X valerio: Cito a mia difesa Brooks Kubik.

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  • Armando
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    #46
    Re: NOTATE BENE TUTTI PER FAVORE

    Beh Valerio, vai per la tua strada, non amo i battibecchi sterili e su chi deve avere l'ultima parola in discussioni poco costruttive.
    Se ciò che hai trovato ti porterà al successo, ottimo, altrimenti ci sono ancora altre strade.

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    Armando
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    • strong
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      #47
      Re: Re: NOTATE BENE TUTTI PER FAVORE

      Originally posted by Armando
      Beh Valerio, vai per la tua strada, non amo i battibecchi sterili e su chi deve avere l'ultima parola in discussioni poco costruttive.
      Se ciò che hai trovato ti porterà al successo, ottimo, altrimenti ci sono ancora altre strade.

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      Armando
      sono ancora d'accordo.X Valerio:se vuoi ti faccio sapere dove trovare gli articoli che parleno delle cose che ti ho elencato.fammi sapere e ti mando un PM.Se non ti interessano mi risparmierai tempo.Come vuoi...
      Sia che pensiate di avere ragione o non avere ragione,avete ragione.

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      • vabo92
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        #48
        Re: Re: Re: NOTATE BENE TUTTI PER FAVORE

        Originally posted by strong

        sono ancora d'accordo.X Valerio:se vuoi ti faccio sapere dove trovare gli articoli che parleno delle cose che ti ho elencato.fammi sapere e ti mando un PM.Se non ti interessano mi risparmierai tempo.Come vuoi...
        Per gli artt. sono sempre disponibile, con la speranza che siano stati pubblicati su ON dopo il n. 27!
        Altrimenti mi sa che sarebbe fiato sprecato.
        Con i ringraziamenti di chi vuole sempre imparare con questo mio intervento vorrei chiudere la querelle.
        Vediamo perché.
        Uno perché non ha senso gridare ai quattro venti le proprie convinzioni.
        Ho usato per inciso il termine gridare. Seppur virtualmente, è come se assistessimo ad una puntata del "Processo di Biscardi".
        Alla fine non si saprà mai dove si trova la verità.
        Secondo, capisco la natura dell'uomo che prevede pur sempre quella di difendere le proprie convinzioni. Giuste o sbagliate.
        Io ad esempio se ho torto me ne vergogno quasi. Ma non quando sento di avere ragione. Mi credo un ragazzo discretamente obiettivo, nel senso di uno che prima o poi ricerca con pochi pregiudizi la ragione dei fatti.
        Ma non mi riferisco a questa discussione che sta diventando anche pallosa per i miei sensi. Assolutamente.
        Capisco (me compreso) che ci sono momenti per attaccare delle brighe, a mo' di scarico dalle tensioni della vita, quella che ci aspetta prima e dopo la nostra ora di palestra.
        In questo momento le cose mi vanno da schifo, avere più ore di palestra è meglio. Ma ho anche scoperto che una depressione incipiente che porta ad avere un umore tetro sono peggio degli allenamenti di Weider per portare al sovrallenamento.
        Ma non capisco tuttavia questi attacchi personale, specialmente all'inizio.
        Ognuno può esprimere le proprie convinzioni. Si ribatte con logica, fatti, prove, statistiche, ricerche, scienze... non con le carognate. Le frasi fatte le ho sempre odiate!
        Questo deve essere tenuto sempre in mente.
        Mi dispiace ad esempio che molti ragazzi siano stati scottati perché non hanno incontrato istruttori preparati nel settare i loro allenamenti in base al loro recupero. Mi dispiace veramente.
        Personalmente, non ho mai incontrato un istruttore, visto che mi alleno per conto mio, a casa mia, come un eremita, da sempre.
        Sono preso anche per pazzo, quando mi vedono in piazzetta con cronometro, rullina metrica e una specie di reggiseno... nel senso che mi tocco sempre il petto per sistemare la fascetta del cardiofrequenzimetro ma suppongo che la gente non possa comprendere!
        Mi vedono pure fare le ripetute in salita (abito lungo una di queste, all'11.5% di pendenza!) oppure lanciare palloni medicinali.
        E quando mi chiedono opinioni sulle palestre rispondo che mi accontenterei di topaie piuttosto di quelle che si trovano nel mio paese e dintorni (cioè anche Siracusa), senza un power rack, senza una pedana, senza bilancieri olimpici... ma solo macchinari cromati e sale per l'aerobica... con rispetto parlando per l'aerobica si intende. E mi prendono per pazzo. Ma me ne frego, guardo le loro "panzazze" e mi metto a ridere. Poveri obesi ignoranti.
        Penso che ci sia un laitmotiv, una ragione di fondo spesso celata in questa nostra discussione: l'impegno, la determinazione, il voler programmare un risultato!
        Il ragazzo che va in palestra spesso ci mette piede senza sapere perché lo fà. L'intensità (in senso lato) perde di significato, con questa visione. Chi sa cosa deve fare, fà cosa deve fare. E bene, pur sbagliando impostazione. Sa che il tempo ha valore e va sfruttato.
        Ho sempre considerato quindi l'intensità una variabile implicita: insomma mi dico, se vado a far palestra metto me stesso.
        Il problema che cerco di risolvere (parzialmente) è su come indirizzare al meglio questa intensità.

        Concludo sul perché l'HIT o meglio su come si propugna, non va.
        Questo vale anche per i sostenitori di altre convinzioni.
        Non va perché non viene considerato il fatto che rimane pur sempre una teoria. E' le teorie sono sempre false per definizione.
        Sono una rappresentazione della realtà ma non sono la realtà.
        Non esiste la realtà o meglio non una sua descrizione.
        Avevo detto anche sul valore della semplicità (il FARE).
        Ovviamente nulla toglie che sia la "meno falsa" delle teorie.
        Io, rimango delle mie opinioni. E cioè che sia una substrategia di allenamento rispetto ad una strategia di allenamento come la periodizzazione. Un sottocaso insomma. Insomma vedo l'HIT come la gravitazione secondo Newton è vista nelle gravitazione di stampo einsteniano. E cioè un sottocaso (dati certi parametri).
        Sbaglio? Forse, anzi sicuramente (per definizione di teoria).
        Però mi preme sempre premettere che lo cose non sono come sembrano: né semplici né complesse. Sono semplici quando si fanno. Complesse quando si devono fare o si devono giudicare.

        Spero quindi che il discorso (quello ricco di acredine, compresa da parte mia) possa concludersi qui.
        Un saluto,
        Valerio

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