Parliamo di Di Pietro

[TheSandman]

vedi sbagli cerchi la baruffa e non il dialogo, quando dico che non è stato salvato intendo dire che quando craxi era al governo e berlusconi "solo" un imprenditore, aveva già il potere di manipolare le leggi attraverso altri favori, per tanto in un modo o nell' altro sarebbe riuscito ad arrivare al suo scopo e ricordati che se non fosse entrato in politica i suoi processi sarebbero finiti in prescrizione e, nessuno ne sarebbe a conoscenza adesso.

aggiungo: Berlusconi prima dello scoppio di tangentopoli rischiò l'osso del collo imprenditoriale se una votazione in parlamento che toccava anche le sue aziende drasticamente mandandole sull'orlo del fallimento fosse passata.
Tutto stava nelle mani dell'allora PCI che se avesse voluto votare contro avrebbe messo ko il futuro "nano" ebbene.....il risultato di quella votazione lo vedete oggi....

cosa voglio dire????
CHe gli inciuci un imprenditore come Berlusconi - e per "come" itendo dire del suo peso economico.- li ha sempre fatti e glieli hanno anche sempre concessi....ergo...

[TheSandman]

Una volta in un programma di La7 Di Pietro s'è molto lamentato perchè ogni volta gli pongono domande su Berlusconi&Co. mentre lui voleva parlare del suo programma.... Purtrppo i giornalisti a lui FIDATI non faranno mai domande sul suo programma, perchè l'audience lo fanno con la guerriglia Di Pietro-Berlusconi, ma soprattutto non si ha l'interesse di far passare l'IDV come un partito con un suo programma...

Perdonami...la trovo molto ipocrita come constatazione...
Anche io direi la stessa cosa per convenienza fossi in lui.
Ma se davvero la pensasse così farebbe il SI IDV DAY e non il NO B DAY e il NO CAV DAY.

Non scherziamo please...

[Gary]

e sai com'è....fosse così semplice non avrebbero neanche inventato il detto "l'occasione fa l'uomo ladro"....



Per troppo poco per potersi fare un'idea concreta...




a) DiPietro-Grillo-Travaglio non fanno questa eccezione.
Ce l'hanno con tutti i condannati tutti. Con coloro che hanno già scontato la pena, così come coloro che ce l'hanno in corso. COsì come -perdonami- coloro che sono anche solamente indagati.
Con coloro che hanno tirato sotto uno con l'auto come con colui -deputato della scorsa legislatura in quota an che non ricordo francamente il nome- che fu pestato ma essendo coinvolto nella rissa e rompendo il naso a uno nell'atto fu condannato al risarcimento danni.

b)Io non parlavo infatti di Grillo.
Parlavo su DiPietro.
E dicevo che coerenza per coerenza, giustizialismo per giustizialismo, visto quanto detto anche nel punto sopra (a) come odia Berlusconi dovrebbe odiare Grillo e non essere sui palchi con lui.
Solo che essendo quello il suo bacino di voti, per ovvi motivi d'opportunismo subordina la coerenza a esigenze elettorali.

visto che va tanto di moda , ricordiamo che lo stesso grillo ha attaccato, insultato e ridicolizzato di pietro perchè faceva da tutor cepu, aggiungendo che dovrebbe vergognarsi dal momento che 102 sedi cepu era imputate ad associazione a delinquere , reciclaggio e bancarotta, ed erano sedi sotto sequestro dalla finanza. Aggiungendo e ridicolizzando di pietro perchè ha fondato l'italia dei valori in un organizzazione sotto sequestro

[TheSandman]

visto che va tanto di moda , ricordiamo che lo stesso grillo ha attaccato, insultato e ridicolizzato di pietro perchè faceva da tutor cepu, aggiungendo che dovrebbe vergognarsi dal momento che 102 sedi cepu era imputate ad associazione a delinquere , reciclaggio e bancarotta, ed erano sedi sotto sequestro dalla finanza. Aggiungendo e ridicolizzando di pietro perchè ha fondato l'italia dei valori in un organizzazione sotto sequestro

E aggiungiamo che Di Pietro, dopo avere fatto la guerra a Mastella (che odio) e aver fatto cadere il governo Prodi (di cui penso: OMISSIS) quando hanno sgamato il figlio che faceva le stesse cose di Mastella ha detto che la cosa non era nulla di grave...

[odisseo]

Le 5 domande di Salvatore Borsellino:
1) Di Pietro ha detto in una intervista che nelle liste di IDV non c'è un solo caso di incandidabilità, di immoralità e che tutti gli eletti e i candidati hanno il certificato penale al seguito, precisando che si intende per "immoralità" l'essere condannato con sentenza definitiva. Si rende conto l’Idv che, secondo questa lettura, un personaggio come Marcello Dell'Utri, non ancora condannato in via definitiva, sarebbe da ritenersi candidabile?
Antonio Di Pietro: Innanzitutto voglio ringraziare, dal più profondo del cuore, l’amico Salvatore Borsellino che – con le sue domande – mi onora di interloquire con Lui e con Micromega. Egli e tutti gli amici delle “agende rosse” sanno quanto noi dell’IdV teniamo in considerazione e difendiamo a spada tratta la loro ricerca di verità in merito all’omicidio del giudice Paolo Borsellino ed alla malefica trattativa che lo Stato ha portato avanti in quel periodo con la Mafia.
Quanto al merito della domanda, preciso subito che la “sintesi giornalistica” mi attribuisce affermazioni che, in verità, non corrispondono al mio pensiero e mi scuso se in precedenza non sono stato sufficientemente chiaro. Ribadisco, allora, che una cosa è l’incandidabilità tecnica, altra l’immoralità acquisita di talune candidature.
Non tutti i reati possono essere considerati ostativi per una candidatura: così, ad esempio, in caso di condanna per reati di opinione (es. diffamazione, vilipendio) bisogna analizzare caso per caso, altrimenti finiremmo, un domani, a non poter candidare neanche coloro che oggi fanno feroce opposizione al Governo Berlusconi (tu stesso Salvatore, io, Travaglio, De Magistris e così via ma penso anche a Gioacchino Genchi che considero un leale servitore dello Stato e, soprattutto, quasi tutti i blogger o coloro che criticano in rete la politica berlusconiana rischiando per ciò solo di essere denunciati per diffamazione). Viceversa non si può limitare l’incandidabilità solo alle persone condannate in via definitiva, altrimenti dovremmo ammettere le candidature non solo di Dell’Utri (condannato “solo” in primo grado per Mafia) ma anche del sottosegretario Cosentino del Pdl o del sen. Tedesco del Pd), il che, francamente, mi sembra inopportuno e fuori luogo. In verità, ci sono alcuni personaggi che – pur avendo essi la “fedina penale” totalmente pulita – non candiderei lo stesso sotto il simbolo dell’Italia dei Valori (iscritti alla P2, faccendieri del sottobosco politico, estremisti della violenza, “utilizzatori finali” e così via).
In questi anni ho sempre cercato di tradurre i predetti concetti in azione concreta attraverso le politiche del partito dell’Italia dei Valori e - se qualche volta non ci sono riuscito, come in effetti pure mi è capitato - non è né per malafede né per cattiva volontà ma, semplicemente, perché, come a tutti, capita anche a me di sbagliare (ed a volte mi sono sbagliato proprio, come per il caso De Gregorio).
Proprio per questa ragione ho accolto e accolgo sempre con favore le segnalazioni che mi vengono fatte – come per quelle pubblicate da Micromega – in quanto mi permettono di valutare (e rivalutare) meglio la situazione all’interno del partito. L’importante, caro Salvatore, non è pretendere di non sbagliare mai ma di non perseverare nell’errore. Questo principio, ovviamente, vale per me ma deve valere anche per coloro che “fanno le pulci” all’IdV giacché alcune delle critiche che sono rimbalzate sulle cronache giornalistiche in questo periodo sono davvero frutto di disinformazione, di rancori personali, di vittimismo, di disfattismo o di malcelata voglia di ricerca di visibilità a buon mercato.
2) Nella stessa intervista Di Pietro ha affermato che Orazio Schiavone non è "neanche più condannato" perché il suo reato, secondo la "normativa successiva non è più neanche reato". Lei ritiene che l’Idv possa candidare persone che hanno commesso reati che tuttavia, grazie alle depenalizzazioni del governo Berlusconi – ad esempio il falso in bilancio – "non sono più neanche reati"? Per quanto riguarda Porfidia, Di Pietro dice che non è vero che è indagato per il 416 bis, ma per un "banalissimo abuso d'ufficio" di quando era sindaco. Non pensa che la base di IDV, soprattutto i giovani, vogliano essere rappresentati da persone che non abbiano commesso neanche dei "banalissimi abusi"?
Antonio Di Pietro: No, non ritengo affatto che “che l’IdV possa candidare persone che hanno commesso reati che, grazie alle depenalizzazioni del Governo Berlusconi, come il falso in bilancio, non sono neanche più reati”! Ma questo non è il caso di Orazio Schiavone. Egli non è stato affatto condannato per un reato poi depenalizzato dal Governo Berlusconi (ed in verità non è nemmeno mai stato condannato in via definitiva essendo il procedimento ancora in corso). E’ semplicemente successo che si è riscontrata una differenza fra la legislazione europea e quella italiana in merito all’abilitazione professionale dei medici chirurghi per esercitare anche l’attività di dentista. Il dr. Schiavone è un medico chirurgo (iscritto all’Ordine dei medici di Avellino dal 1993 al n.ro 3164) ed ha anche la specializzazione di odontoiatra (iscritto all’Albo degli odontoiatri di Avellino al n.ro 241). Quindi egli poteva e può esercitare legittimamente tale professione (tanto è vero che tiene attualmente anche una rubrica di informazione medica su un qualificato periodico di settore). All’epoca dei fatti, però, in Italia vigeva una legge che prevedeva come necessaria una abilitazione specifica per i medici chirurghi che volessero fare anche i dentisti. Cosa che invece le regole della Comunità europea hanno poi escluso. Oggi la questione è stata superata giacchè la nostra legislazione ha recepito – e non poteva fare altrimenti - quella della Commissione europea. Sono però rimaste in sospeso le posizioni processuali di tutti quei medici – e sono oltre 3.000 (diconsi tremila, si badi bene), tra cui Schiavone – che all’epoca vennero denunciati sulla base della legge italiana e senza tener conto della sopravvenuta normativa europea. La questione è comunque superata per il dr. Schiavone che, come detto, avendo egli anche l’abilitazione di odontoiatra, non potrà che essere assolto nel merito. Come si vede la vicenda del dr. Schiavone non c’entra nulla con le “depenalizzazioni del Governo Berlusconi” e non può comportare l’esclusione dal diritto costituzionale di un individuo ad esercitare l’elettorato attivo e passivo, anche perché trattasi di fatti non previsti dalla legge come reati e che comunque il dr. Schiavone non risulta aver commesso.
Quanto alla posizione processuale dell’on.le Amerigo Porfidia, ribadisco innanzitutto che non è vero che egli sia mai stato processato e nemmeno indagato per associazione mafiosa ex art. 416 c.p. Tale affermazione è un’autentica falsità, pubblicata a suo tempo da alcuni organi di informazione, a cui l’on.le Porfidia ha immediatamente e tempestivamente risposto anche querelando e citando in giudizio per diffamazione gli autori.
L’on.le Porfidia non è nemmeno mai stato indagato – e men che meno condannato – per “abuso d’ufficio” né per alcun altro reato commesso nella sua funzione di Sindaco o Pubblico amministratore. Vi è solo stato, anni addietro, una lite privata per motivi di lavoro con un suo socio sfociato in reciproche denunce, per cui oggi egli si ritrova – a distanza di tanti anni e per inerzia della giustizia – ancora sotto indagine (ripeto, sotto indagini preliminari e mai nemmeno rinviato a giudizio) per il reato di violenza privata ex art. 610 c.p. (così come risulta dal suo certificato dei carichi pendenti).
Ciò nonostante – e proprio per evitare strumentalizzazioni e incomprensioni - l’on.le Porfidia, non appena usciti gli articoli del Corriere della Sera che nel gennaio del 2009 parlavano della sua posizione processuale (posizione che, ripetesi, nemmeno lui conosceva per non aver mai ricevuto nemmeno mai alcun avviso di garanzia), si è correttamente sospeso dal partito ed è immediatamente uscito dal gruppo parlamentare. Quindi egli, a tutt’oggi, non fa parte dell’IdV e potrà tonare in squadra solo dopo aver risolto i suoi problemi con la giustizia.
In conclusione né io né l’IdV né lo stesso on.le Porfidia riteniamo che “i giovani vogliano essere rappresentati da persone che “abbiano commesso banalissimi abusi”. Nel caso in questione, però, non vi è stata alcuna “condanna” (e nemmeno un avviso di garanzia) e non trattava di “abusi di ufficio”, men che meno di associazione mafiosa. Inoltre, l’on.le Porfidia è ora sospeso dal partito perché riteniamo che – anche se si tratta di una privatissima vicenda – egli debba prima aspettare il responso dell’Autorità giudiziaria. Sfido qualunque altro partito e qualunque altro parlamentare ad avere la stessa attenzione e sensibilità che abbiamo avuto noi dell’IdV e lo stesso on.le Porfidia.
.

a) DiPietro-Grillo-Travaglio non fanno questa eccezione.
Ce l'hanno con tutti i condannati tutti. Con coloro che hanno già scontato la pena, così come coloro che ce l'hanno in corso. COsì come -perdonami- coloro che sono anche solamente indagati.
Con coloro che hanno tirato sotto uno con l'auto come con colui -deputato della scorsa legislatura in quota an che non ricordo francamente il nome- che fu pestato ma essendo coinvolto nella rissa e rompendo il naso a uno nell'atto fu condannato al risarcimento danni.

b)Io non parlavo infatti di Grillo.
Parlavo su DiPietro.
E dicevo che coerenza per coerenza, giustizialismo per giustizialismo, visto quanto detto anche nel punto sopra (a) come odia Berlusconi dovrebbe odiare Grillo e non essere sui palchi con lui.
Solo che essendo quello il suo bacino di voti, per ovvi motivi d'opportunismo subordina la coerenza a esigenze elettorali.

[KURTANGLE]

scontro gary-giagiotto
ubi maior....

[Liam & Me]

E aggiungiamo che Di Pietro, dopo avere fatto la guerra a Mastella (che odio) e aver fatto cadere il governo Prodi (di cui penso: OMISSIS) quando hanno sgamato il figlio che faceva le stesse cose di Mastella ha detto che la cosa non era nulla di grave...

e va beh, "le stesse cose di mastella"..

Dimentichi di dire che
1) il figlio si è dimesso (o è stato fatto dimettere) da tutto, idv incluso, anche se di fatto non era neanche indagato.

2) il tizio dell'idv campano che aveva provato ad usare il figlio per ricattare il padre, in un'intercettazione telefonica fu beccato mentre diceva "se quello (AdP) mi scopre è capacissimo di chiamare i carabinieri".
Non sono molti i politici che escono puliti da intercettazioni del genere eh.

[Theycallmechobo]

Di Pietro ha un problema enorme : vive nel momento politico dove contano in maniera agghiacciante comunicazione/estetica/linguaggio e purtroppo per lui non riese a stare al passo con i tempi,altrimneti (credo) sarebbe stato una figura di spicco,forse il trascinatore del nostro Paese.

[Dan Master's]

Di Pietro ha un problema enorme : vive nel momento politico dove contano in maniera agghiacciante comunicazione/estetica/linguaggio e purtroppo per lui non riese a stare al passo con i tempi,altrimneti (credo) sarebbe stato una figura di spicco,forse il trascinatore del nostro Paese.

Non solo, mi sembra un po' vuoto come contenuti politici, finché c'è da contestare Berlusconi tutto ok, per il resto si capisce pochino.
Insomma, per molti italiani, al nome Di Pietro viene in mente:"quello che vuol sbattere dentro Berlusconi", col rischio di rinforzare, involontariamente, le idee di chi vota Berlusconi.
Ciò non toglie che nel mucchio mi sembra uno dei più puliti...o meno sporchi va!

[odisseo]

Non solo, mi sembra un po' vuoto come contenuti politici, finché c'è da contestare Berlusconi tutto ok, per il resto si capisce pochino.
Insomma, per molti italiani, al nome Di Pietro viene in mente:"quello che vuol sbattere dentro Berlusconi", col rischio di rinforzare, involontariamente, le idee di chi vota Berlusconi.
Ciò non toglie che nel mucchio mi sembra uno dei più puliti...o meno sporchi va!

è stato postato il programme dell'idv qualche pag. dietro

[Theycallmechobo]

Non solo, mi sembra un po' vuoto come contenuti politici, finché c'è da contestare Berlusconi tutto ok, per il resto si capisce pochino.
Insomma, per molti italiani, al nome Di Pietro viene in mente:"quello che vuol sbattere dentro Berlusconi", col rischio di rinforzare, involontariamente, le idee di chi vota Berlusconi.
Ciò non toglie che nel mucchio mi sembra uno dei più puliti...o meno sporchi va!

Non faccio paragoni con Berlusconi,il Paese e' marcio,da una parte e dall'altra, ogni fatto,ogni spunto politico e' buono solo per essere strumentalizzato e portato dalla propria parte,con tutte le armi a disposizione,senza ritegno.Invece di costruire,di analizzare si tende a schifare,distruggere,mai come adesso vado fiero della scelta che da anni mi accompagna,quella di non votare.

[Dan Master's]

è stato postato il programme dell'idv qualche pag. dietro

sì, il problema è che se ne parla pochissimo per quanto possa sembrare valido, cioè se prendo 10 persone a caso e parliamo di Di Pietro, quanti mi diranno:"Ah il suo programma..." e quanti:" Di Pietro vuole sbattere dentro Berlusconi" e quanti :"non sa parlare italiano."?
Invece di farsi tirare in (o di lanciare) polemiche sull'avversario in TV farebbe meglio a far altro...e te lo dico io che l'ho votato.
Ormai è una battaglia personale incentrata su Berlusconi.

[Liam & Me]

Di Pietro ha un problema enorme : vive nel momento politico dove contano in maniera agghiacciante comunicazione/estetica/linguaggio e purtroppo per lui non riese a stare al passo con i tempi,altrimneti (credo) sarebbe stato una figura di spicco,forse il trascinatore del nostro Paese.

su estetica e linguaggio sono d'accordo, sulla comunicazione non saprei, tra i politici italiani è stato uno dei primissimi ad usare la rete in modo massiccio, a dare resoconti online su programmi e consigli dei ministri. Magari lo facessero tutti.

[Theycallmechobo]

su estetica e linguaggio sono d'accordo, sulla comunicazione non saprei, tra i politici italiani è stato uno dei primissimi ad usare la rete in modo massiccio, a dare resoconti online su programmi e consigli dei ministri. Magari lo facessero tutti.

Ho sempre pensato una cosai Pietro e' l'anima giusta nel corpo sbagliato,avrebbe potenzialita' enormi ,in parte depotenziate dalle caratteristiche mancanti descritte da me nel post da te quotato.

Il concetto di corpo sbagliato e di estetica e' in questo caso non riconducibile al discorso superficiale dell'avvenenza fisica,l'ho specificato anche se so che l'hai capito.

[Black87]

Per me la differenza tra Berlusconi e Di Pietro, come dico da tempo, è fondamentalmente una sola:
che non valendo nulla, ancora, DiPietro, non ha la possibilità di sporcarsi le mani con le varie mafie, centri di potere, collusi ecc.ecc. che se valesse qualcosa gli andrebbero a bussare alla porta....
Quando mai avrà un potere rilevante tipo amministrazioni locali, governatori regionali o che altro, ne parleremo....

Al momento DI Pietro è al pari di tutti gli altri, stessa pasta....
E il fatto che abbia la pretesa di gridare alla totale e pura fedina penale e poi va sul palco a inneggiare contro Berlusconi con Grillo che è pure lui condannato, testimonia la sua coerenza...
La vostra obiezione sarà: Ma Grillo non è un politico.
Bona Ugo...chi ha la repulsione verso una categoria o ce l'ha sempre o se ce l'ha solo per alcuni poi passa per opportunista e falso...

ecco il primo intervento sensato Poi ok, Di pietro avrà fatto mani pulite, ma come politico non vale nulla. Quando è stato ministro delle infrastrutture ha solo continuato a finanziare i progetti del governo berlusconi, perchè dovrei dargli il mio voto? Perchè è pulito? Anche mia nonna è pulita ma non la voterei come presidente del consiglio.