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Non riesco a capire perchè dovrebbe andare come dici.
Oggi abbiamo il signor Malavitoso che si occupa illegalmente del business dell'erba.
Se la cannabis diventa legale, avremo tanti signor Mario Rossi che intraprenderanno la coltivazione legale della cannabis. Il signora Malavitoso avrà due alternative:
1)contiunare a produrre in nero e vendendo di contrabbando a prezzi inferiori a quelli dei tanti nuovi produttori che sono nati
2)registrare legalmente la propria attività e pagare quindi le dovute tasse (in questo caso non sarà più il signor Malavitoso ma il signor ex Malavitoso)
Il mafioso dici proverebbe a levarsi di torno i concorrenti?Come fa il mafioso a prendersela con centinaia di concorrenti che sicuramente spunteranno come funghi? Non può mica bruciare la casa a mezz'italia.
Nella peggiore delle ipotesi, se è veramente come dici tu, i semi li compri solo la prima volta dal mafioso che ha messo le mani sul business legalizzato perchè poi ci sarebbe un passamano gratis tra amici di tutti i semi autoprodotti.
A me la tua sembra una visione troppo fiduciosa. Probabilmente si continuerà a fare come si è sempre fatto, ovvero che una azienda mafiosa cercherà di monopolizzare la produzione, sia direttamente ( attraverso omicidi/attentati) che indirettamente ( attraverso il pagamento del pizzo o l'infiltrazione nelle altre società) ...non vedo perchè non dovrebbe essere così se in molti altri settori economici questo succede tranquillamente
Anche quando mi paghi di pagare tasse, credo che siano facilmente evadibili perchè si troverebbero moltissimi modi per barare sulle dichiarazioni delle quantità prodotte...
ah bo allora è solo una questione italiana...bisognerebbe vedere se in uno stato "civile" la legalizzazione funziona, e mi ripeto l'esempio dell'olanda non vale come esempio perchè non è una vera legalizzazione come ho spiegato prima (si può servirla nei coffe shop ma è vietato produrla ergo non possono che approvigionarsi da fonti criminali)
ah bo allora è solo una questione italiana...bisognerebbe vedere se in uno stato "civile" la legalizzazione funziona, e mi ripeto l'esempio dell'olanda non vale come esempio perchè non è una vera legalizzazione come ho spiegato prima (si può servirla nei coffe shop ma è vietato produrla ergo non possono che approvigionarsi da fonti criminali)
Aspetta.. questa è una conclusione tua non sappiamo se è realmente così.. Anche perchè perderebbe totalmente di senso
Possibile e probabile che i coffè shop vengano approvigionati da fonti controllate appositamente dallo stato. Ma non lo sappiamo.
Cmq credo che la legalizzazione attuata in olanda sia la soluzione migliore.
sigpic
HARDCORE TRAINING
TRAIN LIKE A TRAIN
Originariamente Scritto da master wallace
Spesso in palestra. .fra una pompata e l'altra non riesco a frenare movenze popping. .
No no, è così e in Marocco ringraziano
Ci sono solo pochi coffeeshop autorizzati a produrre e a vendere, uno di questi è il greenhouse di hahrlemerstraat ad Amsterdam, consiglio a chi apprezza di andarci
il vero business dei coffee shop non sta tanto nella vendita di erba, quanto nella vendita dei semi, che producono illegalmente in africa se non sbaglio, per un guadagno davvero davvero alto...
c'è un servizio interessante delle iene a riguardo, con tanto di intervista a un ragazzo italiano che lavora al greenhouse
Ok, mi pare coerente come discorso
Allora l'unico punto non chiaro resta la connessione tra uso e abuso: che relazione c'è? Mi pare logico affermare che l'abuso è una delle possibili conseguenze dell'uso e quindi se non ci fosse la sostanza (l'uso) non esisterebbe l'abuso. Quindi sarebbe da fare una media ponderata dei pro e dei contro e massimizzare poi la funzione del benessere sociale, tenendo conto della varianza (per dire pro, 30% della gente che è un po' + allegra, contro, un tossico mi spara per rubarmi il cellulare--->varianza altissima---> no buono), ed attribuendo peso maggiore all'interesse di chi vuole starsene per i fatti suoi e non usare sostanze (lavoratore tipo che a casa si monta la nave in bottiglia per dire). Come la vedresti come soluzione?
Dal canto mio tendo a difendere i mie di interessi: non ho mai usato/uso/userò sostanze di alcun tipo fuorché l'aceto dell'insalata e quindi dico che per il mio tornaconto mi conviene il proibizionismo. Chi usa dirà il contrario. Ammetto che nessuno di noi due è neutrale, quindi non chiedermi di farti il conto pocanzi descritto
Per il resto rispetto la tua posizione.
Un saluto
la fai troppo difficile! l'uso è ricreazionale con cognizione di causa, l'abuso è compulsivo e prescinde dalla ricerca del piacere ma diventa una necessità per sopravvivere. purtroppo ci sono sostanze e sostanze con poteri tossicomanigeni diversi (ma includo anche il gioco d'azzardo e altre abitudini)...qui entra in gioco la psicologia di una persona. un carattere forte a parità di uso e piacere provato ha ben chiaro il limite oltre quale non bisogna spingersi. altre persone per debolezza o immaturità questo limite non se lo pongono e finiscono con l'esagerare e quando ne escono (se ne escono) sviluppano (e con loro tutti coloro che non conoscendo minimamente quello di cui si parla prendono il loro caro come unico esempio e esperienza sulle sostanze e attività potenzialmente d'abuso) quella posizione di paura e difesa che ho potuto leggere in qualche post di persone fortunatamente uscite dal giro. il problema principale è che purtroppo ci si avvicina a queste sostanze in giovane età, senza sapere cosa si sta assumendo e senza un senso critico adeguatamente sviluppato...per questo è molto più difficile divenire tossicodipendenti di punto in bianco a 30 anni. cosa che invece succede più spesso per il gioco d'azzardo o le sigarette o tutte le altre alternative legali...questa mi sembra una diretta conseguenza del proibizionismo, si sa che i giovani vogliono trasgredire e che si voglia o no il mezzo per raggiungere qualcosa lo trovano in qualche maniera...con questo non voglio neanche dire di essere a favore della legalizzazione di niente, sto solo cercando di spiegare il mio punto di vista che ripeto, ognuno è libero al 100% di fare ciò che vuole, purchè rispetti i confini della mia libertà.
Personalmente il problema dei tossici che mi importunano lo ascrivo a:
-la sostanza patogena introdotta mel proprio organismo
-chi la introduce (tossicodipendente)
Dai bevitori sono stato importunato in altro modo, quindi la risposta è si (magari però meglio chiedere ad una ragazza...).
Gente che col poker (non so se video) ha distrutto la propria famiglia ne ho conosciuta, si anche qui.
Sigarette no...in genere muoiono tacitamente, però campano scatarrando felici e contenti (mio padre in primis - per fortuna c'è ancora -).
Legalizzare la compravendita di armi come la vedresti? Sei mai stato importunato da uno che ti ha puntato una pistola per estorcerti i soldi per un mitra? (sarcastic mode off)
A parte le divergenze ideologiche, massimo rispetto comunque..ormai mi pare chiaro che la vediamo solo in due modi antitetici
La compravendita delle armi e la sua eventuale liberalizzazione sono discorsi interessanti, ma esulano decisamente dal topic. In effetti c'è un fortissima differenza: le armi sono strumenti atti a offendere (di solito gli altri), lo scopo di esse è quindi danneggiare. La droga invece no.
Gli ubriachi possono sicuramente essere importuni; io in particolare mi riferivo all'importunare come diretta conseguenza del bisogno di procurarsi la sostanza, e non come conseguenza delle alterazioni comportamentali indotte dalla sostanza.
Ci sono delle interessanti ricerche sulla correlazione tra cambiamento di sostanza (da alcol a MDMA) e la diminuita violenza negli stadi inglesi, all'inizio degli anni '90 (l'alcol è tornato ad essere la sostanza prediletta dagli hooligans dopo breve tempo, e con esso è tornata la violenza). Non sono ricerche definitive; senza dubbio però le alterazioni date da alcune sostanze, soprattutto alcol, cocaina e anfetamina, portano ad essere importuni ed eventualmente aggressivi più di altre sostanze con effetto opposto, ad esempio cannabis, MDMA ed eroina.
Il punto che più mi interessa però è il primo. Non so che tipo di sostanza usassero i tossicodipendenti che ti hanno dato problemi; come supposizione (non credo tu gli abbia fatto le analisi del sangue) è facile che fossero i classici "tossici", ovvero persone con dipendenza da eroina. L'eroina, come sostanza psicoattiva, non porta assolutamente all'aggressività! E' anzi un potente calmante. E' perciò in questo senso che attribuisco la responsabilità di simili gesti alla situazione sociale che accompagna la sostanza, più che alla sostanza stessa: il bisogno di procurarsi una sostanza illegale porta a frequentare ambienti criminali e ad imparare a relazionarcisi, con tutte le conseguenze del caso; l'altissimo prezzo sul mercato nero costringe ad una condotta criminale per procurarsi la cifra; la completa decadenza dello status sociale annessa a queste condotte conduce alla perdita delle inibizioni sociali. Se - per fare un'ipotesi - l'eroina potesse essere acquistata a prezzi paragonabili a quelli dell'alcol, in maniera legale, il vastissimo mondo dei microcriminali eroinomani (miniera di manodopera per la criminalità organizzata) scomparirebbe.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Siamo passati dalla liberalizzazione della cannabis (possibile, se non altro argomentabile) a quella dell'eroina?
Facciamo che la gente si spari in vena la dose in locali adatti, anzi mettiamo su pure un bello spettacolo, un reality magari...
I tossici vanno curati, non favoriti.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
il vero business dei coffee shop non sta tanto nella vendita di erba, quanto nella vendita dei semi, che producono illegalmente in africa se non sbaglio, per un guadagno davvero davvero alto...
c'è un servizio interessante delle iene a riguardo, con tanto di intervista a un ragazzo italiano che lavora al greenhouse
certo che però se facciamo un discorso più generale, parlando di divertimento, la probabilità di ammazzarsi andando in moto è nettamente superiore a quella di crepare facendosi una cala. Dunque io mi chiedo, lo stato ci tutelerebbe dall'ammazzarci, ma nel primo caso ci guadagna, tramite bolli assicurazioni tasse varie. Nel secondo non ci guadagna niente anzi ci perde. Setto discorso per alcol e siga. Bah, certo è che il tossico dal punto di vista sociale ripungna quasi sempre
"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
certo che però se facciamo un discorso più generale, parlando di divertimento, la probabilità di ammazzarsi andando in moto è nettamente superiore a quella di crepare facendosi una cala. Dunque io mi chiedo, lo stato ci tutelerebbe dall'ammazzarci, ma nel primo caso ci guadagna, tramite bolli assicurazioni tasse varie. Nel secondo non ci guadagna niente anzi ci perde. Setto discorso per alcol e siga. Bah, certo è che il tossico dal punto di vista sociale ripungna quasi sempre
"Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni! "
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