proposta riguardo il 1° articolo della Costituzione Italiana

[leonardoS]

Proporrei un revisione costituzionale del 1° articolo sul quale verte la Costituzione Italiana, modificando l'articolo dall'originale: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro" a L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro che a sua volta è fondato su un sistema di raccomandazioni ben radicato nella storia italiana". Voi che ne pensate?

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non per fare il comunista di turno (dio me ne scansi), ma in questo link è rappresentato perfettamente il sistema "meritocratico all'italiana". 12000€ al mese e 3 bocciature alla maturità, mentre eserciti di dottori e anche specializzati, siedono le poltrone dei call center guadagnando una media di 600€ circa con ridicoli contratti a scadenza mensile e turni massacranti.http://www.byteliberi.com/2009/09/re...o-al-mese.html

[Manx]

Messaggio di moderazione

Siamo in caffetteria, non in trash. Basta con ot e battutine, grazie.

[Ray Of Light]

ti mancano 49'999 firme e puoi presentare la proposta.

[leonardoS]

ti mancano 49'999 firme e puoi presentare la proposta.

sento di potercela fare :superlol, no seriamente più che la proposta, vorrei discutere del sistema stesso e se qualcuno di voi, c'è rientrato.

[wind636]

partendo dal presupposto che una laurea non ti da diritto ad un bel nulla e precisato inoltre che spesso un laureato ha una mentalità piu' chiusa di un semplice diplomato data la sua spiccata indole alla saccenza , ricordo che la storia dei 12000 euro al trota è una stupidaggine clamorosa !


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ti mancano 49'999 firme e puoi presentare la proposta.

mi sa che sono 499'999 ... o sbaglio ?

[leonardoS]

partendo dal presupposto che una laurea non ti da diritto ad un bel nulla e precisato inoltre che spesso un laureato ha una mentalità piu' chiusa di un semplice diplomato data la sua spiccata indole alla saccenza , ricordo che la storia dei 12000 euro al trota è una stupidaggine clamorosa !


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mi sa che sono 499'999 ... o sbaglio ?

esatto temo ne servano 500.000 comunque, non è una stronzata, le fonti sono state convalidate, potrei postarle anche.

[wind636]

sarebbe interessante valutarle ...

[leonardoS]

vai al link, nei commenti sono stati fatti gli stessi commenti tuoi e prontamente smentiti con link della giornalista che ha mandato avanti l'inchiesta e la redazione stessa della testata giornalistica.

[SonGohan]

comunque per curiosità voi come lo avreste scritto il primo articolo?

[Sean]

Quel "fondata sul lavoro" è una concessione che la costituente fece ai comunisti di Togliatti. In cambio, questi non si opposero alla recezione del concordato con la Chiesa (fatto da Mussolini) nella costituzione stessa. Ora abbiamo questo arcaismo sovietico nella carta della repubblica, come se in Italia fosse un obbligo costituzionale lavorare (con l'assurdo della disoccupazione giovanile più alta d'Europa, oltre al precariato). Da quando il lavoro è un dovere? E se uno è ricco di famiglia o vince l'enalotto e può non lavorare per tutta la vita che facciamo, non è più cittadino italiano?

Quella parte va tolta, è ridicola oltre che falsa e assurda. Semmai, l'Italia è una repubblica fondata sull'intrallazzo, il privilegio, la botta di cul...ehm, "fortuna" e sul tiramo a campà.

[600]

Io lo cambierei con "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Degli altri.".

[leonardoS]

Quel "fondata sul lavoro" è una concessione che la costituente fece ai comunisti di Togliatti. In cambio, questi non si opposero alla recezione del concordato con la Chiesa (fatto da Mussolini) nella costituzione stessa. Ora abbiamo questo arcaismo sovietico nella carta della repubblica, come se in Italia fosse un obbligo costituzionale lavorare (con l'assurdo della disoccupazione giovanile più alta d'Europa, oltre al precariato). Da quando il lavoro è un dovere? E se uno è ricco di famiglia o vince l'enalotto e può non lavorare per tutta la vita che facciamo, non è più cittadino italiano?

Quella parte va tolta, è ridicola oltre che falsa e assurda. Semmai, l'Italia è una repubblica fondata sull'intrallazzo, il privilegio, la botta di cul...ehm, "fortuna" e sul tiramo a campà.

ottimo sunto, con la parte precedente sono d'accordo anche io, già dalla costituzione si nota il sistema di favoritismo, tu lo fai a me io la faccio a te. Proprio oggi sentivo al tg che per quanto riguarda la disoccupazione, i campioni nazionali siamo noi siciliani.

[Hunterboy]

sento di potercela fare :superlol, no seriamente più che la proposta, vorrei discutere del sistema stesso e se qualcuno di voi, c'è rientrato.

intendi dire se qualcuno è stato raccomandato??

[leonardoS]

intendi dire se qualcuno è stato raccomandato??

si e se ha le palle per dirlo.

[Ray Of Light]

Quel "fondata sul lavoro" è una concessione che la costituente fece ai comunisti di Togliatti. In cambio, questi non si opposero alla recezione del concordato con la Chiesa (fatto da Mussolini) nella costituzione stessa. Ora abbiamo questo arcaismo sovietico nella carta della repubblica, come se in Italia fosse un obbligo costituzionale lavorare (con l'assurdo della disoccupazione giovanile più alta d'Europa, oltre al precariato). Da quando il lavoro è un dovere? E se uno è ricco di famiglia o vince l'enalotto e può non lavorare per tutta la vita che facciamo, non è più cittadino italiano?

Quella parte va tolta, è ridicola oltre che falsa e assurda. Semmai, l'Italia è una repubblica fondata sull'intrallazzo, il privilegio, la botta di cul...ehm, "fortuna" e sul tiramo a campà.

ho sempre avuto una interpretazione personale di questa parte, associata al successivo art 2:"la repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale"
Ne risulta che il lavoro, inteso come attività di produzione o scambio di beni e servizi (anche gratis) è tanto un diritto quanto un dovere.
è un diritto perchè componente imprescindibile della formazione della personalità dell'individuo (al pari della famiglia, o della educazione) e quindi oggetto di protezione da parte dello Stato. Chiaramente non si intende di tutelare il posto fisso, ma la possibilità all'accesso al mondo del lavoro, condizioni minime, e un salario degno (art 36)
Qui probabilmente emerge l'anima "liberale", lo Stato che lavora per il singolo.

Dall'altra parte il lavoro-dovere, come mezzo di produzione di ricchezza e quindi occasione per adempiere al dovere di solidarietà economica, (al pari per esempio del pagamento delle tasse) perchè questa ricchezza venga indirettamente ridistribuita.

detto questo è vero che il lavoro è un valore, un "diritto" della persona, ma non un valore assoluto e intangibile (come non lo è nessun diritto). Che nei fatti le cose stiano come dici tu, puo' anche essere vero, ma di per se la Costituzione non si limita a prendere atto dello status quo e scolpirlo nella pietra, nè è un mero insieme di auspici e buone intenzioni, ma è un documento rivolto al futuro, pregno di obiettivi cui deve "tendenzialmente" essere ispirata la vita del singolo e della collettività.