ROMA - Il record mondiale di Usain Bolt sui 100 metri sarebbe stato di 9"55 secondi, invece di 9"69, se non avesse rallentato prima di tagliare il traguardo alle Olimpiadi di Pechino, il 16 agosto. Hans Eriksen del Theoretical Astrophisics Institute dell'università di Oslo e colleghi, che di solito sondano ben altri misteri del cosmo, questa volta hanno calcolato il record 'ipotetico' del campione giamaicano, usando la moviola televisiva per misurare le posizioni, la velocità e le accelerazioni della sua performance e di quella di Richard Thompson. Dal calcolo è emerso che entrambi i corridori hanno decelerato negli ultimi due secondi della gara, anche se Bolt ha frenato di più la sua corsa. Secondo i fisici, se il primatista avesse rallentato tanto quanto Thompson, avrebbe totalizzato, nel rush finale, un punteggio di 9"61 secondi. Addirittura, il record sarebbe sceso a 9"55 secondi, nel caso in cui avesse decelerato meno del rivale. "Più che stabilire il vero primato - ha dichiarato Eriksen - vogliamo dimostrare che la fisica si presta anche a applicazioni divertenti come questa stima", che è apparsa sull'American Journal of Phisics.
Non so se è una stima affidabile ma 9.55 è davvero mostruoso.
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