... io ci provo, faccio progetti futuri, sono fiero di me quando realizzo che delle mutande di Roberto Cavalli non me ne frega un *****, e provo pietà per coloro che invece ne fanno una ragione di vita.
Insomma gli obbiettivi della mia vita sono molti e mi fanno sentire vivo, mi danno l'energia per svegliarmi e darmi da fare.
Avere (non necessariamente possedere) un tetto, concretizzare in un disco le canzoni che scrivo, avere la certezza di un lavoro non precario, programmare la settimana bianca o il viaggio in barca che farò d'estate... oppure cambiare vita e renderla diversa dal modello appreso sin dall'infanzia da questa società drogata dal consumismo. Per esempio andando a vivere a Bora Bora, riparare i motori delle barche da pesca di giorno e fare surf all'imbrunire.
Di castelli in aria me ne faccio molti quando sto in macchina e vado a lavoro ma poi, superato il ponte della tangenziale su viale tor di quinto, vedo sulla destra un gruppo di persone, tutte le mattine, anche quando vado a lavoro alle 6 anche quando c'è vento e freddo come oggi.
Sono esseri umani come me, molti probabilmente anche più capaci e intelligenti di me, che attendono che qualcuno si fermi e li carichi per qualche lavoro di manovalanza "alla giornata". Questa gente non può fantasticare su nulla.
Beh, mi passa la voglia di essere contento, di fare progetti, di essere onesto, di credere nelle istituzioni nella giustizia e mi sale l'odio per chi ha il potere, per chi governa, per chi crea leggi solo per tutelare i propri interessi, per il superfluo, per ROBERTO CAVALLI, per DOLCE E GABBANA, per DIOR, per le pelliccie, per i televisori al plasma, per la TELEVISIONE in generale che ipnotizza soprattutto bambini e anziani, per le discoteche, per l'informazione disinformazione che subiamo quotidianamente, per i genitori che viziano i ragazzi di 16 anni con minicar, cellulari, scarpe Paciotti, ipod, navigatori satellitari.
Non ce la faccio ad essere felice, a godermi quello che ho.
e non sono riuscito a rendere felice chi voleva essere felice con me.
(scritto da un mio amico)
Insomma gli obbiettivi della mia vita sono molti e mi fanno sentire vivo, mi danno l'energia per svegliarmi e darmi da fare.
Avere (non necessariamente possedere) un tetto, concretizzare in un disco le canzoni che scrivo, avere la certezza di un lavoro non precario, programmare la settimana bianca o il viaggio in barca che farò d'estate... oppure cambiare vita e renderla diversa dal modello appreso sin dall'infanzia da questa società drogata dal consumismo. Per esempio andando a vivere a Bora Bora, riparare i motori delle barche da pesca di giorno e fare surf all'imbrunire.
Di castelli in aria me ne faccio molti quando sto in macchina e vado a lavoro ma poi, superato il ponte della tangenziale su viale tor di quinto, vedo sulla destra un gruppo di persone, tutte le mattine, anche quando vado a lavoro alle 6 anche quando c'è vento e freddo come oggi.
Sono esseri umani come me, molti probabilmente anche più capaci e intelligenti di me, che attendono che qualcuno si fermi e li carichi per qualche lavoro di manovalanza "alla giornata". Questa gente non può fantasticare su nulla.
Beh, mi passa la voglia di essere contento, di fare progetti, di essere onesto, di credere nelle istituzioni nella giustizia e mi sale l'odio per chi ha il potere, per chi governa, per chi crea leggi solo per tutelare i propri interessi, per il superfluo, per ROBERTO CAVALLI, per DOLCE E GABBANA, per DIOR, per le pelliccie, per i televisori al plasma, per la TELEVISIONE in generale che ipnotizza soprattutto bambini e anziani, per le discoteche, per l'informazione disinformazione che subiamo quotidianamente, per i genitori che viziano i ragazzi di 16 anni con minicar, cellulari, scarpe Paciotti, ipod, navigatori satellitari.
Non ce la faccio ad essere felice, a godermi quello che ho.
e non sono riuscito a rendere felice chi voleva essere felice con me.
(scritto da un mio amico)
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