Si puo' parlare di senso religioso?

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  • richard
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    • May 2006
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    #16
    Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
    In via generale, per "grazia" intendo il movimento centrifugo dell'azione divina verso il creato e dunque l'uomo: Dio che si muove verso l'Uomo. La precedente è dinamica parallela all' anelito centripeto del creato, e dunque degli uomini, verso Dio. Ovvero, "grazia" è il movimento di Dio verso l'Uomo.
    Dunque, riallacciandoci al quesito sul "senso divino", questa "grazia" che relazione ha con la sua eziologia e specificamente che ruolo gioca in quel citato "corredo personale vs ambiente"?
    Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
    Per semplificare il discorso, casomai per una partecipazione più ampia, possiamo semplicemente anche riferirci alla "grazia" cristiana
    In effetti mi risulta difficile separare il tuo concetto di "grazia" da quello cristiano, rappresentazione eccellente del moto di Dio verso l'uomo e strumento eminente di conoscenza del divino.
    Mi è altrettanto arduo scindere quindi, in questo contesto, il moto che conduce l'uomo a Dio da quello che conduce Dio all'uomo.
    Le cause dei due moti, più o meno riconducibili come auspichi al corredo personale/ambientale, hanno medesima natura e somma espressione in Cristo.

    Ma qui siamo oltre il "semplice senso religioso": nella piena grazia conosciamo Dio nella medesima misura in cui conosciamo noi stessi.


    Forse il tuo quesito, però, chiedeva altro.

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