toto la ricerca di migliorare le condizioni di vita di altri popoli, quando questa ricerca è esasperata. (il discorso è molto ampio e scadrebbe in altre tematiche, forse meno nobili)
Date le circostanze delle missioni e i loro scopi, si cercasse almeno di salvare queste popolazioni tenendo conto di tutti i fattori (anche che si accoppiano con la leggerezza uno scimpanzè).

Il problema e'..come? Dandogli preservativi? Certo aiutano, ma il problema non e' risolto. Cosi come non si risolve il problema dello sviluppo africano dando la colpa al colonialismo o distribuendo gli aiuti a pioggia.

Salvare piu vite possibile e' sempre moralmente giusto, ma non sempre serve a risolvere il problema (che purtroppo e' di lungo-lunghissimo periodo, e non certo risolvibile con qualche tappo a breve).

[Liam & Me]

quello che ha senso è acculturarli, come dici tu... però è un processo complesso. sto discutendo di come arginare il fenomeno nell'immediato, non ne lungo periodo.

Ricordo qualche anno fa una campagna di educazione sessuale promossa da Weah in Liberia, alla quale aderi' anche Ruud Gullit. Lo scenario che emerse fu desolante: da una parte Gullit con un presenvativo in mano che spiegava ad un folto gruppo autoctoni che era stupido morire per un rapporto non protetto in piu', dall'altra sti ragazzi che gli ridevano in faccia e quel pezzo di lattice non lo volevano vedere neanche in fotografia.

Una corretta educazione sessuale e' fondamentale in certi paesi del mondo e la posizione della Chiesa, per quanto in certi contesti la sua importanza credo sia sopravvalutata, non aiuta di sicuro.

[PrinceRiky]

Il problema e'..come? Dandogli preservativi? Certo aiutano, ma il problema non e' risolto. Cosi come non si risolve il problema dello sviluppo africano dando la colpa al colonialismo o distribuendo gli aiuti a pioggia.

Salvare piu vite possibile e' sempre moralmente giusto, ma non sempre serve a risolvere il problema (che purtroppo e' di lungo-lunghissimo periodo, e non certo risolvibile con qualche tappo a breve).

quello che ha senso è acculturarli, come dici tu... però è un processo complesso. sto discutendo di come arginare il fenomeno nell'immediato, non ne lungo periodo.

non è la soluzione definitiva e neanche quella contemporanea, però è come dire: da oggi non mangiate più riso perché immorale, quando il riso è il cibo meno costoso (anche se non è piu così) utile per salvare vite umane (faccio un esempio)....

[PrinceRiky]

Ricordo qualche anno fa una campagna di educazione sessuale promossa da Weah in Liberia, alla quale aderi' anche Ruud Gullit. Lo scenario che emerse fu desolante: da una parte Gullit con un presenvativo in mano che spiegava ad un folto gruppo autoctoni che era stupido morire per un rapporto non protetto in piu', dall'altra sti ragazzi che gli ridevano in faccia e quel pezzo di lattice non lo volevano vedere neanche in fotografia.

Una corretta educazione sessuale e' fondamentale in certi paesi del mondo e la posizione della Chiesa, per quanto in certi contesti la sua importanza sia sopravvalutata, non aiuta di sicuro.

ecco questo è un altro grosso problema: non è solo questione di cultura, ma anche di comprendonio (e mi fermo qui).

[Sean]

Quella fu particolarmente grave, riallacciandosi ad alcune riflessioni che facemmo tempo fa, nel 3d su eluana: mantenere un'interpretazione del messaggio che, ai suoi stessi stanchi e dubbiosi sostenitori, appare ingannevole

Che serva a breve un Vaticano III?
Vediamo come Paolo VI giunse a quella chiusura:

Dalla Humanae Vitae

I cambiamenti avvenuti sono infatti di grande importanza e di vario genere. Si tratta anzitutto del rapido sviluppo demografico, per il quale molti manifestano il timore che la popolazione mondiale cresca più rapidamente delle risorse a disposizione, con crescente angustia di tante famiglie e di popoli in via di sviluppo. Per questo è grande la tentazione delle autorità di opporre a tale pericolo misure radicali. Inoltre, non solo le condizioni di lavoro e di alloggio, ma anche le accresciute esigenze, sia nel campo economico che in quello della educazione della gioventù, rendono spesso oggi difficile il sostentamento conveniente di un numero elevato di figli.

. Tale stato di cose fa sorgere nuove domande. Se, date le condizioni della vita odierna e dato il significato che le relazioni coniugali hanno per l’armonia tra gli sposi e per la loro mutua fedeltà, non sia forse indicata una revisione delle norme etiche finora vigenti, soprattutto se si considera che esse non possono essere osservate senza sacrifici talvolta eroici. Ancora: se estendendo a questo campo l’applicazione del cosiddetto " principio di totalità ", non si possa ammettere che l’intenzione di una fecondità meno esuberante, ma più razionalizzata, trasforma l’intervento materialmente sterilizzante in una lecita e saggia regolazione della natalità. Se non si possa ammettere cioè che la finalità procreativa appartenga all’insieme della vita coniugale, piuttosto che ai suoi singoli atti. Si chiede anche se, dato l’accresciuto senso di responsabilità dell’uomo moderno, non sia venuto per lui il momento di affidare alla sua ragione e alla sua volontà, più che ai ritmi biologici del suo organismo, il compito di trasmettere la vita
Inscindibili due aspetti: unione e procreazione

Tale dottrina, più volte esposta dal magistero della chiesa, è fondata sulla connessione inscindibile, che Dio ha voluto e che l’uomo non può rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell’atto coniugale: il significato unitivo e il significato procreativo. Infatti, per la sua intima struttura, l’atto coniugale, mentre unisce con profondissimo vincolo gli sposi, li rende atti alla generazione di nuove vite, secondo leggi iscritte nell’essere stesso dell’uomo e della donna. Salvaguardando ambedue questi aspetti essenziali, unitivo e procreativo, l’atto coniugale conserva integralmente il senso di mutuo e vero amore ed il suo ordinamento all’altissima vocazione dell’uomo alla paternità. Noi pensiamo che gli uomini del nostro tempo sono particolarmente in grado di afferrare quanto questa dottrina sia consentanea alla ragione umana.

Gravi conseguenze dei metodi di regolazione artificiale della natalità

Gli uomini retti potranno ancora meglio convincersi della fondatezza della dottrina della chiesa in questo campo, se vorranno riflettere alle conseguenze dei metodi di regolazione artificiale delle nascite. Considerino, prima di tutto, quale via larga e facile aprirebbero così alla infedeltà coniugale ed all’abbassamento generale della moralità. Non ci vuole molta esperienza per conoscere la debolezza umana e per comprendere che gli uomini - i giovani specialmente, così vulnerabili su questo punto - hanno bisogno d’incoraggiamento a essere fedeli alla legge morale e non si deve loro offrire qualche facile mezzo per eluderne l’osservanza. Si può anche temere che l’uomo, abituandosi all’uso delle pratiche anticoncezionali, finisca per perdere il rispetto della donna e, senza più curarsi del suo equilibrio fisico e psicologico, arrivi a considerarla come semplice strumento di godimento egoistico e non più come la sua compagna, rispettata e amata. Si rifletta anche all’arma pericolosa che si verrebbe a mettere così tra le mani di autorità pubbliche, incuranti delle esigenze morali. Chi potrà rimproverare a un governo di applicare alla soluzione dei problemi della collettività ciò che fosse riconosciuto lecito ai coniugi per la soluzione di un problema familiare? Chi impedirà ai governanti di favorire e persino di imporre ai loro popoli, ogni qualvolta lo ritenessero necessario, il metodo di contraccezione da essi giudicato più efficace? In tal modo gli uomini, volendo evitare le difficoltà individuali, familiari o sociali che s’incontrano nell’osservanza della legge divina, arriverebbero a lasciare in balia dell’intervento delle autorità pubbliche il settore più personale e più riservato della intimità coniugale. Pertanto, se non si vuole esporre all’arbitrio degli uomini la missione di generare la vita, si devono necessariamente riconoscere limiti invalicabili alla possibilità di dominio dell’uomo sul proprio corpo e sulle sue funzioni; limiti che a nessun uomo, sia privato, sia rivestito di autorità, è lecito infrangere. E tali limiti non possono essere determinati che dal rispetto dovuto all’integrità del corpo umano e delle sue funzioni naturali secondo i principi sopra ricordati e secondo la retta intelligenza del principio di totalità, illustrato dal nostro Predecessore Pio XII.


Magistero Pontificio

Sono riflessioni profonde e, forse, tutt'oggi valide.

[Liam & Me]

Che serva a breve un Vaticano III?
Vediamo come Paolo VI giunse a quella chiusura:

Si può anche temere che l’uomo, abituandosi all’uso delle pratiche anticoncezionali, finisca per perdere il rispetto della donna e, senza più curarsi del suo equilibrio fisico e psicologico, arrivi a considerarla come semplice strumento di godimento egoistico e non più come la sua compagna, rispettata e amata.


Magistero Pontificio

Sono riflessioni profonde e, forse, tutt'oggi valide.

pero' ammetti la parte in neretto puo' strappare piu' di un sorriso