nelle moderne tabelle di allenamento, occorre non pensare in termini di mono e multi ma di sistemi di allenamento consecutivi, integrati, sovrapponibili e chi più ne ha più ne metta.
c'è un adagio che dice "everything works, nothing works forever".
Senza scomodare gli allenamenti dei "pro", che comunque sono indicatori molto importanti, direi che per i comuni mortali, è importante saper utilizzare un certo numero di programmi con variazioni di intensità, volumi, recuperi, esercizi, ritmi esecutivi, ovviamente entro dei limiti personali ben conosciuti.
Questi limiti ben conosciuti sono l'aspetto più sottovalutato la cui importanza è fondamentale per raggiungere gli obbiettivi auspicati.
Oggi si vorrebbe essere ipertrofici e forti allo stesso modo, e ci si sbatte tra mono e multi.
L'idea vincente, da sempre, non è tanto il modello seguito, quanto la forte carica motivazionale e l'essere sicuri che quanto si svolga sia effettivamente qualcosa per cui valga la pena di faticare e sudare.
Ma nella maggior parte dei casi non è così.
c'è un adagio che dice "everything works, nothing works forever".
Senza scomodare gli allenamenti dei "pro", che comunque sono indicatori molto importanti, direi che per i comuni mortali, è importante saper utilizzare un certo numero di programmi con variazioni di intensità, volumi, recuperi, esercizi, ritmi esecutivi, ovviamente entro dei limiti personali ben conosciuti.
Questi limiti ben conosciuti sono l'aspetto più sottovalutato la cui importanza è fondamentale per raggiungere gli obbiettivi auspicati.
Oggi si vorrebbe essere ipertrofici e forti allo stesso modo, e ci si sbatte tra mono e multi.
L'idea vincente, da sempre, non è tanto il modello seguito, quanto la forte carica motivazionale e l'essere sicuri che quanto si svolga sia effettivamente qualcosa per cui valga la pena di faticare e sudare.
Ma nella maggior parte dei casi non è così.
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