La psichiatria: cura o pericolo?

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  • Black87
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    • A casa di socio a falsificare CV
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    #91
    Riguardo all'"oggettività" della malattia (o meglio, reificazione), vorrei consigliare a Neceseco e a tutti voi L'isola dei senza colore di Oliver Sacks. Oppure una semplice puntatina a Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Martha's_Vineyard . In entrambe le isole non esistevano/esistono categorie di malattia per discriminare i malati (sia i sordi che i ciechi ai colori), per quanto per il resto del mondo le due condizioni possano essere descritte con nomi di patologie. La stessa medicina si sta adeguando e sta passando da una concezione di malattia "oggettiva" e bio-medica (il modello di neceseco) al modello bio-psico-sociale, dove viene considerato il significato personale e sociale della condizione di salute nella definizione della diagnosi (quindi non si effettua la diagnosi in termini di deficit o di handicap). E non è che sono tentativi limitati di una ristretta cerchia di medici, è un passaggio avvenuto a livello internazionale (http://it.wikipedia.org/wiki/Disabilit%C3%A0 leggete il passaggio da ICIDH a ICF). Ora chi glie lo dice ai medici che quando fanno diagnosi stanno facendo pseudoscienza.
    Last edited by Black87; 29-04-2013, 20:56:45.

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    • richard
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      #92
      Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
      Riguardo all'"oggettività" della malattia (o meglio, reificazione), vorrei consigliare a Neceseco e a tutti voi L'isola dei senza colore di Oliver Sacks. Oppure una semplice puntatina a Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Martha's_Vineyard . In entrambe le isole non esistevano/esistono categorie di malattia per discriminare i malati (sia i sordi che i ciechi ai colori), per quanto per il resto del mondo le due condizioni possano essere descritte con nomi di patologie. La stessa medicina si sta adeguando e sta passando da una concezione di malattia "oggettiva" e bio-medica (il modello di neceseco) al modello bio-psico-sociale, dove viene considerato il significato personale e sociale della condizione di salute nella definizione della diagnosi (quindi non si effettua la diagnosi in termini di deficit o di handicap). E non è che sono tentativi limitati di una ristretta cerchia di medici, è un passaggio avvenuto a livello internazionale (http://it.wikipedia.org/wiki/Disabilit%C3%A0 leggete il passaggio da ICIDH a ICF). Ora chi glie lo dice ai medici che quando fanno diagnosi stanno facendo pseudoscienza.
      Il processo che descrivi ricorda uno schema di coarse-graining: esso si ha quando una scienza "media" sui microfenomeni (sui quali quindi perde il controllo) per evidenziarne i macrofenomeni risultanti. (Lo stesso processo ha applicazione anche a livello di teorie all'interno di una singola scienza.)

      Per fare un esempio, un po' semplicistico ma che forse rende l'idea, la chimica può considerarsi un coarse-graining della fisica: i microfenomeni in atto riguardano la meccanica quantistica, ma essi vengono "mediati" e ricondotti ai macrofenomeni che chiamiamo reazioni. Non per questo la chimica cessa di essere una scienza.
      In maniera analoga i macrofenomeni legati al comportamento umano possono essere considerati un coarse-graining di fenomeni micro-biologici e il processo può estendersi ad una prospettiva sociale. Ma non per questo il macrofenomeno cessa necessariamente di essere fenomeno e quindi non necessariamente cessa di essere oggetto di scienza.
      Last edited by richard; 29-04-2013, 22:05:24.

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      • Black87
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        #93
        Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
        Il processo che descrivi ricorda uno schema di coarse-graining: esso si ha quando una scienza "media" sui microfenomeni (sui quali quindi perde il controllo) per evidenziarne i macrofenomeni risultanti. (Lo stesso processo ha applicazione anche a livello di teorie all'interno di una singola scienza.)

        Per fare un esempio, un po' semplicistico ma che forse rende l'idea, la chimica può considerarsi un coarse-graining della fisica: i microfenomeni in atto riguardano la meccanica quantistica, ma essi vengono "mediati" e ricondotti ai macrofenomeni che chiamiamo reazioni. Non per questo la chimica cessa di essere una scienza.
        In maniera analoga i macrofenomeni legati al comportamento umano possono essere considerati un coarse-graining di fenomeni micro-biologici e il processo può estendersi ad una prospettiva sociale. Ma non per questo il macrofenomeno cessa necessariamente di essere fenomeno e quindi non necessariamente cessa di essere oggetto di scienza.
        il paragone è calzante

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        • richard
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          #94
          Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
          il paragone è calzante
          Ma non dimentichiamo che la chimica ha passato anche la fase dell'alchimia; speriamo che la psicologia abbia superato la fase analoga.

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          • naoto
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            #95
            Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
            Il processo che descrivi ricorda uno schema di coarse-graining: esso si ha quando una scienza "media" sui microfenomeni (sui quali quindi perde il controllo) per evidenziarne i macrofenomeni risultanti. (Lo stesso processo ha applicazione anche a livello di teorie all'interno di una singola scienza.)

            Per fare un esempio, un po' semplicistico ma che forse rende l'idea, la chimica può considerarsi un coarse-graining della fisica: i microfenomeni in atto riguardano la meccanica quantistica, ma essi vengono "mediati" e ricondotti ai macrofenomeni che chiamiamo reazioni. Non per questo la chimica cessa di essere una scienza.
            In maniera analoga i macrofenomeni legati al comportamento umano possono essere considerati un coarse-graining di fenomeni micro-biologici e il processo può estendersi ad una prospettiva sociale. Ma non per questo il macrofenomeno cessa necessariamente di essere fenomeno e quindi non necessariamente cessa di essere oggetto di scienza.
            Io credo che si tratti proprio di "fenomeni" differenti, ovvero "circoscritti" da diversi linguaggi e, di conseguenza, differenti strumenti di osservazione.
            La mia inclinazione è estremamente costruttivista.
            E' la stessa scienza che delimita l'ambito all'interno del quale diventa "falsificabile", ovvero, "ci dice qualcosa sul mondo".

            Ma si tratta di questioni epistemologiche molto controverse.
            Lonely roses slowly wither and die

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            • richard
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              #96
              Originariamente Scritto da naoto Visualizza Messaggio
              Io credo che si tratti proprio di "fenomeni" differenti, ovvero "circoscritti" da diversi linguaggi e, di conseguenza, differenti strumenti di osservazione.
              La mia inclinazione è estremamente costruttivista.
              E' la stessa scienza che delimita l'ambito all'interno del quale diventa "falsificabile", ovvero, "ci dice qualcosa sul mondo".

              Ma si tratta di questioni epistemologiche molto controverse.
              Indubbiamente si tratta di fenomeni diversi, per questo distinguevo microfenomeni e macrofenomeni; in generale quindi le scienze che possono derivarne sono sostanzialmente diverse. Il processo di coarse-graining fa perdere l'interrelazione tra i due ambiti e, nel momento in cui si cerchi di determinarla, la scienza a "grana grossa" cessa di esistere come tale per ricadere in quella a "grana fine". In tutto questo però, a scanso di equivoci, la falsificabilità non c'entra; ovvero possiamo anche uscire dallo schema popperiamo e il discorso rimane ugualmente valido.
              Però sì: una scienza falsificata è una scienza che ha finalmente definito il bacino di verità su cui si muove, stabilendo, in effetti, "ciò che del mondo intende dire".

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                #97
                Per falsificabilità intendevo la possibilità di definire un ambito di sperimentazione (strumenti e presunti fenomeni), più che le idee popperiane.
                Lonely roses slowly wither and die

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                  #98
                  Originariamente Scritto da naoto Visualizza Messaggio
                  Per falsificabilità intendevo la possibilità di definire un ambito di sperimentazione (strumenti e presunti fenomeni), più che le idee popperiane.
                  Allora mi risulta un po' oscuro l'uso (o l'estensione) che fai del termine falsificabilità.
                  Il significato di falsificabilità si riferisce già allo "stadio evoluto" della conoscenza che può dirsi teoria, e una scienza è falsificabile in senso lato quando ogni teoria del relativo ambito lo è (o è assunta esserlo). Ma l'ambito, ovvero l'insieme dei fenomeni e la relazione con essi definita dall'osservazione, è a monte rispetto all'usuale significato di falsificabilità.

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                    #99
                    Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                    Allora mi risulta un po' oscuro l'uso (o l'estensione) che fai del termine falsificabilità.
                    Il significato di falsificabilità si riferisce già allo "stadio evoluto" della conoscenza che può dirsi teoria, e una scienza è falsificabile in senso lato quando ogni teoria del relativo ambito lo è (o è assunta esserlo). Ma l'ambito, ovvero l'insieme dei fenomeni e la relazione con essi definita dall'osservazione, è a monte rispetto all'usuale significato di falsificabilità.
                    Lo stadio "evoluto" della scienza è la scienza. Ovvero con la presenta di protocolli linguistici (e di conseguenza sperimentali) definiti.
                    Gli stessi fenomeni, sempre in prospettiva costruzionista, sono circoscrivibili esclusivamente mediante la definizione data dagli strumenti di cui prima.
                    Che ne so, penso alla Piscanalisi con le Istanze dell'incoscio, "falsificabili" mediante l'ipnosi.
                    Lonely roses slowly wither and die

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                      Originariamente Scritto da naoto Visualizza Messaggio
                      Lo stadio "evoluto" della scienza è la scienza. Ovvero con la presenta di protocolli linguistici (e di conseguenza sperimentali) definiti.
                      Gli stessi fenomeni, sempre in prospettiva costruzionista, sono circoscrivibili esclusivamente mediante la definizione data dagli strumenti di cui prima.
                      Che ne so, penso alla Piscanalisi con le Istanze dell'incoscio, "falsificabili" mediante l'ipnosi.
                      Ok, è evidente la tua impostazione marcatamente costruttivista; ma l'uso del termine falsificabile che fai non c'entra con il discorso generale che facevo. Insomma capisco il punto di vista, ma non l'uso del termine che anzi, a mio avviso, distoglie e può creare confusione.

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                        mi fate un esempio di non-scienza?


                        (Thomas Sankara)

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                          mi fate un esempio di non-scienza?
                          L'astrologia, ad esempio, non applica il metodo scientifico.

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                            Giusto per fugare definitivamente eventuali dubbi da scambi precedenti nel thread, anche la matematica non applica il metodo scientifico.

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                            • Dr.Vazzo
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                              Oppure la qabbalah e l'alchimia.
                              vi siete dimenticati la filosofia


                              (Thomas Sankara)

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                              • richard
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                                Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                                Giusto per fugare definitivamente eventuali dubbi da scambi precedenti nel thread, anche la matematica non applica il metodo scientifico.
                                Aggiungo però che molte scienze applicano la matematica.
                                E anche non-scienze.

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