Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
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    • In piedi tra le rovine
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    Può concorrere, potendo pretendere il ruolo dell'Atalanta che adesso è in fase down.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • germanomosconi
      Bodyweb Senior
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      • pordenone
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      Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
      la fiorentina il prossimo anno punta alla zona champions
      Al posto del Napoli che non comprerà nessuno
      Originariamente Scritto da Marco pl
      i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      IO? Mai masturbato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      Io sono drogato..

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      • Sean
        Csar
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        • In piedi tra le rovine
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        Jorge Mendes está en Milan donde se ha reunido con Tiago Pinto, director deportivo @OfficialASRoma para negociar venta de Guedes. Carles Perez entraría en la operación más 20M€. Lim quiere más dinero. [Hector Gomez]
        ...ma di noi
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        • KURTANGLE
          Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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          • Borgo D'io
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          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          Sulla carta puoi anche essere cento volte più forte dell'avversario ma se poi non lo si dimostra (per molteplici ragioni) sul campo, alla carta fanno seguito solo le chiacchiere - tipo queste di Chalanoglu.

          E' chiaro che di una sconfitta hanno a che partecipare tutti, dunque anche l'allenatore. Se dunque partecipano tutti questo vuol dire che ha responsabilità anche Chalanoglu, per cui invece di distribuire le responsabilità in giro (con l'ovvio implicito sottotesto che lui invece è esente da colpe, chiamondosene fuori) pensi alle sue, perchè nell'Inter arrivata seconda c'era anche lui, non stava in gita turistica sul Bosforo.

          .

          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          L’Inter si è fermata su #Dybala, non so se ripartirà. Il Milan non ha fatto passi concreti ma Dybala per andare al Milan deve accettare di guadagnare meno. Lo farà? Il Siviglia gli offre 3 mln, lo vogliono all’estero ma non squadre top - #DiMarzio


          le grandi lo prenderebbero anche, ma non vogliono coprirlo di soldi perché non lo considerano una stella
          si accontentasse di 3 milioni ci sarebbe la fila alla sua porta (giustamente)

          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          Bernardeschi: Juve addio, ora è senza squadra. Ecco perché nessuno lo cerca

          Dopo la separazione con i bianconeri, il giocatore non ha ancora trovato pretendenti serie: timidi tentativi di Napoli e Milan, poi più niente. Pesano l’ingaggio di 4 milioni netti e il suo rendimento negativo degli ultimi tempi


          C’è stato un momento, nella storia del calcio italiano, in cui il nome di Federico Bernardeschi era sulla bocca di tutti. Elegante in campo, mancino come i più estrosi, un piede delicato quanto preciso. In poche parole, il futuro della Nazionale. Con le sue giocate faceva sognare i tifosi della Fiorentina, tanto da attirare l’interesse di chi, in serie A, era dominatrice assoluta: la Juventus. Il trasferimento nel 2017 è discusso, contestato dai tifosi viola: non poteva essere altrimenti, vista la rivalità. A prevalere, però, è la volontà di spiccare finalmente il volo nel grande calcio e mettersi alla prova in un club che, all’epoca, era stabilmente ai vertici del calcio mondiale. Cinque anni più tardi, però, la storia ha preso una piega decisamente diversa.

          Già, perché Federico in bianconero esprime solo a tratti il suo talento e fatica a imporsi. Quello che a 22 anni mostrava in viola a Torino si vede raramente. Qualche infortunio, diverse incomprensioni tattiche, tanta panchina. E anche momenti difficili fuori dal campo, per l’uomo oltre che per il calciatore, come raccontato da lui stesso un anno fa. Poi gli Europei, la fiducia di Mancini, la vittoria, il pianto di liberazione. Attimi indelebili, che non sono però bastati per riaccendere la scintilla tra lui e la Juventus.

          Al 22 giugno 2022, Bernardeschi è senza squadra. Il contratto con la Juventus è scaduto (o meglio, scadrà fra pochi giorni) e si è deciso di comune accordo di non rinnovare. I bianconeri per provare a costruire la rosa in maniera diversa dopo tanti anni insieme; Federico per riprendersi quel ruolo da protagonista che negli anni a Torino era venuto a mancare. Perché la fiducia in se stesso e nelle proprie qualità non è mai stata in discussione.


          Ecco perché l’esterno ha deciso di testare il mercato da free agent, come si dice nel gergo dello sport americano. Una scelta che, ad oggi, però, non sembra pagare. L’interesse del Napoli è concreto: Aurelio De Laurentiis in persona ha confermato di aver discusso qualche settimana fa con il suo agente, Federico Pastorello. L’affare sembrava vicino alla chiusura, ma per il momento è rimasto in una fase di stallo. Poi? Alcune voci volevano il Milan sul giocatore, ma per ora non trovano conferma. Per il resto, tutto tace.

          Attendismo di Berna o mancanza di alternative convincenti? Di certo, l’ingaggio di 4 milioni netti percepito dal giocatore negli anni alla Juventus è difficilmente pareggiabile nel mercato di oggi. Normale che, a 28 anni, Bernardeschi stia cercando un contratto importante, forse l’ultimo grande contratto della sua carriera, e voglia dunque aspettare l’offerta giusta. Ma anche, e soprattutto, un progetto stimolante e convincente. Un ambiente dove sentirsi di nuovo protagonista per ricominciare, questa volta per davvero. E senza fretta. Per tornare una volta per tutte quel Federico di cui il calcio italiano si era innamorato.

          CorSera

          anche qui è tutta una questione di soldi
          certo non puoò pretendere di prenderne 3-4 (salvo trovare un pollo)
          se riducesse le pretese a 1,5-2 troverebbe facilmente pretendenti (io ci scommetterei sopra onestamente.....brocco non è)


          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          La Gazzetta riporta che il Barcellona ha pareggiato (in forma scritta, cioè una proposta ufficiale) l'offerta della Juve di 7 milioni per Di Maria, aggiungendo che lui e la sua famiglia preferirebbero la Spagna.

          Se non arriva Di Maria il mercato parte male, anzi malissimo.

          è l'unico colpo che il BCN al momento può fare
          gratis e con un ingaggio non mostruoso


          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          -Offerto neymar al barca per 50 milioni negoziabili
          -neymar prenderebbe in considerazione solo la possibilità di andare al barca qualora fosse messo alla porta
          -il barca al momento non prende in minima considerazione questa opzione

          Sport.es/Chiringuito


          avessero i soldi se lo riprenderebbero eccome.........
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            • In piedi tra le rovine
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            Su Dybala pendono alcune considerazioni che riassumo brevemente, tanto le conoscono tutti, e queste considerazioni fanno sì che il mercato non sposi in toto e senza discutere le richieste del calciatore:

            - l'impatto sulla squadra: è altalenante, umorale, variabile. In specie in Europa non abbiamo mai visto quella incisività che ci si aspetterebbe da un numero 10 di talento; il talento, i colpi li ha ma non ha quella efficacia, almeno in champions, che giocatori che si portano dietro certe aspettative dovrebbero sciorinare

            - la discontinuità, per cui se in giornata ti inventa colpi di gran classe e anche risolutivi (ricordo il famoso goal alla Lazio negli ultimissimi minuti mentre a Napoli davano la Juve in pari, che permise di mantenere la testa della classifica nel drammatico campionato '18), altrimenti vagola un pò per il campo

            - la difficile collocazione tattica, e io credo che sia proprio questo uno dei motivi apicali per cui Allegri se ne libera volentieri, preferendo una punta di ruolo e due ali a fare assist e goal

            - la fragilità fisica, per cui negli ultimi due anni è stato più fuori che dentro al campo. Lo scorso anno ha giocato pochissimo: devi poter contare su giocatori che per stipendio consideri pesanti, centrali diciamo

            - l'umbratilità psicologica, per cui soffre di amnesia, assenze, svogliatezze. Ha molto patito, ad esempio, la presenza di Ronaldo invece di esaltarsi; via Ronaldo non s'è esaltato comunque

            Detto questo resta un giocatore di classe, anche se a 29 anni ormai il giocatore è definito, coi suoi difetti, i suoi pregi: è questo.

            Io penso che la sua destinazione ideale sarebbe stata la Roma: avrebbe avuto un ruolo centrale, una esaltazione, minori pressioni psicologiche, con Abraham una bella coppia...però ha scelto l'Inter, staremo a vedere.

            10 milioni non li vale. E' da dargli la metà - per come è, per quello che garantisce e rende.
            ...ma di noi
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            • Sean
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              Milan-Dybala, primo contatto. Inter ancora in vantaggio, rossoneri in attesa

              L'argentino è apprezzato dai dirigenti dell'area tecnica rossonera: al momento non è oggetto di trattativa, le cose potrebbero cambiare se a luglio fosse ancora libero e riducesse le proprie pretese economiche

              La domanda delle domande che tiene appesa la curiosità del popolo rossonero è la seguente: Paolo Maldini festeggerà il 54° compleanno domenica con la firma sul rinnovo del contratto o l’attesa si dovrà protrarre fino alla scadenza dell’accordo attuale, cioè fra una settimana esatta? Ai posteri l’ardua sentenza: per il Milan siglerà il contratto l’a.d., Ivan Gazidis, fuori Italia in questi giorni mentre Gerry Cardinale, il futuro proprietario del club tornerà a Milano nella seconda metà di luglio.

              Nel frattempo proseguono i contatti per impostare le trattative di rafforzamento della squadra. Il nome su cui nelle ultime ore si è accesa la lampadina dell’interesse rossonero è Paulo Dybala, su cui come è noto, l’Inter, nonostante i rallentamenti delle ultime ore, è in posizione di vantaggio. L’argentino per ora non è oggetto di trattativa: pur apprezzato dai dirigenti dell’area tecnica, lo stipendio della Joya discusso con l’Inter — 7 milioni compresi i bonus — viene considerato fuori portata dalla società che ha impostato una politica di ridimensionamento del monte ingaggi.

              Bisogna però registrare nelle ultime ore un sondaggio che non può passare inosservato: ieri da Londra manager del gruppo Elliott hanno avuto colloqui telefonici con l’entourage dell’argentino per comprendere lo stato della trattativa con i nerazzurri e le richieste economiche del giocatore.

              La proprietà pare infatti intenzionata a dirottare gli investimenti inizialmente previsti per l’acquisto di un difensore (Botman del Lille, valutato 30 milioni e seguito anche dal Newcastle) sul rafforzamento dell’attacco, considerando gli anni di Giroud e Ibrahimovic. In fin dei conti inserire un big in rosa può essere considerato operazione condivisibile anche da RedBird, come biglietto da visita per il futuro. Si è trattato di una chiacchierata, niente di più, non di un principio di trattativa. Resta il fatto che qualora l’argentino a luglio fosse ancora libero e riducesse le proprie aspettative economiche, il Milan sarebbe pronto a scendere in campo. Di certo Dybala sarebbe un nome in grado di accendere la fantasia dei tifosi più di De Ketelaere del Bruges o dell’ultimo nome proposto, Traorè, per cui il Sassuolo chiede almeno 30 milioni. Appena Maldini e Massara avranno piena operatività, verrà formalizzato il riscatto di Florenzi dalla Roma per due milioni.

              CorSera
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                Inter: Dzeko, Correa e Pinamonti ora vanno ceduti

                Non c’è posto per Dybala, per far spazio all’argentino, con cui l’intesa economica è stata trovata da tempo (6 milioni più bonus per 4 anni), lì davanti devono uscire almeno in due


                Con l’arrivo di Lukaku l’attacco nerazzurro è sovradimensionato e allo stato conta sei attaccanti: Lukaku, Lautaro, Dzeko, Correa, Sanchez e Pinamonti. Così non c’è posto per Dybala, per far spazio all’argentino, con cui l’intesa economica è stata trovata da tempo (6 milioni più bonus per 4 anni), lì davanti devono uscire almeno in due. La cessione più semplice è quella di Sanchez, ma non è più così scontato che il cileno saluti. Per congedarlo gli vanno versati 4 milioni, prima di farlo va valutata bene la fattibilità dell’operazione Dybala.

                Pinamonti ha mercato. L’attaccante, dopo i 13 gol segnati nell’ultima stagione, ha diversi estimatori: Monza, Salernitana e Torino. L’Inter vuole fare cassa e per il 23enne parte da 20 milioni. Il Monza è arrivato a 15, la Salernitana può rilanciare. Della pattuglia d’attacco un altro a partire potrebbe essere Dzeko. Il bosniaco ha un contratto da 5 milioni netti fino al 30 giugno, a 36 anni cerca qualcuno che gli offra un biennale, anche a una cifra inferiore: per ora non c’è. Il sondaggio della Juve non si concretizza, le soluzioni all’estero scarseggiano. La speranza è riuscire a piazzare Correa, pagato 31 milioni un anno fa. Timidi abboccamenti dalla Premier, nulla di concreto. Finché non si risolve la situazione cessioni Dybala rimane congelato. Marotta ha chiesto all’entourage dell’argentino di pazientare un altro po’.

                CorSera
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                  Zidane, 50 anni di incantesimi del genio dal sangue bollente

                  Come Platini, forse anche più di lui alla Juventus. E poi nel Real Madrid delle stelle. E la Nazionale francese, trascinata in cima al mondo in maniera decisiva (un po' come Maradona e Pelé ) con classe, ma anche con quel carattere ribelle che, figlio di un pastore berbero algerino, non lo ha mai abbandonato. Nelle fasi finali dei mondiali 6 gialli e 2 rossi: e anche questo è un record

                  di Maurizio Crosetti

                  Il mezzo secolo di uno dei più grandi del secolo, Zinedine Zidane detto Zizou, nomignolo guizzante come il suo calcio sublime, è ancora un incantamento, una fascinazione intensa come il primo giorno, forse di più. Perché ora abbiamo il quadro completo di due carriere, l'inarrivabile campione e il formidabile allenatore, mentre nei suoi primi mesi italiani Zidane sembrava soltanto un impossibile accostamento a Michel Platini, il re, l'unico. Il tempo avrebbe dimostrato che Zizou non è stato meno grande di Michel, e per certi versi (la completezza, il peso mondiale) lo è stato anche di più.

                  Dopo cinque mesi di Juve, c'era chi pensava di restituirlo al mittente. Bravo, sì, a volte bravissimo ma non troppo incisivo, e poi così taciturno e schivo, così poco leader. "Più divertente che utile" lo bollò un giorno l'avvocato Agnelli, prendendo una delle sue rarissime cantonate calcistiche. Nel mentre, Lippi giurava di non avere mai visto dal vivo uno così forte: "E quello che appare a voi è niente, rispetto a quello che ho sotto gli occhi io tutti i giorni".

                  Figlio di un pastore berbero algerino (Zidane parla correttamente la lingua dei suoi avi, e come loro segue i precetti della religione musulmana, sebbene senza eccessi), il numero 21 della Juve (e il 10 della Francia, il 5 del Real Madrid) è stato un'incredibile fusione di classe e forza. Un elefante col cervello da ballerina, scrisse Jorge Valdano, ed è immortale la celebre "ruleta" di Zizou, quella danza gitana col pallone fermo come punta di compasso e tutto il resto a vorticare attorno, oppure il suo modo di toccare in punta di scarpino e poi scattare in avanti col busto, come un centometrista sul filo di lana. Platini non seppe trascinare la Francia in cima al mondo, Zidane invece sì, addirittura con una doppietta di testa in finale contro il Brasile nel 1998, nel terribile giorno delle convulsioni di Ronaldo.

                  E poi quel sinistro al volo nella finale di Champions 2002 contro il Bayer Leverkusen a Glasgow: sinistro di Roberto Carlos al volo per il sinistro di Zidane al volo, incrocio dei pali, gesto plastico di bellezza unica. "Sì, il gol più bello della mia vita". Quello che l'Uefa aveva fatto filmare a Zidane, in precedenza, in una simulazione didattica senza avversari. Lui riuscirà a replicarlo pari pari in una finalissima.

                  Zinedine Zidane è stato luce e ombra, compresa la testata d'addio a Materazzi, ultimo suo gesto, purtroppo, su un campo di calcio. Finale mondiale, ancora, nel 2006. "Non ne sono fiero ma fa parte del viaggio" ha detto pochi giorni fa. Perché lui era così: nessuno ha avuto più cartellini nelle fasi finali dei mondiali, 6 gialli e 2 rossi. Sangue bollente, messo alla prova crescendo alla periferia di Marsiglia, ragazzo di strada come pochi. Era così anche da giovanissimo, a Cannes, quando per colpa di un'espulsione lo mandarono a pulire i gabinetti per una settimana. Proprio in Costa Azzurra conobbe Véronique (non l'unica sua veronica da calciatore), poco prima di segnare il primo gol in Ligue 1. Insieme hanno fatto quattro figli, il primo dei quali si chiama Enzo in onore di Enzo Francescoli, l'uruguaiano per il quale Zinedine stravedeva.

                  La Juve lo cedette al Real per 150 milioni, un record. "Così potrò evitare di mettermi il pigiama alle sette di sera perché non ho nient'altro da fare": questo il ritratto che Zizou fece della città di Torino, città che stancò anche Véronique perché mancava il mare: infatti i due andarono a Madrid, non proprio celebre nel mondo per le sue coste. Spiaggia o non spiaggia, Zidane nel calcio ha vissuto un'avventura unica non solo per i trionfi, compreso ovviamente il Pallone d'Oro, e neppure soltanto per le tre Champions consecutive alla guida del Real nella sua seconda vita in panchina, ma perché è sempre rimasto unico: anche nelle tre occasioni in cui se ne andò dalla "casa blanca", una da calciatore e due da allenatore, rinunciando a più di 40 milioni di euro in contratti già firmati. Il prossimo non sarà con il Psg, come si ipotizzava. Forse con la nazionale francese dopo i mondiali in Qatar.

                  "Voglio continuare, la fiamma arde ancora" ha appena promesso. Gli restano molte cose da dire, anche se quelle davvero indimenticabili le mostrò in campo, per esempio durante Bologna-Juventus del 20 maggio 2001, bianconeri sotto di un gol e poi vincitori per 4-1 con il francese semplicemente monumentale: lo stadio lo applaudì più volte a scena aperta, sebbene stesse facendo a pezzi la squadra di casa (un consiglio: cercate le immagini di quel giorno su YouTube).

                  E adesso, brindando ai 50 anni di Zizou, sorge spontanea una domanda. Chi, complessivamente, è stato più grande di lui nel dopoguerra? Non vale solo la classe, conta il peso specifico nel rapporto tra talento e risultati. Per esempio Van Basten, Messi e Cristiano Ronaldo non hanno mai vinto un mondiale in quel modo, non hanno mai trascinato così. Si offende qualcuno, se ci vengono in mente soltanto Pelè e Maradona?

                  Repubblica
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    E' un tema interessante, ovvero se Zidane è stato pari o "per certi versi più grande", come scrive Crosetti, di Platini.

                    Io rispondo di no più grande perchè non trovo valide le motivazioni apportate: il "peso mondiale" e la "completezza". Non capisco cosa significhino: il peso mondiale lo ebbe e tantissimo anche Platini: 3 palloni d'oro consecutivi, portò la Francia (che non era la Francia africana di adesso ma quella originaria, bianca ed europea), che fin lì non aveva mai vinto nulla, sul tetto d'Europa. In A capocannoniere per tre anni (vado a memoria, mi paiono 3 anni) quando non era mica una punta ma un numero 10.

                    Platini è stato immenso.

                    Completezza beh, Zidane certo giocava a centrocampo, Platini in attacco. Non si poteva mica chiedere il lavoro di Zidane a Platini.

                    Diciamo dunque questo: dopo Platini Zidane è stato il più grande calciatore francese. Un magnifico, gigantesco calciatore, tra i rarissimi di ogni epoca nel suo ruolo, nel club dei campionissimi dunque, ma Platini gli è, per un soffio/una virgola o quel che si vuole, gli è stato superiore.
                    Last edited by Sean; 23-06-2022, 13:17:43.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Sicuramente i 2 ultimi veri grandi calciatori francesi

                      Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                      Originariamente Scritto da Pesca
                      lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                      • robybaggio10
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                        Zidane superiore a Messi e Cr7 anche no...
                        I SUOI goals:
                        -Serie A: 189
                        -Serie B: 6
                        -Super League: 5
                        -Coppa Italia: 13
                        -Chinese FA Cup: 1
                        -Coppa UEFA: 5
                        -Champions League: 13
                        -Nazionale Under 21: 19
                        -Nazionale: 19
                        TOTALE: 270

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                        • Sean
                          Csar
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
                          Sicuramente i 2 ultimi veri grandi calciatori francesi

                          Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                          Indubbiamente. Una classe purissima e direi anche una intelligenza calcistica superiore alla media.

                          Espressione anche di un calcio più emozionante, artistico. Oggi ne vengono magnificati tanti ma ad emozionare ce ne sono sempre di più rari. Mi pare un calcio molto povero a livello di classe e di arte. Molto ricco come cartellini, come valutazioni, ma artisticamente ed emozionalmente declinante.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
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                            Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                            Zidane superiore a Messi e Cr7 anche no...
                            Ronaldo è un'altra situazione, perchè a livello calcistico diciamo che andrebbe valutato per essere un calciatore bionico, è stato il prototipo del calciatore-cyborg che vedremo da qui e in futuro: come classe pura però Messi mi pare superiore. Ecco Zidane andrebbe pesato rispetto ai giocatori di classe.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

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                            • KURTANGLE
                              Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                              • Jun 2005
                              • 36431
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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              E' un tema interessante, ovvero se Zidane è stato pari o "per certi versi più grande", come scrive Crosetti, di Platini.

                              Io rispondo di no più grande perchè non trovo valide le motivazioni apportate: il "peso mondiale" e la "completezza". Non capisco cosa significhino: il peso mondiale lo ebbe e tantissimo anche Platini: 3 palloni d'oro consecutivi, portò la Francia (che non era la Francia africana di adesso ma quella originaria, bianca ed europea), che fin lì non aveva mai vinto nulla, sul tetto d'Europa. In A capocannoniere per tre anni (vado a memoria, mi paiono 3 anni) quando non era mica una punta ma un numero 10.

                              Platini è stato immenso.

                              Completezza beh, Zidane certo giocava a centrocampo, Platini in attacco. Non si poteva mica chiedere il lavoro di Zidane a Platini.

                              Diciamo dunque questo: dopo Platini Zidane è stato il più grande calciatore francese. Un magnifico, gigantesco calciatore, tra i rarissimi di ogni epoca nel suo ruolo, nel club dei campionissimi dunque, ma Platini gli è, per un soffio/una virgola o quel che si vuole, gli è stato superiore.

                              la cosa veramente straordinaria di Zidane era il fisico che aveva abbinato a quella tecnica immensa
                              era forte fisicamente, grosso.....non lo spostavi manco per un kazz
                              però quando sfiorava la palla era delizioso
                              E' stato un calciatore straordinariamente moderno in questo
                              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                              Originariamente Scritto da GoodBoy!
                              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                              grazie.




                              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                              • KURTANGLE
                                Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                                • Jun 2005
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                                Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
                                Sicuramente i 2 ultimi veri grandi calciatori francesi

                                Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

                                era di origine algerina.......quindi non etnicamente "francese"
                                nessuna differenza con i vari thuram mbappé ecc.
                                solo che era più chiaro quindi a voi disadattati dava meno fastidio
                                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                                grazie.




                                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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