Leggevo che la Chiesa possiede circa il 20% del patrimonio immobiliare italiano (cioè ogni 5 case che vedete 1 è loro,a Roma la stima sale ad 1 su 4),francamente mi pare una stima alquanto esegerata,qualcuno ha dei dati in proposito?
la chiesa cattolica scende a compromessi
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Originariamente Scritto da Je ssò Foorttt'' Visualizza MessaggioChe i preti lasciano alla Chiesa ogni ereditàOriginariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioVerso l'anno mille, quando la chiesa optò per il totale celibato, non fu secondaria la ragione dell'eredità dei beni che vescovi, abati, sacerdoti etc potevano, sposandosi, passare alla prole e non alla Chiesa, e a quel tempo parliamo di interi feudi e beni certamente ingentissimi.
grazieOriginariamente Scritto da epicoZajka te la sei tirata troppo...mi sarebbe piaciuto scoparti ma a me non interessa piu' interagire con te..una volta che ce l'hai dentro stai sicura che non mi chiedi di tirarlo fuori
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Originariamente Scritto da Je ssò Foorttt'' Visualizza MessaggioLeggevo che la Chiesa possiede circa il 20% del patrimonio immobiliare italiano (cioè ogni 5 case che vedete 1 è loro,a Roma la stima sale ad 1 su 4),francamente mi pare una stima alquanto esegerata,qualcuno ha dei dati in proposito?Originariamente Scritto da epicoZajka te la sei tirata troppo...mi sarebbe piaciuto scoparti ma a me non interessa piu' interagire con te..una volta che ce l'hai dentro stai sicura che non mi chiedi di tirarlo fuori
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Originariamente Scritto da Je ssò Foorttt'' Visualizza MessaggioLeggevo che la Chiesa possiede circa il 20% del patrimonio immobiliare italiano (cioè ogni 5 case che vedete 1 è loro,a Roma la stima sale ad 1 su 4),francamente mi pare una stima alquanto esegerata,qualcuno ha dei dati in proposito?Originariamente Scritto da Antoniome Visualizza MessaggioDi sicuro non pagano l'ICI, e se i dati che dici tu sono reali, pensa quanto denaro il comune di Roma perde.
A Roma, invece, credo che quella cifra non sia affatto lontana dalla realtà...
Per quanto riguarda l'ICI di cui dice Antoniome, si, non vedo ragioni reali perchè la Chiesa non debba pagarlo, perlomeno su tutti gli immobili (la maggioranza) che sono di sua proprietà ma che sorgono sul territorio italiano e che non godono della extraterritorialità:
Non andrà certo in rovina per qualche tassa che già pagano tutti gli italiani....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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ma si adottano due pesi e due misure: ora, tra le file cattoliche, vi saranno sti preti sposati che possono tornare a casa e possono godersi un sano amplesso con la compagna, mentre ai loro colleghi (cui e' negato) tornano a casa e si sparano una malinconica masturbata .
e poi, come e' stato concesso a quelli sposati di rientrare tra le file cattoliche, non sarebbe giusto dare anche alle donne gia' ordiante sacerdoti la concessione di fare altrettanto?
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cmq, ha ragione antoniome: la religione non si sceglie, nella stragrande maggioranza dei casi. se sei nato in iraq probabilmente sarai musulmano, cosi' come se sei nato in italia cattolico. e' un fatto incontrovertibile, che fa apparire il tutto cosi' relativo
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l'ennesimo tentativo da parte della chiesa di racimolare qualche consenso visto che ormai le vocazioni stanno al minimo storico,adesso nelle chiese italiane non è raro trovare sacerdoti stranieri(mia madre m'ha detto che il nuovo sacerdote della sua chiesa è un filippino)sigpic
Nessun oggetto del volere,una volta conseguito,può dare appagamento durevole.
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Originariamente Scritto da jaydiviso10 Visualizza Messaggiol'ennesimo tentativo da parte della chiesa di racimolare qualche consenso visto che ormai le vocazioni stanno al minimo storico,adesso nelle chiese italiane non è raro trovare sacerdoti stranieri(mia madre m'ha detto che il nuovo sacerdote della sua chiesa è un filippino)Originariamente Scritto da epicoZajka te la sei tirata troppo...mi sarebbe piaciuto scoparti ma a me non interessa piu' interagire con te..una volta che ce l'hai dentro stai sicura che non mi chiedi di tirarlo fuori
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Originariamente Scritto da Antoniome Visualizza MessaggioPoco tempo fa abolirono il limbo di che ti stupisci ?
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Originariamente Scritto da Ecatombe Visualizza Messaggiocredo che non cambierà niente.
ma io mi chiedo, è giusto che un uomo debba rinunciare a servire Dio solo perchè ama una donna e vuole starle affianco per tutta la vita? (o almeno così spera)
il sacramento del matrimonio è forse meno nobile del celibato?
Lo stesso Pietro e gli altri apostoli non erano forse sposati?
Ha mai parlato Cristo di incompatibilità fra matrimonio e sacerdozio?
Personalmente credo che l'amore che che si prova per una donna o per un uomo (il discorso chiaramente vale anche per le donne) sia un sentimento da proteggere e che non tolga tempo a Dio.
Per Cristo il celibato era una scelta che si, elevava l'anima dell'uomo ma non era di certo requisito fondamentale per chi volesse servire Dio.
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L' asceta in tutte le religioni, dottrine, ma perfino tra i Buddisti e gli induisti e' asceta in quanto si priva dei piaceri terreni. Indubbiamente e' stato provato e riprovato nella storia, che la soddisfazione dei piaceri terreni ostacola la spiritualita'...... e se vogliamo lasciare alla religione un minimo di spiritualita' penso che si debba evitare il matrimonio dei preti.
Una mia esperienza personale mi ha fatto molto pensare: un mio collega indiano (induista abbastanza convinto) mi dice che il suo livello di concentrazione, il suo benessere e la sua tranquillita' massimi li ha quando si astiene per causa di forse maggiore (la ragazza vive in India) dal sesso o da altri "eccessi"(carne-aglio-cipolla-cibo raffinato). Certo magari la suggestione gioca la sua parte. Sicurmente se tutte le religioni del globo si fondano su questo da ormai 5000 anni, un motivo c'e' e non vedo per cui l' uomo del 2000 debba cambiare usanze millenarie...per me in questo modo andremo incontro a un mondo sempre piu' pragmatico, ma vuoto e senza spiritualita'.
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Originariamente Scritto da Alberto84 Visualizza MessaggioL' asceta in tutte le religioni, dottrine, ma perfino tra i Buddisti e gli induisti e' asceta in quanto si priva dei piaceri terreni. Indubbiamente e' stato provato e riprovato nella storia, che la soddisfazione dei piaceri terreni ostacola la spiritualita'...... e se vogliamo lasciare alla religione un minimo di spiritualita' penso che si debba evitare il matrimonio dei preti.
Una mia esperienza personale mi ha fatto molto pensare: un mio collega indiano (induista abbastanza convinto) mi dice che il suo livello di concentrazione, il suo benessere e la sua tranquillita' massimi li ha quando si astiene per causa di forse maggiore (la ragazza vive in India) dal sesso o da altri "eccessi"(carne-aglio-cipolla-cibo raffinato). Certo magari la suggestione gioca la sua parte. Sicurmente se tutte le religioni del globo si fondano su questo da ormai 5000 anni, un motivo c'e' e non vedo per cui l' uomo del 2000 debba cambiare usanze millenarie...per me in questo modo andremo incontro a un mondo sempre piu' pragmatico, ma vuoto e senza spiritualita'.
il discorso allora si sposta sull'impossibilità di valutare il livello di fede di ogni futuro prete o di chi serve Dio già da tempo.
Molti probabilmente non ruscirebbero a far convivere fede e problemi di tutti i giorni. (rapporto con la moglie, educazione dei figli ecc)
Il servire Dio, scusa la mancanza di tatto, richiede un impegno 24 ore su 24...
quanto invece a vedere il sesso come piacere terreno che ostacola la spiritualità non sono d'accordo. Non si può generalizzare neanche in questo caso! Oltretutto l'atto sessuale all'interno del matrimonio, secondo la Chiesa, è frutto dell'amore ed è legato alla procreazione.
A prescinedere poi dalla chiesa giudico il sesso come un qualcosa di naturale!
Tutto può diventare un vizio (vedi la birra o il vino) e sfociare nel peccato (vedi alle volte l'estremo fanatismo religioso) anche se non si chiama SESSO.Last edited by Ecatombe; 23-10-2009, 18:45:51.
Filippesi 4:13 "Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica"
http://www.bodyweb.com/forums/arti-marziali/226736-regolamento-di-sezione.html
ecatombe.bodyweb@tiscali.it
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Originariamente Scritto da Alberto84 Visualizza MessaggioL' asceta in tutte le religioni, dottrine, ma perfino tra i Buddisti e gli induisti e' asceta in quanto si priva dei piaceri terreni. Indubbiamente e' stato provato e riprovato nella storia, che la soddisfazione dei piaceri terreni ostacola la spiritualita'...... e se vogliamo lasciare alla religione un minimo di spiritualita' penso che si debba evitare il matrimonio dei preti.
Una mia esperienza personale mi ha fatto molto pensare: un mio collega indiano (induista abbastanza convinto) mi dice che il suo livello di concentrazione, il suo benessere e la sua tranquillita' massimi li ha quando si astiene per causa di forse maggiore (la ragazza vive in India) dal sesso o da altri "eccessi"(carne-aglio-cipolla-cibo raffinato). Certo magari la suggestione gioca la sua parte. Sicurmente se tutte le religioni del globo si fondano su questo da ormai 5000 anni, un motivo c'e' e non vedo per cui l' uomo del 2000 debba cambiare usanze millenarie...per me in questo modo andremo incontro a un mondo sempre piu' pragmatico, ma vuoto e senza spiritualita'.
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Obiezione di coscienza è diritto"
Aborto, Cei: per farmacisti cattolici
"L'obiezione di coscienza è anche un diritto che deve essere riconosciuto ai farmacisti permettendo loro di non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo scelte chiaramente immorali come l'aborto e l'eutanasia". Lo ha detto il segretario generale della Cei, Mons. Mariano Crociata, intervenendo a Roma al convegno dei farmacisti cattolici.
Ragionamento complesso quello di monsignor Crociata che ha insistito sul concetto di obiezione di scoscienza. "Riconoscere tale diritto ai farmacisti - dice Crociata significa per il presule permettere loro di non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo scelte chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia, e di superare le difficoltà di un contesto culturale che tende, talvolta, come ha detto il Papa nel suodiscorso del 2007 alla Pontificia Accademia della Vita, a non favorire l'accettazione dell'esercizio di questo diritto, in quanto elemento destabilizzante del quietismo delle coscienze". Per Crociata, "il diritto-dovere all'obiezione di coscienza non riguarda solo i farmacisti cattolici ma tutti i farmacisti, perché la questione della vita e della sua difesae promozione non è una prerogativa dei soli cristiani. Anche se dalla fede riceve luce e forza straordinarie, essa appartiene ad ogni coscienza umana che aspira alla verità ed è attenta e pensosa per le sorti dell'umanità".
"Desidero quindi esortare voi tutti - sono ancora le parole del segretario Cei ai farmacisti cattolici - ad essere testimoni coraggiosi nell'esercizio della professione del valore inalienabile della vita umana, soprattutto quando è più debole e indifesa. Seguire la propria coscienza - sottolinea il vescovo - non è sempre una via facile e può comportare sacrifici ed aggravi. Tuttavia, rimane necessario proclamare chiaramente che la via dell'autentica espansione della persona umana passa per questa costante fedeltà alla coscienza mantenuta nella rettitudine e nella verità".
Fonte : tgcom.it
Compromessi? :asdE se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza MessaggioObiezione di coscienza è diritto"
Aborto, Cei: per farmacisti cattolici
"L'obiezione di coscienza è anche un diritto che deve essere riconosciuto ai farmacisti permettendo loro di non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo scelte chiaramente immorali come l'aborto e l'eutanasia". Lo ha detto il segretario generale della Cei, Mons. Mariano Crociata, intervenendo a Roma al convegno dei farmacisti cattolici.
Ragionamento complesso quello di monsignor Crociata che ha insistito sul concetto di obiezione di scoscienza. "Riconoscere tale diritto ai farmacisti - dice Crociata significa per il presule permettere loro di non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo scelte chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia, e di superare le difficoltà di un contesto culturale che tende, talvolta, come ha detto il Papa nel suodiscorso del 2007 alla Pontificia Accademia della Vita, a non favorire l'accettazione dell'esercizio di questo diritto, in quanto elemento destabilizzante del quietismo delle coscienze". Per Crociata, "il diritto-dovere all'obiezione di coscienza non riguarda solo i farmacisti cattolici ma tutti i farmacisti, perché la questione della vita e della sua difesae promozione non è una prerogativa dei soli cristiani. Anche se dalla fede riceve luce e forza straordinarie, essa appartiene ad ogni coscienza umana che aspira alla verità ed è attenta e pensosa per le sorti dell'umanità".
"Desidero quindi esortare voi tutti - sono ancora le parole del segretario Cei ai farmacisti cattolici - ad essere testimoni coraggiosi nell'esercizio della professione del valore inalienabile della vita umana, soprattutto quando è più debole e indifesa. Seguire la propria coscienza - sottolinea il vescovo - non è sempre una via facile e può comportare sacrifici ed aggravi. Tuttavia, rimane necessario proclamare chiaramente che la via dell'autentica espansione della persona umana passa per questa costante fedeltà alla coscienza mantenuta nella rettitudine e nella verità".
Fonte : tgcom.it
Compromessi? :asd
Personalmente un'obiezione di coscienza di questo tipo la trovo ripugnante. Come farmacista dovresti essere obbligato a vendere al paziente un farmaco di libera vendita o, peggio, uno di cui ha la ricetta. Se ritieni che l'etica medica stia un gradino sotto la morale cattolica vai a vendere farmaci nelle farmacie vaticane, non in quella di un paese che dovrebbe essere laico.
Ma forse vado OTIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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