Ormone della crescita (GH)
Procediamo nel nostro “iter” d'analisi delle sostanze chiave per il successo nel nostro sport, parlando di un altro ormone, la cui importanza in termini d'anabolismo è pressocchè pari a quella del testosterone. Tale ormone risponde al nome di GH . GH è una sigla che sta per “growth hormon” , ossia ormone della crescita, da altri chiamato STH , la cui sigla sta per ormone somatotropo. Tale ormone fu scoperto nel 1921 da Evans e estratto solo nel 1944 da Evans e Li.
Dal punto di vista chimico il GH non è un ormone steroideo come il testosterone, per cui non deriva né dal colesterolo, nè da altri steroli, bensì è un ormone di natura peptidica , costituito da una sequenza di 191 aminoacidi.
Viene secreto in dosi fisiologiche a livello dell'ipofisi sotto forma di un precursore, il GRH (growth releasing hormone) ed è l'ormone preposto ai processi di crescita dell'individuo, per cui la sua secrezione diminuisce con l'avanzare dell'età . La concentrazione a livello ematico del GH varia da 1 a 5 ng/ml , ma il problema è che già dopo il 18esimo anno d'eta la secrezione di GH diminuisce progressivamente e lo fa al ritmo del 14 % ogni dieci anni circa. Al pari del testosterone, noi bodybuilder siamo a conoscenza degli effetti anabolici e anche dimagranti del GH, ma molti di noi non sanno come il GH sia coinvolto per promuovere tali effetti, per cui anche qui mi sembra doveroso definire il meccanismo d'azione di quest'ormone. Il GH, a differenza del testosterone, non ha i suoi recettori all'interno della cellula, bensì sulla superficie della membrana cellulare. I recettori per il GH sono ubiquitari , per cui la risposta biologica all'ormone si svolge in tutto l'organismo, anche se comunque la maggiorparte di tali recettori si trovano a livello degli epatociti, ossia le cellule epatiche, per cui è il fegato l'organo bersaglio principale di questo ormone. Quando il GH si lega ai recettori dell'epatocita e agli altri recettori, vengono rilasciati due altri importantissimi ormoni, noti sotto il nome di fattori di crescita insulino-simile di classe I e II (IGF-1 e IGF-2) . Quest'ultimi fattori, così chiamati perchè hanno una struttura chimica simile a quella dell'insulina, vengono anche sintetizzati a livello renale. I fattori di crescita, una volta sintetizzati da fegato e reni, prendono la via del torrente ematico e trasportati in zone periferiche, quali il tessuto muscolare. Ivi esplicano attività mitotica nelle cellule satellite. Le cellule satellite sono delle cellule pro-muscolo , cioè cellule precursori delle vere e proprie cellule muscolari. Avere attività mitotica a livello di tali cellule significa che suddetti fattori promuovono la loro divisione e la trasformazione di queste in cellule muscolari vere e proprie. Lo stesso GH comunque sembra avere effetti diretti sull'anabolismo. Infatti, quando si lega a specifici recettori periferici, il GH stimola direttamente la sintesi del DNA, la sintesi di mRNA, di ribosomi e soprattutto (parole liete per il bodybuilder) la captazione di aminoacidi da parte del muscolo e l'incorporazione di questi in nuove proteine. In realtà la scienza non sa ancora con certezza se gli effetti del GH siano dovuti al solo GH, oppure all'azione di mediazione del suo effetto biologico da parte delle IGF-1 e IGF-2.
Da molto tempo i bodybuilder sanno che il GH è un potente agente lipolitico . Il GH viene secreto in risposta ad un'azione ipoglicemizzante dell'insulina. L'insulina infatti “spazza” via il glucosio dal sangue, per polimerizzarlo a livello epatico sotto forma di glicogeno. Quando però digiuniamo l'insulina avrà già spazzato gran parte del glucosio nel sangue, per cui si ha ipoglicemia. In risposta ad essa viene secreto il GH, che determina la lipolisi e l'assunzione di acidi grassi da parte del tessuto muscolare per scopi energetici. Un forte aiuto quindi ci proviene da questo ormone in termini di anabolismo (quindi aumento di massa) e di lipolisi (perdita di grasso). Finita la lezione, vediamo ora le strategie da utilizzare per incrementare la secrezione endogena di questo ormone. Il primo aiuto ci proviene dalla dieta . Mangiando la sera un pasto a base di proteine e una quantità media di grassi, impediamo al corpo di produrre eccessiva insulina, in quanto non abbiamo un aumento della glicemia a livello ematico. Siamo quindi in una situazione di bassi livelli di glucosio (ipoglicemia), il cui risultato si tradurrà in un aumento nella secrezione del GH notturno. Quindi il non mangiare carboidrati la sera non è una tecnica senza raziocinio alcuno, bensì sostenuta da fondamenti scientifici. Un altro importante fattore sembra essere l'allenamento . Fare serie brevi ed intensissime con tempi di recupero inferiori a un minuto, sembra favorire in modo ottimale la secrezione di GH. Normalmente infatti si registrano incrementi di GH dopo un tipico allenamento intenso. Oltre a dieta e allenamento, vi sono delle sostanze in grado di aumentare sensibilmente i livelli di GH. Sono due peptidi che prendono il nome di ornitina ed arginina. Chimicamente l'ornitina è un aminoacido non essenziale che risponde alla formula di acido 2,5-diaminovalerianico. Dell'ornitina viene usato in integrazione, il suo sale, che prende il nome di OKG (ornitina alfachetoglutarato). E' un integratore a dir poco eccezionale per i suoi molteplici effetti, fra cui annoveriamo l'azione disintossicante dall'ammoniaca a livello sanguigno, che risulta benefica soprattutto per chi, come noi, segue un allenamento intenso e una dieta iperproteica, in quanto l'ammoniaca è sia un prodotto di scarto delle proteine, che un metabolita che si forma in risposta ad un allenamento intenso ad azione potenzialmente tossica per tutto l'organismo.
Poichè è coinvolto in tale processo disintossicante, l'OKG fornisce all'atleta un aumento nella performance sportiva, in quanto riduce l'affaticamento muscolare e accorcia i tempi di recupero. Tutto ciò si traduce in allenamenti più intensi, atti a stimolare ancora di più l'anabolismo.
L'OKG inoltre migliora la risposta del sistema immunitario ad agenti patogeni e aumenta la sintesi di glutammina , esplicando un effetto anticatabolico.
L'OKG è comunque più conosciuto per i suoi effetti in ambito di innalzamento del GH, ma anche delle IGF-1, del cui ruolo anabolico ne ho già parlato in precedenza. Quindi l'OKG agirebbe su due fronti: innalzamento del GH e dell'IGF-1, ovviamente aumentando sensibilmente l'effetto anabolico.
Anche l'arginina sembra promuovere lo stesso effetto dell'ornitina sull' innalzamento del GH . L'arginina è, al pari dell'ornitina, un amminoacido non essenziale, molto diffuso in natura in quanto lo si può ritrovare in una grande varietà d'alimenti.L'arginina, è anche una sostanza a potente azione immunostimolante , e favorisce il rilascio di ossido nitrico (NO) . L'ossido nitrico, che è un radicale libero stabilizzato, è un mediatore molto importante per il rilascio del GH, oltre che essere un inibitore dell'aggregazione piastrinica, per cui limita la possibilità di formazione di trombi , ossia coaguli del sangue a livello dei vasi. Arginina e ornitina quindi usati in integrazione, rappresentano un valido aiuto naturale, sicuro e privo d' effetti collaterali per l'aumento endogeno dell GH.
Mirko Carta