UNABOMBER è tornato a dettare il gioco.
Unabomber ha riaperto ieri la sfida con le forze di polizia, facendo ritrovare, sotto la sella di una bicicletta, un nuovo ordigno esplosivo a Portogruaro, la cittadina veneta che è diventata l'epicentro in questi 11 anni delle gesta del criminale.
Ma questa volta l'attentato è fallito.
La bomba, non camuffata da altri oggetti, è caduta in strada mentre la donna proprietaria della bici pedalava ignara, e non è esplosa.
Così è scattato l'allarme. In pochi minuti sono confluiti nella zona gli esperti del pool interforze che da tre anni sta dando la caccia al bombarolo del Nordest.
Gli artificieri hanno recuperato l'ordigno, sul quale inizieranno gli accertamenti di rito, mentre nel commissariato di polizia di Portogruaro i detective hanno sentito la donna scampata all'attentato e, pare, anche un passante, che avrebbe visto cadere materialmente l'involucro da sotto la sella. Già pochi istanti dopo, tuttavia, c'erano pochi dubbi sulla firma del fallito attentato. "Lo confermo: è un ordigno del tipo attribuibile ad Unabomber" ha affermato il procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, che coordina le inchieste per i fatti avvenuti sul territorio veneto.
Il magistrato però, si è affrettato anche a precisare che al momento non c'è nessun sospettato. "L'aver recuperato un altro ordigno intatto - ha osservato il Procuratore - è un fatto molto importante, perchè ci consente di rilevare tracce assai utili. Purtroppo - ha proseguito - vediamo che questo soggetto riesce ancora a piazzare ordigni senza che lo si riesca ad acciuffare, e questo ovviamente ci sconcerta".
L'ordigno era stato posto sotto la sella della bicicletta, parcheggiata nei pressi della stazione. La donna, spostando il mezzo, ha provocato una scuotimento che dopo un un tratto di strada ha fatto cadere la mini bomba.
I primi accertamenti avrebbero permesso di raccogliere elementi dai quali emergerebbe con certezza che la mano che ha confezionato l'ordigno è quella di Unabomber.
Che però potrebbe aver collezionato il suo quarto errore. Già in altre tre occasioni - e sempre nell'area di Portogruaro - il bombarolo aveva lasciato trappole che non erano poi esplose, consentendo alle forze dell'ordine di disinnescarle.
La prima volta nel 2000, con una scatola di uova, poi nel 2004 con un accendino-bomba nell'imbottitura dell' inginocchiatoio di una chiesa e infine nella scatoletta di sgombri, spedita da un convento di suore ad un gruppo di consorelle in una cittadina della Romania.
A quanto si apprende da fonti vicine ai carabinieri di Portogruaro, il Ris si sarebbe già messo a lavoro per studiare nei minimi dettagli ogni indizio che possa condurre a Unabomber.
E le prime analisi del reparto speciale dei Carabinieri mostrano già indizi importanti che potrebbero collegarsi a precedenti "colpi" del bombarolo: fili collegati ad una batteria. Non sarebbe confermata invece la presenza di nitroglicerina.
PS: Prima che arrivi Al Qaeda, noi abbiamo gia il ns bombarolo...
Minkia e se piazzasse una bomba su un bilancere in palestra? meno male che sn lontano...
Unabomber ha riaperto ieri la sfida con le forze di polizia, facendo ritrovare, sotto la sella di una bicicletta, un nuovo ordigno esplosivo a Portogruaro, la cittadina veneta che è diventata l'epicentro in questi 11 anni delle gesta del criminale.
Ma questa volta l'attentato è fallito.
La bomba, non camuffata da altri oggetti, è caduta in strada mentre la donna proprietaria della bici pedalava ignara, e non è esplosa.
Così è scattato l'allarme. In pochi minuti sono confluiti nella zona gli esperti del pool interforze che da tre anni sta dando la caccia al bombarolo del Nordest.
Gli artificieri hanno recuperato l'ordigno, sul quale inizieranno gli accertamenti di rito, mentre nel commissariato di polizia di Portogruaro i detective hanno sentito la donna scampata all'attentato e, pare, anche un passante, che avrebbe visto cadere materialmente l'involucro da sotto la sella. Già pochi istanti dopo, tuttavia, c'erano pochi dubbi sulla firma del fallito attentato. "Lo confermo: è un ordigno del tipo attribuibile ad Unabomber" ha affermato il procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, che coordina le inchieste per i fatti avvenuti sul territorio veneto.
Il magistrato però, si è affrettato anche a precisare che al momento non c'è nessun sospettato. "L'aver recuperato un altro ordigno intatto - ha osservato il Procuratore - è un fatto molto importante, perchè ci consente di rilevare tracce assai utili. Purtroppo - ha proseguito - vediamo che questo soggetto riesce ancora a piazzare ordigni senza che lo si riesca ad acciuffare, e questo ovviamente ci sconcerta".
L'ordigno era stato posto sotto la sella della bicicletta, parcheggiata nei pressi della stazione. La donna, spostando il mezzo, ha provocato una scuotimento che dopo un un tratto di strada ha fatto cadere la mini bomba.
I primi accertamenti avrebbero permesso di raccogliere elementi dai quali emergerebbe con certezza che la mano che ha confezionato l'ordigno è quella di Unabomber.
Che però potrebbe aver collezionato il suo quarto errore. Già in altre tre occasioni - e sempre nell'area di Portogruaro - il bombarolo aveva lasciato trappole che non erano poi esplose, consentendo alle forze dell'ordine di disinnescarle.
La prima volta nel 2000, con una scatola di uova, poi nel 2004 con un accendino-bomba nell'imbottitura dell' inginocchiatoio di una chiesa e infine nella scatoletta di sgombri, spedita da un convento di suore ad un gruppo di consorelle in una cittadina della Romania.
A quanto si apprende da fonti vicine ai carabinieri di Portogruaro, il Ris si sarebbe già messo a lavoro per studiare nei minimi dettagli ogni indizio che possa condurre a Unabomber.
E le prime analisi del reparto speciale dei Carabinieri mostrano già indizi importanti che potrebbero collegarsi a precedenti "colpi" del bombarolo: fili collegati ad una batteria. Non sarebbe confermata invece la presenza di nitroglicerina.
PS: Prima che arrivi Al Qaeda, noi abbiamo gia il ns bombarolo...
Minkia e se piazzasse una bomba su un bilancere in palestra? meno male che sn lontano...
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