Originariamente Scritto da Elyse
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Grazie per aver condiviso quei tuoi ricordi con noi.
Hai descritto pienamente il carattere di Manuel e anche quella sua estrema sensibilità nel ritrarsi, a volte, per non far soffrire le persone.
C'è un vuoto grande dentro chi lo ha conosciuto (in qualunque maniera lo abbia conosciuto) un vuoto grande come la traccia che ha lasciato dentro ciascuno di noi.
Rifletto su quanto è raro trovare persone amiche, persone con le sue qualità. Quanto manca il poterci parlare, il poter chiamare, il potersi vedere, la presenza, la voce, l'ascoltare e l'essere ascoltati. Arrivato ad un certo punto della vita prendi piena coscienza di come nulla più si ritrova quando si è perso, perchè stringere i legami è difficile, chiede impegno o nascono spontanei per combinazione, sintesi naturale...ma capita poche volte, lo si vede guardandosi indietro, in chi resta...pochi sono quelli che restano rispetto ai tanti coi quali si è partiti all'inizio del viaggio.
Ci penso sempre a Manuel, ogni giorno. Adesso si deve cercare un'altra comunicazione, attraverso le antenne dell'anima...ma non è facile...magari solo perchè le risposte non le hai subito, magari perchè ora la presenza e le risposte arrivano a modo loro, sotto altre forme, di là da un tempo che non è il nostro. Occorre pazientare. Attendere - sperando che tutta questa sofferenza non sia vana.
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