E i bagnanti contestano Briatore:
via dalla baia
PORTO CERVO — Appena inaugurato il Billionaire Rubacuori, nuovo locale della catena di Flavio Briatore in Sardegna, è già bersaglio di contestazioni: un centinaio di persone sulla spiaggia di Capriccioli (una delle più belle della Costa Smeralda) ha protestato per lo sbarco di tre gommoni che portavano a terra Briatore, Elisabetta Gregoraci e alcune decine di vip.
Il locale, un ristorante-bar, è vicinissimo alla spiaggia. I gommoni disturbavano i bagnanti, fra i quali molti bambini. Urla, improperi, battibecchi: «Andate via! Vergogna! Cafoni, tornate a casa!». Applausi ironici, da un gruppo è partita una salve di «gavettoni»: papà e mamme infuriati hanno riempito d'acqua i secchielli dei bambini e li hanno lanciati contro una pattuglia di vip che comprendeva alcuni americani e una vistosissima bellezza fasciata da un superaderente lamè d'argento, inzuppandoli. Sbarco e contestazioni ieri nel primissimo pomeriggio. Il Rubacuori è il gemello day del più famoso Billionaire night, che dalla collina di Pantoggia domina Porto Cervo e il golfo del Pevero. Fino alla scorsa estate a ridosso della spiaggia di Capriccioli c'era un piccolo bar, quasi un chiosco. Briatore lo ha rilevato e ne ha fatto un ritrovo per i proprietari (e i loro ospiti) dei grandi yacht all'ancora fra la spiaggia di Liscia Ruja e Cala di Volpe: ristorante circondato da tende bianche a mo' di vele, tettoie e «mura» di canne per proteggere la privacy, tappeti rossi, atmosfera esotica, ragazze col sorriso stampato e di giallo vestite. Ma la prima giornata non è andata bene.
Capriccioli è sempre stata una spiaggia per famiglie, ieri erano più di mille a fare il bagno. «Non possono venire fino a riva con i gommoni, è pericoloso», ha protestato una signora romana. Nel primo gommone c'erano Briatore e la Gregoraci, che si sono fatti largo protetti dagli uomini della scorta e le contestazioni si sono limitate a qualche mormorio. Poi è sbarcato Emilio Fede e sono partiti fischi e grida. I più decisi fra i turisti hanno cercato di impedire al terzo gommone di prendere terra. Più tardi è riapparso Briatore: «Ma come – ha obiettato – noi siamo così carini e poi veniamo ricompensati così. Qui chiudo tutto. Pago le tasse, è un mio diritto».
via dalla baia
PORTO CERVO — Appena inaugurato il Billionaire Rubacuori, nuovo locale della catena di Flavio Briatore in Sardegna, è già bersaglio di contestazioni: un centinaio di persone sulla spiaggia di Capriccioli (una delle più belle della Costa Smeralda) ha protestato per lo sbarco di tre gommoni che portavano a terra Briatore, Elisabetta Gregoraci e alcune decine di vip.
Il locale, un ristorante-bar, è vicinissimo alla spiaggia. I gommoni disturbavano i bagnanti, fra i quali molti bambini. Urla, improperi, battibecchi: «Andate via! Vergogna! Cafoni, tornate a casa!». Applausi ironici, da un gruppo è partita una salve di «gavettoni»: papà e mamme infuriati hanno riempito d'acqua i secchielli dei bambini e li hanno lanciati contro una pattuglia di vip che comprendeva alcuni americani e una vistosissima bellezza fasciata da un superaderente lamè d'argento, inzuppandoli. Sbarco e contestazioni ieri nel primissimo pomeriggio. Il Rubacuori è il gemello day del più famoso Billionaire night, che dalla collina di Pantoggia domina Porto Cervo e il golfo del Pevero. Fino alla scorsa estate a ridosso della spiaggia di Capriccioli c'era un piccolo bar, quasi un chiosco. Briatore lo ha rilevato e ne ha fatto un ritrovo per i proprietari (e i loro ospiti) dei grandi yacht all'ancora fra la spiaggia di Liscia Ruja e Cala di Volpe: ristorante circondato da tende bianche a mo' di vele, tettoie e «mura» di canne per proteggere la privacy, tappeti rossi, atmosfera esotica, ragazze col sorriso stampato e di giallo vestite. Ma la prima giornata non è andata bene.
Capriccioli è sempre stata una spiaggia per famiglie, ieri erano più di mille a fare il bagno. «Non possono venire fino a riva con i gommoni, è pericoloso», ha protestato una signora romana. Nel primo gommone c'erano Briatore e la Gregoraci, che si sono fatti largo protetti dagli uomini della scorta e le contestazioni si sono limitate a qualche mormorio. Poi è sbarcato Emilio Fede e sono partiti fischi e grida. I più decisi fra i turisti hanno cercato di impedire al terzo gommone di prendere terra. Più tardi è riapparso Briatore: «Ma come – ha obiettato – noi siamo così carini e poi veniamo ricompensati così. Qui chiudo tutto. Pago le tasse, è un mio diritto».
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