Se non paghi tuo figlio non mangia in mesa. Da che parte state?

[centos]

Guarda la questione personale nelle pubbliche amministrazioni è una piaga seria anche quella.

Nel mio comune, 5000 abitanti, metà della spesa pubblica è destinata a pagare stipendi.

Premetto che io sono certo che ci sia gente pagata per non fare nulla, perchè ad esempio in biblioteca sono in 4 per un servizio che in due sarebbero già di troppo, la squadra esterna -per le manutenzioni più semplici ecc.ecc.- sono un numero spropositato per quello che fanno e potrei continuare.

Comunque il discorso è che non so se i servizi di cui tu parli se fatti gestire da esterni siano poi davvero più onerosi....probabilmente si come signolo intervento, ma con una valutazione complessiva di costi secondo me costano meno.

A farli "in casa" il personale lo pagheresti anche se non lavora e per tutto l'anno, il materiale dovresti comprarlo comunque ecc.ecc.ecc.

Io sono per privatizzare anche gli asili Nidi, ma questo è altro discorso.

siamo in una società dove se non si lavora in due non si campa, un asilo nido costa 400 eur circa al mese attualmente (questo è solo quello che paga il cittadino)
se lo privatizzi cosa lo devi far pagare? almeno 800
come fanno due persone normali con 2000 eur al mese in totale e con un lavoro precario e pagare 800 eur di asilo + 500 di affitto + bollette + tutto il resto?
non sempre ci sono i nonni dietro che possono tenere i figli

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Perdonami ma non capisco il nesso tra minori tasse, nero (io credo che meno tasse equivalga anche a minore nero, ma vabbè, sarò io un inguaribile romantico e sono certo mi porterete paper su paper per dimostrarmi il contrario...) ecc.ecc.

Sul fatto che il centro del mondo abbia cambiato posto sono d'accordo, ma mi domanderei il perchè (e verrai allora dalla mia parte...) e decidere poi cosa fare.

La tua controproposta qual'è? Lasciare tutto come è e che vada alla malora? Oppure cercare di essere più competitivi anche noi?

la mia controproposta è tagliare si ma chirurgicamente, ok a mettere il rubinetto a pressione nella fontana pubblica no a chiuderla definitivamente (esempio stupido)

sand se tu adesso hai un'azienda in difficoltà e mettiamo che il governo ti taglia le tasse sai cosa fai? visto che non c'è mercato tieni tirato la cinghia e metti via quei soldi che ti hanno lasciato

dimmi tu come fai al momento ad essere competitivo quando il solo costo del lavoro è più alto del prodotto finito preso in cina

[TheSandman]

siamo in una società dove se non si lavora in due non si campa, un asilo nido costa 400 eur circa al mese attualmente (questo è solo quello che paga il cittadino)
se lo privatizzi cosa lo devi far pagare? almeno 800
come fanno due persone normali con 2000 eur al mese in totale e con un lavoro precario e pagare 800 eur di asilo + 500 di affitto + bollette + tutto il resto?
non sempre ci sono i nonni dietro che possono tenere i figli

Credimi, se inizi ad agire in un certo modo, poi il welfare e i servizi li puoi gestire con altra ottica.

Sempre al netto che rivedendo tutto il sistema Statale ci sarebbe anche più ricchezza generale...perchè la differenza dell'asilo pubblico da quello privato, la paghi poi già con gli interessi in termini di tasse, stipendio ecc.ecc.

---------- Post added at 16:14:40 ---------- Previous post was at 16:09:57 ----------

sand se tu adesso hai un'azienda in difficoltà e mettiamo che il governo ti taglia le tasse sai cosa fai? visto che non c'è mercato tieni tirato la cinghia e metti via quei soldi che ti hanno lasciato

dimmi tu come fai al momento ad essere competitivo quando il solo costo del lavoro è più alto del prodotto finito preso in cina

L'azienda sarebbe in crisi per 60 anni di socialismo spinto (e altri guai come burocrazia, costo dell'energia e molto altro, ma vabbè, questo non fa parte del topic...).

Ovvio che l'azienda non ripartirebbe dall'oggi al domani, ma, se la corda al collo che mi ha gettato lo Stato non è già troppo stretta, posso pensare di risanarmi nei mesi e negli anni, investendo, innovando ecc.ecc.

Io conosco imprenditori su imprenditori, gente che viene a mangiare a casa mia tutti i fine settimana e che aveva aziende leader nazionale nel settore e tra i top sul mercato internazionale...uno ha dovuto chiudere...la motivazione? Stritolati da una tassazione che non gli permetteva di essere competitivi sul mercato. Punto.

[Testa]

Credimi, se inizi ad agire in un certo modo, poi il welfare e i servizi li puoi gestire con altra ottica.

Sempre al netto che rivedendo tutto il sistema Statale ci sarebbe anche più ricchezza generale...perchè la differenza dell'asilo pubblico da quello privato, la paghi poi già con gli interessi in termini di tasse, stipendio ecc.ecc.

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L'azienda sarebbe in crisi per 60 anni di socialismo spinto (e altri guai come burocrazia, costo dell'energia e molto altro, ma vabbè, questo non fa parte del topic...).

Ovvio che l'azienda non ripartirebbe dall'oggi al domani, ma, se la corda al collo che mi ha gettato lo Stato non è già troppo stretta, posso pensare di risanarmi nei mesi e negli anni, investendo, innovando ecc.ecc.

Io conosco imprenditori su imprenditori, gente che viene a mangiare a casa mia tutti i fine settimana e che aveva aziende leader nazionale nel settore e tra i top sul mercato internazionale...uno ha dovuto chiudere...la motivazione? Stritolati da una tassazione che non gli permetteva di essere competitivi sul mercato. Punto.

dettagliami un attimo la frase in neretto perchè non l'ho capita ( veramente)
cioè meno da una parte, più dall'altra? credi che tutto avvenga così direttamente?
pianificando devi però tener in considerazione anche l'altra eventuale, anzi probabile ipotesi ( siamo in italia...), cioè che l'operaio, il commesso, o in generale il "dipendente" da 1000euro al mese, si troverà a pagare l'asilo del figlio 700 euro invece di 400. punto.

[TheSandman]

dettagliami un attimo la frase in neretto perchè non l'ho capita ( veramente)
cioè meno da una parte, più dall'altra? credi che tutto avvenga così direttamente?
pianificando devi però tener in considerazione anche l'altra eventuale, anzi probabile ipotesi ( siamo in italia...), cioè che l'operaio, il commesso, o in generale il "dipendente" da 1000euro al mese, si troverà a pagare l'asilo del figlio 700 euro invece di 400. punto.

Guarda che il concetto del "siamo in Italia" (riferendosi a magna magna vari) vale per l'appunto perchè in uno Stato dirigista e ad alto livello di burocrazia la possibilità di rubare -qualsiasi significato questa parola possa voler dire, dalla tangente agli sprechi vari- è più facile.

Comunque parliamo di rimettere in moto un sistema, se mi chiedi se la cosa possa avere un inizio traumatico ti rispondo di si, ma già nel medio termine i risultati ci sarebbero di sicuro.

Per quanto riguarda la frase in neretto è presto spiegata: un asilo pubblico grava sul bilancio pubblico e la retta più bassa la paghi in modo indiretto in un altro modo (imposizioni locali e non -imu, irpef ecc.ecc.-)

[PrinceRiky]

Io continuo a non capire cosa ci sia di male nel privatizzare per davvero Eni, Finmeccanica e chi più ne ha più ne metta.

Tra l'altro di pubblico non hanno nulla di fatto, se non il fatto che il ministro dell'Economia di turno può piazzarci il proprio protetto, ma propria moglie, il proprio collega di partito trombato alle elezioni ecc.ecc.

Nulla di male, è solo che nella storia italiana le società privatizzate sono 1) state svendute ad amici e parenti, 2) sono state dilaniate e rese agonizzanti perché lo Stato poi tappasse i buchi (pensiamo solo ad Alfa Romeo ceduta a FIAT), 3) hanno perso quote di mercato e valore a non finire. Reggono quelle che hanno le infrastrutture.

Possiamo partire da molto lontano con lo smembramento dell'IRI e dentro il caso SME (dove lo Stato italiano non so quante migliaia di miliardi di lire ci abbia rimesso).
Parliamo di Areoporti di Roma e Autostrade.

Enimont... non merita commenti

Possiamo continuare con il caso EFIM che nel 92 era sostanzialmente fallita ed è stata costretta a cedere tutti gli asset e a smembrarsi (parliamo di breda, mcs, aviofer etc..)

Parliamo ora delle magiche semi-privatizzazione, perché in Italia è veramente dura cacciare lo Stato dalle sue cose, anche se te le compri. Parliamo di ENI ed ENEL la cui semi-privatizzazione ha portato a svendere un patrimonio immobiliare (principalmente a Goldman Sachs) enorme. Continuiamo con Telecom che è legata a doppio filo alla politica di roma e quando ha deciso di attuare un piano d'efficienza strutturale il top management indipendente è stato sbattuto fuori.

Lo Stato non è mai uscito da queste imprese. E quando è uscito è perché sono finite in mano ai soliti noti.

Le liberalizzazioni in settori quali energia, autostrade, telecomunicazioni e bancario hanno portato ad un aumento delle tariffe sconsiderato per poter sopravvivere all'ulteriore incremento delle inefficienze interne (solo noi saremmo stati in grado).


Poi c'è chi è pure in grado di dire che si sia fatto un buon lavoro.
Io sono il primo che sarebbe a favore delle privatizzazioni e liberalizzazioni, ma prima ci vuole il terreno fertile per farle e uno Stato "diverso", perché in Italia lo Stato è come la mamma: è sempre in mezzo alle balle anche quando hai 50 anni.

[centos]

Nulla di male, è solo che nella storia italiana le società privatizzate sono 1) state svendute ad amici e parenti, 2) sono state dilaniate e rese agonizzanti perché lo Stato poi tappasse i buchi (pensiamo solo ad Alfa Romeo ceduta a FIAT), 3) hanno perso quote di mercato e valore a non finire. Reggono quelle che hanno le infrastrutture.

Possiamo partire da molto lontano con lo smembramento dell'IRI e dentro il caso SME (dove lo Stato italiano non so quante migliaia di miliardi di lire ci abbia rimesso).
Parliamo di Areoporti di Roma e Autostrade.

Enimont... non merita commenti

Possiamo continuare con il caso EFIM che nel 92 era sostanzialmente fallita ed è stata costretta a cedere tutti gli asset e a smembrarsi (parliamo di breda, mcs, aviofer etc..)

Parliamo ora delle magiche semi-privatizzazione, perché in Italia è veramente dura cacciare lo Stato dalle sue cose, anche se te le compri. Parliamo di ENI ed ENEL la cui semi-privatizzazione ha portato a svendere un patrimonio immobiliare (principalmente a Goldman Sachs) enorme. Continuiamo con Telecom che è legata a doppio filo alla politica di roma e quando ha deciso di attuare un piano d'efficienza strutturale il top management indipendente è stato sbattuto fuori.

Lo Stato non è mai uscito da queste imprese. E quando è uscito è perché sono finite in mano ai soliti noti.

Le liberalizzazioni in settori quali energia, autostrade, telecomunicazioni e bancario hanno portato ad un aumento delle tariffe sconsiderato per poter sopravvivere all'ulteriore incremento delle inefficienze interne (solo noi saremmo stati in grado).


Poi c'è chi è pure in grado di dire che si sia fatto un buon lavoro.
Io sono il primo che sarebbe a favore delle privatizzazioni e liberalizzazioni, ma prima ci vuole il terreno fertile per farle e uno Stato "diverso", perché in Italia lo Stato è come la mamma: è sempre in mezzo alle balle anche quando hai 50 anni.

di nuovo pienamente concorde
specialmente sui punti salienti in neretto

[greenday2]

Io continuo a non capire cosa ci sia di male nel privatizzare per davvero Eni, Finmeccanica e chi più ne ha più ne metta.

Tra l'altro di pubblico non hanno nulla di fatto, se non il fatto che il ministro dell'Economia di turno può piazzarci il proprio protetto, ma propria moglie, il proprio collega di partito trombato alle elezioni ecc.ecc.

Eni e' la cash cow italiana per eccellenza. Oltreutto, per unpaese del g7 non e' esattamente strategico libearsi del settore chiave per eccellenza che e' l Energia

[PrinceRiky]

Eni e' la cash cow italiana per eccellenza. Oltreutto, per unpaese del g7 non e' esattamente strategico libearsi del settore chiave per eccellenza che e' l Energia

soprattutto non avendo un piano energetico

[Sartorio]

Possiamo partire da molto lontano con lo smembramento dell'IRI e dentro il caso SME (dove lo Stato italiano non so quante migliaia di miliardi di lire ci abbia rimesso).
Parliamo di Areoporti di Roma e Autostrade.

Enimont... non merita commenti

Possiamo continuare con il caso EFIM che nel 92 era sostanzialmente fallita ed è stata costretta a cedere tutti gli asset e a smembrarsi (parliamo di breda, mcs, aviofer etc..)

A proposito di Enimont e magna magna istituzionalizzati, sai chi gestisce oggi, nel 2013, la tangenziale di Napoli per conto dei Benetton?
Paolo Cirino Pomicino, l'originale.

[PrinceRiky]

A proposito di Enimont e magna magna istituzionalizzati, sai chi gestisce oggi, nel 2013, la tangenziale di Napoli per conto dei Benetton?
Paolo Cirino Pomicino, l'originale.

assurdo.

[Virulogo.88]

A favore del Sindaco senza dubbio

[Leonida]

A proposito di Enimont e magna magna istituzionalizzati, sai chi gestisce oggi, nel 2013, la tangenziale di Napoli per conto dei Benetton?
Paolo Cirino Pomicino, l'originale.

madò...

[TheSandman]

Eni e' la cash cow italiana per eccellenza. Oltreutto, per unpaese del g7 non e' esattamente strategico libearsi del settore chiave per eccellenza che e' l Energia

Oddio, non dirmi che siamo alle argomentazioni stile-Alitalia quando volevano prenderla tutta i francesi...

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soprattutto non avendo un piano energetico

Non tocchiamo questo tasto per carità...

[greenday2]

Oddio, non dirmi che siamo alle argomentazioni stile-Alitalia quando volevano prenderla tutta i francesi...

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Non tocchiamo questo tasto per carità...

Alitalia generava, e genera tuttora unicamente perdite. Eni no. La cash cow e' una definizione piuttosto comune in management

[odisseo]

fondamentalmente sono daccordo con Sandman,Larry e Berso. però bisognerebbe analizzare per bene caso per caso.

p.s: ho visto il video al volo,mi sbaglio o nel servizio uno dei bambini stava giocando a fifa 12?