Emergenza Coronavirus: thread unico.

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  • Liam & Me
    Bad Blake
    • Dec 2006
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    • high as a kite
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    Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
    Ha poco senso parlare del passato, ma con quei soldi da parte mi sarei spostato prima di avviare un attivita'. Anche perche' il costo di una macchina nuova puo' essere usato il molti modi.

    Ovviamente non intendevo dire che devi trascinare la tua ragazza via, ma siccome dalle tue parole non sembra in una situazione rosea nemmeno lei FORSE era un'idea che poteva accarezzare anche lei. Poi ovviamente la sto buttando li non sapendo la vostra situazione e necessita'.
    La lingua IMHO e' il minore dei problemi che potresti risolvere in 1 anno di lavoro sul posto.

    Non ho la risposta per te, ma mi domanderei se, al metto della riapertura e ripartenza, sia possibile/probabile che i scrifici si vanifichino comunque per motivi piu' vari, incluso la contrazione economica post covid.
    Andiamo un po' OT, ma io personalmente con un'attivita che mi permette di vivere dignitosamente facendo quello che vogio fare col cavolo che andrei all'estero. Famiglia, amici, e una qualita' di vita (non sempre collegata allo stipendio, nei limiti), che secondo me in Italia e' molto meglio che altrove.
    Se ci metti il dover fare trasferire anche il partner, a meno che non ci siano davvero problemi economici gravi, io non ci penserei nemmeno.

    Poi una pandemia globale non si puo' prevedere, ed ha avuto effetti su gravi dappertutto. Anche qui in UK i dati ufficiali parlano di 2/3 of all businesses a rischio insolvenza.
    B & B with a little weed










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    • miketyson
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      • Jan 2002
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      • impero romano
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      andare all'estero ora ha poco senso se per aprire un attività tua, una palestra poi... il mio amico già ci ha rimesso pure lui con la palestra, ora sta continuando con una "privata" in un garage, per non perdere i macchinari che ancora sta pagando
      Alboreto is nothing

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      • Lukinosnake
        Raccoglitore di ciliegie
        • Nov 2011
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        Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
        Andiamo un po' OT, ma io personalmente con un'attivita che mi permette di vivere dignitosamente facendo quello che vogio fare col cavolo che andrei all'estero. Famiglia, amici, e una qualita' di vita (non sempre collegata allo stipendio, nei limiti), che secondo me in Italia e' molto meglio che altrove.
        Se ci metti il dover fare trasferire anche il partner, a meno che non ci siano davvero problemi economici gravi, io non ci penserei nemmeno.

        Poi una pandemia globale non si puo' prevedere, ed ha avuto effetti su gravi dappertutto. Anche qui in UK i dati ufficiali parlano di 2/3 of all businesses a rischio insolvenza.
        Anche tirare a campare puo' essere considerato "vivere dignitosamente", nonostante tu possa trovarti a terra con una piccola scossa.
        IMHO bisogna puntare non solo a vivere dignitosamente, ma proprio a sentirsi sicuri, nel senso che anche a fronte di una bella botta si possa rimanere in piedi.

        Nel momento in cui hai un dissesto economico, anche favorito da situazioni ambientali sfarevoli (leggi, liquidita' delle persone, volume d'affari, tassazioni ecc ecc), del livello di vita te ne fai ben poco.

        UK e' un caso speficifo avendo avuto una delle contrazioni economiche peggiori, se non proprio la peggiore.
        PS: quanto sono babbei quei soggetti che sotto ogni articolo riguardante la Brexit a centinaia sperano in uno scenario no deal? Gente che non sa una ceppa di economia e certamente non hanno attivita' commerciali ma stanno li a bofonchiare cose che non comprendono.
        Il mio diario

        juggernaut

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        • -El Diablo-
          Prolixus User
          • Mar 2014
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          Lukino, qui non si parla di passato, ma di presente. Io non ho una palestra che 5 anni fa fatturava centinaia di migliaia di euro ed oggi cola a picco. Io ho una palestra che fino ad un mese e mezzo fa mi permetteva di pagare due collaboratori che mi coprissero l'intero orario della palestra, nonché a me uno stipendio onesto con un orario lavorativo talmente elastico che se mancassi dalla palestra una settimana o due non ci sarebbe problema alcuno. Una palestra che se le cose vanno male è facilmente scalabile e riportabile a come è stata fino all'agosto 2019. Con praticamente io che lavoravo da solo 10 ore al giorno garantendomi il mio reddito.
          Il tutto collocato a 5 km di distanza da dove risiedo ora con la mia ragazza, ma soprattuto in linea d'aria a 800/900 metri da un mio terreno agricolo, prima dei miei nonni, poi dei miei genitori, dove è "quasi" finita quella che un giorno sarà la mia casa (quasi perché comunque c'è un'altra spesa grossa da fare... Grossa, ma fattibile se mi lasciano lavorare...). Casa che a sua volta dista meno di 700 metri dal posto di lavoro della mia ragazza. Che per quanto non guadagni quanto di diritto ha comunque uno stipendio fisso con ferie, malattie e tredicesima, che comparato al costo locale della vita non è da buttare via.
          Il tutto mentre io punto a prendere la laurea specialistica per luglio e provare ad infilarmi nell'insegnamento.
          Oggi ho 34 anni una accettabile fonte di reddito sebbene in una situazione di totale instabilità. Arrivare a 40 anni e fare magari il professore precario la mattina mentre gestisco la palestra nel pomeriggio, magari dopo aver finalmente permesso alla mia ragazza di trasferci in una casa nostra, non mi farebbe troppo schifo.
          Soprattutto se poi, magari un giorno, entro anche di ruolo, riesco a farmi un mutuo da statale e mi compro il locale dove sono in affitto (visto che il proprietario me lo ha già proposto ma al momento è impossibile per me), dopodiché rigiro in gestione la palestra ai miei due attuali collaboratori che sono tra di loro fidanzati e il sogno della ragazza è avere una sua palestra. Così magari il mutuo di fatto lo pagano loro con la gestione di un'attività ampiamente avviata e a loro conosciuta. Dopodiché si tira avanti fino alla pensione lasciando in eredità a chi verrà dopo di me una casa, un locale commerciale e un'attività avviata...

          Posso fare questa scelta, oppure vendere tutto oggi che il mercato è in crisi mondiale, recuperare FORSE il mero valore delle attrezzature perdendo di fatto 4 anni di stipendi reinvestiti per trasformare attività fallite in attività che generano reddito, per andare all'estero. Passare un anno a cercare di imparare sufficiente bene una lingua straniera giusto per non sembrare appena sceso dal treno con la valigia di cartone, nel frattempo tirare a campare facendo il runner nei ristoranti? Il lavapiatti? Non che me ne tiri indietro, l'ho già fatto nel 2003, ma giusto per capire quanto da zero sto ripartendo.
          A questo punto diciamo che ho una conoscenza della lingua sufficiente a parlare d'affari? Diciamo di sì, dubito che mi basti un anno non per non farmi fregare al momento della firma di un contratto ma siamo ottimisti... Bene, cosa faccio? Mi apro una palestra mia? Ne rilevo una in fallimento? Ce l'ho il capitale sufficiente? Di fatto no, visto che quando ho mollato tutto in Italia ho sì e no recuperato il solito equivalente di un auto e per una palestra non basta. Ma non demordiamo, come ho fatto in Italia? Ho chiesto un prestito? Mmmmmm.. no quello non me l'hanno fatto neanche in Italia. Ah, sì ora ricordo! Ho dato la mia parola garanzia in quanto il primo porprietario mi conosceva, mentre quando rilevai la seconda palestra fu il commercialista a garantire alla controparte che ero una persona affidabile e che comunque avevo coperture perché lui potesse rivalersi contro di me nel caso non pagassi.
          Ma qui? All'estero? Chi mi conosce? Chi dirà "Viene da una famiglia seria, ti puoi fidare"?
          Quindi come devo fare? Eh... Mi sa che mi devo far conoscere nel settore... Devo ritornare a fare l'istruttore, farmi conoscere dalla clientela, mettere qualcosa da parte, conoscere le persone giuste, prepararmi il terreno, trovare l'occasione... Quanto ci ho messo in Italia? Sei anni. E per finire di pagare tutto guadagnando poco e niente nel frattempo? Altri quattro anni...

          E' l' 1 Dicembre 2031. Ho 45 anni e sono proprietario di una palestra. Come l' 1 Dicembre 2020. Ma all'estero.


          Questo è parlare del futuro.

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
            • 120300
            • 3,357
            • 3,423
            • Italy [IT]
            • In piedi tra le rovine
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            Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 1 dicembre: 19.350 nuovi casi e 785 morti

            I dati del bollettino sulla pandemia di Covid-19 di martedì 1 dicembre. Più contagi con più tamponi, ma il tasso di positività scende di quasi due punti ed è del 10,6%. Diminuisce la pressione sul sistema sanitario: -376 ricoverati e -81 in terapia intensiva

            In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.620.901 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono +19.350, +1,2% rispetto al giorno prima (ieri erano +16.377), mentre i decessi odierni sono +785, +1,4% (ieri erano +672), per un totale di 56.361 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse complessivamente sono 784.595+27.088 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +3,6% (ieri erano +23.004). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 779.945, pari a -8.526 rispetto a ieri, -1,1% (ieri erano -7.300), e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella. Per la prima volta il totale dei guariti è superiore al totale degli attuali positivi.

            I tamponi sono stati 182.100, ovvero 51.576 in più rispetto a ieri quando erano stati 130.524. Mentre il tasso di positività è del 10,6%: vuol dire che su 100 tamponi eseguiti poco più di 10 sono risultati positivi; ieri era del 12,5%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui la mappa del contagio in Italia.


            Più contagi in 24 ore con più tamponi. Ogni martedì i test comunicati sono quelli processati lunedì e sono in numero maggiore rispetto al weekend. La buona notizia è che scende di quasi due punti il rapporto di casi su tamponi che passa dal 12,5% al 10,6%. Ora è importante continuare a rispettare le misure e «non allentare la presa» perché l’epidemia è sotto controllo quando il tasso di positività è al di sotto del 10% — e ci siano vicini — e l’indice Rt nazionale è sotto l’1.

            Drammatico il bilancio delle vittime, in aumento rispetto al giorno prima. Secondo un report del ministero della Salute, la seconda ondata ha fatto risalire la mortalità giornaliera nelle città italiane a novembre (i dati sono aggiornati al 17/11). Si registra il 75% in più di decessi rispetto alla media nelle città del Nord e il 46% in più per le città del Centrosud.

            Diminuisce la pressione sul sistema sanitario. I pazienti ricoverati con sintomi oggi sono 32.811 (-376, -1,1%; ieri +308), mentre quelli più gravi in terapia intensiva sono 3.663 (-81, -2,2%; ieri -9). Questi dati sono visibili nella tabella in alto, nella seconda e nella terza colonna da sinistra. Nella seconda ondata l’11 novembre abbiamo superato il picco delle degenze ordinarie (oltre 29 mila) di marzo-aprile e siamo ancora al di sopra di questo dato, ma non siamo mai arrivati al picco di 4.068 malati in terapia intensiva che si è verificato il 3 aprile.


            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • Sean
              Csar
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              • In piedi tra le rovine
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              Il ministro Boccia: «Nuovo Dpcm arriverà a dopo Epifania. Lavoriamo per la chiusura temporanea anche delle zone gialle »
              «Stiamo lavorando per il Dpcm che di fatto disciplinerà il funzionamento, i rapporti per tutto il mese di dicembre e arriverà sicuramente a dopo l’Epifania. Sono ore complicate, la riunione di questa mattina tra il governo e le Regioni è andata molto bene, è stata costruttiva, lunga, semplice». Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, intervenendo in collegamento al convegno I servizi per la vita in Italia, organizzato da Confindustria servizi HCFS. Un «punto fermo» del nuovo Dpcm che il Governo sta preparando — ha aggiunto — «oltre alla limitazioni degli orari, che ha funzionato, è quello di limitare la mobilità tra Regioni. Oggi è limitata in alcune zone, rimarrà la classificazione in zone gialle, arancioni e rosse, ma noi proponiamo anche un divieto di mobilità, che ora non c’è, anche per le aree gialle, che sarà temporaneo, non ancora abbiamo deciso il periodo». Altro «punto fermo del Dpcm sono i limiti di orario, il cosiddetto “coprifuoco” — ha concluso —. Non devono esserci deroghe. Questo rende tutto chiaro, cioè che si può restare in casa con i cari anche in giornate in cui si andava per strada a festeggiare come a Capodanno. Vanno limitati gli assembramenti».

              CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • Liam & Me
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                Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
                Anche tirare a campare puo' essere considerato "vivere dignitosamente", nonostante tu possa trovarti a terra con una piccola scossa.
                IMHO bisogna puntare non solo a vivere dignitosamente, ma proprio a sentirsi sicuri, nel senso che anche a fronte di una bella botta si possa rimanere in piedi.

                Nel momento in cui hai un dissesto economico, anche favorito da situazioni ambientali sfarevoli (leggi, liquidita' delle persone, volume d'affari, tassazioni ecc ecc), del livello di vita te ne fai ben poco.
                Ok, ma nel momento in cui invece il dissesto economico non ce l'hai, della qualita' della vita te ne fai molto invece.

                Per 'dignitosamente' intendo dire non avere debiti, metterti da parte qualche risparmio, anche senza prenderti lussi enormi a livello di auto, moto, o quello che uno crede.

                Anche senza tirare fuori l'UK, quasi tutti i paesi hanno sofferto molto le conseguenze di questa pandemia, con compagnie che hanno chiuso un po' dappertutto.
                B & B with a little weed










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                • Lukinosnake
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                  Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                  Ok, ma nel momento in cui invece il dissesto economico non ce l'hai, della qualita' della vita te ne fai molto invece.

                  Per 'dignitosamente' intendo dire non avere debiti, metterti da parte qualche risparmio, anche senza prenderti lussi enormi a livello di auto, moto, o quello che uno crede.

                  Anche senza tirare fuori l'UK, quasi tutti i paesi hanno sofferto molto le conseguenze di questa pandemia, con compagnie che hanno chiuso un po' dappertutto.
                  Il problema e' arrivarci a quel punto. A leggere queste pagine e sentire la gente non sembra sia una cosa cosi' comune, anche senza il dissesto economico.

                  Io mi riferisco a quello.
                  Il mio diario

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                    Luke, credo che molti restino perché possono contare sull'appoggio economico dei parenti che permette di mantenere quella qualità di vita

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                    • Lukinosnake
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                      Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza Messaggio
                      Lukino, qui non si parla di passato, ma di presente. Io non ho una palestra che 5 anni fa fatturava centinaia di migliaia di euro ed oggi cola a picco. Io ho una palestra che fino ad un mese e mezzo fa mi permetteva di pagare due collaboratori che mi coprissero l'intero orario della palestra, nonché a me uno stipendio onesto con un orario lavorativo talmente elastico che se mancassi dalla palestra una settimana o due non ci sarebbe problema alcuno. Una palestra che se le cose vanno male è facilmente scalabile e riportabile a come è stata fino all'agosto 2019. Con praticamente io che lavoravo da solo 10 ore al giorno garantendomi il mio reddito.
                      Il tutto collocato a 5 km di distanza da dove risiedo ora con la mia ragazza, ma soprattuto in linea d'aria a 800/900 metri da un mio terreno agricolo, prima dei miei nonni, poi dei miei genitori, dove è "quasi" finita quella che un giorno sarà la mia casa (quasi perché comunque c'è un'altra spesa grossa da fare... Grossa, ma fattibile se mi lasciano lavorare...). Casa che a sua volta dista meno di 700 metri dal posto di lavoro della mia ragazza. Che per quanto non guadagni quanto di diritto ha comunque uno stipendio fisso con ferie, malattie e tredicesima, che comparato al costo locale della vita non è da buttare via.
                      Il tutto mentre io punto a prendere la laurea specialistica per luglio e provare ad infilarmi nell'insegnamento.
                      Oggi ho 34 anni una accettabile fonte di reddito sebbene in una situazione di totale instabilità. Arrivare a 40 anni e fare magari il professore precario la mattina mentre gestisco la palestra nel pomeriggio, magari dopo aver finalmente permesso alla mia ragazza di trasferci in una casa nostra, non mi farebbe troppo schifo.
                      Soprattutto se poi, magari un giorno, entro anche di ruolo, riesco a farmi un mutuo da statale e mi compro il locale dove sono in affitto (visto che il proprietario me lo ha già proposto ma al momento è impossibile per me), dopodiché rigiro in gestione la palestra ai miei due attuali collaboratori che sono tra di loro fidanzati e il sogno della ragazza è avere una sua palestra. Così magari il mutuo di fatto lo pagano loro con la gestione di un'attività ampiamente avviata e a loro conosciuta. Dopodiché si tira avanti fino alla pensione lasciando in eredità a chi verrà dopo di me una casa, un locale commerciale e un'attività avviata...

                      Posso fare questa scelta, oppure vendere tutto oggi che il mercato è in crisi mondiale, recuperare FORSE il mero valore delle attrezzature perdendo di fatto 4 anni di stipendi reinvestiti per trasformare attività fallite in attività che generano reddito, per andare all'estero. Passare un anno a cercare di imparare sufficiente bene una lingua straniera giusto per non sembrare appena sceso dal treno con la valigia di cartone, nel frattempo tirare a campare facendo il runner nei ristoranti? Il lavapiatti? Non che me ne tiri indietro, l'ho già fatto nel 2003, ma giusto per capire quanto da zero sto ripartendo.
                      A questo punto diciamo che ho una conoscenza della lingua sufficiente a parlare d'affari? Diciamo di sì, dubito che mi basti un anno non per non farmi fregare al momento della firma di un contratto ma siamo ottimisti... Bene, cosa faccio? Mi apro una palestra mia? Ne rilevo una in fallimento? Ce l'ho il capitale sufficiente? Di fatto no, visto che quando ho mollato tutto in Italia ho sì e no recuperato il solito equivalente di un auto e per una palestra non basta. Ma non demordiamo, come ho fatto in Italia? Ho chiesto un prestito? Mmmmmm.. no quello non me l'hanno fatto neanche in Italia. Ah, sì ora ricordo! Ho dato la mia parola garanzia in quanto il primo porprietario mi conosceva, mentre quando rilevai la seconda palestra fu il commercialista a garantire alla controparte che ero una persona affidabile e che comunque avevo coperture perché lui potesse rivalersi contro di me nel caso non pagassi.
                      Ma qui? All'estero? Chi mi conosce? Chi dirà "Viene da una famiglia seria, ti puoi fidare"?
                      Quindi come devo fare? Eh... Mi sa che mi devo far conoscere nel settore... Devo ritornare a fare l'istruttore, farmi conoscere dalla clientela, mettere qualcosa da parte, conoscere le persone giuste, prepararmi il terreno, trovare l'occasione... Quanto ci ho messo in Italia? Sei anni. E per finire di pagare tutto guadagnando poco e niente nel frattempo? Altri quattro anni...

                      E' l' 1 Dicembre 2031. Ho 45 anni e sono proprietario di una palestra. Come l' 1 Dicembre 2020. Ma all'estero.


                      Questo è parlare del futuro.
                      Sicuramente la tua e' una situazione particolare e fare scelte diverse ADESSO comporterebbe tante altre cose. Nelle mie domande non mi ponevo il problema delle conoscenze che ti davano supporto perche', non conoscendo nessuno, io mi sono dovuto arrangiare in tante cose e scartare a priori opzioni che mi sarebbero piaciute molto, ma che sarebbero state impossibili.
                      Il mio diario

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                        Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                        Luke, credo che molti restino perché possono contare sull'appoggio economico dei parenti che permette di mantenere quella qualità di vita
                        Saro' io che ragiono in modo particolare, ma per me io soldi dei miei genitori non esistono. Non considero nemmeno per un secondo quello che la mia famiglia ha come qualcosa di mio.
                        Infatti non ho mai chiesto aiuto a loro o a nessuno. Quando sono stato solo in difficolta' ho accettato di essere solo e "mi sono sucato la cucuzza", come si dice dalle mie parti.

                        Nella mia famiglia pero' funziona cosi: loro non offrono e tu non chiedi, sebbene ovviamente non ti lascerebbero solo se chiedessi aiuto. Semplicemente pero' e' una cosa che da noi non si fa.
                        Il mio diario

                        juggernaut

                        ?d????n??t/
                        noun
                        • a huge, powerful, and overwhelming force.





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                        • Liam & Me
                          Bad Blake
                          • Dec 2006
                          • 5562
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                          • high as a kite
                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
                          Il problema e' arrivarci a quel punto. A leggere queste pagine e sentire la gente non sembra sia una cosa cosi' comune, anche senza il dissesto economico.

                          Io mi riferisco a quello.
                          Forse sbaglio, ma, in generale credo sia piu' facile leggere di chi ha qualche difficolta'.

                          Chi sta bene di solito lo da' per scontato e non le parla.
                          B & B with a little weed










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                          • The_machine
                            Bodyweb Senior
                            • Nov 2004
                            • 17713
                            • 374
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                            Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
                            Saro' io che ragiono in modo particolare, ma per me io soldi dei miei genitori non esistono. Non considero nemmeno per un secondo quello che la mia famiglia ha come qualcosa di mio.
                            Infatti non ho mai chiesto aiuto a loro o a nessuno. Quando sono stato solo in difficolta' ho accettato di essere solo e "mi sono sucato la cucuzza", come si dice dalle mie parti.

                            Nella mia famiglia pero' funziona cosi: loro non offrono e tu non chiedi, sebbene ovviamente non ti lascerebbero solo se chiedessi aiuto. Semplicemente pero' e' una cosa che da noi non si fa.
                            Capisco e mi ci ritrovo.
                            Però vedi anche nella storia di El Diablo, i terreni ce li hanno in Italia, la casa la stanno costruendo qui.
                            Andasse all'estero, oltre a tutte le difficoltà elencate, partirebbe sotto del controvalore di una casa nel luogo dove si trasferirebbe. Tanta roba insomma.
                            E' così per molti.

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                            • Lukinosnake
                              Raccoglitore di ciliegie
                              • Nov 2011
                              • 15735
                              • 164
                              • 84
                              • Send PM

                              Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                              Capisco e mi ci ritrovo.
                              Però vedi anche nella storia di El Diablo, i terreni ce li hanno in Italia, la casa la stanno costruendo qui.
                              Andasse all'estero, oltre a tutte le difficoltà elencate, partirebbe sotto del controvalore di una casa nel luogo dove si trasferirebbe. Tanta roba insomma.
                              E' così per molti.
                              Infatti chiedevo non avendo ben inquadrato la situazione.

                              Comunque il fatto dell'aiuto familiare e' vero che per alcuni e' molto importante. Ho amici che gia' da ora mettono sul conto che i genitori alla morte gli lasceranno terreni/case/soldi, ma ho sempre visto questo come un limite alla crescita personale e/o una scusa per non fare il possibile per mettere da parte o raggiungere piu' obbiettivi possibili.
                              Ovviamente pero' questo non e' il caso di Diablo il quale e' evidente sia un gran lavoratore.

                              Pero' c'e' anche tanta gente che fa poco, si lamenta della situazione e gia' a 30 anni aspetta che genitori medici crepino lasciandogli casa e soldi. Non sono pochi quelli cosi', ma secondo me si troveranno male nei prossimi decenni. Anche perche' parliamo di gente benestante, non ultra-milionari.
                              Il mio diario

                              juggernaut

                              ?d????n??t/
                              noun
                              • a huge, powerful, and overwhelming force.





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                              • miketyson
                                Bodyweb Senior
                                • Jan 2002
                                • 9444
                                • 285
                                • 724
                                • impero romano
                                • Send PM

                                tornando un attimo al vaccino,io ora comincio a diventare stupido ma.....ti fai il vaccino,ma sei cmq infettabile e cmq contagioso,quindi dovrai cmq portare la mascherina e dovrai stare cmq in quarantena se succede?il vaccino è efficace al 95% ovvero c'è quel rischio del 5% che ti ammali sul serio,ma....non è già così ? nel senso su 20.000 contagiati forse 2 300 finiscon in TI o peggio non ce la fanno,la domanda mi sorge spontanea,cosa cambia?????
                                Alboreto is nothing

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