ah grazie per la testimonianza a Sean
Un saluto, un pensiero, una preghiera per Manuel/Manx
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Anche al padre ha detto quel concetto che aveva scritto per PM a Richard, che ne ha dato testimonianza in qualche post più sopra. Gli ha detto che nell'ordine dell'universo, nelle sue dinamiche, morire a un anno o a 10 o a 40 od a 50 non fa nessuna differenza, in tutte le morti che ci sono state e ci saranno - e così si è preparato alla sua.
Il padre pero' m'ha detto che cambia in relazione a questo tempo presente. Non cambia forse nel grande dell'universo ma nel piccolo, per il piccolo universo di una famiglia sì.
Mia sorella, che Manuel non l'ha mai conosciuto, m'ha detto che solo guardando e ascoltando suo padre, sua madre e sua sorella ha capito che persona fosse Manuel. Ha anche aggiunto che lì in quel suo stanzone dove è vissuto questi due ultimi anni, e dove è morto, si sentiva la traccia della sua presenza appena passata, la "presenza di una persona ancora giovane, una presenza buona".
Negli ultimi tempi andava in una struttura vicino casa per farsi togliere il liquido che si formava ormai continuamente nella pancia. La settimana prima che sono andato a trovarlo per l'ultima volta avevo chiamato una mattina a casa ma non m'aveva risposto nessuno...allora mi sono preoccupato...non sapendo bene che fare ho chiamato l'ospedale, immaginando che forse era stato ricoverato, ma lì a Jesi, in oncologia mi dissero che non c'era, passandomi poi il pronto soccorso e anche un altro reparto di accoglienza.
Allora m'hanno dato il numero di quella struttura "per la cura del dolore" e ho chiamato lì e m'ha risposto un infermiere che m'ha detto che si stava togliendo il liquido e poi di provare più tardi a chiamarlo a casa...e invece mi ha chiamato lui appena rientrato: con un filo di voce, molto affaticato, m'ha detto che ero un matto ma in quel momento lì avrei smosso il mondo pur di sapere che era ancora vivo, perchè avevo avuto il terrore di non fare in tempo a vederlo un'ultima volta, che il destino insomma m'avesse scherzato.
Invece poi sono riuscito ad andare a trovarlo. La mattina ho visto gli "infermieri del dolore" armeggiare attorno a lui...che non faceva una mossa od un lamento. Abbiamo parlato. Abbiamo pranzato con la pizza e anche la birra. Poi ha avuto un attacco di dolore più forti degli altri e ha dovuto premere la doppia dose di morfina e s'è addormentato per una mezz'ora...era ridotto già molto male, la malattia lo aveva quasi del tutto consumato.
Dopo s'è ripreso, è stato meglio. M'ha detto che stavo bene vestito così, che ero sempre io...gli ho risposto: "Manuel, non vedi ormai, i capelli sono diventati quasi del tutto bianchi, mi metto su sempre le solite cose, da tempo non mi importa più di niente" ma lui invece ce l'aveva sempre la parola buona, pure dopo una doppia dose di morfina.
Poi ci siamo salutati e m'ha detto: "Massi, questa è l'ultima volta che ci vediamo"...e allora gli ho fatto una carezza e l'ho abbracciato forte....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza MessaggioSean, non lo chiedo per curiosità, ma quella ragazza che aveva, gli è rimasta accanto in tutto questo?...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Grazie Sean.
È molto bello e sicuramente rincuorante per chi lo conosceva bene e di persona (anche toccante personalmente), vedere i tanti utenti storici che mancano da, anni, o decenni, tornare per un saluto e un pensiero...tutti gli volevano beneOriginariamente Scritto da huntermastertu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.Originariamente Scritto da luna80Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioAnche al padre ha detto quel concetto che aveva scritto per PM a Richard, che ne ha dato testimonianza in qualche post più sopra. Gli ha detto che nell'ordine dell'universo, nelle sue dinamiche, morire a un anno o a 10 o a 40 od a 50 non fa nessuna differenza, in tutte le morti che ci sono state e ci saranno - e così si è preparato alla sua.
Il padre pero' m'ha detto che cambia in relazione a questo tempo presente. Non cambia forse nel grande dell'universo ma nel piccolo, per il piccolo universo di una famiglia sì.
Mia sorella, che Manuel non l'ha mai conosciuto, m'ha detto che solo guardando e ascoltando suo padre, sua madre e sua sorella ha capito che persona fosse Manuel. Ha anche aggiunto che lì in quel suo stanzone dove è vissuto questi due ultimi anni, e dove è morto, si sentiva la traccia della sua presenza appena passata, la "presenza di una persona ancora giovane, una presenza buona".
Negli ultimi tempi andava in una struttura vicino casa per farsi togliere il liquido che si formava ormai continuamente nella pancia. La settimana prima che sono andato a trovarlo per l'ultima volta avevo chiamato una mattina a casa ma non m'aveva risposto nessuno...allora mi sono preoccupato...non sapendo bene che fare ho chiamato l'ospedale, immaginando che forse era stato ricoverato, ma lì a Jesi, in oncologia mi dissero che non c'era, passandomi poi il pronto soccorso e anche un altro reparto di accoglienza.
Allora m'hanno dato il numero di quella struttura "per la cura del dolore" e ho chiamato lì e m'ha risposto un infermiere che m'ha detto che si stava togliendo il liquido e poi di provare più tardi a chiamarlo a casa...e invece mi ha chiamato lui appena rientrato: con un filo di voce, molto affaticato, m'ha detto che ero un matto ma in quel momento lì avrei smosso il mondo pur di sapere che era ancora vivo, perchè avevo avuto il terrore di non fare in tempo a vederlo un'ultima volta, che il destino insomma m'avesse scherzato.
Invece poi sono riuscito ad andare a trovarlo. La mattina ho visto gli "infermieri del dolore" armeggiare attorno a lui...che non faceva una mossa od un lamento. Abbiamo parlato. Abbiamo pranzato con la pizza e anche la birra. Poi ha avuto un attacco di dolore più forti degli altri e ha dovuto premere la doppia dose di morfina e s'è addormentato per una mezz'ora...era ridotto già molto male, la malattia lo aveva quasi del tutto consumato.
Dopo s'è ripreso, è stato meglio. M'ha detto che stavo bene vestito così, che ero sempre io...gli ho risposto: "Manuel, non vedi ormai, i capelli sono diventati quasi del tutto bianchi, mi metto su sempre le solite cose, da tempo non mi importa più di niente" ma lui invece ce l'aveva sempre la parola buona, pure dopo una doppia dose di morfina.
Poi ci siamo salutati e m'ha detto: "Massi, questa è l'ultima volta che ci vediamo"...e allora gli ho fatto una carezza e l'ho abbracciato forte.
La tua è una testimonianza importante e cruda, cose che non sapevamo e che fanno male anche solo a leggerle.
Inviato dal mio ASUS_X00TD utilizzando Tapatalk
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioAnche al padre ha detto quel concetto che aveva scritto per PM a Richard, che ne ha dato testimonianza in qualche post più sopra. Gli ha detto che nell'ordine dell'universo, nelle sue dinamiche, morire a un anno o a 10 o a 40 od a 50 non fa nessuna differenza, in tutte le morti che ci sono state e ci saranno - e così si è preparato alla sua.
Il padre pero' m'ha detto che cambia in relazione a questo tempo presente. Non cambia forse nel grande dell'universo ma nel piccolo, per il piccolo universo di una famiglia sì.
Mia sorella, che Manuel non l'ha mai conosciuto, m'ha detto che solo guardando e ascoltando suo padre, sua madre e sua sorella ha capito che persona fosse Manuel. Ha anche aggiunto che lì in quel suo stanzone dove è vissuto questi due ultimi anni, e dove è morto, si sentiva la traccia della sua presenza appena passata, la "presenza di una persona ancora giovane, una presenza buona".
Negli ultimi tempi andava in una struttura vicino casa per farsi togliere il liquido che si formava ormai continuamente nella pancia. La settimana prima che sono andato a trovarlo per l'ultima volta avevo chiamato una mattina a casa ma non m'aveva risposto nessuno...allora mi sono preoccupato...non sapendo bene che fare ho chiamato l'ospedale, immaginando che forse era stato ricoverato, ma lì a Jesi, in oncologia mi dissero che non c'era, passandomi poi il pronto soccorso e anche un altro reparto di accoglienza.
Allora m'hanno dato il numero di quella struttura "per la cura del dolore" e ho chiamato lì e m'ha risposto un infermiere che m'ha detto che si stava togliendo il liquido e poi di provare più tardi a chiamarlo a casa...e invece mi ha chiamato lui appena rientrato: con un filo di voce, molto affaticato, m'ha detto che ero un matto ma in quel momento lì avrei smosso il mondo pur di sapere che era ancora vivo, perchè avevo avuto il terrore di non fare in tempo a vederlo un'ultima volta, che il destino insomma m'avesse scherzato.
Invece poi sono riuscito ad andare a trovarlo. La mattina ho visto gli "infermieri del dolore" armeggiare attorno a lui...che non faceva una mossa od un lamento. Abbiamo parlato. Abbiamo pranzato con la pizza e anche la birra. Poi ha avuto un attacco di dolore più forti degli altri e ha dovuto premere la doppia dose di morfina e s'è addormentato per una mezz'ora...era ridotto già molto male, la malattia lo aveva quasi del tutto consumato.
Dopo s'è ripreso, è stato meglio. M'ha detto che stavo bene vestito così, che ero sempre io...gli ho risposto: "Manuel, non vedi ormai, i capelli sono diventati quasi del tutto bianchi, mi metto su sempre le solite cose, da tempo non mi importa più di niente" ma lui invece ce l'aveva sempre la parola buona, pure dopo una doppia dose di morfina.
Poi ci siamo salutati e m'ha detto: "Massi, questa è l'ultima volta che ci vediamo"...e allora gli ho fatto una carezza e l'ho abbracciato forte.Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!
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Grazie Sean, anche alla ragazza che si era messa con lui sapendo che avrebbe sofferto tutto questo.
Me ne aveva parlato bene Manx, ma non avevo capito quanto fosse meravigliosa.
Sono contento di sapere che ha avuto sempre persone buone vicino fino alla fine, tipo lei, te, la sua famiglia.
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“End? No, the journey doesn't end here. Death is just another path, one that we all must take. The grey rain-curtain of this world rolls back, and all turns to silver glass, and then you see it. White shores, and beyond, a far green country under a swift sunrise."
E` dura metabolizzare, e` dura non capire e non sapere ma a me piace credere alle parole di Tolkien. Sono sicuro che Manuel se le sta godendo quelle spiaggie bianche!Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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