Il mio problema per quanto concerne l'attrezzatura riguarda solo la panca,perché allo squat utilizzo tranquillamente fasce e costume da gara notando una differenza molto netta rispetto al farlo senza.Per quanto riguarda la genetica sono d'accordo con Giorgio
Chi del Forum fa il Trofeo Bertoletti ?
Collapse
X
-
Originariamente Scritto da Giorgio DelfinoUn' altra cosa che vorrei dire a Nicola e che hai ragione la genetica come in tutti gli sport conta ed anche molto basti pensare che i nostri migliori atleti se fossero alti a parità di peso soltanto 5 cm in più non farebbero i carichi che fanno . Ma anche quì il discorso è molto lungo.
Fatto sta che molte volte (troppe) sento e leggo pure in vari forum, incolpare una cattiva genetica dei propri limiti. Probabilmente anche l'atleta d'elite tra se e se dice "e ma se fossi 3 cm più basso con la stessa massa avrei un leveraggio migliore" ...e grazie al c...Il fatto è che questo discorso molto volte viene intrapreso da atleti alle prime armi, che magari vanno in stallo per lunghi periodi. Siamo sicuri di aver valutato attentamente tutti gli aspetti dell'allenamento prima di dare la colpa alla genetica? Questa era solo la mia riflessione, poi che il DNA conti molto nessuno lo nega.
Ciao
Commenta
-
-
Sono daccordo con Enrico. La genetica è un fattore che può essere valutato solo a posteriori e non in anticipo!
Ovviamente di certe cose logistiche possiamo renderci conto immediatamente. Un soggetto smilzo alto due metri e mezzo oppure una persona con ossatura gracile, scoliosi o paramorfismi vari evidentemente non saranno geneticamente portati a sport di potenza.. ma molto spesso si tende a mettere il carro davanti ai buoi e non va bene.
Troppi ragazzi iniziano a preoccuparsi di quanti giorni alla settimana devono dedicare al recupero ancor prima di aver preso un bilanciere nelle mani x dirne una, ed è una cosa che mi ha indotto a fare delle sgridate allucinanti ad un sacco di gente nel mio lavoro di istruttore.
Oggi troppa gente crede di essere hard gainer soltanto perchè capisce in modo intuitivo che i campioni fotografati sulle varie riviste sono inarrivabili.. ma questo non c'entra e non deve entrarci niente con quello che dobbiamo fare o non dobbiamo fare. Ho più volte asserito, anche su altri forum che secondo me.. i veri hard gainer siano meno numerosi di quanto si è portati a pensare. La verità è che il sottoallenamento è molto più diffuso del sovrallenamento ( anche recuperare troppo è un eccesso, chi lo ha detto che eccedere significa solo fare più del previsto? può significare anche fare troppo poco e sopravvalutare l'effettiva fatica che abbiamo sostenuto ).la super*****la palestrata con scappellamento in pedana a destra come fosse antani in gara di specialità.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da EmidioLa verità è che il sottoallenamento è molto più diffuso del sovrallenamento ( anche recuperare troppo è un eccesso, chi lo ha detto che eccedere significa solo fare più del previsto? può significare anche fare troppo poco e sopravvalutare l'effettiva fatica che abbiamo sostenuto ).
mi sto dilettando nello studio del libro del grande T. Bompa e c'è un capitolo sulla teoria della supercompesazione che presto conto di tradurre e postare qua sopra. strabiliante!!!
Ciao
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da PowerEnricook ma che ce se po fa? nulla.
Fatto sta che molte volte (troppe) sento e leggo pure in vari forum, incolpare una cattiva genetica dei propri limiti. Probabilmente anche l'atleta d'elite tra se e se dice "e ma se fossi 3 cm più basso con la stessa massa avrei un leveraggio migliore" ...e grazie al c...Il fatto è che questo discorso molto volte viene intrapreso da atleti alle prime armi, che magari vanno in stallo per lunghi periodi. Siamo sicuri di aver valutato attentamente tutti gli aspetti dell'allenamento prima di dare la colpa alla genetica? Questa era solo la mia riflessione, poi che il DNA conti molto nessuno lo nega.
Ciao
La mia esperienza sportiva va ben oltre il powerlifting e conosco molti e variegati metodi d'allenamento nei diversi sport praticati da me a livello agonistico .
Le esperienze di Enrico penso di conoscerle conoscendolo da oltre 10 anni quando arrivò alla Delfino e sotto l'ala prottettrice di Antonietta e Sandro (me compreso) è diventato quel bravo ed ottimo atleta che noi tutti conosciamo oltre che validissimo esperto che si prodiga nel dare consigli altamente tecnici nei vari forum con il suo amore sviscerato verso questo nostro grande sport.
Il mio discorso sulla genetica comuque non deve essere frainteso la genetica senz'altro conta (del resto se non ci sono bravi nuotatori di colore una ragione ci deve pur essere) e un fattore determinante nello sport che poi sia presa come scusa per non arrivare a scoprire quello di cui il nostro corpo e capace lascinadolo invecchiare nell'ozio o nell'inutilità sono d'accordo con voi non è perdonabile.
Io invece sprono i giovani a far si che il fatto di non essere estremamente dotati per un detto sport sia motivo in più per finalizzare il risultato che ci siamo prefissati.
Nei primi anni 80 mio fratello è sato un forte maratoneta (io spesso mi allenavo con lui) nella metà degli anni 70 un famoso tecnico del gruppo sportivo facente capo ad una famosa arma disse che non poteva tenerlo nella compagnia atleti perchè non era geneticamente dotato adducendo situazioni genetiche tipo, falcata,anca muscolatura ecc... e lo mandarono via . Lui continuò caparbiamente per suo conto , nel 1982 mio fratello vinse la maratona di Livorono e quella di Grosseto e nel 1984 arrivò 4 alla Roma maratona (1° degli Italiani) vinta dal famoso maratoneta brasiliano De Castella.
Questa potrebbe essere una storiella comune a molti di noi.
Certo io ed Enrico non potremo mai essere dei bravi giocatori nella pallacanestro ma senz'altro potremmo diventare "impegnativi" per molti.
Un saluto a tutti.www.romanaturalpowerlifting.it
(O ***** dopo ca magnato arrevota la tenozza - Tre Lere - Vaccaro de Montelanico)
Commenta
-
-
Io ragazzi faccio il corso di laurea in scienze motorie e proprio in questo periodo sto preparando l'esame di fisiologia umana,ho già dato tanti altri esami come anatomia umana,anatomia applicata,teoria dell'allenamento ecc..ma da quel che ho potuto notare si tende molto spesso,sia in ateneo,sia sui testi,a parlare dell'allenamento aerobico e quindi di un allenamento svolto a migliorare il sistema cardiorespiratorio mentre ci si sofferma molto poco su argomenti attinenti il nostro sport e secondo me questo è uno sbaglio...un corso di laurea come questo dovrebbe essere volto ad analizzare anche questi aspetti,non solo quelli legati agli sport di resistenza;fortuna che ci sono testi a parte
Commenta
-
-
Ti capisco perfetttamente marcoj perchè sono stato nella tua stessa "barca". Sono diplomato ISEF e anche x noi della "vecchia guardia" l'iter di studio escludeva completamente o quasi l'approfondimento tecnico e teorico dell'atletica pesante. Purtroppo era considerata male e poco e mi rincresce sapere che a scienze motorie ( facoltà nata togliendo di mezzo l'isef ) le cose in tal senso siano rimaste pressochè identiche.
Un altro fattore che mi ha sempre creato notevoli contrasti anche con i prof all'isef era il mio sostenere che tramite l'allenamento anaerobico si potevano ottenere risultati simili ( se non addirittura maggiori in certi casi e con certe metodologie ) a livello cardiorespiratorio che non con l'aerobica stessa.
Sono sempre stato convinto che "barcollare" sotto una montagna di pesi allo squat desse molto più impegno e beneficio cardiorespiratorio di una mezz'oretta passata su una cyclette o sul tappeto o a fare jogging, calcetto etc ma questo atteggiamento da bestemmiatore mi è spesso costato la lode in diversi esami.
Segui attentamente tutto l'iter di studi ma cerca anche altre nozioni al di fuori del contesto universitario, io l'ho sempre fatto.la super*****la palestrata con scappellamento in pedana a destra come fosse antani in gara di specialità.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da marcojIo ragazzi faccio il corso di laurea in scienze motorie e proprio in questo periodo sto preparando l'esame di fisiologia umana,ho già dato tanti altri esami come anatomia umana,anatomia applicata,teoria dell'allenamento ecc..ma da quel che ho potuto notare si tende molto spesso,sia in ateneo,sia sui testi,a parlare dell'allenamento aerobico e quindi di un allenamento svolto a migliorare il sistema cardiorespiratorio mentre ci si sofferma molto poco su argomenti attinenti il nostro sport e secondo me questo è uno sbaglio...un corso di laurea come questo dovrebbe essere volto ad analizzare anche questi aspetti,non solo quelli legati agli sport di resistenza;fortuna che ci sono testi a parte
Commenta
-
-
Caro Giorgio
Penso che in pratica abbiamo detto le stesse cose. Quando l'interesse x lo sport in generale è grande.. anche in presenza di eventuali "limiti genetici" si può fare il possibile per rendere questi limiti meno visibili. Hai detto bene, non si tratta di diventare campioni ma di essere "impegnativi x molti". Con questo semplice concetto hai centrato in pieno il nocciolo della questione e metti in luce un aspetto che denota la tua ampia esperienza in fatto di sport ( solo uno che ha visto tantissimi atleti può parlare così, quindi devo farti i miei complimenti ).la super*****la palestrata con scappellamento in pedana a destra come fosse antani in gara di specialità.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da EmidioCaro Giorgio
Penso che in pratica abbiamo detto le stesse cose. Quando l'interesse x lo sport in generale è grande.. anche in presenza di eventuali "limiti genetici" si può fare il possibile per rendere questi limiti meno visibili. Hai detto bene, non si tratta di diventare campioni ma di essere "impegnativi x molti". Con questo semplice concetto hai centrato in pieno il nocciolo della questione e metti in luce un aspetto che denota la tua ampia esperienza in fatto di sport ( solo uno che ha visto tantissimi atleti può parlare così, quindi devo farti i miei complimenti ).
colgo l'occasione per fare un ulteriore in bocca a lupo ai partecipanti del Memorial Bertoletti visto ch'è uscita la lista.
Inoltre volevo dire ad Enrico se per caso non ha sbagliato .. intendeva " Jeti" quindi esperto in sport invernali ...oppure effettivamente " Jedi" .
Ciao Enri uomo frivolo..www.romanaturalpowerlifting.it
(O ***** dopo ca magnato arrevota la tenozza - Tre Lere - Vaccaro de Montelanico)
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Giorgio DelfinoInoltre volevo dire ad Enrico se per caso non ha sbagliato .. intendeva " Jeti" quindi esperto in sport invernali ...oppure effettivamente " Jedi" .
Ciao Enri uomo frivolo..
P.s.
Giorgio ti manca troppa esperienza per accendere dei flame su un forum, pero' per cortesia, le ossa fattele altrove. grazie.
Ciao
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da PowerEnricol'episodio VI è stato tradotto in italiano come "Il ritorno DELLO Jedi", ergo non è grammaticalmente scorretto usare in questo contesto "UNO" come articolo indeterminativo singolare.
P.s.
Giorgio ti manca troppa esperienza per accendere dei flame su un forum, pero' per cortesia, le ossa fattele altrove. grazie.
Ciao
Comunque va bene anche se non ho capito cosa vuoi direwww.romanaturalpowerlifting.it
(O ***** dopo ca magnato arrevota la tenozza - Tre Lere - Vaccaro de Montelanico)
Commenta
-
Commenta