News - In primo pianoGAZA, ISRAELE LANCIA OFFENSIVA DI TERRA »MO: GAZA, GRUPPO PALESTINESE MINACCIA UCCISIONE COLONO »LEADER HAMAS INVITA PALESTINESI A RESISTERE KEREM SHALOM (ISRAELE) - Decine di carri armati israeliani si sono appostati nelle ultime ore nella zona dell'ex aeroporto palestinese di Dahanye, a sud di Rafah, nella prima fase di una vasta operazione ordinata dal governo nella Striscia di Gaza per ottenere la liberazione di Ghilad Shalit, il soldato israeliano rapito domenica da un commando palestinese. Nella zona di Rafah e della vicina Khan Yunes le forze israeliane hanno disposto 'zeppelin' (palloni aerostatici) con telecamere per essere in grado di notare eventuali spostamenti dei rapitori.
In particolare si vuole impedire che l'ostaggio venga portato nel vicino deserto egiziano del Sinai. Per questa ragione nella nottata sono stati inoltre colpiti alcuni ponti nella zona di Rafah e Khan Yunes. Nel tentativo inoltre di esercitare pressione sulla popolazione palestinese (che finora ha mostrato entusiasmo per il raid condotto domenica da un commando di miliziani) Israele ha colpito la scorsa notte un'importante centrale elettrica vicina a Gaza e diversi rioni sono rimasti a lungo al buio. A sud della Striscia di Gaza due brigate e mezzo sono pronte ad entrare in qualsiasi momento nelle aree palestinesi.
"Non abbiamo alcuna intenzione di tornare ad occupare Gaza". Lo ha detto il premier israeliano Ehud Olmert secondo cui unico obiettivo della operazione in corso è la liberazione di un ostaggio israeliano.
A Nord della Striscia Israele ha ammassato altre truppe nella eventualità di dover colpire lanciatori di razzi. Stamane quattro razzi sono stati lanciati da Gaza verso il Neghev, dove sono esplosi senza provocare vittime. Resta nel frattempo incerta la sorte del giovane colono Eliahu Asheri, scomparso domenica in Cisgiordania. Un portavoce dei Comitati di resistenza popolare (Crp) ha ribadito oggi che il ragazzo si trova nelle mani di miliziani palestinesi. A riprova ha affermato che porta anche il nome di Pinchas: un dettaglio che finora non era stato riferito dai mezzi di comunicazione israeliani.
Il portavoce dei Crp ha avvertito che se l'operazione israeliana non cesserà subito la vita degli ostaggi sarà messa in serio pericolo. Da parte sua il ministro israeliano Benyamin Ben Eliezer ha spiegato che l'unico obiettivo di questa operazione è di ottenere il rilancio del caporale Shalit. Una volta raggiunto questo obiettivo, la operazione terminerà.
In particolare si vuole impedire che l'ostaggio venga portato nel vicino deserto egiziano del Sinai. Per questa ragione nella nottata sono stati inoltre colpiti alcuni ponti nella zona di Rafah e Khan Yunes. Nel tentativo inoltre di esercitare pressione sulla popolazione palestinese (che finora ha mostrato entusiasmo per il raid condotto domenica da un commando di miliziani) Israele ha colpito la scorsa notte un'importante centrale elettrica vicina a Gaza e diversi rioni sono rimasti a lungo al buio. A sud della Striscia di Gaza due brigate e mezzo sono pronte ad entrare in qualsiasi momento nelle aree palestinesi.
"Non abbiamo alcuna intenzione di tornare ad occupare Gaza". Lo ha detto il premier israeliano Ehud Olmert secondo cui unico obiettivo della operazione in corso è la liberazione di un ostaggio israeliano.
A Nord della Striscia Israele ha ammassato altre truppe nella eventualità di dover colpire lanciatori di razzi. Stamane quattro razzi sono stati lanciati da Gaza verso il Neghev, dove sono esplosi senza provocare vittime. Resta nel frattempo incerta la sorte del giovane colono Eliahu Asheri, scomparso domenica in Cisgiordania. Un portavoce dei Comitati di resistenza popolare (Crp) ha ribadito oggi che il ragazzo si trova nelle mani di miliziani palestinesi. A riprova ha affermato che porta anche il nome di Pinchas: un dettaglio che finora non era stato riferito dai mezzi di comunicazione israeliani.
Il portavoce dei Crp ha avvertito che se l'operazione israeliana non cesserà subito la vita degli ostaggi sarà messa in serio pericolo. Da parte sua il ministro israeliano Benyamin Ben Eliezer ha spiegato che l'unico obiettivo di questa operazione è di ottenere il rilancio del caporale Shalit. Una volta raggiunto questo obiettivo, la operazione terminerà.
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