Originariamente Scritto da roccia73
Non sarò breve
Però sicuramente sarò impreciso e farcirò di refusi il 3d perché ho appena il tempo di scrivere
La colpa è di Sergio che mi stimola sempre a intervenire. E di Blaster, che mi dispiacerebbe lasciarlo solo nella battaglia per la ragione.
Detto ciò, passiamo ad alcune riflessioni che mi sono venute leggendo gli ultimi post:
1. La solucione più semplice, cui accenna Blaster, non è altro che il famoso Rasoio di Occam. Manx lo conosce sicuramente bene. Per "rasoio" si intende un criterio che separa ciò che è attendibile da ciò che lo è molto meno, ovvero che la soluzione più semplice è anche la più probabile. Lo studio dei manoscritti, l'archeologia etc. utilizzano tale criterio.
2. Mi spiace, Manx, che tu abbia liquidato una mia riflessione con una frasetta poco incisiva. Visto che il titolo della discussione è "Tra scienza e fede", è normale riflettere sulla natura dell'una e dell'altra. Un filosofo, anche se alle dipendenze di preti e anche se affascinato dalle teorie esoteriche, dovrebbe conoscere sia l'ontologia che l'epistemologia. Quando dici a Blaster che in fisica non ci sono verità ma certezze ti richiami a Croce e a Popper, e mi sta bene. Ma perché queste categorie non le applichi anche al resto del tuo discorso?
3. Dopo mille sollecitazioni hai finalmente espresso in modo comprensibile la tua presa di posizione (credo sia la stessa di Cagliostro e altri). E cioè che credi negli UFO senza bisogno di prove, ci credi e basta. e ti rispetto. Questa è fede. Allo stesso modo in cui uno crede in Visnu o in Gesù. Le prove sono poche e frammentarie, ma alla fine ci crede e basta. Tutto il resto, però, non lo puoi rivendere per "provato" e scientifico" (tipo le 5 razze, la presenza degli alieni sulla terra - non dico la probabilità che esitano forme di vita intelligenti, non mescoliamo le carte... ).
4. Quello che è necessario affermare e sul quale dobbiamo trovarci concordi se si vule ragionare insieme è che se scendiamo sul piano scientifico, è con il metodo e i criteri scientifici che dobbiamo ragionare.
Se parliamo di fede, allora utilizziamo categorie teologiche e filosofiche.
5. Avrei altre mille cose da dire, ma immagino di aver rotto i coglioni abbastanza.
Però sicuramente sarò impreciso e farcirò di refusi il 3d perché ho appena il tempo di scrivere
La colpa è di Sergio che mi stimola sempre a intervenire. E di Blaster, che mi dispiacerebbe lasciarlo solo nella battaglia per la ragione.
Detto ciò, passiamo ad alcune riflessioni che mi sono venute leggendo gli ultimi post:
1. La solucione più semplice, cui accenna Blaster, non è altro che il famoso Rasoio di Occam. Manx lo conosce sicuramente bene. Per "rasoio" si intende un criterio che separa ciò che è attendibile da ciò che lo è molto meno, ovvero che la soluzione più semplice è anche la più probabile. Lo studio dei manoscritti, l'archeologia etc. utilizzano tale criterio.
2. Mi spiace, Manx, che tu abbia liquidato una mia riflessione con una frasetta poco incisiva. Visto che il titolo della discussione è "Tra scienza e fede", è normale riflettere sulla natura dell'una e dell'altra. Un filosofo, anche se alle dipendenze di preti e anche se affascinato dalle teorie esoteriche, dovrebbe conoscere sia l'ontologia che l'epistemologia. Quando dici a Blaster che in fisica non ci sono verità ma certezze ti richiami a Croce e a Popper, e mi sta bene. Ma perché queste categorie non le applichi anche al resto del tuo discorso?
3. Dopo mille sollecitazioni hai finalmente espresso in modo comprensibile la tua presa di posizione (credo sia la stessa di Cagliostro e altri). E cioè che credi negli UFO senza bisogno di prove, ci credi e basta. e ti rispetto. Questa è fede. Allo stesso modo in cui uno crede in Visnu o in Gesù. Le prove sono poche e frammentarie, ma alla fine ci crede e basta. Tutto il resto, però, non lo puoi rivendere per "provato" e scientifico" (tipo le 5 razze, la presenza degli alieni sulla terra - non dico la probabilità che esitano forme di vita intelligenti, non mescoliamo le carte... ).
4. Quello che è necessario affermare e sul quale dobbiamo trovarci concordi se si vule ragionare insieme è che se scendiamo sul piano scientifico, è con il metodo e i criteri scientifici che dobbiamo ragionare.
Se parliamo di fede, allora utilizziamo categorie teologiche e filosofiche.
5. Avrei altre mille cose da dire, ma immagino di aver rotto i coglioni abbastanza.
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