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Via Bettino Craxi, a Milano (sindaco Moratti inside)
in verità era in esilio, craxi prefigurò il ribaltamento attuale, quello dei governanti fuori legge.Berlusconi ha fatto si che mai nessun politico faccia la sua fine. Per molti , quindi, è un eroe...tipo Mangano.
Via dei martiri della libertà.
Un nome ottimo per la tangenziale ovest
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Non ci si crede.
Avessi letto questa notizia solo qualche anno fa,mi sarei messo a ridere e con me la maggior parte dell'opinione pubblica.
Ormai ci stiamo abituando a tutto.
Silvio è politicamente attivo e qualsiasi notizia su di lui va giustamente presa con le pinze perchè potrebbe sempre essere falsificata (da una parte o dall'altra) ma in un caso come quello di Craxi ormai mi sembra che la verità sia venuta a galla completamente e sia nota per davvero quasi a tutti.
Ma come si fa a titolargli una via
Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
uno dei pochi episodi di storia recente in cui gli italiani hanno mostrato un po' di dignita'
Apparentemente sì,però col senno di poi si può dire che semplicemente seguivano la corrente.
A quei tempi c'era quella tendenza là e il popolo pecorone si scagliava(giustamente) contro i ladroni,ora il vento tira dall'altra parte e il popolo accetta quel che si ritrova davanti,senza fiatare.
Ci fosse stata davvero una coscienza politica dietro quel lancio di monetine,non ci troveremmo nella situazione attuale.
ricordiamoci poi che, salvo pochi, l'adulazione post-mortem di bettino craxi è bipartisan, a differenza delle riforme, visto che anche veltroni disse parole d'elogio un annetto fa sul Bettino nazionale...
intitolare una via a craxi sarebbe un modo per ripulire il suo nome e di conseguenza rendere l'operato di questo governo, essendo il berlusconismo figlio proprio di craxi, completamente pulito....
la crisi sta distruggendo tutto e questi pensano ad intitolare una via a questo personaggio...
intitolare una via a craxi sarebbe un modo per ripulire il suo nome e di conseguenza rendere l'operato di questo governo, essendo il berlusconismo figlio proprio di craxi, completamente pulito....
la crisi sta distruggendo tutto e questi pensano ad intitolare una via a questo personaggio...
Peccato che il punto in neretto lo sconosca un buon 90% della popolazione italica
Originariamente Scritto da leonardoS
dio santo, ma che cavolo ci sei venuto a fare in sto forum?
Originariamente Scritto da Dropkick
ho digitato pumping iron so google e mi è uscito il diario di gandhi e da lì ho deciso di approfondire
scusate se insisto,ma penso che il malcostume di riabilitare quel ladro di craxi sia una cosa molto più condivisa di quello che pensiate e non solamente una battaglia personale dei pidiellini...
Durissima la reazione di Antonio Di Pietro, che in un'intervista a CNRmedia.com parla di «distorsione della realtà attraverso tentativi di riabilitazione di una persona condannata per corruzione e illecito finanziamento ai partiti». Il leader dell'Italia dei Valori sottolinea che l'unica differenza tra Craxi e Berlusconi è che il primo «per sfuggire alla giustizia è scappato, il secondo invece è andato in Parlamento per farsi le leggi che gli servivano». Infine la proposta: «Se proprio vogliono fare una targa scrivano "Bettino Craxi, politico, condannato, latitante", perché è questa la storia di quella persona».
BONDI: DI PIETRO VOLGARE - Dal Pdl arriva la replica di Sandro Bondi, che attacca Di Pietro: «Ciò che ha detto è senza precedenti - dice il coordinatore del Pdl e ministro dei Beni culturali -. Non ci sono più parole per qualificare, stigmatizzare e polemizzare con un uomo che fa della provocazione, dell'insulto, della volgarità il suo programma politico». Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, chiede al Pd di prendere le distanze da Di Pietro, che con le sue parole «conferma che esiste nel nostro sistema politico e mediatico un grumo di inciviltà, di odio, di rozzezza di cui il suo partito è la punta dell'iceberg». Anche Margherita Boniver, deputata del Pdl, attacca l'ex pm: «Si sta scatenando la quintessenza del giustizialismo più barbaro che ha in Di Pietro il suo epigono».
«COSA BUONA E GIUSTA» - Tra gli ex fedelissimi di Craxi la soddisfazione per il progetto è evidente. «È una riabilitazione, una cosa buona e giusta: si esce definitivamente da anni che definire squallidi è riduttivo» dice Paolo Pillitteri, cognato di Craxi e sindaco di Milano alla vigilia dello scoppio di Tangentopoli. Per Claudio Martelli, invece, «la riabilitazione è già compiuta, ma finché non ci sarà una robusta forza socialista, democratica e liberale, Craxi sarà sempre in esilio» ha detto in un'intervista a Repubblica.
IL NO DELLA LEGA - Intanto la Moratti procede e ha dato mandato all'ufficio toponomastica del Comune di individuare una via o un'area da intitolare all'ex leader socialista. I tempi per la realizzazione del progetto non sono prevedibili: c'è infatti un iter da seguire prima che la delibera arrivi all'esame della Giunta per l'approvazione. Ma a Palazzo Marino non sarà una passeggiata e il sindaco dovrà vedersela anche con l'opposizione interna della Lega. «Milano ha almeno cento nomi di personaggi illustri che non sono passati per San Vittore o nei dintorni, che hanno veramente dato lustro alla città e che meritano venga loro dedicata una via, una piazza o un giardino» dice il capogruppo Matteo Salvini, consigliando dunque alla Moratti di «lasciar perdere e dedicarsi a qualcosa di più importante».
Al solito brillano per capacità critiche Bondi e Cicchitto, mentre il povero Di Pietro gode della singolare compagnia dei leghisti.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Durissima la reazione di Antonio Di Pietro, che in un'intervista a CNRmedia.com parla di «distorsione della realtà attraverso tentativi di riabilitazione di una persona condannata per corruzione e illecito finanziamento ai partiti». Il leader dell'Italia dei Valori sottolinea che l'unica differenza tra Craxi e Berlusconi è che il primo «per sfuggire alla giustizia è scappato, il secondo invece è andato in Parlamento per farsi le leggi che gli servivano». Infine la proposta: «Se proprio vogliono fare una targa scrivano "Bettino Craxi, politico, condannato, latitante", perché è questa la storia di quella persona». BONDI: DI PIETRO VOLGARE - Dal Pdl arriva la replica di Sandro Bondi, che attacca Di Pietro: «Ciò che ha detto è senza precedenti - dice il coordinatore del Pdl e ministro dei Beni culturali -. Non ci sono più parole per qualificare, stigmatizzare e polemizzare con un uomo che fa della provocazione, dell'insulto, della volgarità il suo programma politico». Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, chiede al Pd di prendere le distanze da Di Pietro, che con le sue parole «conferma che esiste nel nostro sistema politico e mediatico un grumo di inciviltà, di odio, di rozzezza di cui il suo partito è la punta dell'iceberg». Anche Margherita Boniver, deputata del Pdl, attacca l'ex pm: «Si sta scatenando la quintessenza del giustizialismo più barbaro che ha in Di Pietro il suo epigono».
«COSA BUONA E GIUSTA» - Tra gli ex fedelissimi di Craxi la soddisfazione per il progetto è evidente. «È una riabilitazione, una cosa buona e giusta: si esce definitivamente da anni che definire squallidi è riduttivo» dice Paolo Pillitteri, cognato di Craxi e sindaco di Milano alla vigilia dello scoppio di Tangentopoli. Per Claudio Martelli, invece, «la riabilitazione è già compiuta, ma finché non ci sarà una robusta forza socialista, democratica e liberale, Craxi sarà sempre in esilio» ha detto in un'intervista a Repubblica.
IL NO DELLA LEGA - Intanto la Moratti procede e ha dato mandato all'ufficio toponomastica del Comune di individuare una via o un'area da intitolare all'ex leader socialista. I tempi per la realizzazione del progetto non sono prevedibili: c'è infatti un iter da seguire prima che la delibera arrivi all'esame della Giunta per l'approvazione. Ma a Palazzo Marino non sarà una passeggiata e il sindaco dovrà vedersela anche con l'opposizione interna della Lega. «Milano ha almeno cento nomi di personaggi illustri che non sono passati per San Vittore o nei dintorni, che hanno veramente dato lustro alla città e che meritano venga loro dedicata una via, una piazza o un giardino» dice il capogruppo Matteo Salvini, consigliando dunque alla Moratti di «lasciar perdere e dedicarsi a qualcosa di più importante».
Al solito brillano per capacità critiche Bondi e Cicchitto, mentre il povero Di Pietro gode della singolare compagnia dei leghisti.
3 note a questo tuo post:
1) DI Pietro questa volta ha ragione
2)Vergognosi i 3 pdl che han lasciato le dichiarazioni: cosa contestano a di pietro nel merito? di avere detto le cose come stanno?
3) la lega ha tanti difetti (che oltre a essere tanti sono enormi), ma c'è da dargli il merito (minimo se vogliamo) che, come accaduto anche ai tempi dell'indulto, questa volta ha saputo smarcarsi davanti a un simile scempio.
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