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Ci sono vegani che hanno ucciso neonati propinandogli unicamente centrifugati di salvia e fieno greco invece che latte ed omogeneizzati, fai un po' te...
Per una persona ignorante è facile impostare una dieta vegana con carenze nutrizionali. Si tratta di singole persone ignoranti.
Ma per carità, già bastavano i genitori vegetariani che al posto del latte danno humus e tofu ai figli facendoli crepare...'sti "norsemann" negli ultimi anni hanno veramente perso qualche rotella...
Ma cosa chiaccheri che non sai un *****? Quanti figli di vegetariani morti conosci? Come puoi paragonare una scelta come il "non mangiare vite" a questa?
Ma vergognati e prima di parlare dimostra ciò che dici aspetto i casi di bambini figli di vegetariani morti.
E genio quelli che demonizzano il latte sono vegani.
---------- Post added at 08:15:31 ---------- Previous post was at 08:12:30 ----------
Ci sono vegani che hanno ucciso neonati propinandogli unicamente centrifugati di salvia e fieno greco invece che latte ed omogeneizzati, fai un po' te...
Controlliamo il linguaggio ed evitiamo i flames, per cortesia.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
"Svezia, l'asilo dei bambini senza sesso Si chiama Egalia e i piccoli vengono apostrofati tutti con il pronome neutro «hen» usato nei circoli femministi
MILANO - Accanto alla cucinetta e alle verdure finte, ci sono i mattoncini Lego e gli aeroplani, e tra le bambole – rigorosamente nere - spuntano robot e il modellino di un treno giapponese. Niente adesivi colorati azzurri e rosa e fiocchetti sui grembiulini, e il divieto assoluto per maestre e inservienti di appellarsi ai bimbi usando il pronome «lei» o «lui». Ecco le regole dell'asilo Egalia, dove tutti i piccoli sono uguali e dove si impara a non discriminare interessi e diritti partendo dal sesso del singolo individuo. UNA SCUOLA PER POCHI – Aperto dallo scorso anno, vanta una lista d'attesa lunghissima: ha solo 33 posti, troppo pochi rispetto alle richieste della zona, il distretto di Sodermalm, isoletta densamente popolata poco a sud del centro di Stoccolma, Svezia. E vanta anche – raccontano orgogliose le maestre - un numero molto basso di defezioni: nonostante il programma pedagogico sia rigido, solo un bimbo si è ritirato nel corso del primo anno di attività. IL PROGETTO PEDAGOGICO – Alla base del progetto di Egalia sta la lotta alla discriminazione sessuale. I bimbi, tutti da 1 a 6 anni, non vengono chiamati a seconda del loro sesso ma sono appellati indistintamente con il nome «friend», amico/a, e per dire «lui» o «lei» viene usato il pronome neutro svedese «hen», inesistente nel vocabolario svedese ma usato nei circuiti femministi ed omosessuali. I giochi e i libri sono mischiati, nella tipologia e nei colori, senza creare aree spiccatamente femminili separate da zone maschili. Un esperto di differenze di genere segue gli iscritti ed istruisce le maestre, tutto all'insegna della totale parità. «La società si aspetta che le bambine siano femminili, dolci e carine e che i bambini siano rudi, forti e impavidi. Egalia dà invece a tutti la meravigliosa opportunità di essere quel che vogliono», dichiara una delle insegnanti. Oltre a insegnare a non discriminare i generi, nell'asilo Egalia si gioca con bambole di colore e si leggono libri che raccontano anche storie diverse, come l'amore tra due giraffe maschi. E in libreria non compaiono i classici come Cenerentola e Biancaneve, così ricchi di stereotipi sulla figura femminile.
LE CRITICHE – Ma non tutti apprezzano il progetto pedagogico, e molti si chiedono se davvero tali accorgimenti servano a sradicare le credenze sessiste nei più piccoli, o se non finiscano semmai per confondere ulteriormente la socialità dei bimbi tutta in divenire. La lotta alla discriminazione e alla parità tra i sessi, cavallo di battaglia della Svezia, ha portato a un'esagerazione e a una sorta di «follia di genere», sostengono alcuni opinionisti. Mentre altri mettono in guardia: impedire ai maschi di trasformare un bastoncino in una spada e di urlare facendo la lotta potrebbe sortire l'effetto contrario"
Eva Perasso
Corriere della Sera 29-06-2011
Ma come si può arrivare a questo? tutto è a priori relativo? tutto??
ed i genitori di questi bambini e bambine, con questo, cosa si aspettano??
personalmente questo realtivismo e questa libertà estrema di pensiero mi fanno molta paura...
Direi che c'è una falla di fondo nelle belle intenzioni dell'asilo perchè vorrebbero insegnare il rispetto per la diversità ma la diversità viene cancellata quindi è come se non esistesse dato che viene negata.
La Svezia è probabilmente tra le nazioni più insignificanti di tutta la storia dell'Europa (a parte per la ****).
Ma non diciamo *******te. Senza i "Ruos" non esisterebbe neppure la Russia europea, tanto per dirne una. E la storia d'Inghilterra e Francia sarebbe stata assai diversa. E probabilmente anche quella bizantina e sud italiana.
Last edited by bersiker1980; 30-06-2011, 11:20:23.
Ma non diciamo *******te. Senza i "Ruos" non esisterebbe neppure la Russia europea, tanto per dirne una. E la storia d'Inghilterra e Francia sarebbe stata assai diversa. E probabilmente anche quella bizantina e sud italiana.
Bhe... se vogliamo parlare della storia moderna sono alla pari degli svizzeri in fatto di non bellicosità, quindi la storia moderna non l'hanno di certo influenzata in maniera significativa. Se proprio vogliamo dirla tutta, secondo me, gli ultimi veri svedesi morirono con il Casato di Vasa.
"Svezia, l'asilo dei bambini senza sesso Si chiama Egalia e i piccoli vengono apostrofati tutti con il pronome neutro «hen» usato nei circoli femministi
MILANO - Accanto alla cucinetta e alle verdure finte, ci sono i mattoncini Lego e gli aeroplani, e tra le bambole – rigorosamente nere - spuntano robot e il modellino di un treno giapponese. Niente adesivi colorati azzurri e rosa e fiocchetti sui grembiulini, e il divieto assoluto per maestre e inservienti di appellarsi ai bimbi usando il pronome «lei» o «lui». Ecco le regole dell'asilo Egalia, dove tutti i piccoli sono uguali e dove si impara a non discriminare interessi e diritti partendo dal sesso del singolo individuo. UNA SCUOLA PER POCHI – Aperto dallo scorso anno, vanta una lista d'attesa lunghissima: ha solo 33 posti, troppo pochi rispetto alle richieste della zona, il distretto di Sodermalm, isoletta densamente popolata poco a sud del centro di Stoccolma, Svezia. E vanta anche – raccontano orgogliose le maestre - un numero molto basso di defezioni: nonostante il programma pedagogico sia rigido, solo un bimbo si è ritirato nel corso del primo anno di attività. IL PROGETTO PEDAGOGICO – Alla base del progetto di Egalia sta la lotta alla discriminazione sessuale. I bimbi, tutti da 1 a 6 anni, non vengono chiamati a seconda del loro sesso ma sono appellati indistintamente con il nome «friend», amico/a, e per dire «lui» o «lei» viene usato il pronome neutro svedese «hen», inesistente nel vocabolario svedese ma usato nei circuiti femministi ed omosessuali. I giochi e i libri sono mischiati, nella tipologia e nei colori, senza creare aree spiccatamente femminili separate da zone maschili. Un esperto di differenze di genere segue gli iscritti ed istruisce le maestre, tutto all'insegna della totale parità. «La società si aspetta che le bambine siano femminili, dolci e carine e che i bambini siano rudi, forti e impavidi. Egalia dà invece a tutti la meravigliosa opportunità di essere quel che vogliono», dichiara una delle insegnanti. Oltre a insegnare a non discriminare i generi, nell'asilo Egalia si gioca con bambole di colore e si leggono libri che raccontano anche storie diverse, come l'amore tra due giraffe maschi. E in libreria non compaiono i classici come Cenerentola e Biancaneve, così ricchi di stereotipi sulla figura femminile.
LE CRITICHE – Ma non tutti apprezzano il progetto pedagogico, e molti si chiedono se davvero tali accorgimenti servano a sradicare le credenze sessiste nei più piccoli, o se non finiscano semmai per confondere ulteriormente la socialità dei bimbi tutta in divenire. La lotta alla discriminazione e alla parità tra i sessi, cavallo di battaglia della Svezia, ha portato a un'esagerazione e a una sorta di «follia di genere», sostengono alcuni opinionisti. Mentre altri mettono in guardia: impedire ai maschi di trasformare un bastoncino in una spada e di urlare facendo la lotta potrebbe sortire l'effetto contrario"
Eva Perasso
Corriere della Sera 29-06-2011
Ma come si può arrivare a questo? tutto è a priori relativo? tutto??
ed i genitori di questi bambini e bambine, con questo, cosa si aspettano??
personalmente questo realtivismo e questa libertà estrema di pensiero mi fanno molta paura...
E' il normale percorso evolutivo, di una società occidentale, dove c'è la morbosa necessità di giustificare qualsiasi scempio, in nome della libertà personale....un percorso che non potrà che portare l'occidente ad una rovina, se non si trova un punto di svolta.
"Ho rivestito il petto con la cotta di maglia, l'anima con l'armatura della fede, non temo né l'uomo né il demonio"
Originariamente Scritto da Sean
Ciò che si indirizza verso l'alto ordina, ciò che si indirizza verso il basso disgrega.
Bhe... se vogliamo parlare della storia moderna sono alla pari degli svizzeri in fatto di non bellicosità, quindi la storia moderna non l'hanno di certo influenzata in maniera significativa. Se proprio vogliamo dirla tutta, secondo me, gli ultimi veri svedesi morirono con il Casato di Vasa.
A parte il fatto che l'esercito svedese fa parte della NATO ed è attualmente presente in Afghanistan, senza i "Northsmen" la storia dell'Europa sarebbe stata molto diversa. E anche senza gli svizzeri a dire il vero.
mi pare storicamente inconfutabile, sinceramente.
A parte il fatto che l'esercito svedese fa parte della NATO ed è attualmente presente in Afghanistan, senza i "Northsmen" la storia dell'Europa sarebbe stata molto diversa. E anche senza gli svizzeri a dire il vero.
mi pare storicamente inconfutabile, sinceramente.
Va bene, mi sembra ovvio che senza, la storia dell'europa sarebbe stata differente ma a mio avviso, molte altre nazioni, a volte ben più piccole hanno influito in maniera nettamente superiore rispetto alla Svezia. Non intendo dire che sono irrilevani, ma che nel complesso e specialmente nell'epoca moderna, non hanno contribuito un gran che... comunque per il fatto della NATO cosa vuol dire? anche l'India ha sue truppe... e con questo? Oramai è un obbligo a cui quasi nessuno può sottrarsi.
Riguardo i Norreni, bhe... dimentichi che ci sono anche Norvegesi, Danesi, Faroesi, Finalndesi, Islandesi ecc... peccato che loro, a differenza degli svedesi, cercano di mantenere un loro status, che li ha contraddisitinti a differenza degli svedesi che sono (quasi tutti, e parlo per esperienza diretta) delle "mezzecalzette".
Last edited by Pieraccio89; 30-06-2011, 13:45:10.
Motivo: una virgola
Ma cosa chiaccheri che non sai un *****? Quanti figli di vegetariani morti conosci? Come puoi paragonare una scelta come il "non mangiare vite" a questa?
Ma vergognati e prima di parlare dimostra ciò che dici aspetto i casi di bambini figli di vegetariani morti.
E genio quelli che demonizzano il latte sono vegani.
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Ahahahahaha ma smettila. Salvia e fieno greco
Certe confidenze linguistiche e personali prenditele con i tuoi amici chierichetti bresciani dell'Opus Dei prego, non con me.
---------- Post added at 12:30:54 ---------- Previous post was at 12:29:34 ----------
Ma non diciamo *******te. Senza i "Ruos" non esisterebbe neppure la Russia europea, tanto per dirne una. E la storia d'Inghilterra e Francia sarebbe stata assai diversa. E probabilmente anche quella bizantina e sud italiana.
Ma tu parli della Norvegia antica, dell'espansione normanna in Europa ed oltre, non del "Regnum Sueoni". Per i vareghi in Russia è un altro discorso, ma la Russia moderna è slava, non certo germanica come fu il Rus' di Kiev.
Certe confidenze linguistiche e personali prenditele con i tuoi amici chierichetti bresciani dell'Opus Dei prego, non con me.
---------- Post added at 12:30:54 ---------- Previous post was at 12:29:34 ----------
Ma tu parli della Norvegia antica, dell'espansione normanna in Europa ed oltre, non del "Regnum Sueoni". Per i vareghi in Russia è un altro discorso, ma la Russia moderna è slava, non certo germanica come fu il Rus' di Kiev.
Impara a piarti la lingua prima di parlare, buffone.
La confidenza me la prendo ecccome visto che hai additato e calassificato al pari di queste pervertiti, l'essere vegetariani, quindi non spaccare tanto il ***** e non allungarla altrimenti vieni a salutare noi chierichetti che ti battezzo babao
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