Fino all'avvento dei social network, esistevano due tipi di sorrisi: il sorriso di chi è felice e ama la vita; oppure il sorriso di chi pur non avendo molto, vuole trasmettere agli altri il proprio amore, il proprio calore, come un modo di donare se stesso.
Chi ha seguito in questi giorni il caso della ragazzina Noa, che ha ostinatamente cercato e ottenuto la sua morte, e essendole negata l'eutanasia, ha infine deciso di smettere di bere e di mangiare, avrà ancora negli occhi il suo sorriso dolcissimo, anche dal letto di ospedale: ecco, quel sorriso voleva dire "vi amo"
C'è un terzo tipo di sorriso, purtroppo, sempre più diffuso: lo vedi fare soprattutto da certe belle ragazze, che si postano in pose studiate, finte spontanee, troppo sorridenti: non vuol dire "amo la vita", non vuol dire "vi amo", quel sorriso, che è più simile a un ghigno compiaciuto, in realtà, e si può tradurre più o meno come "mi amo, guardatemi, guardate come son ****, forza, mettetmi like, sbavate sfigati".
Mi fanno solamente pena
Chi ha seguito in questi giorni il caso della ragazzina Noa, che ha ostinatamente cercato e ottenuto la sua morte, e essendole negata l'eutanasia, ha infine deciso di smettere di bere e di mangiare, avrà ancora negli occhi il suo sorriso dolcissimo, anche dal letto di ospedale: ecco, quel sorriso voleva dire "vi amo"
C'è un terzo tipo di sorriso, purtroppo, sempre più diffuso: lo vedi fare soprattutto da certe belle ragazze, che si postano in pose studiate, finte spontanee, troppo sorridenti: non vuol dire "amo la vita", non vuol dire "vi amo", quel sorriso, che è più simile a un ghigno compiaciuto, in realtà, e si può tradurre più o meno come "mi amo, guardatemi, guardate come son ****, forza, mettetmi like, sbavate sfigati".
Mi fanno solamente pena
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