Solo io ho l'impressione che in realtà. ai manifestanti della cosidetta "ricerca" freghi fino ad un certo punto, e tendono a confondere la precarietà con il non avere piu il solito posto intoccabile tipicamente all'italiana?
sulla riforma universitaria
Collapse
X
-
Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza MessaggioSolo io ho l'impressione che in realtà. ai manifestanti della cosidetta "ricerca" freghi fino ad un certo punto, e tendono a confondere la precarietà con il non avere piu il solito posto intoccabile tipicamente all'italiana?
siamo in due.
La riforma universitaria ( e scolastica) è una delle poche cose buone di questo governo.
Tessera N° 6
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggiosiamo in due.
La riforma universitaria ( e scolastica) è una delle poche cose buone di questo governo.
Così, giusto perchè io ci lavoro dentro, mi diresti quali sono i vantaggi della riforma scolastica?In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioCosì, giusto perchè io ci lavoro dentro, mi diresti quali sono i vantaggi della riforma scolastica?
Prova a fare un search
Tessera N° 6
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggiosiamo in due.
La riforma universitaria ( e scolastica) è una delle poche cose buone di questo governo.
Non ha niente di buono. Tagli di 8 miliardi in 5 anni che costringeranno la stragrande maggioranza degli atenei - quelli inutili e quelli no - a chiudere oppure a sfornare una massa di dottori con 110 e lode e probabilmente analfabeti, altrimenti vengono ulteriormente tagliati i finanziamenti
E' una norma che va bene solo e soltanto per gli atenei privati, per il resto non c'è niente di niente: niente incentivi alla ricerca, nè introduzione di peer reviewing, niente abolizion del valore legale del titolo di studio, solo sforbiciate random.
E' una politica universitaria coerente con quella che sarà l' italia del domani: un paese ancora più oligarchico con una grande massa di persone sotto alfabetizzate e poco qualificate
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioMa no....
Non ha niente di buono. Tagli di 8 miliardi in 5 anni che costringeranno la stragrande maggioranza degli atenei - quelli inutili e quelli no - a chiudere oppure a sfornare una massa di dottori con 110 e lode e probabilmente analfabeti, altrimenti vengono ulteriormente tagliati i finanziamenti
E' una norma che va bene solo e soltanto per gli atenei privati, per il resto non c'è niente di niente: niente incentivi alla ricerca, nè introduzione di peer reviewing, niente abolizion del valore legale del titolo di studio, solo sforbiciate random.
E' una politica universitaria coerente con quella che sarà l' italia del domani: un paese ancora più oligarchico con una grande massa di persone sotto alfabetizzate e poco qualificate
Il discorso è ancora più complesso...
Anche quando ci furono tagli ai Comuni ci furono grandi piagnistei, peccato che poi c'erano alcuni Comuni ( e so quello che dico, credimi) che spendevano anche 50 mila euro per il giornalino della giunta (4 uscite all'anno...)
Tessera N° 6
Commenta
-
-
Si ma questi sono tagli indiscriminati: se la speranza è coi tagli indiscriminati si taglino gli sprechi e si mettano i baroni sulla retta via...beh, ho idea che sia una idea completamente sbagliata. I baroni continueranno a baroneggiare sulle loro poltrone fin quando se lo potranno permettere
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioGreen questa è la riforma universitaria. Quella scolastica è già andata da due anniE se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
Commenta
-
-
C'è un risparmio di bilancio che, come noto, è un ottimo sistema per migliorare la qualità dell'istruzione statale. In compenso ci sono i soldi per le scuole dei preti e per il CEPU dell'amico di Silvio.
D'altra parte per risparmiare ulterirmente si potrebbero abolire direttamente sia scuola che università. L'elettore del PDL non ha bisogno nè dell'una nè dell'altra. il GF è più che sufficiente a dare una cultura generaleIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
Commenta
-
-
-
Credo che dei tagli in alcuni settori della ""ricerca"" siano auspicabili... Devo ancora capire a be' minchia servano i ricercatori di diritto. I libri sono scritti dai grandi professionisti. Questi, a detta del rettore della sapienza, non fanno un ciuffolo
Per non parlare delle ricerche nei settori talmente inutili da sfiorare il grottesco... Ma in quei casi credo sarebbe meglio tagliare direttamente le facoltà
L'università ha bisogno di riscoprire una certa serietà e di essere pesantemente razionalizzata, così come l'apparato scolastico in generale dovrebbe capire che il diritto allo studio non si traduce al diritto al diploma.
Questo però non si fa con tagli indiscriminati.
Ciò detto, speravo in qualche manganellata per certi elementi che si son visti nei tg a okkupare
Commenta
-
-
Lasciando perdere la rifoma scolastica che solo la Gelmini che notoriamente non sa di che parla, insiste a difendere e che è fallimentare sotto tutti i profili, torniamo a quella universitaria.
Solo due punti che però rendono bene l'idea.
Come organo gestionale le università avranno un CDA, aperto ai prvati, il quale deciderà quali corsi attivare e quali cancellare. I criteri, ovviamente, saranno di natura economica nel migliore dei casi, di opportunità politica nel peggiore. Rimanendo alla prima ipotesi, si ha una mercificazione della cultura per cui si studia non il sapere dell'uomo per il suo valore intrinseco ma per la sua possiblità di produrre reddito. E difficilmente qualcuno troverebbe redditizia la letteratura araba o la storia greca.
Si equiparano alle università pubbliche tutte quelle private, quindi non solo la Bocconi ma anche il CEPU e le università telematiche proliferate come funghi negli ultimi anni, con docenti il cui percorso accademico è inesistente e la valenza scientifica pari a zero.
Tutto, naturalmente, nel segno del merito, che, come la Gelmini con la sua storia personale insegna, è il pallino di questo governo.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioLasciando perdere la rifoma scolastica che solo la Gelmini che notoriamente non sa di che parla, insiste a difendere e che è fallimentare sotto tutti i profili, torniamo a quella universitaria.
Solo due punti che però rendono bene l'idea.
Come organo gestionale le università avranno un CDA, aperto ai prvati, il quale deciderà quali corsi attivare e quali cancellare. I criteri, ovviamente, saranno di natura economica nel migliore dei casi, di opportunità politica nel peggiore. Rimanendo alla prima ipotesi, si ha una mercificazione della cultura per cui si studia non il sapere dell'uomo per il suo valore intrinseco ma per la sua possiblità di produrre reddito. E difficilmente qualcuno troverebbe redditizia la letteratura araba o la storia greca.
Si equiparano alle università pubbliche tutte quelle private, quindi non solo la Bocconi ma anche il CEPU e le università telematiche proliferate come funghi negli ultimi anni, con docenti il cui percorso accademico è inesistente e la valenza scientifica pari a zero.
Tutto, naturalmente, nel segno del merito, che, come la Gelmini con la sua storia personale insegna, è il pallino di questo governo.
Credo che il taglio a certi settori sia auspicabile...ora avere 10000 laureati in filosofia o storie antiche non e' secondo me auspicabile, se poi 90% di questi finiscono nei call centers.
Cosi come e' giusto che uno non possa fare "ricerca" senza un fine ben preciso (vedasi non fare un *****) ma debba farlo tramite risultati ben tangibili.
Certo la meritocrazia non credo sia sinonimo di questa riforma, cosi come credo che la maggior parte dei manifestanti, sia composto per un 20% di fancazzisti, un 30% non hanno esattamente idea per cosa si manifesta, un 40% e' li per motivi biecamente politici (perchè diciamocelo, se la Gelmini non brilla di certo, non ha retto l'istruzione negli scorsi 40 anni), e forse un 10% ha finalità veramente da ammirare.
Tra l'altro siam sinceri...la cosidetta "okkupazione" e' una forma di manifestazione decisamente obsoleta, che nei migliori dei casi o non ha mai portato a nulla, o ha portato ad obbrobri indelebili (vedasi il famosissimo sei politico), o spesso e volentieri ha portato il classico livellamento..ma sempre verso il basso.
Inosmma, si vuole veramente cambiare in meglio il sistema universitario o si cerca di fare l'ennesima pantomima del gattopardo?E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
Commenta
-
Commenta