SLA e calciatori

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  • ma_75
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    SLA e calciatori

    E' già il secondo articolo che leggo oggi sull'argomento. Non capisco come mai abbiano pensato proprio di indagare in direzione degli integratori alimentari, considerando che la mallattia ha un'incidenza minima ad esempio nel ciclismo dove pure l'integrazione è molto diffusa e massima nel football americano in cui, viceversa, è diffusissimo il doping anche pesante.

    Sla: fra i calciatori uccide 11,5 volte di più

    Il dato di uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità. Solo ipotesi sulle ragioni



    Stefano Borgonovo ROMA - I professionisti del pallone hanno un rischio sensibilmente maggiore di ammalarsi di sclerosi laterale amiotrofica. Lo indica uno studio condotto dal professor Chiò delle Molinette di Torino su calciatori di serie A e B, un rischio 6,5 volte maggiore rispetto alle persone normali. Lo ha ricordato Nicola Vanacore, epidemiologo all'Istituto Superiore di Sanità, uno dei massimi esperti italiani di Sla, o morbo di Gehrig, tornata alla ribalta dopo la drammatica confessione dell'ex calciatore Stefano Borgonovo, costretto all'immobilità dalla malattia. È proprio di Vanacore l'altro dei due soli studi scientifici italiani sul rapporto epidemiologico tra Sla e calciatori, e i risultati non avevano lasciato dubbi: secondo i suoi dati (che avevano considerato anche i calciatori di serie C), il rischio di mortalità per un calciatore è di 11,5 volte in più. LE CAUSE - Ma quali sono le ragioni di questa frequenza? «Tutte le ipotesi si equivalgono - ha dichiarato Vanacore - dai microtraumi al doping, dai pesticidi sul campo all'uso di antinfiammatori. Noi stiamo seguendo la pista degli integratori alimentari, ma ci vorrà del tempo». La Sla, insomma, resta terribile ma misteriosa: porta alla degenerazione progressiva del sistema nervoso, inibendo man mano la capacità di muoversi ,poi di deglutire, di parlare, di respirare. «Si dovrebbero investire soldi sulla ricerca scientifica - sottolinea Vanarelli - indagando i fattori di rischio, i modelli animali, e così via. Non solo per i calciatori, ovviamente, ma per i 2.500 malati di Sla in Italia. Spero che su questo tema si faccia ricerca anche a prescindere dalla magistratura».
    CASTELLACCI: «NESSUNA PROVA» - «Da sempre studiamo, o cerchiamo di studiare, le motivazioni per cui nell'attività sportiva, com'è stato detto più volte, ci potrebbe essere una percentuale di casi maggiori. È una cosa che, comunque sia, vera o non vera, deve preoccupare e deve portare gli studiosi, specialmente i neurologi, a comprendere le motivazioni». Enrico Castellacci, medico della Nazionale di calcio, interviene dai microfoni di Sky sul caso dell'ex calciatore Stefano Borgonovo, afflitto da Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica). «È l'ennesimo episodio che turba moltissimo - dice il medico, parlando della possibile corrispondenza tra l'attività professionistica e l'insorgenza della malattia -. Io stesso ho organizzato un paio di congressi sulla Sla, ma anche tra gli specialisti che sono venuti non è emersa una sicurezza e una verita» assoluta. Vuol dire che bisogna fare dei passi in avanti e, chiaramente, non bisogna superficializzare il problema». Castellacci spiega che molte sono le ipotesi che collegano sport e Sla: «Sono state fatte tantissime ipotesi, da quelle farmacologiche, a quelle dello stress, a quelle dei traumi. Per questo, quando le ipotesi sono così variegate, è difficile arrivare ad una soluzione».
    CAMPIONI «CAMPIONE» - L'occasione, per i ricercatori, è imperdibile: «Può sembrare cinico, ma il dato epidemiologico sui calciatori ci offre un campione statistico rappresentativo di soggetti più vulnerabili al morbo» chiarisce Vanacore, «un campione che, come tutti i campioni, è più semplice da studiare. Basterebbe investire, far collaborare tutta la comunità scientifica, dall'epidemiologo al chimico, perchè la Sla è una malattia complessa e occorre un'interazione tra professioni diverse».
    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
    ma_75@bodyweb.com
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    • Jun 2007
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    #2
    brutta malattia incurabile speriamo trovino presto una cura

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    • Frattaz
      鏡花 水月
      • Nov 2006
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      #3
      Pensavo lo sla fosse il Service Level Agreement

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      • BLworld
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        • Sep 2008
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        #4
        Sclerosi Laterale Amiotrofica, una delle malattie peggiori che possa colpire un'essere umano. Molti campione dello sport, sopratutto calciatori ne sono rimasti colpiti. Storico il caso accaduto al Gapitano del Genoa, Gianluca Signorini. Veramente una storia toccante. Spero solo che Borgonovo non soffra troppo. Nessuno si merita di fare questa fine.

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        • kei-saa
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          #5
          ritiro fuori il post perchè ci avviciamo al 21:

          21 settembre 2008 - Giornata Nazionale SLA





          Domenica 21 settembre 2008 Giornata Nazionale SLA, i volontari saranno presenti in numerose piazze italiane con gli stand per distribuire materiale informativo sulla SLA. Con un contributo minimo di 10 euro sarà possibile aggiudicarsi una delle 6.000 bottiglie di pregiato Barbera d'Asti DOCG create per l'occasione, in Edizione Limitata.
          La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), conosciuta anche come "Morbo di Lou Gehrig", "malattia di Charcot" o "malattia dei motoneuroni", è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria.
          Esistono due gruppi di motoneuroni; il primo (primo motoneurone o motoneurone centrale o corticale) si trova nella corteccia cerebrale e trasporta il segnale nervoso attraverso prolungamenti che dal cervello arrivano al midollo spinale. Il secondo (2° motoneurone o motoneurone periferico o spinale) è invece formato da cellule nervose che trasportano il segnale dal midollo spinale ai muscoli.
          La SLA è caratterizzata dal fatto che sia il primo che il secondo motoneurone vanno incontro a degenerazione e muoiono. La morte di queste cellule avviene gradualmente nel corso di mesi o anche anni. In tale arco di tempo i motoneuroni rimasti, almeno in parte, sostituiscono nelle proprie funzioni quelle distrutte.
          I primi segni della malattia compaiono quando la perdita progressiva dei motoneuroni supera la capacità di compenso dei motoneuroni superstiti fino ad arrivare ad una progressiva paralisi, ma con risparmio delle funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali (vescicali ed intestinali).
          Generalmente si ammalano di SLA individui adulti di età superiore ai 20 anni, di entrambi i sessi, con maggiore frequenza dopo i 50 anni.
          In Italia si manifestano in media tre nuovi casi di SLA al giorno e si contano circa sei ammalati ogni 100.000 abitanti.
          Per informazioni:
          Sede Nazionale
          Via Clefi, 9
          20146 Milano
          Tel. 199 24 24 66
          Tel. 02 43986673
          Fax. 02 48006252
          Originariamente Scritto da Diegosfgt
          Sei proprio un laplace...
          Originariamente Scritto da Theycallmechobo
          Checco ma cribbio ti stai ombrillendo...
          Originariamente Scritto da WhiteTyson
          ...se facevano diventare grossi si chiamavano "miracoli" non "integratori"

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          • faramir
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            • Jan 2008
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            #6
            Al di là del doping i calciatori vengono imbottiti di antidolorifici come pochi. Avete mai notato quanto ci mette un calciatore a riprendersi dalla ricostruzione di un legamento rispetto ai tempi di recupero di una persona qualuque? Un calciatore torna a muoversi dopo una settimana solo perchè viene bombardato di farmaci in dosi che nessun medico prescriverebbe ad una persona che non abbia urgenza assoluta di tornare in campo.

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            • kei-saa
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              #7
              Originariamente Scritto da faramir Visualizza Messaggio
              Al di là del doping i calciatori vengono imbottiti di antidolorifici come pochi. Avete mai notato quanto ci mette un calciatore a riprendersi dalla ricostruzione di un legamento rispetto ai tempi di recupero di una persona qualuque? Un calciatore torna a muoversi dopo una settimana solo perchè viene bombardato di farmaci in dosi che nessun medico prescriverebbe ad una persona che non abbia urgenza assoluta di tornare in campo.
              vale per tutti gli sport.... e allora come mai questa incidenza disarmante sui calciatori?

              cmq, sostenete la ricerca!
              Originariamente Scritto da Diegosfgt
              Sei proprio un laplace...
              Originariamente Scritto da Theycallmechobo
              Checco ma cribbio ti stai ombrillendo...
              Originariamente Scritto da WhiteTyson
              ...se facevano diventare grossi si chiamavano "miracoli" non "integratori"

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              • faramir
                Bodyweb Advanced
                • Jan 2008
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                #8
                Originariamente Scritto da kei-saa Visualizza Messaggio
                vale per tutti gli sport.... e allora come mai questa incidenza disarmante sui calciatori?

                cmq, sostenete la ricerca!
                Diciamoche vale di più negli sport in cui girano più soldi... Altrove ci si prende più tempo per guarire.

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                • Liam & Me
                  Bad Blake
                  • Dec 2006
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                  • high as a kite
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                  #9
                  Originariamente Scritto da kei-saa Visualizza Messaggio
                  vale per tutti gli sport.... e allora come mai questa incidenza disarmante sui calciatori?

                  cmq, sostenete la ricerca!

                  E' brutto da dire, ma sarebbe bello riuscire a capire dove vanno esattamente queste donazioni per la ricerca..
                  B & B with a little weed










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                  • sailorman
                    Bodyweb Senior
                    • Jan 2008
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                    #10
                    mah... io avevo letto l'articolo del corriere... e tutti i giocatori italiani ke sono affetti da SLA hanno militato nella fiorentina..... caso?
                    sooner or later....

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                    • THETEK
                      Bodyweb Advanced
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                      #11
                      ok scusa sean non avevo letto questa pagina,incollo anche qui l'articolo allora

                      "(AGI) - Roma, 13 nov. - Potrebbe essere l'uso massiccio (se non l'abuso) di integratori alimentari a causare l'elevato numero di casi di SLA tra i calciatori. Una ricerca italiana, condotta dai ricercatori dell'Universita' di Roma "Tor Vergata" e dalla Fondazione S. Lucia, coordinati dalla Prof.ssa Cristina Zona, potrebbe aver svelato il mistero della vera e propria 'epidemia' di Sclerosi Laterale Amiotrofica tra i calciatori.
                      Lo studio ha dimostrato che gli aminoacidi ramificati (BCAA), contenuti negli integratori alimentari, possono causare alterazioni delle cellule nervose rendendole simili a quelle malate di SLA. La ricerca e' stata finanziata dal Ministero della Salute, dall'Istituto Superiore di Sanita' e dalla Wyeth Italia. Una delle ipotesi avanzate dagli studiosi per tentare di spiegare la maggiore incidenza di SLA tra i calciatori italiani rispetto al resto della popolazione, e' proprio l'abuso incontrollato di integratori alimentari assunti dagli atleti per incrementare le prestazioni fisiche e mentali, e per accelerare il recupero fisico dopo una intensa attivita' agonistica. Partendo da questa ipotesi, lo studio condotto dai ricercatori della Capitale ha messo in risalto che sia cellule nervose in vitro esposte agli aminoacidi ramificati che topi di laboratorio alimentati con cibo contenente alte concentrazioni di BCAA, sviluppano delle proprieta' funzionali sovrapponibili a quelle colpite dalla SLA. E' stato quindi individuato per la prima volta un possibile legame tra l'anomala incidenza di SLA nella popolazione calcistica italiana e l'assunzione incontrollata di integratori alimentari contenenti alte dosi di BCAA. I risultati sperimentali, pubblicati sulla rivista internazionale Experimental Neurology, pongono in primo piano l'esigenza di una maggiore informazione e controllo sull'assunzione di sostanze non sottoposte a nessun monitoraggio medico e solo apparentemente innocue. L'incidenza della SLA tra i calciatori e' molto alta rispetto alla media: si contano oltre 40 morti, e diverse decine di casi (da Signorini a Borgonovo): un'incidenza di 143/100.000, dato quasi 24 volte superiore al dato riscontrabile nella popolazione generale (6/100.000 secondo recenti stime). Sul caso era intervenuto anche il magistrato torinese Raffaele Guariniello, che ha indagato per cinque anni su tutti i casi sospetti nel mondo del calcio: le cause ipotizzate finora spaziavano dal sospetto doping all'uso di diserbanti per i campi di calcio, fino ai traumi cerebrali a cui sono sottoposti i calciatori con i colpi di testa.
                      "
                      Originariamente Scritto da andrs92
                      quindi mi state dicendo che i pesi non servono assolutamente a niente per lo sviluppo della massa muscolare?


                      ...ciao ANDRIO...

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                      • JPP
                        Il Sofisticatore
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                        #12
                        dal punto di vista statistico non si tiene conto che uno studio relazionato con altri sport deve considerare il numero di praticanti. Indubbiamente il calcio ha un numero di praticanti enormemente maggiore rispetto per dire alla box o al ciclismo. Magari tenendo conto di questo il numero torna anche
                        "Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"

                        Jpp, prima di lanciarsi con il carrello

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                        • Alberto84
                          Bodyweb Senior
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                          #13
                          Originariamente Scritto da THETEK Visualizza Messaggio
                          ok scusa sean non avevo letto questa pagina,incollo anche qui l'articolo allora

                          "(AGI) - Roma, 13 nov. - Potrebbe essere l'uso massiccio (se non l'abuso) di integratori alimentari a causare l'elevato numero di casi di SLA tra i calciatori. Una ricerca italiana, condotta dai ricercatori dell'Universita' di Roma "Tor Vergata" e dalla Fondazione S. Lucia, coordinati dalla Prof.ssa Cristina Zona, potrebbe aver svelato il mistero della vera e propria 'epidemia' di Sclerosi Laterale Amiotrofica tra i calciatori.
                          Lo studio ha dimostrato che gli aminoacidi ramificati (BCAA), contenuti negli integratori alimentari, possono causare alterazioni delle cellule nervose rendendole simili a quelle malate di SLA. La ricerca e' stata finanziata dal Ministero della Salute, dall'Istituto Superiore di Sanita' e dalla Wyeth Italia. Una delle ipotesi avanzate dagli studiosi per tentare di spiegare la maggiore incidenza di SLA tra i calciatori italiani rispetto al resto della popolazione, e' proprio l'abuso incontrollato di integratori alimentari assunti dagli atleti per incrementare le prestazioni fisiche e mentali, e per accelerare il recupero fisico dopo una intensa attivita' agonistica. Partendo da questa ipotesi, lo studio condotto dai ricercatori della Capitale ha messo in risalto che sia cellule nervose in vitro esposte agli aminoacidi ramificati che topi di laboratorio alimentati con cibo contenente alte concentrazioni di BCAA, sviluppano delle proprieta' funzionali sovrapponibili a quelle colpite dalla SLA. E' stato quindi individuato per la prima volta un possibile legame tra l'anomala incidenza di SLA nella popolazione calcistica italiana e l'assunzione incontrollata di integratori alimentari contenenti alte dosi di BCAA. I risultati sperimentali, pubblicati sulla rivista internazionale Experimental Neurology, pongono in primo piano l'esigenza di una maggiore informazione e controllo sull'assunzione di sostanze non sottoposte a nessun monitoraggio medico e solo apparentemente innocue. L'incidenza della SLA tra i calciatori e' molto alta rispetto alla media: si contano oltre 40 morti, e diverse decine di casi (da Signorini a Borgonovo): un'incidenza di 143/100.000, dato quasi 24 volte superiore al dato riscontrabile nella popolazione generale (6/100.000 secondo recenti stime). Sul caso era intervenuto anche il magistrato torinese Raffaele Guariniello, che ha indagato per cinque anni su tutti i casi sospetti nel mondo del calcio: le cause ipotizzate finora spaziavano dal sospetto doping all'uso di diserbanti per i campi di calcio, fino ai traumi cerebrali a cui sono sottoposti i calciatori con i colpi di testa."
                          Mio fratello mi ha inviato questo articolo per sapere che ne penso....difficile da dire: certo il dato qualche sospetto te lo fa veniore, ma i BCAA non sono l' unica differenza tra un calciatore professionista e il cittadino medio, quindi non dovrebbe essere cosi' immediato additare I BCAA. Per di piu' non avevano dimostrato poche settimane fa che i BCAA allungassero considerevolmente la vita di animali da laboratorio???..la scienza e' un po' pericolosa, perche' con i giusti cirteri si puo' spiegare tutto e' il contrario di tutto.
                          L' idea che io mi son fatto cmq e' che per tuttee sostanze si tratta di una bilancia benifici-danni, in cui e' difficile valutare quali pesino di piu': es. Vit E da sempre e' stimato antiossidante dai mille benifici, tra cui protezione dall' ischemia cardiaca. LA settomana scorsa nel Pharmacutical Journal ho letto di uno che dimostra che la Vit E aumenti significativamente il rischio di emorragia cerebrale.

                          Bisogna capire che in natura ogni sostanza non nasce magicamente per medicare l'uomo e anche nei prodotti sintetici e' utopistico immaginare di creare qualcosa che sia totalmente benifico, senza side-effects. Gli stessi alimenti, di cui siamo dipendenti, hanno i loro effetti collaterali. Il problema sta nel capire quando i benifici superanno i danni.
                          Last edited by Alberto84; 17-11-2010, 14:31:41.

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                          • ma_75
                            Super Moderator
                            • Sep 2006
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                            #14
                            Non so se qualcuno di voi ha mai letto il libro dell'ex calciatore Petrini o visto il documentario su Sky. Altro che BCAA...prendevano di tutto, senza sapere nemmeno cosa fosse, per via intramuscolare. Mi chiedo come si faccia, senza sapere per certo cosa i calciatori degli anni '70-'80 prendessero, a dire che siano i BCAA i responsabili.
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                            • ikuape86
                              L' oristanese pizzaiolo
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                              • Oristano
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                              #15
                              è da tempo che le case farmaceutiche cercano in tutti i modi di screditare gli integratori che, checchè se ne dica, hanno effetti molto positivi e a volte, ad alte dosi(parlo ad esempio di vitamine quali c ed E), sostituiscono completamente(Parere personale) le stramaledette medicine prodotte da industrie criminali....basta fare una piccola ricerca sul codex alimentarius....

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