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Un momento : il giornalista in questione e' persona rispettabile fino a prova contraria, per dire non e' uno schierato tipo Facci ... Non c'e' nulla di inventato lo stesso Travaglio ha ammesso tutto fuorche' il fatto che gli abbiano pagato qualcosa ... ma le frequentazioni ci sono tutte, cosi' come le telefonate e tutto il resto : ora ognuno si faccia l'idea che vuole ci mancherebbe
Ma di che frequentazioni parli? Di un sottufficiale della guardia di Finanza, gia' collaboratore di Falcone?
La cosa grave serebbe che si fosse fatto pagare l'albergo da Aiello, il resto non ha proprio senso.
schifani si mise in società al tre per cento che era si e no un fighetto con gente che solo 18 anni dopo venne indagata per mafia. La sua partecipazione risultò totalmente ininfluente e durò meno di un anno. Questo è quanto
"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
Avevo già postato ieri un simile articolo tratto da Repubblica...
Quello che segue è l'articolo di oggi del vicedirettore di Repubblica Giuseppe D'Avanzo (pagina 39 del quotidiano) dove in coda si citano delle intercettazioni secondo le quali, nel 2002, i mafiosi Michele Aiello e Giuseppe Ciuro hanno pagato la villeggiatura in un residence siciliano a Travaglio.
di GIUSEPPE D'AVANZO
Non so che cosa davvero pensassero dell'allievo gli eccellenti maestri di Marco Travaglio (però, che irriconoscenza trascurare le istruzioni del direttore de il Borghese). Il buon senso mi suggerisce, tuttavia, che almeno una volta Montanelli, Biagi, Rinaldi, forse addirittura Furio Colombo, gli abbiano raccomandato di maneggiare con cura il "vero" e il "falso": "qualifiche fluide e manipolabili" come insegna un altro maestro, Franco Cordero.
Di questo si parla, infatti, cari lettori - che siate o meno ammiratori di Travaglio; che siate entusiasti, incazzatissimi contro ogni rilievo che gli si può opporre o soltanto curiosi di capire.
Che cos'è un "fatto", dunque? Un "fatto" ci indica sempre una verità? O l'apparente evidenza di un "fatto" ci deve rendere guardinghi, più prudenti perché può indurci in errore? Non è questo l'esercizio indispensabile del giornalismo che, "piantato nel mezzo delle libere istituzioni", le può corrompere o, al contrario, proteggere? Ancora oggi Travaglio ("Io racconto solo fatti") si confonde e confonde i suoi lettori. Sostenere: "Ancora a metà degli anni 90, Schifani fu ingaggiato dal Comune di Villabate, retto da uomini legato al boss Mandalà di lì a poco sciolto due volte per mafia" indica una traccia di lavoro e non una conclusione.
Mandalà (come Travaglio sa) sarà accusato di mafia soltanto nel 1998 (dopo "la metà degli Anni Novanta", dunque) e soltanto "di lì a poco" (appunto) il comune di Villabate sarà sciolto. Se ne può ricavare un giudizio? Temo di no. Certo, nasce un interrogativo che dovrebbe convincere Travaglio ad abbandonare, per qualche tempo, le piazze del Vaffanculo, il salotto di Annozero, i teatri plaudenti e andarsene in Sicilia ad approfondire il solco già aperto pazientemente dalle inchieste di Repubblica (Bellavia, Palazzolo) e l'Espresso (Giustolisi, Lillo) e che, al di là di quel che è stato raccontato, non hanno offerto nel tempo ulteriori novità.
E' l'impegno che Travaglio trascura. Il nostro amico sceglie un comodo, stortissimo espediente. Si disinteressa del "vero" e del "falso". Afferra un "fatto" controverso (ne è consapevole, perché non è fesso). Con la complicità della potenza della tv - e dell'impotenza della Rai, di un inerme Fazio - lo getta in faccia agli spettatori lasciandosi dietro una secrezione velenosa che lascia credere: "Anche la seconda carica dello Stato è un mafioso...". Basta leggere i blog per rendersene conto. Anche se Travaglio non l'ha mai detta, quella frase, è l'opinione che voleva creare. Se non fosse un tartufo, lo ammetterebbe.
Discutiamo di questo metodo, cari lettori. Del "metodo Travaglio" e delle "agenzie del risentimento". Di una pratica giornalistica che, con "fatti" ambigui e dubbi, manipola cinicamente il lettore/spettatore. Ne alimenta la collera. Ne distorce la giustificatissima rabbia per la malapolitica. E' un paradigma professionale che, sulla spinta di motivazioni esclusivamente commerciali (non civiche, non professionali, non politiche), può distruggere chiunque abbia la sventura di essere scelto come target (gli obiettivi vengono scelti con cura tra i più esposti, a destra come a sinistra). Farò un esempio che renderà, forse, più chiaro quanto può essere letale questo metodo. 8 agosto del 2002. Marco telefona a Pippo. Gli chiede di occuparsi dei "cuscini". Marco e Pippo sono in vacanza insieme, concludono per approssimazione gli investigatori di Palermo. Che, durante le indagini, trovano un'ambigua conferma di quella villeggiatura comune. Prova maligna perché intenzionale e non indipendente. Fonte, l'avvocato di Michele Aiello. Il legale dice di aver saputo dal suo assistito che, su richiesta di Pippo, Aiello ha pagato l'albergo a Marco. Forse, dicono gli investigatori, un residence nei dintorni di Trabia. Michele Aiello, ingegnere, fortunato impresario della sanità siciliana, protetto dal governatore Totò Cuffaro (che, per averlo aiutato, beccherà 5 anni in primo grado), è stato condannato a 14 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso. Pippo è Giuseppe Ciuro, sottufficiale di polizia giudiziaria, condannato a 4 anni e 6 mesi per aver favorito Michele Aiello e aver rivelato segreti d'ufficio utili a favorire la latitanza di Bernardo Provenzano. Marco è Marco Travaglio.
Ditemi ora chi può essere tanto grossolano o vile da attribuire all'integrità di Marco Travaglio un'ombra, una colpa, addirittura un accordo fraudolento con il mafioso e il suo complice? Davvero qualcuno, tra i suoi fiduciosi lettori o tra i suoi antipatizzanti, può credere che Travaglio debba delle spiegazioni soltanto perché ha avuto la malasorte di farsi piacere un tipo (Giuseppe Ciuro) che soltanto dopo si scoprirà essere un infedele manutengolo?
Nessuno, che sia in buona fede, può farlo. Eppure un'"agenzia del risentimento" potrebbe metter su un pirotecnico spettacolino con poca spesa ricordando, per dire, che "la mafia ha la memoria lunghissima e spesso usa le amicizie, anche risalenti nel tempo, per ricattare chi tenta di scrollarsele frettolosamente di dosso" . Basta dare per scontato il "fatto", che ci fosse davvero una consapevole amicizia mafiosa: proprio quel che deve essere dimostrato ragionevolmente da un attento lavoro di cronaca.
Cari lettori, anche Travaglio può essere travolto dal "metodo Travaglio". Travaglio - temo - non ha alcun interesse a raccontarvelo (ecco la sua insincerità) e io penso (ripeto) che la sana, necessaria critica alla classe politico-istituzionale meriti onesto giornalismo e fiducia nel destino comune. Non un qualunquismo antipolitico alimentato, per interesse particolare, da un linciaggio continuo e irrefrenabile che può contaminare la credibilità di ogni istituzione e la rispettabilità di chiunque.
(Repubblica, 14 maggio 2008)
"Ho rivestito il petto con la cotta di maglia, l'anima con l'armatura della fede, non temo né l'uomo né il demonio"
Originariamente Scritto da Sean
Ciò che si indirizza verso l'alto ordina, ciò che si indirizza verso il basso disgrega.
bene, adesso licenziamo il direttore di Repubblica, le procure indaghino l'autore dell'articolo, il garante della privacy tuteli travaglio....
...capite a me....
Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.
bene, adesso licenziamo il direttore di Repubblica, le procure indaghino l'autore dell'articolo, il garante della privacy tuteli travaglio....
...capite a me....
Non mi pare proprio che ci sia stato un abuso di potere di Schifani in questo caso , per quanto riguarda l'articolo di D'Avanzo lui stesso ha scritto il perche' ha riportato queste notizie, ce l'hai li sopra, leggitelo bene e cerca di capire il senso dele cose
mi diresti chiaramente di cosa vorresti parlare, cosi' non perdiamo un'ora a girarci attorno?
Delle due l'una : o fingi di non capire per diletto tuo, o non ci arrivi da solo
mi spiace non prendertela ma se non sei in grado di far girare un secondo il criceto e di leggere quel che ha scritto d'avanzo , e spiega ben lui stesso il perche' ha riportato queste notizie, evidentemente hai soltanto voglia di scrivacchiare qualche concetto che non e' neppure farina del tuo sacco ... Io non ho voglia di perder tempo a spiegare quello che e' ben espresso e riportato
bene, adesso licenziamo il direttore di Repubblica, le procure indaghino l'autore dell'articolo, il garante della privacy tuteli travaglio....
...capite a me....
l'autore dell'articolo è lo stesso che, secondo le stesse persone (come maurox) che ora vogliono la morte di travaglio, doveva essere screditato (ed eliminato) in ogni modo per il caso abu omar, le relazioni col sismi, eventuali passaggi di denaro/informazioni tra lui, bonini e il sismi (con relativa interrogazione parlamentare voluta da cossiga), per la relazione cia, sismi, telecom italia... magari dovreste decidervi.. o non è credibile perché si inventa storielle e compra informazioni da gente strana oppure è credibile (e anche in quel caso, anche se si legge chiaramente nell'articolo che tra lui e travaglio non corre buon sangue, non è che lui lo abbia accusato di nulla.. anche perché non c'è nessun azione illegale o al limite del legal in quello che lui ha citato).. però che sia una persona che dice solo falsità nel caso abu omar e di colpo diventa credibilissimo quando spara su travaglio dando lezioni di vita e di giornalismo è un po' strano, non credete?
Originariamente Scritto da Mizard
...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
Originariamente Scritto da Barone Bizzio
Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
Originariamente Scritto da TheSandman
Silvio compreso.
Originariamente Scritto da TheSandman
Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
ma si infatti tu sei super partes....come da titolo: per i cari sostenitori di travaglio
ti ha risposto catastrophy va
Originariamente Scritto da Sean
Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
l'autore dell'articolo è lo stesso che, secondo le stesse persone (come maurox) che ora vogliono la morte di travaglio, doveva essere screditato (ed eliminato) in ogni modo per il caso abu omar, le relazioni col sismi, eventuali passaggi di denaro/informazioni tra lui, bonini e il sismi (con relativa interrogazione parlamentare voluta da cossiga), per la relazione cia, sismi, telecom italia... magari dovreste decidervi.. o non è credibile perché si inventa storielle e compra informazioni da gente strana oppure è credibile (e anche in quel caso, anche se si legge chiaramente nell'articolo che tra lui e travaglio non corre buon sangue, non è che lui lo abbia accusato di nulla.. anche perché non c'è nessun azione illegale o al limite del legal in quello che lui ha citato).. però che sia una persona che dice solo falsità nel caso abu omar e di colpo diventa credibilissimo quando spara su travaglio dando lezioni di vita e di giornalismo è un po' strano, non credete?
Perche' invece quali capi di accusa per mafia pendono sulla testa di Schifani ?
ma si infatti tu sei super partes....come da titolo: per i cari sostenitori di travaglio
ti ha risposto catastrophy va
Infatti parlo di coloro che lo appoggiano senza fermarsi un secondo a valutare se si parli di fatti o di fatti + giudizi ( quelli si di parte ), non ho scritto che Travaglio sia un delinquente
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