Di Prodi si dice che….
Giornali e riviste lo descrivono come il peggior uomo che sia stato al vertice della massima istituzione europea
Prodi è una vergogna nazionale
di Watergate
Ieri a Torino Romano Prodi, con la sua solita prosopopea e maschera da uomo serio, ha raccontato la vicenda di Berlusconi impegnato nella disputa contro Martin Schultz al Parlamento Europeo. Ha detto di essersi profondamente vergognato: io c’ero, mi sono coperto la faccia con le mani dalla vergogna.
Ecco invece come ci copriva di vergogna lui, e noi tenuti all’oscuro dalla stampa di regime:
Romano Prodi: “le gaffes lastricano la sua strada”. In quasi tutti i governi (europei) cresce l’irritazione verso l’uomo al vertice della più importante istituzione europea. E, quel che è quasi peggio per l’uomo e per il suo incarico, Prodi sempre meno viene preso sul serio.
(Die Welt 17/07/2001) E meno male che il loro slogan è “La serietà al Governo”. Roba da matti.
Prodi è un problema per l’Europa, non essendoci modo per agevolarne l’uscita e non essendoci cenni di dimissioni volontarie i leader europei hanno la possibilità di lavoraci assieme, il che puo’ essere impossibile, o più spesso di lavoragli attorno.
(Times 02/02/2002)
Per la stampa europea e anche mondiale, la questione è chiara da tempo: Romano Prodi è il peggior presidente che la Commissione abbia mai avuto. Sotto il suo regno, l’esecutivo europeo ha perso la sua autorità sia morale che politica. Non è un caso se parla sempre meno ai Consigli europei dei capi di stato e di governo: l’ottobre scorso, al summit d’autunno sull’economia, l’uomo semplicemente non ha detto una parola, sebbene l’economia sia appunto la materia naturale della Commissione. Un solo paese ignora tutto di questa triste realtà: l’Italia.
(Liberation 27 Settembre 2003)
L’operato di Prodi a Bruxelles, benché deriso in quasi tutta Europa, è motivo di orgoglio per molti italiani.
(Times 17 Maggio 2004) Poveri noi, in mano a quattro comunisti che lo beatificano.
“La performance di Romano Prodi come presidente della commissione europea è stata orrenda. L’ex premier italiano è l’uomo sbagliato per l’incarico. Non ha dimostrato né larghezza di vedute né l’attenzione ai dettagli richiesta per uno dei ruoli più difficili del mondo. Manager incapace, non sa comunicare, con un’allarmante propensione alle gaffe”
(The Financial Times 27 maggio 2004)
Romano Prodi, dal bilancio discusso, lascia una commissione indebolita … senza carisma, pessimo comunicatore, Romano Prodi è accusato di lasciare un’Europa senza progetto e una commissione che non ha più l’attenzione dei capi di Stato e di governo. Sotto la sua presidenza la Commissione non è stata in grado di rappresentare l’Europa sulla scena internazionale … Prodi è stato anche regolarmente accusato di utilizzare le sue funzioni a Bruxelles per pesare sulla politica italiana.
(Le Monde 21/06/2004 )
(Prodi) non sa parlare, non sa imporre l’autorità della commissione sugli egoismi nazionali, non ha alcuna capacità di pensare in grande e presentare una visione strategica del futuro dell’Unione.
(Der Spiegel 10/10/2004 )
Prodi: Un dilettante catapultato su una poltrona troppo importante per lui.
(The Financial Times 10/10/2004)
(…) He talked up his achievements, but critics declared him the worst president in the history of the EU. (…) Charles Grant, the europhile director of the Centre for European Reform think-tank, said: He has been the most unsuccessful president in the history of the EU. (…) He came to power saying that his priority was to purge the EU’s institutions of fraud, but last year it emerged that millions of euros had vanished without trace into secret bank accounts opened by the officials of Eurostat, the EU’s statistical agency.
(Times, 26 ottobre 2004)
Capito? Mentre lui parlava di obbiettivi raggiunti e di lotta alle frodi comunitarie, qualcuno gli faceva notare che parecchi milioni di euro erano svaniti come neve al sole, senza lasciare traccia, ma dove secondo voi? Nei conti segreti aperti da funzionari dell’Eurostat. Aveva la truffa sotto il naso e cianciava di combatterla. Lui, il peggior presidente della storia.
Altre note reazioni:
Al momento della nomina di Prodi, Helmut Kohl esclama: “ma siete matti?” (e dovrebbe essere suo amico).
Il Financial Times traccia il giudizio finale sulla sua presidenza: “Performance Orribile”.
Dulcis in fundo:
Emma Bonino: Prodi, cervello piatto. Oggi la Bonino è una sua fedele alleata.
Quando uscì di carica qualcuno si peritò di tracciarne un bilancio equilibrato, il miglior giudizio era questo:
Graham Mather, president of the right-leaning European Policy Forum, said: “He’s shown no understanding of the market-opening and foreign policy agenda. He’s shown no intellectual leadership, and has been prone to many gaffes.” Times, 26-10-2004
Strepitoso il marmo tombale che gli piazza un giornale come Liberation:
According to Jean Quatremer, the veteran correspondent of Libération in Brussels, the world’s press agrees that Romano Prodi is the worst President of the European Commission ever. The Eurostat affair, which has destroyed any pretence that the reputation of the Prodi Commission has cleaned up the act of its predecessor, comes after a long period in which the President himself has seen his own authority ebb away remorselessly. At last October’s economic summit, he literally said nothing, even though the economy is supposed to be the Commission’s patch. The only country which is not aware of Prodi’s terrible reputation, says Quatremer, is Italy. This is because the majority of the press is hostile to the Berlusconi government, and sees in Romano Prodi the man who has the greatest chances of beating him (Trad. dal fancese, Liberation 27 settembre 2003, vedi sopra, con aggiunta dell’European Foundation).
Per chi non conosce l’inglese (la traduzione parziale è nel primo passaggio sopra): Secondo Jean Quatremer, corrispondente storico di Liberation da Bruxelles, tutta la stampa mondiale considera Prodi il peggior presidente di commissione mai visto. L’affaire Eurostat, che ha distrutto ogni minima speranza di veder mutate le cose rispetto ai predecessori, arriva dopo un lungo periodo nel quale il presidente ha perso autorevolezza senza nemmeno rendersi conto. Da ultimo, nel summit dei ministri economici di Ottobre, non ha detto nulla… il solo stato nel quale Prodi non ha una terribile reputazione è l’Italia. Questo è dovuto al fatto che la maggioranza della stampa è ostile al governo Berlusconi e vede in Romano Prodi un uomo che ha grandi possibilità di batterlo.
Già. Peccato che il mio blog ieri abbia raggiunto solo 900 visite e 1400 pagine, con il contatore bloccato a metà pomeriggio e nonostante l’intoppo dei commenti dalle 17 in poi. Dovevano leggermi gli indecisi, per orientarsi bene prima di decidere.
Questo è l’uomo che si vergogna di Berlusconi e che pretende di governarci. L’uomo che la Bbc ha recentemente (ed efficacemente) descritto così: “Mr Prodi does not lead his own party – he is the creature of other forces.”
Giornali e riviste lo descrivono come il peggior uomo che sia stato al vertice della massima istituzione europea
Prodi è una vergogna nazionale
di Watergate
Ieri a Torino Romano Prodi, con la sua solita prosopopea e maschera da uomo serio, ha raccontato la vicenda di Berlusconi impegnato nella disputa contro Martin Schultz al Parlamento Europeo. Ha detto di essersi profondamente vergognato: io c’ero, mi sono coperto la faccia con le mani dalla vergogna.
Ecco invece come ci copriva di vergogna lui, e noi tenuti all’oscuro dalla stampa di regime:
Romano Prodi: “le gaffes lastricano la sua strada”. In quasi tutti i governi (europei) cresce l’irritazione verso l’uomo al vertice della più importante istituzione europea. E, quel che è quasi peggio per l’uomo e per il suo incarico, Prodi sempre meno viene preso sul serio.
(Die Welt 17/07/2001) E meno male che il loro slogan è “La serietà al Governo”. Roba da matti.
Prodi è un problema per l’Europa, non essendoci modo per agevolarne l’uscita e non essendoci cenni di dimissioni volontarie i leader europei hanno la possibilità di lavoraci assieme, il che puo’ essere impossibile, o più spesso di lavoragli attorno.
(Times 02/02/2002)
Per la stampa europea e anche mondiale, la questione è chiara da tempo: Romano Prodi è il peggior presidente che la Commissione abbia mai avuto. Sotto il suo regno, l’esecutivo europeo ha perso la sua autorità sia morale che politica. Non è un caso se parla sempre meno ai Consigli europei dei capi di stato e di governo: l’ottobre scorso, al summit d’autunno sull’economia, l’uomo semplicemente non ha detto una parola, sebbene l’economia sia appunto la materia naturale della Commissione. Un solo paese ignora tutto di questa triste realtà: l’Italia.
(Liberation 27 Settembre 2003)
L’operato di Prodi a Bruxelles, benché deriso in quasi tutta Europa, è motivo di orgoglio per molti italiani.
(Times 17 Maggio 2004) Poveri noi, in mano a quattro comunisti che lo beatificano.
“La performance di Romano Prodi come presidente della commissione europea è stata orrenda. L’ex premier italiano è l’uomo sbagliato per l’incarico. Non ha dimostrato né larghezza di vedute né l’attenzione ai dettagli richiesta per uno dei ruoli più difficili del mondo. Manager incapace, non sa comunicare, con un’allarmante propensione alle gaffe”
(The Financial Times 27 maggio 2004)
Romano Prodi, dal bilancio discusso, lascia una commissione indebolita … senza carisma, pessimo comunicatore, Romano Prodi è accusato di lasciare un’Europa senza progetto e una commissione che non ha più l’attenzione dei capi di Stato e di governo. Sotto la sua presidenza la Commissione non è stata in grado di rappresentare l’Europa sulla scena internazionale … Prodi è stato anche regolarmente accusato di utilizzare le sue funzioni a Bruxelles per pesare sulla politica italiana.
(Le Monde 21/06/2004 )
(Prodi) non sa parlare, non sa imporre l’autorità della commissione sugli egoismi nazionali, non ha alcuna capacità di pensare in grande e presentare una visione strategica del futuro dell’Unione.
(Der Spiegel 10/10/2004 )
Prodi: Un dilettante catapultato su una poltrona troppo importante per lui.
(The Financial Times 10/10/2004)
(…) He talked up his achievements, but critics declared him the worst president in the history of the EU. (…) Charles Grant, the europhile director of the Centre for European Reform think-tank, said: He has been the most unsuccessful president in the history of the EU. (…) He came to power saying that his priority was to purge the EU’s institutions of fraud, but last year it emerged that millions of euros had vanished without trace into secret bank accounts opened by the officials of Eurostat, the EU’s statistical agency.
(Times, 26 ottobre 2004)
Capito? Mentre lui parlava di obbiettivi raggiunti e di lotta alle frodi comunitarie, qualcuno gli faceva notare che parecchi milioni di euro erano svaniti come neve al sole, senza lasciare traccia, ma dove secondo voi? Nei conti segreti aperti da funzionari dell’Eurostat. Aveva la truffa sotto il naso e cianciava di combatterla. Lui, il peggior presidente della storia.
Altre note reazioni:
Al momento della nomina di Prodi, Helmut Kohl esclama: “ma siete matti?” (e dovrebbe essere suo amico).
Il Financial Times traccia il giudizio finale sulla sua presidenza: “Performance Orribile”.
Dulcis in fundo:
Emma Bonino: Prodi, cervello piatto. Oggi la Bonino è una sua fedele alleata.
Quando uscì di carica qualcuno si peritò di tracciarne un bilancio equilibrato, il miglior giudizio era questo:
Graham Mather, president of the right-leaning European Policy Forum, said: “He’s shown no understanding of the market-opening and foreign policy agenda. He’s shown no intellectual leadership, and has been prone to many gaffes.” Times, 26-10-2004
Strepitoso il marmo tombale che gli piazza un giornale come Liberation:
According to Jean Quatremer, the veteran correspondent of Libération in Brussels, the world’s press agrees that Romano Prodi is the worst President of the European Commission ever. The Eurostat affair, which has destroyed any pretence that the reputation of the Prodi Commission has cleaned up the act of its predecessor, comes after a long period in which the President himself has seen his own authority ebb away remorselessly. At last October’s economic summit, he literally said nothing, even though the economy is supposed to be the Commission’s patch. The only country which is not aware of Prodi’s terrible reputation, says Quatremer, is Italy. This is because the majority of the press is hostile to the Berlusconi government, and sees in Romano Prodi the man who has the greatest chances of beating him (Trad. dal fancese, Liberation 27 settembre 2003, vedi sopra, con aggiunta dell’European Foundation).
Per chi non conosce l’inglese (la traduzione parziale è nel primo passaggio sopra): Secondo Jean Quatremer, corrispondente storico di Liberation da Bruxelles, tutta la stampa mondiale considera Prodi il peggior presidente di commissione mai visto. L’affaire Eurostat, che ha distrutto ogni minima speranza di veder mutate le cose rispetto ai predecessori, arriva dopo un lungo periodo nel quale il presidente ha perso autorevolezza senza nemmeno rendersi conto. Da ultimo, nel summit dei ministri economici di Ottobre, non ha detto nulla… il solo stato nel quale Prodi non ha una terribile reputazione è l’Italia. Questo è dovuto al fatto che la maggioranza della stampa è ostile al governo Berlusconi e vede in Romano Prodi un uomo che ha grandi possibilità di batterlo.
Già. Peccato che il mio blog ieri abbia raggiunto solo 900 visite e 1400 pagine, con il contatore bloccato a metà pomeriggio e nonostante l’intoppo dei commenti dalle 17 in poi. Dovevano leggermi gli indecisi, per orientarsi bene prima di decidere.
Questo è l’uomo che si vergogna di Berlusconi e che pretende di governarci. L’uomo che la Bbc ha recentemente (ed efficacemente) descritto così: “Mr Prodi does not lead his own party – he is the creature of other forces.”
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