Non esiste secondo me gruppo muscolare più trascurato nelle palestre del complesso "rotatori".
I powerlifters e tutti gli atleti per i quali è molto importante avere una perfetta funzionalità delle spalle curano spesso la cuffia, ma andiamo ad analizzare i motivi x i quali bisogna ASSOLUTAMENTE allenare la cuffia.
Un pò di anatomia tanto per gradire
prende il nome di "cuffia" un complesso gruppo di muscoli, vale a dire :
muscolo sopraspinoso o sopraspinato. Si inserisce nella fossa omonima nella faccia posteriore della scapola e da qui si porta verso l'omero, terminando sul grande tubercolo.
La sua azione è abdurre e ruotare il braccio verso l'esterno facendo punto fisso sulla scapola.
Poi abbiamo il muscolo sottospinoso che si inserisce sulla fossa infraspinosa della faccia posteriore della scapola e di qui si porta verso il braccio per terminare, con un piccolo tendine sul grande tubercolo dell'omero, accanto al tendine del sopraspinoso. Azione : ruota il braccio verso l'esterno.
Il muscolo sottoscapolare occupa con i suoi fasci la fossa omonima, corrispondente alla faccia anteriore della scapola. Da qui il muscolo si porta lateralmente verso il braccio per terminare sul piccolo tubercolo omerale.
Azione : Facendo punto fisso sulla scapola adduce e ruota all'interno il braccio.
Come detto è fondamentale avere questi muscoli in costante allenamento.
Provate ad immaginare lo stress a cui sono sottoposti durante il movimento di bench press.
La prima cosa da fare durante l'assestamento per iniziare la fase ascendente e addurre le scapole, come se dovessero essere in lotta fra loro. Il collo diventa rigido, di acciaio e si inchioda letteralmente alla panca appiattendovi sopra la nuca dopo aver serrato violentemente le scapole. Le braccia impugnano il bilanciere ad una ampiezza più larga di quella delle nostre spalle ( x rendere il movimento più breve ). Ad un tratto il bilanciere viene staccato e già in quel momento tutti i muscoli della spalla sono in tensione. Devono sorreggere tutto e l'impalcatura "interna" di sostegno la danno i muscoli della cuffia. Durante la discesa dobbiamo fare in modo di "caricare" come se il bilanciere dovesse essere spazzato via da una potente molla. Analizziamo la risalita : stiamo spingendo ma restiamo sempre con le spalle in tensione, il nostro collo, il petto, i tricipiti ed i dorsali sono quasi un tutt'uno e quindi.. non vorrei essere ripetitivo.. la cuffia svolge un ruolo decisivo nella riuscita dell'alzata.
Trovo molto utili gli esercizi di lockout o di floor press quando si riesce a visualizzare perfettamente la spinta che deve provenire dalle spalle. Bisognerebbe quasi immaginare di NON piegare le braccia, di spingere praticamente di spalla schiacciando la parte alta della schiena contro la panca. Spalla su e petto in dentro fase ascendente, spalla giù petto leggermente in fuori fase discendente. Fluidità e potenza in due gesti dello stesso esercizio che devono diventare il più possibile automatici.
Personalmente abbino pesanti lockout ad esercizi per la cuffia ( una doppia di lockout e una serie di alzate ad L stando disteso su un fianco ) e a movimenti per i deltoidi posteriori ( anch'essi fondamentali per il powerlifter )
Non c'è assolutamente bisogno di usare pesi elevati per l'allenamento della cuffia ( anzi lo sconsiglio, poichè il tendine del sovraspinato può essere danneggiato facilmente da movimenti inconsulti ) ma allo stesso modo trovo ridicolo eseguire serie da 20 o più ripetizioni e ridursi in modo tale da non poter più muovere le braccia. Puntate a completare circa 10/12 ripetizioni in perfetto stile, è esattamente quanto basta.
Gli esercizi per la cuffia possono essere eseguiti in tanti modi, con i cavi, con i manubri, in piedi su un appoggio per il braccio, distesi di fianco ( allenando sia gli extrarotatori che gli intrarotatori ) L'importante è ruotare il braccio fin dove la biomeccanica fisiologica ci permette di arrivare ( non cerchiamo mai di raggiungere posizioni improbabili da contorsionisti ) e mantenere una posizione ad angolo di 90° tra braccio ed avambraccio muovendoci su un appoggio fisso.
bibliografia . compendio di anatomia umana, G Lanza
I powerlifters e tutti gli atleti per i quali è molto importante avere una perfetta funzionalità delle spalle curano spesso la cuffia, ma andiamo ad analizzare i motivi x i quali bisogna ASSOLUTAMENTE allenare la cuffia.
Un pò di anatomia tanto per gradire
prende il nome di "cuffia" un complesso gruppo di muscoli, vale a dire :
muscolo sopraspinoso o sopraspinato. Si inserisce nella fossa omonima nella faccia posteriore della scapola e da qui si porta verso l'omero, terminando sul grande tubercolo.
La sua azione è abdurre e ruotare il braccio verso l'esterno facendo punto fisso sulla scapola.
Poi abbiamo il muscolo sottospinoso che si inserisce sulla fossa infraspinosa della faccia posteriore della scapola e di qui si porta verso il braccio per terminare, con un piccolo tendine sul grande tubercolo dell'omero, accanto al tendine del sopraspinoso. Azione : ruota il braccio verso l'esterno.
Il muscolo sottoscapolare occupa con i suoi fasci la fossa omonima, corrispondente alla faccia anteriore della scapola. Da qui il muscolo si porta lateralmente verso il braccio per terminare sul piccolo tubercolo omerale.
Azione : Facendo punto fisso sulla scapola adduce e ruota all'interno il braccio.
Come detto è fondamentale avere questi muscoli in costante allenamento.
Provate ad immaginare lo stress a cui sono sottoposti durante il movimento di bench press.
La prima cosa da fare durante l'assestamento per iniziare la fase ascendente e addurre le scapole, come se dovessero essere in lotta fra loro. Il collo diventa rigido, di acciaio e si inchioda letteralmente alla panca appiattendovi sopra la nuca dopo aver serrato violentemente le scapole. Le braccia impugnano il bilanciere ad una ampiezza più larga di quella delle nostre spalle ( x rendere il movimento più breve ). Ad un tratto il bilanciere viene staccato e già in quel momento tutti i muscoli della spalla sono in tensione. Devono sorreggere tutto e l'impalcatura "interna" di sostegno la danno i muscoli della cuffia. Durante la discesa dobbiamo fare in modo di "caricare" come se il bilanciere dovesse essere spazzato via da una potente molla. Analizziamo la risalita : stiamo spingendo ma restiamo sempre con le spalle in tensione, il nostro collo, il petto, i tricipiti ed i dorsali sono quasi un tutt'uno e quindi.. non vorrei essere ripetitivo.. la cuffia svolge un ruolo decisivo nella riuscita dell'alzata.
Trovo molto utili gli esercizi di lockout o di floor press quando si riesce a visualizzare perfettamente la spinta che deve provenire dalle spalle. Bisognerebbe quasi immaginare di NON piegare le braccia, di spingere praticamente di spalla schiacciando la parte alta della schiena contro la panca. Spalla su e petto in dentro fase ascendente, spalla giù petto leggermente in fuori fase discendente. Fluidità e potenza in due gesti dello stesso esercizio che devono diventare il più possibile automatici.
Personalmente abbino pesanti lockout ad esercizi per la cuffia ( una doppia di lockout e una serie di alzate ad L stando disteso su un fianco ) e a movimenti per i deltoidi posteriori ( anch'essi fondamentali per il powerlifter )
Non c'è assolutamente bisogno di usare pesi elevati per l'allenamento della cuffia ( anzi lo sconsiglio, poichè il tendine del sovraspinato può essere danneggiato facilmente da movimenti inconsulti ) ma allo stesso modo trovo ridicolo eseguire serie da 20 o più ripetizioni e ridursi in modo tale da non poter più muovere le braccia. Puntate a completare circa 10/12 ripetizioni in perfetto stile, è esattamente quanto basta.
Gli esercizi per la cuffia possono essere eseguiti in tanti modi, con i cavi, con i manubri, in piedi su un appoggio per il braccio, distesi di fianco ( allenando sia gli extrarotatori che gli intrarotatori ) L'importante è ruotare il braccio fin dove la biomeccanica fisiologica ci permette di arrivare ( non cerchiamo mai di raggiungere posizioni improbabili da contorsionisti ) e mantenere una posizione ad angolo di 90° tra braccio ed avambraccio muovendoci su un appoggio fisso.
bibliografia . compendio di anatomia umana, G Lanza
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