La psichiatria: cura o pericolo?

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  • Black87
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    • A casa di socio a falsificare CV
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    #31
    La mia esperienza di tirocinio in un DSM è stata terribile. Ho imparato praticamente tutto quello che non si deve fare quando si ha a che fare con la salute mentale. E' pazzesco tra l'altro come uno dei paesi che è stato più all'avanguardia nell'umanizzazione dei dsm, cim e via discorrendo versi in uno stato pietoso. In pratica, l'ultimo interesse del personale è il benessere dei pazienti e quasi tutto il personale è ormai in burnout. Poi ovviamente ci sono casi di comunità terapeutiche che funzionano, ma la maggior parte delle volte non è così e anzi è proprio il contrario.

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    • Neceseco
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      • Jan 2013
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      #32
      I miei 5 centesimi: per i malati di mente gli psichiatri servono eccome anche come persona fidata con la quale sfogarsi durante i periodi di crisi, per le persone nella media gli psicologi sono dei venditori di fumo che si inventano una marea di dietrologie per questioni comuni, del resto è l'unica pseudoscienza che si fa influenzare dalla cultura credendo che tutte le donne fossero malate di isteria prima, che non provassero orgasmi poi, che gli orientamenti sessuali fossero delle malattie fino agli anni 1970 dopo ancora, per infine accettarli ed anzi imporli, il tutto senza scoperte né evidenze ma solo in base al clima culturale.
      giù i pensieri, sù i bilancieri.

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      • Black87
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        • Apr 2004
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        • A casa di socio a falsificare CV
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        #33
        Originariamente Scritto da Neceseco Visualizza Messaggio
        I miei 5 centesimi: per i malati di mente gli psichiatri servono eccome anche come persona fidata con la quale sfogarsi durante i periodi di crisi, per le persone nella media gli psicologi sono dei venditori di fumo che si inventano una marea di dietrologie per questioni comuni, del resto è l'unica pseudoscienza che si fa influenzare dalla cultura credendo che tutte le donne fossero malate di isteria prima, che non provassero orgasmi poi, che gli orientamenti sessuali fossero delle malattie fino agli anni 1970 dopo ancora, per infine accettarli ed anzi imporli, il tutto senza scoperte né evidenze ma solo in base al clima culturale.
        l'aiz non esiste

        ---------- Post added at 17:50:55 ---------- Previous post was at 17:46:18 ----------

        Ora a parte gli scherzi, non so se hai visto il documentario, che per quanto fazioso ha mostrato che la psichiatria è stata soggetta ad influenze culturali ben più dannose. Prima trattavano la "caratteriopatia" e tanti altri disturbi con la lobotomia frontale. Non per questo la psichiatria è da condannare in toto, anzi. Ci sono vie di mezzo... poi pensare che una disciplina come la psicologia possa rimanere immune al clima culturale è pura utopia. I motivi per i quali l'isteria prima era un problema grandissimo ed ora non lo è sono proprio culturali, perché il cervello è plasmato dalla cultura a più livelli.

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        • Neceseco
          Bodyweb Senior
          • Jan 2013
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          #34
          Non condanno in toto ci mancherebbe, se uno sta meglio indossando mutande antiproiettili (mormoni) fa bene a farlo, però che si chiami "scienza" una disciplina che basa le proprie teorie su nessuna evidenza ma solo su concezioni culturali, e che sempre in base ad esse progredisca, mi pare ridicolo. Poi eh stiamo parlando del 1900, mica del -3000.
          giù i pensieri, sù i bilancieri.

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          • Black87
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            #35
            Originariamente Scritto da Neceseco Visualizza Messaggio
            Non condanno in toto ci mancherebbe, se uno sta meglio indossando mutande antiproiettili (mormoni) fa bene a farlo, però che si chiami "scienza" una disciplina che basa le proprie teorie su nessuna evidenza ma solo su concezioni culturali, e che sempre in base ad esse progredisca, mi pare ridicolo. Poi eh stiamo parlando del 1900, mica del -3000.
            Che la psicologia non basi le proprie teorie su evidenze è quantomeno ridicolo: ci sono riviste scientifiche peer reviewed in ambito psicologico che hanno un alto impact al pari delle altre riviste scientifiche, non è tutto campato in aria come si pensa. Forse sei tu ad essere molto poco informato. Che la psicologia sia permeata dalla cultura è ovvio e si spera che sia sempre così, dato che le evidenze psicologiche sono anche culturali. Una psicologia esclusivamente "genetica" spiegherebbe molto poco della mente umana.

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            • Bob Terwilliger
              bluesman
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              #36
              Originariamente Scritto da Neceseco Visualizza Messaggio
              I miei 5 centesimi: per i malati di mente gli psichiatri servono eccome anche come persona fidata con la quale sfogarsi durante i periodi di crisi
              Cominci già con un luogo comune orrendo, lo psichiatra amico/confidente. Lo psichiatra è un medico. Nella sua formazione studia l'approccio con il paziente come ogni altro medico. Se è in gamba, riuscirà persino a integrare le conoscenze cliniche relative con la formazione specifica in psicologia. Ma solo se è davvero in gamba.
              "Persona fidata", dici, e questo mi fa venire il forte dubbio che tu non abbia esperienza diretta di CSM/DSM, per tacere di TSO. Il rapporto di fiducia talvolta si instaura e ciò è un bene. Spesso purtroppo no, anche perché un singolo psichiatra, oberato da duecento e oltre pazienti e da mille scartoffie, di solito non ha il tempo (e la voglia) di farsi una bella chiacchierata con il paziente bisognoso di sfogarsi. D'altronde il paziente si sfoga con infermieri, OSS, educatori, volontari e persino assistenti sociali. Non è la qualifica a creare il rapporto di fiducia.
              Una chiacchierata tra medico e paziente (soprattutto nel caso di un medico della mente) si spera sia inquadrata all'interno di una ben gestita relazione terapeutica. Altro che sfogarsi.

              Originariamente Scritto da Neceseco Visualizza Messaggio
              per le persone nella media gli psicologi sono dei venditori di fumo che si inventano una marea di dietrologie per questioni comuni, del resto è l'unica pseudoscienza che si fa influenzare dalla cultura credendo che tutte le donne fossero malate di isteria prima
              La psicologia è una scienza, come sa chiunque conosca l'argomento. "Pseudoscienza" è una definizione che può adattarsi ad alcuni aspetti della psicoanalisi e della psicologia dinamica, che d'altronde trovano la loro efficacia in una natura che non può essere altro che pseudoscienza. Infatti, come dimostrano le ricerche statistiche, l'efficacia di una psicoterapia espressiva è legata al concetto (tecnico) di empatia e quindi a un livello di analisi qualitativo che è, attualmente, incompatibile con il metodo scientifico.

              In riferimento all'isteria, ho conosciuto personalmente diverse donne anoressiche. L'incidenza clinico-statistica dell'anoressia è molto limitata ed ingigantita dai media; ciononostante è un problema reale che esiste. In altri tempi e/o luoghi no, non esiste, così come in occidente non esiste il disturbo latah. Così come oggi è quasi scomparsa l'isteria. L'espressione del disagio mentale è mediata dalla cultura e si modifica con essa. La psicopatologia tiene conto di ciò.

              Originariamente Scritto da Neceseco Visualizza Messaggio
              che gli orientamenti sessuali fossero delle malattie fino agli anni 1970 dopo ancora, per infine accettarli ed anzi imporli, il tutto senza scoperte né evidenze ma solo in base al clima culturale.
              Stai facendo una gran confusione. L'omosessualità è stata derubricata come malattia mentale dall'American Psychiatric Association, che si è presa anche la briga di dichiarare che la devianza sessuale o politica non può essere di per sé considerata malattia mentale. Trovi tutto nell'introduzione del DSM-IV. Non so dove tu abbia letto che siano stati gli psicologi a considerare l'omosessualità prima come malattia e poi come possibile sviluppo sano, né in che modo e con che poteri essi la abbiano "imposta". A parte questo, sembri ignorare l'enorme mole di ricerche di ogni tipo, etologiche, antropologiche, psicosociali, neurofisiologiche, neuroanatomiche, genetiche che sono state fatte sull'argomento omosessualità, visto che dichiari che non ci siano "né scoperte né evidenze".

              L'unica evidenza è che in pochissime righe sei riuscito a concentrare una quantità enorme di preconcetti, ignoranza e opinioni basate sul nulla.
              Last edited by Bob Terwilliger; 26-04-2013, 20:26:20.
              Originariamente Scritto da Sean
              Bob è pure un fervente cattolico.
              E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

              Alice - How long is forever?
              White Rabbit - Sometimes, just one second.

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              • Black87
                Bodyweb Senior
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                #37
                Le categorie nosografiche e i sistemi diagnostici più noti sono tutti di matrice psichiatrica. La diagnosi clinica dello psicologo (o meglio, dello psicoterapeuta) non serve a incasellare ma a guidare il trattamento sulla base della persona (o sistema familiare) che si ha davanti e soprattutto si tratta di un concetto dinamico che può cambiare molte volte mentre la relazione terapeutica si dispiega nel tempo. Un sistema come il DSM è più utile agli psichiatri che si trovano a dover perscrivere un trattamento a seconda della sintomatologia portata dal paziente nel corso di pochi colloqui. Soprattutto, nasce dall'esigenza di giustificare le spese dei trattamenti alle assicurazioni sanitarie. Tuttavia permettetemi... è praticamente impossibile in qualche post su bodyweb sbrogliare tutte le imprecisioni e i preconcetti che ognuno ha su psicologia e psichiatria.
                Last edited by Black87; 26-04-2013, 21:11:49.

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                • francesco_espo
                  Stressbuilder
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                  #38
                  Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
                  Lo psicologo ha di competenze (che vanno dalla diagnosi alla ricerca alla selezione del personale) che non sono strettamente legate al trattamento di un disturbo psicologico ma spesso ne fanno da contorno. Detto questo, per quanto il documentario sia molto fazioso e apertamente di parte (pensate che il CCDU è stato fondato da Ron Hubbard, che è il fondatore di Scientology), il video mette in luce tutta una serie di questioni che fanno riflettere sul ruolo della psichiatria nella società di oggi. Il ricorso ai soli farmaci per "curare" alcune patologie è di fatto più la regola che l'eccezione. Questo atteggiamento "consumistico" della salute mentale pone diversi problemi di ordine sia umano che economico, dato che non stimola alla riflessione e rappresenta una pseudo-soluzione semplice a problemi estremamente complessi. Se c'è una pillola che ti fa stare meglio, può benissimo non interessarti perché tu stia così male in quel determinato momento. Questo atteggiamento fà sì che ormai molta gente si rivolga allo psichiatra nella speranza che ci sia una pillola che può attutire i dolori che siamo necessariamente chiamati ad affrontare nella vita, come ad esempio il lutto (parlo perché ho assistito di persona a diversi colloqui del genere in un DSM, e fanno un po' pensare al fatto che a volte i professionisti della salute mentale non siano tanto diversi dal chirurgo plastico). Tutto questo, inoltre, si traduce in una spesa enorme per il sistema sanitario là dove la sanità è pubblica, motivo per cui in Inghilterra l'NHS ha istituito lo psicologo di base accanto al medico di base e così facendo ha risparmiato tantissimi soldi in ansiolitici ed antidepressivi prescritti senza criterio. Un altro grave problema è la tendenza a diagnosticare tutto, che è figlia del modello medico della psicopatologia e che sta portando ad orrori come questo http://mag.wired.it/rivista/storie/i...o-perduto.html . Accanto a tutti questi problemi, c'è però da considerare che le cure psichiatriche sono spesso necessarie (soprattutto quando nei casi più gravi il paziente diventa un pericolo per sé e gli altri) e che molti studi scientifici rigorosi dimostrano come nei casi più gravi l'effetto della psicoterapia unito a quello degli psicofarmaci sia superiore all'uno o all'altro presi singolarmente. Per il resto, non è vero che non si conosce il meccanismo d'azione di tutti gli psicofarmaci, non è vero che skinner ha tenuto un anno la figlia dentro l'air crib (Watson, altro comportamentista, ha fatto di peggio), su Pavlov non sarei così sicuro, e scientology ha ammazzato tanta gente impedendo l'utilizzo di psicofarmaci, un esempio eclatante è il figlio di John Travolta http://www.ilgiornale.it/news/figlio...ientology.html
                  grazie della risposta

                  Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
                  Altra cosa, per quel che riguarda la depressione oggi le spiegazioni delle neuroscienze sono molto più complicate rispetto al "chemical imbalance" mostrato nel video.
                  Black mi diresti quali sono le teorie e i vettori della depressione più quotati al momento?

                  Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
                  spero tu stia scherzando
                  un conto è discutere sull'applicazione di certi protocolli terapeutici ( a parte che sono argomenti in cui è richiesto un certo grado di competenza....), un altro è mettere addirittura in discussione un'intera branca della medicina. e su quali basi poi?
                  No no credevo ci fossimo capiti, parlavo solo della psichiatria applicata alle patologie di basso livello (depressione minore, ad esempio): in tal caso che utilità ci trovi?

                  Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
                  A tutti coloro che giudicano positiva l'esperienza della psichiatria odierna, consiglio di fare un giro nelle strutture preposte e testare il grado di soddisfazione dell'utenza, da un lato, e del personale, dall'altro. Scarsa in entrambi i casi. La quantità di denaro investita dall'assistenza socio-sanitaria nel settore psichiatrico è molto inferiore a quella corretta. Vale a dire: laddove la malattia mentale costituisce oltre il 5% del problema sanitario complessivo, la percentuale di fondi destinata alla psichiatria è molto inferiore.
                  L'impressione è che il malato mentale sia considerato un cittadino di serie B, afflitto da un problema pervasivo della vita più che da un problema di salute, e che necessiti di essere tenuto buono e magari un po' nascosto. Si cerca di minimizzare l'impatto dei malati mentali sul resto della società.

                  L'altro problema centralissimo è che la psicofarmacologia viene oggi considerata il nocciolo della terapia dei disturbi mentali, e molto spesso è l'unica terapia del paziente. Questo ha motivi economici, organizzativi, politici eccetera. E' un modello sballato; ci sono moltissime proteste in merito e credo che qualcosa stia cambiando; questo cambiamento ricalca il dibattito presente in tutto il mondo dell'assistenza socio-sanitaria in favore di un'approccio più olistico che consideri il paziente come parte di un sistema complesso. La realtà dell'assistenza rimane comunque abominevole e ancora lontana dalla teoria e dai buoni propositi.



                  La quantità di ore dedicata alla psicoterapia nel curriculum di psichiatria è circa un ottavo di quello del curriculum di psicologia clinica. Vale a dire: circa un ottavo di ciò che viene considerato il minimo indispensabile per formare uno psicoterapeuta.



                  Prima di tutto, può intervenire in tutte quelle situazioni di disagio che non si configurano come malattie mentali o disturbi di personalità. Per esempio, un disagio causato da difficoltà scolastiche, relazionali, lavorative. Oppure disagi circoscritti, l'attività oggi indicata con la definizione "counseling". Per esempio: smettere di fumare. La dipendenza dalle sigarette di solito non viene diagnosticata come disturbo mentale, e un intervento specifico volto alla risoluzione del problema non è per forza una psicoterapia.
                  Una psicoterapia è un intervento specifico; andare dallo psicologo per risolvere un problema non è automaticamente una psicoterapia.
                  Poi ci sono gli interventi diagnostici; quelli organizzativi; i progetti formativi o informativi; i colloqui di selezione. Che dire del profiling? In Italia non si usa, ma in altri paesi sì. C'è l'area della psicologia della comunicazione e della comunicazione di massa. Poi c'è tutta l'area evolutiva e psicopedagogica. L'area dell'assistenza nella psicopatologia, in comunità alloggio, in day hospital...

                  La domanda in sé è sbagliata. "Allora cosa può fare lo psicologo"? Come se, tolta la psicoterapia, non ci fosse altro. Il corso di laurea in psicologia copre un'area molto vasta e la clinica e la psicopatologia sono solo una parte. C'è poi la linguistica, la psicologia dello sviluppo, la pragmatica, la criminologia, la psicodiagnostica, la psicologia forense...
                  In Italia c'è a percezione che la psicologia si riduca, in definitiva, alla psicologia clinica, con qualche puntata nella selezione del personale. C'è molto altro.
                  interessante.

                  Originariamente Scritto da blindevil7 Visualizza Messaggio
                  il rilascio o meno di neurotrasmettitori è per l'appunto regolato dal gioco tra apertura/chiusura di canali ionici in base ai potenziali trasmessi
                  si esatto però le quantità di neurotrasmettitori prodotti e ricaptate rimangono le stesse, ci sono solo dei minirallentamenti che sinceramente non so cosa evitino all'epilettico

                  Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
                  La mia esperienza di tirocinio in un DSM è stata terribile. Ho imparato praticamente tutto quello che non si deve fare quando si ha a che fare con la salute mentale. E' pazzesco tra l'altro come uno dei paesi che è stato più all'avanguardia nell'umanizzazione dei dsm, cim e via discorrendo versi in uno stato pietoso. In pratica, l'ultimo interesse del personale è il benessere dei pazienti e quasi tutto il personale è ormai in burnout. Poi ovviamente ci sono casi di comunità terapeutiche che funzionano, ma la maggior parte delle volte non è così e anzi è proprio il contrario.
                  tu che ti sei fatto il c*lo per essere qualcuno nel settore, cerca per quello che puoi di cambiare il sistema.
                  It is criminal to steal a purse, daring to steal a fortune, a mark of greatness to steal a crown. The blame diminishes as the guilt increases.

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                  • Black87
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                    #39
                    Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza Messaggio
                    Black mi diresti quali sono le teorie e i vettori della depressione più quotati al momento?
                    http://share.snacktools.com/FFCECE86AED/btm8gflj queste sono slide che ho dovuto fare per un esame alla magistrale , ci sono le ipotesi neurobiologiche più accreditate al momento (o meglio, per quel che se ne sapeva un paio di anni fa). Per quel che riguarda le cause ambientali il discorso si fa un po' più complicato.

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                    • Neceseco
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                      #40
                      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
                      Cominci già con un luogo comune orrendo, lo psichiatra amico/confidente. Lo psichiatra è un medico. Nella sua formazione studia l'approccio con il paziente come ogni altro medico. Se è in gamba, riuscirà persino a integrare le conoscenze cliniche relative con la formazione specifica in psicologia. Ma solo se è davvero in gamba.
                      "Persona fidata", dici, e questo mi fa venire il forte dubbio che tu non abbia esperienza diretta di CSM/DSM, per tacere di TSO. Il rapporto di fiducia talvolta si instaura e ciò è un bene. Spesso purtroppo no, anche perché un singolo psichiatra, oberato da duecento e oltre pazienti e da mille scartoffie, di solito non ha il tempo (e la voglia) di farsi una bella chiacchierata con il paziente bisognoso di sfogarsi. D'altronde il paziente si sfoga con infermieri, OSS, educatori, volontari e persino assistenti sociali. Non è la qualifica a creare il rapporto di fiducia.
                      Una chiacchierata tra medico e paziente (soprattutto nel caso di un medico della mente) si spera sia inquadrata all'interno di una ben gestita relazione terapeutica. Altro che sfogarsi.
                      Però non mettermi in bocca parole non mie, ho detto anche come persona fidata, mica ho detto che sono gli amici dei pazzi. Il legame più stretto che lo psichiatra ha rispetto agli altri medici col paziente mi sembra evidente.



                      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
                      La psicologia è una scienza, come sa chiunque conosca l'argomento. "Pseudoscienza" è una definizione che può adattarsi ad alcuni aspetti della psicoanalisi e della psicologia dinamica, che d'altronde trovano la loro efficacia in una natura che non può essere altro che pseudoscienza. Infatti, come dimostrano le ricerche statistiche, l'efficacia di una psicoterapia espressiva è legata al concetto (tecnico) di empatia e quindi a un livello di analisi qualitativo che è, attualmente, incompatibile con il metodo scientifico.

                      In riferimento all'isteria, ho conosciuto personalmente diverse donne anoressiche. L'incidenza clinico-statistica dell'anoressia è molto limitata ed ingigantita dai media; ciononostante è un problema reale che esiste. In altri tempi e/o luoghi no, non esiste, così come in occidente non esiste il disturbo latah. Così come oggi è quasi scomparsa l'isteria. L'espressione del disagio mentale è mediata dalla cultura e si modifica con essa. La psicopatologia tiene conto di ciò.
                      Dimmi di più al riguardo, magari mi sbaglio e imparo qualcosa. Tutte le scuole comportamentalista, cognitivista, gestalt, psicoanalisi e compagnia cantante le ritieni oppure no scientifiche?

                      Visto che anche tu definisci una parte (puoi specificare meglio quale?) come pseudoscienza, puoi dire quale è la parte scientifica?




                      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
                      Stai facendo una gran confusione. L'omosessualità è stata derubricata come malattia mentale dall'American Psychiatric Association, che si è presa anche la briga di dichiarare che la devianza sessuale o politica non può essere di per sé considerata malattia mentale. Trovi tutto nell'introduzione del DSM-IV. Non so dove tu abbia letto che siano stati gli psicologi a considerare l'omosessualità prima come malattia e poi come possibile sviluppo sano, né in che modo e con che poteri essi la abbiano "imposta". A parte questo, sembri ignorare l'enorme mole di ricerche di ogni tipo, etologiche, antropologiche, psicosociali, neurofisiologiche, neuroanatomiche, genetiche che sono state fatte sull'argomento omosessualità, visto che dichiari che non ci siano "né scoperte né evidenze".

                      L'unica evidenza è che in pochissime righe sei riuscito a concentrare una quantità enorme di preconcetti, ignoranza e opinioni basate sul nulla.
                      Non nascondiamoci dietro le formalità però. Wikipedia dice che la cancellazione avvenne a causa di attivisti che fecero baccano e fu rimossa col 58% dei voti, non proprio numeri da scoperta scientifica ma più da referendum di opinione, tra l'altro dice che si è passati dal "disturbo" al "distonico", sempre un disturbo, nel 1980 per poi venir eliminato nell'87 e dall'organizzazione mondiale della sanità nel 1990.
                      Ma cosa più importante secondo me è che si tratta solo di opinioni e giudizi, prima si intendeva "malattia" in un modo e poi a forza dei movimenti culturali in un altro, tant'è che tutt'oggi ci sono psicologi che la ritengono una malattia. Tu mi dirai che dovrebbero essere radiati e siamo d'accordo, però è anche vero che c'è una bella differenza tra uno che dice una cosa non condivisa nella biologia ed uno che dice una cosa non condivisa su questo tema. Nel primo caso ci sono le prove per zittirlo, nel secondo se si parte da concetti diversi, che si fa?

                      Quando ho detto imposta intendevo dire che oggi l'opinione diffusa è che l'orientamento sessuale esiste oggettivamente, ma quali sono le prove al di là del comportamento? In Italia per dire la transessualità è considerata ancora una malattia mentale in modo tale che i transessuali possano farsi le diverse operazione coperti dal servizio sanitario nazionale, questa è una bella incoerenza, è malattia o non è malattia? Alcuni dicono sì, altri dicono no. Io pure dico di no, anzi io dico che il discorso è contingente per cui non vale nemmeno la pena perderci tempo, ma come fai a smentire chi dice sì al di là dell'approccio?

                      Se me la paragoni all'etologia ed all'antropologia sono abbastanza d'accordo, ma mi pare evidente che non possiamo mettere sullo stesso piano l'osservazione di un comportamento con lo studio di un oggetto fisico come fa invece la neuroscienza o la genetica che citavi. Quali sono le scoperte in merito? Esiste la predittività?
                      Last edited by Neceseco; 26-04-2013, 23:02:32.
                      giù i pensieri, sù i bilancieri.

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                      • Bob Terwilliger
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                        • Send PM

                        #41
                        Lo psichiatra non ha un legame con il paziente più stretto della maggior parte dei medici che seguono un caso cronico. Talvolta conoscono a malapena la cartella clinica del paziente. Fatti un giro in un CSM e rimarrai stupito.
                        Un medico può essere più o meno una persona fidata. Questo è indipendente dalla specializzazione. Hai un'idea degli psichiatri che ha molto a che fare con un fantasia e poco con l'esperienza.

                        Pseudoscienze. Un termine foriero di grandi incomprensioni, soprattutto quando l'argomento è conosciuto in modo superficiale. Esso sembra implicare già dalla semantica una valenza negativa (ciò che vuole sembrare scienza senza averne diritto). In realtà pseudoscienza, nel suo significato più rigoroso, implica il semplice rispetto del principio di falsificabilità per definire la scienza stessa. La psicoanalisi non rispetta il principio di falsificabilità. Il principio stesso di falsificabilità non ha senso quando si fa riferimento al livello dell'esperienza, visto che non c'è modo di falsificare la realtà soggettiva. Il problema dei qualia si pone a monte di quello di falsificabilità, e la definizione della scienza in base alla falsificabilità non ha senso a questo livello sovraordinato. Parlare di pseudoscienza rispetto al livello dell'esperienza non ha senso in quanto non si conoscono i criteri di scientificità dell'ontologia in prima persona - ovvero, il metodo scientifico non è in grado nella sua forma attuale di confrontarsi con l'ontologia in prima persona.
                        La psicoanalisi, quindi, non usa il metodo scientifico. Il problema non è al momento risolvibile, in quanto il metodo scientifico si basa su enti misurabili e le esperienze in prima persona non sono misurabili.
                        Il comportamentismo aggira il problema negando la possibilità di studiare la mente e limitandosi al comportamento, nella teoria misurabile, ergo non è nemmeno psicologia.
                        La psicologia cognitiva utilizza il metodo scientifico. Si basa su modelli che mettono in relazione fenomeni misurabili. Utilizza anche strategie simulative in cui gli enti sono misurabili solo a livello teorico.
                        La neuropsicologia utilizza il metodo scientifico.

                        Non c'è dubbio che tu possa imparare qualcosa, dato che hai le idee molto confuse. L'argomento è vastissimo e complesso, non ci si improvvisa. Ma mi stupisce ugualmente, visto che vedo da parte tua un certo interesse per l'argomento, che tu dubiti dell'utilizzo del metodo scientifico nelle neuroscienze cognitive.

                        Arrivando alla questione sull'omosessualità, ti dico prima di tutto che io non radierei nessuno che la ritenga una malattia. L'Albo è una cosa seria e non è terreno per caccia alle streghe.
                        La teoria della malattia è per definizione questione di opinioni e giudizi. Salute e malattia sono discriminate sulla base di criteri arbitrari; questo non è una caratteristica della psichiatria ma della medicina tutta. La natura non ha criteri obiettivi che stabiliscano cosa è giusto (criterio morale), ma nemmeno cosa funzioni bene (criterio funzionalistico). Un gene che rende vulnerabili all'anemia falciforme rende anche più resistenti alla malaria: tale gene è sano o malato?
                        Questo ti mostra come non esista un criterio a priori per stabilire cosa sia salute e cosa malattia. Stabilire i criteri di salute e malattia è un arbitrio. E ha un'importanza cruciale dal punto di vista legale, soprattutto, visto che su queste definizioni si giocano partite come quella assicurativa o quella medico-forense.

                        E' una questione fondamentale per la medicina e di conseguenza per la società nel suo complesso. Pensare di trovare una definizione scientifica di salute e malattia testimonia solo quanto la scienza sia l'idolo dei nostri giorni e quanta ignoranza ci sia sulle basi della scienza stessa.

                        Spero di averti chiarito un po' le idee.
                        Last edited by Bob Terwilliger; 27-04-2013, 00:20:44.
                        Originariamente Scritto da Sean
                        Bob è pure un fervente cattolico.
                        E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                        Alice - How long is forever?
                        White Rabbit - Sometimes, just one second.

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                        • francesco_espo
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                          #42
                          Ho letto il vostro dibattito. A questo punto, per fare una sintesi del vostro pensiero, è possibile dire che uno psichiatra serio deve obbligatoriamente porre il soggetto malato in psicoterapia (fatta da lui o da esterni) e non solamente rilasciare le pasigliette magiche e basta, specie quando il problema è di basso livello??? Ve lo chiedo perchè ormai di persone che avevano qualche problemino e a cui sono stati prescritti cicli interi di svariati farmaci ne ho conosciute, e senza alcuna psicoterapia di accompagnamento. E' inutile dirvi che questo soggetti dopo pochi mesi sono tornati nelle stesse condizioni di partenza e dato che i loro medici tornano a rinnovata richiesta a prescrivere di nuovo gli stessi cicli (calibrati in maniera leggermente diversa) mi domando se oltre alla patologia iniziale non gli abbiano causato anche delle tossicodipendenze.

                          ---------- Post added at 02:24:40 ---------- Previous post was at 02:23:47 ----------

                          grazie per le slides black, chiarissime.

                          ---------- Post added at 02:30:30 ---------- Previous post was at 02:24:40 ----------

                          ahahaha black ma quella vignetta è ironica? Come mai le overcoats sarebbero un possibile segnale di depressione? Perchè possono segnalare che il soggetto vuol nascondersi il più possibile? (è abbastanza lungo come indumento)
                          It is criminal to steal a purse, daring to steal a fortune, a mark of greatness to steal a crown. The blame diminishes as the guilt increases.

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                          • Black87
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                            • Send PM

                            #43
                            Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza Messaggio
                            Ho letto il vostro dibattito. A questo punto, per fare una sintesi del vostro pensiero, è possibile dire che uno psichiatra serio deve obbligatoriamente porre il soggetto malato in psicoterapia (fatta da lui o da esterni) e non solamente rilasciare le pasigliette magiche e basta, specie quando il problema è di basso livello??? Ve lo chiedo perchè ormai di persone che avevano qualche problemino e a cui sono stati prescritti cicli interi di svariati farmaci ne ho conosciute, e senza alcuna psicoterapia di accompagnamento. E' inutile dirvi che questo soggetti dopo pochi mesi sono tornati nelle stesse condizioni di partenza e dato che i loro medici tornano a rinnovata richiesta a prescrivere di nuovo gli stessi cicli (calibrati in maniera leggermente diversa) mi domando se oltre alla patologia iniziale non gli abbiano causato anche delle tossicodipendenze.

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                            grazie per le slides black, chiarissime.

                            ---------- Post added at 02:30:30 ---------- Previous post was at 02:24:40 ----------

                            ahahaha black ma quella vignetta è ironica? Come mai le overcoats sarebbero un possibile segnale di depressione? Perchè possono segnalare che il soggetto vuol nascondersi il più possibile? (è abbastanza lungo come indumento)
                            è una vignetta ironica

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                            • Neceseco
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                              Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
                              Lo psichiatra non ha un legame con il paziente più stretto della maggior parte dei medici che seguono un caso cronico. Talvolta conoscono a malapena la cartella clinica del paziente. Fatti un giro in un CSM e rimarrai stupito.
                              Un medico può essere più o meno una persona fidata. Questo è indipendente dalla specializzazione. Hai un'idea degli psichiatri che ha molto a che fare con un fantasia e poco con l'esperienza.

                              Pseudoscienze. Un termine foriero di grandi incomprensioni, soprattutto quando l'argomento è conosciuto in modo superficiale. Esso sembra implicare già dalla semantica una valenza negativa (ciò che vuole sembrare scienza senza averne diritto). In realtà pseudoscienza, nel suo significato più rigoroso, implica il semplice rispetto del principio di falsificabilità per definire la scienza stessa. La psicoanalisi non rispetta il principio di falsificabilità. Il principio stesso di falsificabilità non ha senso quando si fa riferimento al livello dell'esperienza, visto che non c'è modo di falsificare la realtà soggettiva. Il problema dei qualia si pone a monte di quello di falsificabilità, e la definizione della scienza in base alla falsificabilità non ha senso a questo livello sovraordinato. Parlare di pseudoscienza rispetto al livello dell'esperienza non ha senso in quanto non si conoscono i criteri di scientificità dell'ontologia in prima persona - ovvero, il metodo scientifico non è in grado nella sua forma attuale di confrontarsi con l'ontologia in prima persona.
                              La psicoanalisi, quindi, non usa il metodo scientifico. Il problema non è al momento risolvibile, in quanto il metodo scientifico si basa su enti misurabili e le esperienze in prima persona non sono misurabili.
                              Il comportamentismo aggira il problema negando la possibilità di studiare la mente e limitandosi al comportamento, nella teoria misurabile, ergo non è nemmeno psicologia.
                              La psicologia cognitiva utilizza il metodo scientifico. Si basa su modelli che mettono in relazione fenomeni misurabili. Utilizza anche strategie simulative in cui gli enti sono misurabili solo a livello teorico.
                              La neuropsicologia utilizza il metodo scientifico.
                              Perciò fino al 1960, prima del cognitivismo, la psicologia era una non-scienza?
                              giù i pensieri, sù i bilancieri.

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                              • Bob Terwilliger
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                                #45
                                I Grundzüge de physiologischen Psychologie di Wilhelm Wundt sono del 1873.
                                La psicofisica di Weber e Fechner è del 1860.

                                Ora qualche domanda te la faccio io, però. Cosa intendi con non-scienza? Forse ciò che non segue il metodo scientifico? Il metodo scientifico definisce la scienza? Cosa definisce il metodo scientifico? La matematica è scienza? Quali criteri di scientificità possiamo applicare all'ontologia in prima persona? La mente è studiabile scientificamente? In che termini?

                                Voglio capire se hai ben chiaro di cosa parli.
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Bob è pure un fervente cattolico.
                                E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                                Alice - How long is forever?
                                White Rabbit - Sometimes, just one second.

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