non sapevo dove iniziare questo 3d, lo post qui in caffetteria nel dubbio.
Oggi riflettevo, partendo dall'introduzione fatta al Master a cui ho partecipato (terapia manuale Evidence Based) con un mio vecchio collega dei tempi dell'università su un discorso piuttosto sottile, e che trova nella sua sottigliezza terreno fertile per fraintendimenti, confusione, e cazzate in genere: esiste una abissale differenza tra la pseudo-cultura scientifica, e la metodologia scientifica.
la prima, quella propria mettiamola così delle trasmissioni di Piero Angela e delle pubblicità, nonchè dei metodi* di allenamento (e di fisioterapia e terapia manuale...); la seconda, propria di chi segue un approccio rigoroso nell'affrontare le questioni.
La pseudocultura scientifica, nella piu' rosea delle ipotesi, è quella propria di chi cerca, attraverso un atteggiamento diciamo "verificazionista", di dare per scontato che la tesi che sostiene sia vera, cercando di far concordare le ipotesi attraverso un utilizzo diciamo "pilotato al proprio mulino" dei dati a propria disposizione.
La metodologia scientifica, invece, è propria di chi ha un atteggiamento "falsificazionista", che cerca cioè di RIDURRE il grado di incertezza, piuttosto che aumentare quello di certezza.
Non so se questo dato è noto ai piu', ma sono state identificate qualche cosa come 841 cause di lombalgia.
Un verificazionista cerca di trovare il modo di sostenere la sua ipotesi da preconcetto; il falsificazionista gli chiederebbe come ha fatto ad escludere le altre 840...
Il mio collega mi ha poi citato un passo dell'ultimo libro di un filosofo, De Crescenzo (notissimo), il quale, ricordando un suo insegnante di matematica, metteva in luce un aspetto a mio avviso VITALE.
Il maestro chiedeva ai suoi alunni come facessero il caffè...
"lo prendiamo dallla credenza, lo mettiamo nella caffettiera, accendiamo il gas...e aspettiamo che sia pronto"
"e se il caffè non fosse nella credenza?"
"beh..lo prendiamo da dov'è, poi lo mettiamo nella caffettiera, accendiamo il gas..etc etc"
"il vero matematico, lo prende da dov'è, lo mette in credenza, lo riprende dalla credenza etc etc"
cosa significa questo? che il metodo scientifico, NON SALTA I PASSAGGI.
nella pseudocultura scientifica tali passaggi..non sono noti quasi mai. e il non averli noti, fa assumere come assoluti dei concetti che in realtà sono relativi.
E la convinzione che nasce da questa ignoranza è spesso talmente radicata, che discutere con chi subragiona così si rivela oltremodo frustrante.
questo sproloquio voleva solo essere uno spunto di riflessione a tutto tondo, che trova ampia modalità di discussione in un campo come quello della Cultura Fisica (ma che in realtà trova esempi in ogni campo dell'esistenza...), troppo abbondante di persone che di passaggi, a volte, se ne perdono fin troppi.
Just My two cents.
*"metodo" in contrapposizione a "concetto": il metodo è chiusura sotto mentite spoglie; il concetto, apertura e libertà di pensiero
Oggi riflettevo, partendo dall'introduzione fatta al Master a cui ho partecipato (terapia manuale Evidence Based) con un mio vecchio collega dei tempi dell'università su un discorso piuttosto sottile, e che trova nella sua sottigliezza terreno fertile per fraintendimenti, confusione, e cazzate in genere: esiste una abissale differenza tra la pseudo-cultura scientifica, e la metodologia scientifica.
la prima, quella propria mettiamola così delle trasmissioni di Piero Angela e delle pubblicità, nonchè dei metodi* di allenamento (e di fisioterapia e terapia manuale...); la seconda, propria di chi segue un approccio rigoroso nell'affrontare le questioni.
La pseudocultura scientifica, nella piu' rosea delle ipotesi, è quella propria di chi cerca, attraverso un atteggiamento diciamo "verificazionista", di dare per scontato che la tesi che sostiene sia vera, cercando di far concordare le ipotesi attraverso un utilizzo diciamo "pilotato al proprio mulino" dei dati a propria disposizione.
La metodologia scientifica, invece, è propria di chi ha un atteggiamento "falsificazionista", che cerca cioè di RIDURRE il grado di incertezza, piuttosto che aumentare quello di certezza.
Non so se questo dato è noto ai piu', ma sono state identificate qualche cosa come 841 cause di lombalgia.
Un verificazionista cerca di trovare il modo di sostenere la sua ipotesi da preconcetto; il falsificazionista gli chiederebbe come ha fatto ad escludere le altre 840...
Il mio collega mi ha poi citato un passo dell'ultimo libro di un filosofo, De Crescenzo (notissimo), il quale, ricordando un suo insegnante di matematica, metteva in luce un aspetto a mio avviso VITALE.
Il maestro chiedeva ai suoi alunni come facessero il caffè...
"lo prendiamo dallla credenza, lo mettiamo nella caffettiera, accendiamo il gas...e aspettiamo che sia pronto"
"e se il caffè non fosse nella credenza?"
"beh..lo prendiamo da dov'è, poi lo mettiamo nella caffettiera, accendiamo il gas..etc etc"
"il vero matematico, lo prende da dov'è, lo mette in credenza, lo riprende dalla credenza etc etc"
cosa significa questo? che il metodo scientifico, NON SALTA I PASSAGGI.
nella pseudocultura scientifica tali passaggi..non sono noti quasi mai. e il non averli noti, fa assumere come assoluti dei concetti che in realtà sono relativi.
E la convinzione che nasce da questa ignoranza è spesso talmente radicata, che discutere con chi subragiona così si rivela oltremodo frustrante.
questo sproloquio voleva solo essere uno spunto di riflessione a tutto tondo, che trova ampia modalità di discussione in un campo come quello della Cultura Fisica (ma che in realtà trova esempi in ogni campo dell'esistenza...), troppo abbondante di persone che di passaggi, a volte, se ne perdono fin troppi.
Just My two cents.
*"metodo" in contrapposizione a "concetto": il metodo è chiusura sotto mentite spoglie; il concetto, apertura e libertà di pensiero
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