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«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare»
Conclusione?
Siamo nati per soffrire?
Dobbiamo ingoiare il rospo?
Bisogna sopportare e tenersi il peggio?
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare»
...che vorresti dire?
Che bisogna tacere e fare finta che sia tutto perfetto oppure dobbiamo deportare tutti quanti?
Noon c'è una via di mezzo? Ci sono moooooolte via che si possono percorrere ed al momento mi pare che qualcosa si stia muovendo nel verso giusto!
Ti faccio i complimenti per la provocazione interessante e fuori dal comune.
Liberazione cita queste frasi tutti i giorni da circa un paio di mesi. Tutti si sentono così più intelligenti, si danno un tono, dimenticando che oggi gli zingari non sono deportati nei campi di stermino, che gli ebrei se la passano piuttosto bene e hanno un loro stato sovrano, e che gli omosessuali sono presenti a decine in tv, al cinema, in teatro,organizzano 10 gay pride l'anno solo in Italia (ieri a Bologna), ecc.
Insomma, come si può prendere una riflessione del '30, quando le condizioni politiche,giuridiche e sociali erano completamente differenti, e pretendere di trasferirla nel nostro tempo senza nessun tipo di analisi storica?
«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare»
Bertolt Brecht, 1931
La storia non si ripete mai uguale...e Brecht non è proprio quello che intendo io con grande pensatore.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
...che vorresti dire?
Che bisogna tacere e fare finta che sia tutto perfetto oppure dobbiamo deportare tutti quanti?
Noon c'è una via di mezzo? Ci sono moooooolte via che si possono percorrere ed al momento mi pare che qualcosa si stia muovendo nel verso giusto!
Ti faccio i complimenti per la provocazione interessante e fuori dal comune.
Io non mi chiamo bertolt brecht,non devi porle a me queste domande
Poi sei te che dici che c'è provocazione dietro al postare una frase simile.
Semmai una riflessione si,ma nessuna presunzione di arrivare a non so quale verità o conclusione
...che vorresti dire?
Che bisogna tacere e fare finta che sia tutto perfetto oppure dobbiamo deportare tutti quanti?
Noon c'è una via di mezzo? Ci sono moooooolte via che si possono percorrere ed al momento mi pare che qualcosa si stia muovendo nel verso giusto!
Ti faccio i complimenti per la provocazione interessante e fuori dal comune.
Liberazione cita queste frasi tutti i giorni da circa un paio di mesi. Tutti si sentono così più intelligenti, si danno un tono, dimenticando che oggi gli zingari non sono deportati nei campi di stermino, che gli ebrei se la passano piuttosto bene e hanno un loro stato sovrano, e che gli omosessuali sono presenti a decine in tv, al cinema, in teatro,organizzano 10 gay pride l'anno solo in Italia (ieri a Bologna), ecc.
Insomma, come si può prendere una riflessione del '30, quando le condizioni politiche,giuridiche e sociali erano completamente differenti, e pretendere di trasferirla nel nostro tempo senza nessun tipo di analisi storica?
La storia non si ripete mai uguale...e Brecht non è proprio quello che intendo io con grande pensatore.
Infatti calata in questa attualità quella riflessione non ha alcun senso.
Aggiungo che comunque io non ho mai visto zingari, ebrei ed omosessuali protestare se non per le loro di cause.
In quanto ai comunisti c'è ancora qualche paese che li esprime:
Consiglio ai nostalgici un bel viaggio in Corea del Nord, magari col testo di Brecht in valigia.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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