La truffa del terrorismo islamico dei mass media....

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    La truffa del terrorismo islamico dei mass media....

    Elezioni in USA, e i nostri governi, solleciti del nostro vero bene, tornano a salvarci dal terrorismo islamico.
    Si vola senza lozioni né dentifricio.
    Si condannano terroristi in Italia e in Inghilterra.
    In USA, nessuno può più entrare senza una «clearance» di sicurezza preventiva.
    L’allarme è tenuto vivo: le misure di controllo sono per il nostro bene.
    Ci stanno salvando da morti violente, esplosioni, crolli.
    Efficacemente, bisogna dirlo.
    In USA, i morti per terrorismo sono ancora i 2.996 disgraziati dell’11 settembre 2001; poi, più nulla.

    In Europa, diciamo tre-quattrocento, fra Londra e Madrid.
    Joseph Mercola, un medico americano che scrive su internet, cita alcune cifre per confronto.
    Le cifre hanno la loro eloquenza, non c’è che dire.
    Per incidenti d’auto, in USA muoiono 45 mila persone l’anno: nessun allarmismo prego, c’è un’industria dietro, che merita rispetto.
    Per AIDS, 13 mila persone l’anno: non c’è da preoccuparsi, è uno degli effetti collaterali di uno stile di vita molto apprezzato e promosso sui media e dalla pubblicità.
    Ci mancherebbe che i governi si mettessero a fare, sulla cosiddetta «categorie a rischio», controlli polizieschi asfissianti come quelli che impongono ai viaggiatori negli aeroporti.
    Quanto alle «morti iatrogene», causate cioè da errori medici, di somministrazione o chirurgici, a lungo la cifra dei morti è stata valutata sui 250 mila all’anno.
    Ora un libro, «Death by Medicine», dei dottori Gary Null, Carolyn Dean, Martin Feldman, Deborah Rasio e Dorothy Smith, ha cercato di accumulare tutti i dati disponibili.

    Ecco alcuni loro risultati:
    Per «reazioni avverse ai farmaci» muoiono 106 mila americani l’anno.
    Per «errori medici o diagnostici», 98 mila.
    Per «piaghe da decubito», 115 mila.
    Per infezioni ospedaliere, 88 mila.
    Per «procedure non necessarie», 37.136.
    A seguito di operazioni chirurgiche, 32 mila morti.
    Il numero di «malati esterni» agli ospedali che muoiono è di 199 mila.

    Ben 108.800 muoiono per «malnutrizione» di tipo iatrogeno, ossia per alimentazioni ordinate dai medici.
    Nel complesso, secondo i dottori sopra citati, la medicina tecnologica, la farmacologia industriale e la chirurgia esagerata ammazzano, ogni anno, 783.936 americani.
    Un solo farmaco della Merck, il Vioxx (anti-dolorifico ampiamente usato contro le artriti e i dolori mestruali) ha sterminato tra 60 e 130 mila persone.
    Dicesi 783.936.

    Poiché le morti in USA per qualsiasi causa sono ogni anno 2,4 milioni, bisognerà dedurne che un americano su tre muore di mala-medicina.
    Per competere con queste cifre, Al Qaeda dovrebbe dirottare e far precipitare, diciamo, sei Jumbo-jet al giorno per un intero anno: cosa impossibile anche per i kamikaze più decisi, armati che siano di taglierino o di lozione dopo-barba.
    Un americano ha il 16.400 per cento di possibilità in più di morire per mano dell’industria sanitaria, che di Osama bin Laden.
    Il dottor Mercola infatti punta il dito sulla medicina come industria: «Farmaci vengono prescritti in eccesso - specie gli antibiotici - e una quantità di operazioni chirurgiche non necessarie vengono eseguite, perché le industrie che producono medicinali e tecnologia medica vogliono continuare a vendere, esse usano la loro potenza finanziaria per influenzare quello che si insegna nelle università, quali tecniche si usano negli ospedali, quali farmaci vengono prescritti e quanto spesso, il tutto per massimizzare i loro profitti».
    La sanità basata sulle assicurazioni private ha una parte cruciale in questa strage: perché trascura completamente i poco costosi accorgimenti della medicina preveniva (alimentazione fresca, movimento regolare, mutamenti degli stili di vita più malsani) e interviene solo a patologia instaurata, per curare - a pagamento - i mali provocati dalle cause trascurate.
    E per questi risultati, gli americani pagano caro: 7 mila dollari a testa all’anno costa loro la sanità privata.
    I terroristi islamici non solo ammazzano meno, ma ammazzano gratis.

    Il resto lo fa l’industrializzazione della medicina, la vita ospedaliera dove il paziente è parte di una catena di montaggio, sottoposto a «protocolli» e procedure autorizzate.
    Spiace non aver trovato, nel libro sopra citato, una valutazione specifica dei morti provocati dalle «cure» del cancro consistenti in radioterapia e chemioterapia: cure mai testate clinicamente (perché nessuna clinica ha il coraggio di irradiare o sottoporre a chemio il gruppo di sani, necessari per il controllo in doppio cieco) ma che vengono utilizzate di routine dopo l’estirpazione chirurgica del cancro, nella vaga convinzione che i veleni e il bombardamento atomico uccidano «prima» le cellule tumorali che le sane.

    Il dottor Mercola ha qualche obiezione anche sull’industria alimentare americana: secondo lui provoca qualche malattia a 76 milioni di consumatori l’anno; l’abuso di surgelati - la cui conservazione nella catena del freddo è meno che garantita - e di cibi trattati in grandi aziende, sono la causa di vari guai, anche seri.
    Di recente, un’epidemia di E. Coli è stata fatta risalire alla dita che produceva le confezioni di spinaci incriminati, che si chiama (ironia) Natural Selection Food: tonnellate di spinaci provenienti dalle più varie coltivazioni vengono lì lavate tutte insieme; ovviamente, la partita con l’E.Coli - un batterio fecale - ha diffuso il microbo alle partite sane.
    La Natural Selection
    Foods produce 26 milioni di confezioni di spinaci al giorno.

    Se c’è qualche dubbio sull’igiene - come nelle macellerie industriali - la carne infetta viene irradiata con ultravioletti (o forse addirittura con raggi gamma): ciò che uccide i microbi, e insieme le proprietà «vive» del cibo.
    Secondo il dottor Mercola, l’irradiazione viene usata dalle aziende per risparmiare sui costi della pulizia, che dovrebbe essere accurata, degli ambienti, dei pavimenti e dei contenitori di lavorazione.


    Nessun allarmismo, per carità.
    I nostri governi già ci salvano ogni giorno dai terroristi, non pretenderete mica che ci salvino dalle industrie e dall’industrializzazione della vita.
    Non troverete mai un Magdi Allam ad alzare la voce contro questo pericolo imminente, né un Giuliano Ferrara a raccomandare un’altra guerra per difenderci dal Vioxx, dagli antibiotici inutilmente prescritti che hanno fatto nascere batteri resistenti, dalle operazioni superflue nel reparto oncologico, dalla chemioterapia di precauzione.
    «Allunga la durata della vita», assicura Veronesi, il nostro scienziato principe.
    Chi è, dopotutto, il dottor Mercola?
    Togliete piuttosto la lozione dal bagaglio a mano.
    Tuttavia, le cifre hanno la loro eloquenza.
    sigpic"Ooh amore ooh amante
    Che fai stasera ragazzo?
    Tutto va bene, solo tienimi stretto
    Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

    Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)
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    #2
    L'Opus Dei nacque a Madrid, il 2 ottobre 1928, per iniziativa del sacerdote spagnolo Josemaría Escrivá. L'ideale di santità nella vita quotidiana che formava il nucleo del messaggio attirò un numero sempre più ampio di persone, uomini e donne di diversa estrazione sociale e professionale, decisi a testimoniare la possibilità di essere cristiani coerenti con la propria fede senza allontanarsi dal mondo nella vita di tutti i giorni (un principio evangelico che è stato descritto dal Concilio Vaticano II come la "vocazione universale alla santità"). Dal 1930 l'Opus Dei è stata aperta anche alle donne.
    Fin dai primi tempi l'apostolato dell'Opus Dei si contraddistingue per l'attenzione agli studenti e alla formazione professionale, ma non esclude l'azione caritativa e la cura dei bisognosi. La Obra ("opera", in spagnolo) attraversa un difficile periodo durante le persecuzioni anticristiane in Spagna del 1934-1936.
    L'espansione nel mondo degli apostolati dell'Opus Dei risale al termine del secondo conflitto mondiale: Portogallo (1945), Inghilterra e Italia (1946), Francia e Irlanda (1947), Stati Uniti e Messico (1949). La diffusione proseguì in Europa e in America, per ampliarsi al Giappone, alle Filippine, all'Australia, a numerosi Paesi africani, fino alla recente presenza nei Paesi dell'ex blocco sovietico, e quindi all'India, al Sudafrica, ai Paesi Baltici, ecc.
    L'Opus Dei, approvata dalla Santa Sede nel 1950, ha ricevuto la definitiva configurazione giuridica con la Costituzione apostolica Ut sit, datata 28 novembre 1982, diventando una Prelatura personale (attualmente l'unica esistente di tutta la Chiesa).

    Teologia

    La teologia della vocazione universale alla santità, disse l'allora cardinal Luciani (poi Giovanni Paolo I) "aveva insegnato oltre trecento anni prima S. Francesco di Sales... Anche questi propugna la santità per tutti, ma sembra insegnare solo una «spiritualità dei laici», mentre Escrivá vuole una «spiritualità laicale». Mentre Francesco di Sales suggerisce quasi sempre ai laici gli stessi mezzi praticati dai religiosi con opportuni adattamenti, Escrivá è più radicale: parla addirittura di "materializzare" - in senso buono - la santificazione. Per Escrivá è lo stesso lavoro materiale che deve trasformarsi in "preghiera e santità".
    Durante un'udienza a Castelgandolfo nell'agosto del 1979, papa Giovanni Paolo II disse ai membri dell'Opus Dei: "Grande ideale, veramente, il vostro, che fin dagli inizi ha antecipato quella teologia del Laicato, che caratterizzò poi la Chiesa del Concilio e del post-concilio. Tale infatti è il messaggio e la spiritualità dell'Opus Dei: vivere uniti a Dio, nel mondo, in qualunque situazione, cercando di migliorare se stessi con l'aiuto della grazia, e facendo conoscere Gesù Cristo con la testimonianza della vita".
    Nell'articolo "Lasciare operare Dio", l'allora cardinale Joseph Ratzinger e prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (e futuro papa Benedetto XVI), scrisse su san Josemaría Escrivá e l'Opus Dei a proposito di "un concetto sbagliato della santità", quello in cui "la santità allora diventa una cosa riservata ad alcuni grandi, e che sono tutt'altro rispetto a noi normali peccatori. Ma questo è un concetto sbagliato di santità, una percezione errata che è stata corretta proprio da Josemaría Escrivá. Essere santo è nient'altro che parlare con Dio come un amico parla con l'amico"[2].
    Alcuni autori[3] hanno confrontato la concezione dell'etica del lavoro promossa dall’Opus Dei in ambito cattolico con quella sostenuta dal calvinismo in ambiente protestante, analizzata nel suo classico di sociologia della religione da Max Weber: la specifica novità dell'Opus Dei sarebbe rappresentata, secondo tale interpretazione, dall’affermarsi di un pensiero cattolico originale in tema di teologia del lavoro, differente dalla dottrina sociale della Chiesa nata a fine Ottocento, che, di fatto, sarebbe divenuto sistematico solo con papa Giovanni Paolo II. Una tale concezione fu prodotta dallo stesso fondatore dell’Opus Dei, san Josemaría Escrivá de Balaguer, a partire dagli anni Trenta ed è stata gradualmente perfezionata ed articolata nel corso del tempo.

    Fini e configurazione

    L'attuale configurazione giuridica caratterizza l'Opus Dei come una realtà ecclesiale del tutto diversa sia dai fenomeni associativi sia dalle congregazioni e dagli ordini religiosi: prevista dal Concilio Vaticano II (decreto Presbyterorum ordinis e motu proprio Ecclesiae Sanctae), la prelatura personale si configura come una struttura istituzionale e gerarchica della Chiesa, che raccoglie sotto la giurisdizione di un prelato nominato dal Papa sacerdoti e laici al fine di perseguire specifiche iniziative pastorali. Questo significa che gli aderenti all'Opus Dei dipendono dal Prelato per tutto ciò che riguarda direttamente la loro vita spirituale.
    Il carisma dell'Opera è infatti quello di offrire a uomini e donne di ogni ceto, razza e nazionalità, celibi e sposati, la formazione necessaria per vivere la propria testimonianza cristiana nel lavoro, nella vita familiare e sociale.
    Ordinario della prelatura è il prelato, che gode di potestà ordinaria propria di giurisdizione sui sacerdoti incardinati nella prelatura e sui laici a essa incorporati (dunque la prelatura personale è come una diocesi non legata però ad un determinato territorio). L'incorporazione dei laici avviene in risposta a una specifica vocazione. Il clero della prelatura è formato esclusivamente da sacerdoti provenienti dalle fila dei fedeli laici dell'Opus Dei.

    Fedeli

    I fedeli laici che collaborano con l'Opus Dei si dedicano ai fini della prelatura, che sono esclusivamente di ordine spirituale; i loro impegni, peraltro, non ne mutano la condizione canonica e teologica di comuni fedeli cristiani (non formulano alcun tipo di voto); essi si trovano sotto la giurisdizione del prelato per quanto attiene agli impegni ascetici, formativi e apostolici conseguenti all'incorporazione alla prelatura. Restano invece sotto la giurisdizione dell'ordinario diocesano per tutti gli aspetti determinati dal diritto comune nei confronti dei fedeli cattolici nelle varie diocesi in cui vivono.
    Svolgono il loro apostolato nell'esercizio del quotidiano lavoro professionale, negli ambienti e nelle strutture della società civile. Godono della stessa libertà degli altri cittadini cattolici, dai quali nulla li distingue nell'azione professionale, sociale, politica ed economica; pertanto nelle loro scelte in queste materie non dipendono dall’Opus Dei.
    Tra i membri si distinguono i cosiddetti “numerari[4]” (che abitualmente vivono nei centri dell’Opus Dei, seguono e dirigono le attività formative della Prelatura, vivono il celibato apostolico, devolvono all'Opus Dei i loro introiti, hanno svolto studi superiori, e hanno caratteristiche personali - salute, personalità - idonee al dedicarsi a tempo pieno alle attività apostoliche), gli “aggregati” (che ordinariamente vivono con le loro famiglie d'origine) ed i “soprannumerari” (sposati o comunque non vocati al celibato). Questi ultimi rappresentano di gran lunga la maggior parte dei fedeli della Prelatura.
    Alla Società Sacerdotale della Santa Croce (della quale è presidente generale il prelato dell'Opus Dei) si associano sacerdoti incardinati nelle rispettive diocesi, che desiderano cercare la santità nell'esercizio del loro ministero secondo lo spirito e l'ascetica dell'Opus Dei. Tale ascrizione non ne altera la dipendenza dal vescovo diocesano, che ne resta l'unico superiore.
    Il clero della prelatura proviene dai fedeli laici dell'Opus Dei: sono numerari e aggregati i quali, liberamente disponibili a essere sacerdoti, dopo diversi anni di incorporazione alla prelatura e dopo aver completato la formazione e gli studi previ al sacerdozio, sono invitati dal prelato a ricevere gli ordini sacri.
    L'Opus Dei conta anche suoi cooperatori, anche non cattolici o non cristiani; essi, senza far parte della prelatura, collaborano alle sue iniziative apostoliche.

    Attività apostoliche

    Benché l’apostolato dei membri sia principalmente esercitato a livello e a titolo personale, in alcune occasioni l'Opus Dei si incarica di assicurare la cura spirituale e dottrinale di determinate istituzioni educative, assistenziali e di promozione umana, per esempio tra le favelas delle città sudamericane, nelle isole indonesiane, ecc., o con programmi di cooperazione tecnica in paesi in via di sviluppo (Filippine, Ecuador, Perù, ecc.)[5].
    In Italia esistono centri dell'Opus Dei, istituiti sempre con l'approvazione dei rispettivi vescovi, per esempio nelle diocesi di Roma, Milano, Brescia, Torino, Genova, Verona, Trieste, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli, Cagliari, Bari, Catania, Palermo, Sassari e in varie altre.

    [modifica] Critiche e controversie

    L'Opus Dei è stata criticata per il fatto di promuovere una visione conservatrice della fede cattolica (a causa della «caratteristica irrinunciabile dell'Opus Dei, la fedeltà alla Chiesa come depositum fidei»[6]), oltre che per alcune pratiche di vita ascetica (come la mortificazione corporale, effettivamente praticata dai membri numerari, o la mancanza di confidenzialità nella direzione spirituale).

    Critiche dal mondo cattolico

    In base ad alcuni rapporti provenienti dalla Spagna, il superiore generale dei Gesuiti, p. Wlodimir Ledochowski (18661942), ha riferito al Vaticano che considerava l'Opus Dei "molto nocivo per la Chiesa in Spagna". Egli ne descrisse le caratteristiche di "segretezza" e ne vide dei "segni di una inclinazione mascherata a dominare il mondo con una forma particolare di massoneria cristiana"[7]. Questa critica, dall'interno di alcuni benvisti ambienti ecclesiastici ("l'opposizione da parte della gente di Dio" come venne definita da Escrivá; secondo Escrivá, la grande ostilità dei gesuiti era «illogica»[8]), è considerata la radice delle critiche recenti provenienti dalle fonti più disparate. Questa almeno, è la conclusione di molti autori, incluso John L. Allen, Jr., un giornalista americano della CNN cattolico ed esperto vaticanista[9]

    Altre critiche


    Ufficio principale dell'Opus Dei a New York: la costruzione è costata 70 milioni di dollari


    Qualche tempo dopo il Concilio Vaticano Secondo, vi furono - da parte liberale - molte critiche all'Opus Dei riguardo il suo carattere ultraconservatore e reazionario[10].
    L'accusa all'Opus Dei di avere la forma di una setta[11] massonica ("massoneria bianca") è stata ripresa per contestare l'appoggio alle dittature in Sudamerica ed in Spagna e l'influenza di idee di stampo fascista.
    Tale accusa, nata in ambienti politici[12], non tiene conto del fatto che molti membri dell'Opus Dei hanno spesso militato politicamente in opposizione alla destra. Per esempio, tra i casi più recenti in Italia, al Senato nell'aprile 2006 (XV legislatura) è stata eletta nella lista La Margherita, di centro-sinistra, Paola Binetti, numeraria dell'Opus Dei. In passato Alberto Michelini, soprannumerario, è stato parlamentare nel centro-destra ma nel 2006 si è presentato nelle liste del centrosinistra al Comune di Roma e non è stato eletto.
    Con la pubblicazione del libro "Il codice da Vinci" nel 2003 e dell'omonimo film nel 2006 è sorto un certo interesse verso le già accennate pratiche di mortificazione corporale[13]. L'uso del cilicio e della disciplina è comune e regolare tra alcuni membri numerari dell'Opera (la scelta della mortificazione è stabilita da ciascun membro; l'eventuale frequenza è stabilita dal proprio direttore spirituale, a cui i numerari sono legati dal vincolo di obbedienza[14]), ma vi sono anche altre pratiche saltuarie di mortificazione (per esempio docce fredde o dormire per terra). Per l'Opus Dei gli istinti del corpo sono un nemico da combattere, e pertanto il loro contrario - il dolore, anzitutto spirituale - è considerato benedetto. È proprio il fondatore a chiarire il concetto in molti aforismi, tra cui: «Benedetto sia il dolore. Amato sia il dolore. Santificato sia il dolore... Glorificato sia il dolore!»[15] «Se sai che il tuo corpo è tuo nemico, e nemico della gloria di Dio, poiché lo è della tua santificazione, per quale motivo lo tratti con tante blandizie?»[16].
    In modo simile al movimento italiano Comunione e Liberazione, l'Opus Dei è stato criticato per un atteggiamento di forte proselitismo rivolto soprattutto ai giovani[17].
    L'Opus Dei è anche molto criticata in Italia per la presunta attività di lobbismo con la quale è accusata di proteggere e favorire la carriera di esponenti cattolici nei campi della politica e dell'economia (un esempio sono alcune affermazioni del portavoce dell'Opus Dei a favore del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio nel 2005) e di indirizzare l'orientamento politico italiano attraverso l'appoggio dei partiti cattolici verso posizioni vicine al Vaticano. L'Opus Dei sostiene invece di non avere posizioni né azioni che afferiscano a tali settori, che non hanno a che fare con i fini della prelatura, nei quali sono attivi piuttosto i suoi singoli membri in virtù della loro responsabilità personale. Le legislazioni sulla privacy introdotte in tempi recenti in diversi paesi (tra cui l'Italia) impediscono di fatto la diffusione di liste ufficiali di membri dell'Opus Dei, in quanto le convinzioni religiose sono considerate un'informazione sensibile.
    L'Opus Dei non rende pubblico chi è o chi smette di esser suo membro, in quanto l'appartenenza è strettamente legata alla fede e alla vocazione personale. L'articolo 191 della costituzione originale (che per molti anni fu solo ad uso interno dei membri) recitava: "I membri sappiano bene che dovranno osservare sempre un prudente silenzio a proposito dei nomi degli altri associati e non dovranno mai rivelare a nessuno che essi stessi appartengono all'Opus". Questo invito alla discrezione ha in seguito alimentato il sospetto che l'Opus Dei funzioni come una società segreta (l'articolo fu però modificato negli anni Ottanta e ora ciascuno è libero di rivelare la propria appartenenza come una normale confidenza personale).

    Opus Dei e la politica


    Perseguitato da Franco, Antonio Fontan è in seguito diventato il primo Presidente del Senato della democrazia di Spagna


    I critici hanno sostenuto l'appoggio dell'Opus Dei al Franchismo. Otto membri dell'Opus Dei furono nominati ministri nei governi del dittatore Francisco Franco tra il 1939 ed il 1975[18], mentre negli ultimi anni si è avuta una stretta relazione con i governi di José María Aznar. D'altra parte, durante il governo franchista spagnolo alcuni membri dell'Opus Dei furono perseguitati e incarcerati, e in qualche caso costretti all'esilio, perché non seguivano la politica governativa o la criticavano esplicitamente (per esempio nel 1953 Rafael Calvo Serer fu espulso dall'equivalente spagnolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche perché aveva pubblicato a Parigi un articolo contrario al governo franchista)[19]. Alcuni sostengono che l'Opus Dei «recluti» studenti eccellenti di università prestigiose, per poter così influire maggiormente nel mondo degli affari e della politica. L'accusa però non chiarisce in che modo tali studenti si lascino passivamente «reclutare», e comunque l'Opus Dei ha sempre sostenuto di avere finalità esclusivamente spirituali.
    Altri si oppongono al carattere proselitista che viene impresso alle missioni di aiuto umanitario, come per esempio nelle montagne di Yauyos (Perù), dove nel 1957 la Santa Sede incaricò l'Opus Dei della cura pastorale di una zona impervia e povera delle Ande. Tuttavia, molte persone presenti in quei territori ritengono che tali aiuti siano fondamentali per la loro sussistenza, crescita umana e dignità[20].

    Opus Dei e le donne


    I participanti in un Congresso Internazionale su Escrivá


    Alcuni critici, compresi alcuni ex membri dell'Opus Dei, accusano l'organizzazione di sfruttamento sessista della donna e hanno denunciato che le donne dell'Opus Dei sono relegate ai lavori domestici come la cucina e la pulizia. Effettivamente tali mansioni nell'Opus Dei sono svolte esclusivamente dalle donne (le cosiddette numerarie ausiliarie). Il "tocco di femminilità" chiesto a suo tempo dal fondatore intendeva la presenza di una "madre" piuttosto che di una domestica; al di fuori dell'ambito cattolico, o comunque laddove la realizzazione di una persona venga intesa come "ruolo di prestigio", l'argomento può ovviamente risultare di difficile comprensione. In ogni caso anche fra le donne vi sono molte professioniste di successo. È inoltre da tener presente che nell'Opus Dei le donne sono la maggioranza dei membri, sia tra i numerari, sia tra i soprannumerari, sia tra gli aggregati.
    Un passo molto citato dai critici, tratto dall'opera maestra "Cammino" del fondatore, è il seguente: "Se volete darvi a Dio nel mondo, prima ancora che sapienti - le donne non è necessario che siano sapienti, basta che siano sagge - dovete essere spirituali, molto uniti al Signore per mezzo dell'orazione. Dovete portare un manto invisibile che copra ciascuno dei vostri sensi e delle vostre facoltà: pregare, pregare, pregare; espiare, espiare, espiare"[21] In realtà il passo originale in lingua spagnola recita: "Si queréis entregaros a Dios en el mundo, antes que sabios - ellas no hace falta que sean sabias: basta que sean discretas - habéis de ser espirituales, muy unidos al Señor por la oración: habéis de llevar un manto invisible que cubra todos y cada uno de vuestros sentidos y potencias: orar, orar y orar; expiar, expiar y expiar". L'aggettivo "discreto", che ha in spagnolo esattamente lo stesso significato che in italiano, è stato liberamente tradotto in "saggio", forse nell'intento, da parte del traduttore, di limare un'affermazione piuttosto forte del fondatore. Al di là della distinzione tra sapienza e saggezza e di queste dispute di traduzione, c'è da osservare che fin dagli stessi anni della stesura dell'opera Escrivá incoraggiava molte giovani a dedicarsi agli studi universitari, in un contesto storico-culturale in cui le donne laureate erano un'assai rara eccezione[22].

    Curiosità

    Nel 1997 don Giussani ha affermato che i ciellini sarebbero i «balilla, gli irregolari che tirano le pietre», mentre quelli dell’Opus Dei «hanno i Panzer: vanno avanti ben corazzati, con i cingoli, anche se li hanno rivestiti di gomma. Il rumore non si sente, ma ci sono, eccome. E ce ne renderemo conto sempre di più»[23].

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    • RAS
      Si vis pacem para bellum
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      #3
      conan , forse dovresti tornare all'età della pietra , niente industrie , niente multinazionali , tutti uguali.
      aziona pure la macchina del tempo e vai !

      Adriano Marini Official Web Site-Gruppo Escursionistico Montano-Canale YouTube-Canale Facebook

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      • Black87
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        • A casa di socio a falsificare CV
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        #4
        Originariamente Scritto da Blaster Visualizza Messaggio
        L'Opus Dei nacque a Madrid, il 2 ottobre 1928, per iniziativa del sacerdote spagnolo Josemaría Escrivá. L'ideale di santità nella vita quotidiana che formava il nucleo del messaggio attirò un numero sempre più ampio di persone, uomini e donne di diversa estrazione sociale e professionale, decisi a testimoniare la possibilità di essere cristiani coerenti con la propria fede senza allontanarsi dal mondo nella vita di tutti i giorni (un principio evangelico che è stato descritto dal Concilio Vaticano II come la "vocazione universale alla santità"). Dal 1930 l'Opus Dei è stata aperta anche alle donne.
        Fin dai primi tempi l'apostolato dell'Opus Dei si contraddistingue per l'attenzione agli studenti e alla formazione professionale, ma non esclude l'azione caritativa e la cura dei bisognosi. La Obra ("opera", in spagnolo) attraversa un difficile periodo durante le persecuzioni anticristiane in Spagna del 1934-1936.
        L'espansione nel mondo degli apostolati dell'Opus Dei risale al termine del secondo conflitto mondiale: Portogallo (1945), Inghilterra e Italia (1946), Francia e Irlanda (1947), Stati Uniti e Messico (1949). La diffusione proseguì in Europa e in America, per ampliarsi al Giappone, alle Filippine, all'Australia, a numerosi Paesi africani, fino alla recente presenza nei Paesi dell'ex blocco sovietico, e quindi all'India, al Sudafrica, ai Paesi Baltici, ecc.
        L'Opus Dei, approvata dalla Santa Sede nel 1950, ha ricevuto la definitiva configurazione giuridica con la Costituzione apostolica Ut sit, datata 28 novembre 1982, diventando una Prelatura personale (attualmente l'unica esistente di tutta la Chiesa).

        Teologia

        La teologia della vocazione universale alla santità, disse l'allora cardinal Luciani (poi Giovanni Paolo I) "aveva insegnato oltre trecento anni prima S. Francesco di Sales... Anche questi propugna la santità per tutti, ma sembra insegnare solo una «spiritualità dei laici», mentre Escrivá vuole una «spiritualità laicale». Mentre Francesco di Sales suggerisce quasi sempre ai laici gli stessi mezzi praticati dai religiosi con opportuni adattamenti, Escrivá è più radicale: parla addirittura di "materializzare" - in senso buono - la santificazione. Per Escrivá è lo stesso lavoro materiale che deve trasformarsi in "preghiera e santità".
        Durante un'udienza a Castelgandolfo nell'agosto del 1979, papa Giovanni Paolo II disse ai membri dell'Opus Dei: "Grande ideale, veramente, il vostro, che fin dagli inizi ha antecipato quella teologia del Laicato, che caratterizzò poi la Chiesa del Concilio e del post-concilio. Tale infatti è il messaggio e la spiritualità dell'Opus Dei: vivere uniti a Dio, nel mondo, in qualunque situazione, cercando di migliorare se stessi con l'aiuto della grazia, e facendo conoscere Gesù Cristo con la testimonianza della vita".
        Nell'articolo "Lasciare operare Dio", l'allora cardinale Joseph Ratzinger e prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (e futuro papa Benedetto XVI), scrisse su san Josemaría Escrivá e l'Opus Dei a proposito di "un concetto sbagliato della santità", quello in cui "la santità allora diventa una cosa riservata ad alcuni grandi, e che sono tutt'altro rispetto a noi normali peccatori. Ma questo è un concetto sbagliato di santità, una percezione errata che è stata corretta proprio da Josemaría Escrivá. Essere santo è nient'altro che parlare con Dio come un amico parla con l'amico"[2].
        Alcuni autori[3] hanno confrontato la concezione dell'etica del lavoro promossa dall’Opus Dei in ambito cattolico con quella sostenuta dal calvinismo in ambiente protestante, analizzata nel suo classico di sociologia della religione da Max Weber: la specifica novità dell'Opus Dei sarebbe rappresentata, secondo tale interpretazione, dall’affermarsi di un pensiero cattolico originale in tema di teologia del lavoro, differente dalla dottrina sociale della Chiesa nata a fine Ottocento, che, di fatto, sarebbe divenuto sistematico solo con papa Giovanni Paolo II. Una tale concezione fu prodotta dallo stesso fondatore dell’Opus Dei, san Josemaría Escrivá de Balaguer, a partire dagli anni Trenta ed è stata gradualmente perfezionata ed articolata nel corso del tempo.

        Fini e configurazione

        L'attuale configurazione giuridica caratterizza l'Opus Dei come una realtà ecclesiale del tutto diversa sia dai fenomeni associativi sia dalle congregazioni e dagli ordini religiosi: prevista dal Concilio Vaticano II (decreto Presbyterorum ordinis e motu proprio Ecclesiae Sanctae), la prelatura personale si configura come una struttura istituzionale e gerarchica della Chiesa, che raccoglie sotto la giurisdizione di un prelato nominato dal Papa sacerdoti e laici al fine di perseguire specifiche iniziative pastorali. Questo significa che gli aderenti all'Opus Dei dipendono dal Prelato per tutto ciò che riguarda direttamente la loro vita spirituale.
        Il carisma dell'Opera è infatti quello di offrire a uomini e donne di ogni ceto, razza e nazionalità, celibi e sposati, la formazione necessaria per vivere la propria testimonianza cristiana nel lavoro, nella vita familiare e sociale.
        Ordinario della prelatura è il prelato, che gode di potestà ordinaria propria di giurisdizione sui sacerdoti incardinati nella prelatura e sui laici a essa incorporati (dunque la prelatura personale è come una diocesi non legata però ad un determinato territorio). L'incorporazione dei laici avviene in risposta a una specifica vocazione. Il clero della prelatura è formato esclusivamente da sacerdoti provenienti dalle fila dei fedeli laici dell'Opus Dei.

        Fedeli

        I fedeli laici che collaborano con l'Opus Dei si dedicano ai fini della prelatura, che sono esclusivamente di ordine spirituale; i loro impegni, peraltro, non ne mutano la condizione canonica e teologica di comuni fedeli cristiani (non formulano alcun tipo di voto); essi si trovano sotto la giurisdizione del prelato per quanto attiene agli impegni ascetici, formativi e apostolici conseguenti all'incorporazione alla prelatura. Restano invece sotto la giurisdizione dell'ordinario diocesano per tutti gli aspetti determinati dal diritto comune nei confronti dei fedeli cattolici nelle varie diocesi in cui vivono.
        Svolgono il loro apostolato nell'esercizio del quotidiano lavoro professionale, negli ambienti e nelle strutture della società civile. Godono della stessa libertà degli altri cittadini cattolici, dai quali nulla li distingue nell'azione professionale, sociale, politica ed economica; pertanto nelle loro scelte in queste materie non dipendono dall’Opus Dei.
        Tra i membri si distinguono i cosiddetti “numerari[4]” (che abitualmente vivono nei centri dell’Opus Dei, seguono e dirigono le attività formative della Prelatura, vivono il celibato apostolico, devolvono all'Opus Dei i loro introiti, hanno svolto studi superiori, e hanno caratteristiche personali - salute, personalità - idonee al dedicarsi a tempo pieno alle attività apostoliche), gli “aggregati” (che ordinariamente vivono con le loro famiglie d'origine) ed i “soprannumerari” (sposati o comunque non vocati al celibato). Questi ultimi rappresentano di gran lunga la maggior parte dei fedeli della Prelatura.
        Alla Società Sacerdotale della Santa Croce (della quale è presidente generale il prelato dell'Opus Dei) si associano sacerdoti incardinati nelle rispettive diocesi, che desiderano cercare la santità nell'esercizio del loro ministero secondo lo spirito e l'ascetica dell'Opus Dei. Tale ascrizione non ne altera la dipendenza dal vescovo diocesano, che ne resta l'unico superiore.
        Il clero della prelatura proviene dai fedeli laici dell'Opus Dei: sono numerari e aggregati i quali, liberamente disponibili a essere sacerdoti, dopo diversi anni di incorporazione alla prelatura e dopo aver completato la formazione e gli studi previ al sacerdozio, sono invitati dal prelato a ricevere gli ordini sacri.
        L'Opus Dei conta anche suoi cooperatori, anche non cattolici o non cristiani; essi, senza far parte della prelatura, collaborano alle sue iniziative apostoliche.

        Attività apostoliche

        Benché l’apostolato dei membri sia principalmente esercitato a livello e a titolo personale, in alcune occasioni l'Opus Dei si incarica di assicurare la cura spirituale e dottrinale di determinate istituzioni educative, assistenziali e di promozione umana, per esempio tra le favelas delle città sudamericane, nelle isole indonesiane, ecc., o con programmi di cooperazione tecnica in paesi in via di sviluppo (Filippine, Ecuador, Perù, ecc.)[5].
        In Italia esistono centri dell'Opus Dei, istituiti sempre con l'approvazione dei rispettivi vescovi, per esempio nelle diocesi di Roma, Milano, Brescia, Torino, Genova, Verona, Trieste, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli, Cagliari, Bari, Catania, Palermo, Sassari e in varie altre.

        [modifica] Critiche e controversie

        L'Opus Dei è stata criticata per il fatto di promuovere una visione conservatrice della fede cattolica (a causa della «caratteristica irrinunciabile dell'Opus Dei, la fedeltà alla Chiesa come depositum fidei»[6]), oltre che per alcune pratiche di vita ascetica (come la mortificazione corporale, effettivamente praticata dai membri numerari, o la mancanza di confidenzialità nella direzione spirituale).

        Critiche dal mondo cattolico

        In base ad alcuni rapporti provenienti dalla Spagna, il superiore generale dei Gesuiti, p. Wlodimir Ledochowski (18661942), ha riferito al Vaticano che considerava l'Opus Dei "molto nocivo per la Chiesa in Spagna". Egli ne descrisse le caratteristiche di "segretezza" e ne vide dei "segni di una inclinazione mascherata a dominare il mondo con una forma particolare di massoneria cristiana"[7]. Questa critica, dall'interno di alcuni benvisti ambienti ecclesiastici ("l'opposizione da parte della gente di Dio" come venne definita da Escrivá; secondo Escrivá, la grande ostilità dei gesuiti era «illogica»[8]), è considerata la radice delle critiche recenti provenienti dalle fonti più disparate. Questa almeno, è la conclusione di molti autori, incluso John L. Allen, Jr., un giornalista americano della CNN cattolico ed esperto vaticanista[9]

        Altre critiche


        Ufficio principale dell'Opus Dei a New York: la costruzione è costata 70 milioni di dollari


        Qualche tempo dopo il Concilio Vaticano Secondo, vi furono - da parte liberale - molte critiche all'Opus Dei riguardo il suo carattere ultraconservatore e reazionario[10].
        L'accusa all'Opus Dei di avere la forma di una setta[11] massonica ("massoneria bianca") è stata ripresa per contestare l'appoggio alle dittature in Sudamerica ed in Spagna e l'influenza di idee di stampo fascista.
        Tale accusa, nata in ambienti politici[12], non tiene conto del fatto che molti membri dell'Opus Dei hanno spesso militato politicamente in opposizione alla destra. Per esempio, tra i casi più recenti in Italia, al Senato nell'aprile 2006 (XV legislatura) è stata eletta nella lista La Margherita, di centro-sinistra, Paola Binetti, numeraria dell'Opus Dei. In passato Alberto Michelini, soprannumerario, è stato parlamentare nel centro-destra ma nel 2006 si è presentato nelle liste del centrosinistra al Comune di Roma e non è stato eletto.
        Con la pubblicazione del libro "Il codice da Vinci" nel 2003 e dell'omonimo film nel 2006 è sorto un certo interesse verso le già accennate pratiche di mortificazione corporale[13]. L'uso del cilicio e della disciplina è comune e regolare tra alcuni membri numerari dell'Opera (la scelta della mortificazione è stabilita da ciascun membro; l'eventuale frequenza è stabilita dal proprio direttore spirituale, a cui i numerari sono legati dal vincolo di obbedienza[14]), ma vi sono anche altre pratiche saltuarie di mortificazione (per esempio docce fredde o dormire per terra). Per l'Opus Dei gli istinti del corpo sono un nemico da combattere, e pertanto il loro contrario - il dolore, anzitutto spirituale - è considerato benedetto. È proprio il fondatore a chiarire il concetto in molti aforismi, tra cui: «Benedetto sia il dolore. Amato sia il dolore. Santificato sia il dolore... Glorificato sia il dolore!»[15] «Se sai che il tuo corpo è tuo nemico, e nemico della gloria di Dio, poiché lo è della tua santificazione, per quale motivo lo tratti con tante blandizie?»[16].
        In modo simile al movimento italiano Comunione e Liberazione, l'Opus Dei è stato criticato per un atteggiamento di forte proselitismo rivolto soprattutto ai giovani[17].
        L'Opus Dei è anche molto criticata in Italia per la presunta attività di lobbismo con la quale è accusata di proteggere e favorire la carriera di esponenti cattolici nei campi della politica e dell'economia (un esempio sono alcune affermazioni del portavoce dell'Opus Dei a favore del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio nel 2005) e di indirizzare l'orientamento politico italiano attraverso l'appoggio dei partiti cattolici verso posizioni vicine al Vaticano. L'Opus Dei sostiene invece di non avere posizioni né azioni che afferiscano a tali settori, che non hanno a che fare con i fini della prelatura, nei quali sono attivi piuttosto i suoi singoli membri in virtù della loro responsabilità personale. Le legislazioni sulla privacy introdotte in tempi recenti in diversi paesi (tra cui l'Italia) impediscono di fatto la diffusione di liste ufficiali di membri dell'Opus Dei, in quanto le convinzioni religiose sono considerate un'informazione sensibile.
        L'Opus Dei non rende pubblico chi è o chi smette di esser suo membro, in quanto l'appartenenza è strettamente legata alla fede e alla vocazione personale. L'articolo 191 della costituzione originale (che per molti anni fu solo ad uso interno dei membri) recitava: "I membri sappiano bene che dovranno osservare sempre un prudente silenzio a proposito dei nomi degli altri associati e non dovranno mai rivelare a nessuno che essi stessi appartengono all'Opus". Questo invito alla discrezione ha in seguito alimentato il sospetto che l'Opus Dei funzioni come una società segreta (l'articolo fu però modificato negli anni Ottanta e ora ciascuno è libero di rivelare la propria appartenenza come una normale confidenza personale).

        Opus Dei e la politica


        Perseguitato da Franco, Antonio Fontan è in seguito diventato il primo Presidente del Senato della democrazia di Spagna


        I critici hanno sostenuto l'appoggio dell'Opus Dei al Franchismo. Otto membri dell'Opus Dei furono nominati ministri nei governi del dittatore Francisco Franco tra il 1939 ed il 1975[18], mentre negli ultimi anni si è avuta una stretta relazione con i governi di José María Aznar. D'altra parte, durante il governo franchista spagnolo alcuni membri dell'Opus Dei furono perseguitati e incarcerati, e in qualche caso costretti all'esilio, perché non seguivano la politica governativa o la criticavano esplicitamente (per esempio nel 1953 Rafael Calvo Serer fu espulso dall'equivalente spagnolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche perché aveva pubblicato a Parigi un articolo contrario al governo franchista)[19]. Alcuni sostengono che l'Opus Dei «recluti» studenti eccellenti di università prestigiose, per poter così influire maggiormente nel mondo degli affari e della politica. L'accusa però non chiarisce in che modo tali studenti si lascino passivamente «reclutare», e comunque l'Opus Dei ha sempre sostenuto di avere finalità esclusivamente spirituali.
        Altri si oppongono al carattere proselitista che viene impresso alle missioni di aiuto umanitario, come per esempio nelle montagne di Yauyos (Perù), dove nel 1957 la Santa Sede incaricò l'Opus Dei della cura pastorale di una zona impervia e povera delle Ande. Tuttavia, molte persone presenti in quei territori ritengono che tali aiuti siano fondamentali per la loro sussistenza, crescita umana e dignità[20].

        Opus Dei e le donne


        I participanti in un Congresso Internazionale su Escrivá


        Alcuni critici, compresi alcuni ex membri dell'Opus Dei, accusano l'organizzazione di sfruttamento sessista della donna e hanno denunciato che le donne dell'Opus Dei sono relegate ai lavori domestici come la cucina e la pulizia. Effettivamente tali mansioni nell'Opus Dei sono svolte esclusivamente dalle donne (le cosiddette numerarie ausiliarie). Il "tocco di femminilità" chiesto a suo tempo dal fondatore intendeva la presenza di una "madre" piuttosto che di una domestica; al di fuori dell'ambito cattolico, o comunque laddove la realizzazione di una persona venga intesa come "ruolo di prestigio", l'argomento può ovviamente risultare di difficile comprensione. In ogni caso anche fra le donne vi sono molte professioniste di successo. È inoltre da tener presente che nell'Opus Dei le donne sono la maggioranza dei membri, sia tra i numerari, sia tra i soprannumerari, sia tra gli aggregati.
        Un passo molto citato dai critici, tratto dall'opera maestra "Cammino" del fondatore, è il seguente: "Se volete darvi a Dio nel mondo, prima ancora che sapienti - le donne non è necessario che siano sapienti, basta che siano sagge - dovete essere spirituali, molto uniti al Signore per mezzo dell'orazione. Dovete portare un manto invisibile che copra ciascuno dei vostri sensi e delle vostre facoltà: pregare, pregare, pregare; espiare, espiare, espiare"[21] In realtà il passo originale in lingua spagnola recita: "Si queréis entregaros a Dios en el mundo, antes que sabios - ellas no hace falta que sean sabias: basta que sean discretas - habéis de ser espirituales, muy unidos al Señor por la oración: habéis de llevar un manto invisible que cubra todos y cada uno de vuestros sentidos y potencias: orar, orar y orar; expiar, expiar y expiar". L'aggettivo "discreto", che ha in spagnolo esattamente lo stesso significato che in italiano, è stato liberamente tradotto in "saggio", forse nell'intento, da parte del traduttore, di limare un'affermazione piuttosto forte del fondatore. Al di là della distinzione tra sapienza e saggezza e di queste dispute di traduzione, c'è da osservare che fin dagli stessi anni della stesura dell'opera Escrivá incoraggiava molte giovani a dedicarsi agli studi universitari, in un contesto storico-culturale in cui le donne laureate erano un'assai rara eccezione[22].

        Curiosità

        Nel 1997 don Giussani ha affermato che i ciellini sarebbero i «balilla, gli irregolari che tirano le pietre», mentre quelli dell’Opus Dei «hanno i Panzer: vanno avanti ben corazzati, con i cingoli, anche se li hanno rivestiti di gomma. Il rumore non si sente, ma ci sono, eccome. E ce ne renderemo conto sempre di più»[23].
        blaster io ti amo

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        • Blaster
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          • Caucaso
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          #5
          Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
          blaster io ti amo
          bravo perchè hai quotato rendendo ancora più chilometrico il tutto

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          • Black87
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            • A casa di socio a falsificare CV
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            #6
            Originariamente Scritto da Blaster Visualizza Messaggio
            bravo perchè hai quotato rendendo ancora più chilometrico il tutto
            ora incollo qualcosa dalla treccani sugli ebrei.

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            • gabriele81
              eh eh son manzo
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              #7
              Scusa Conan, conti i 45.000 morti per incidenti, ma non i milioni di persone salvate dai mezzi di trasporto? Togli le ambulanze, i mezzi dei vigili del fuoco,i mezzi di soccorso per le emergenze naturali, i trasporti in elicottero e vedrai subito un numero di morti 100 volte superiore.
              Circa i rischi connessi a terapie mediche ci saranno sempre, certo si può cercare di migliorare il più possibile e ostacolare i poteri delle industrie farmaceutiche, ma i rischi post operatori e le diagnosi sbagliate fanno parte del gioco.

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              • Hombrillo
                Pezzo di merda ipocrita
                • Sep 2005
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                • cerca de la playa...
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                #8
                ho un amico nell'opus dei, è una persona tranquilla

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                • gabriele81
                  eh eh son manzo
                  • Jul 2006
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                  • Send PM

                  #9
                  Anche io ci sono stato.

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                  • Conan
                    Bodyweb Advanced
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                    #10
                    Originariamente Scritto da RAS Visualizza Messaggio
                    conan , forse dovresti tornare all'età della pietra , niente industrie , niente multinazionali , tutti uguali.
                    aziona pure la macchina del tempo e vai !
                    ***** centra, sperare nella pace vuol dire tornare all'età della pietra???
                    Bhò o sono io che non capisco un ***** o siete voi......forse sarò io.....
                    sigpic"Ooh amore ooh amante
                    Che fai stasera ragazzo?
                    Tutto va bene, solo tienimi stretto
                    Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                    Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                    • Conan
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                      #11
                      Originariamente Scritto da Hombrillo Visualizza Messaggio
                      ho un amico nell'opus dei, è una persona tranquilla
                      E perchè no??? Sono quelli che dirigono l'Opus Dei ad essere corrotti non certo i ragazzi che vi entrano per vocazione.
                      Dopo la vicenda Marchinlus è chiro che l'Opus Dei gestiva i soldi del Vaticano in attività anche illecite e solo questo basterebbe a screditarlo.....a Blaster non rispondo perchè penso che o scerza oppure è sciocco.
                      sigpic"Ooh amore ooh amante
                      Che fai stasera ragazzo?
                      Tutto va bene, solo tienimi stretto
                      Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                      Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                      • KURTANGLE
                        Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                        #12
                        GIUSTO CONNY.........allora eliminiamo le misure di sicurezza cosi i morti per terrorismo magari si avvicineranno in numero ai morti per incidenti......
                        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                        Originariamente Scritto da GoodBoy!
                        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                        grazie.




                        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                        • Conan
                          Bodyweb Advanced
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                          #13
                          Kurt, kurt, kurt vabbè che sei giovane ma a volte sembri stupido....ma quando mai i morti per terrerosmi supèereranno quelli per la malsanità, quando??? E' solo una manovra dei media per istigare il timore nell'animo della gente....
                          Ho un collega d'ufficio, gran brava persone, molto cattolico che non ha magniato pollo per un anno per paura dell'aviaria e non ha più preso la metro per paura del terrorismo......però viaggia in continuazione in macchiana....
                          Allora io gli dicevo: quanti morti ha fatto in italia l'aviaria? ZERO.
                          Quanti morti ha fatto in Italia il terrorismo islamico? ZERO.
                          Quanti morti ci sono ogni weekend per icidenti stradili? Tantissimi ed in aumento.....allora tu che sei un povero stronzo.....non mangi pollo, non prendi la metropolitana ma tutte le domeniche fai viaggietti in macchina o vai in giro il sabato sera per ristoranti fuori Roma.....
                          Ecco il potere dei media di plagiare la mante delle persone......riesce a mettere alcune paure distogliendo invece le persone dai pericoli veri.....
                          sigpic"Ooh amore ooh amante
                          Che fai stasera ragazzo?
                          Tutto va bene, solo tienimi stretto
                          Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                          Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                          • IronPaolo
                            Bodyweb Senior
                            • Dec 2005
                            • 1938
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                            #14
                            Originariamente Scritto da RAS Visualizza Messaggio
                            conan , forse dovresti tornare all'età della pietra , niente industrie , niente multinazionali , tutti uguali.
                            aziona pure la macchina del tempo e vai !
                            Il discorso mica è questo...

                            Semplicemente, si dovrebbe ragionare con la propria testa e comprendere certi meccanismi. Poi, che cosa dobbiamo fare, gli alternativi ad oltranza? Non usare medicine delle multinazionali e curarci con rimedi naturali per non alimentare l'industria?

                            no di certo, però, *****, andare oltre il proprio naso sì.

                            Spero che il crollo del muro abbia fatto vedere che i russi cattivi non mangiavano i bambini ma che erano invece governati da un sistema marcio, ma allo stesso tempo la caduta del muro dovrebbe far capire che i paladini della libertà, gli USA, sono invece un popolo di gran coglioni.

                            Il paese più no-global è proprio l'America. Infatti gli americani non difendono la libertà, ma il loro way-of-life, lo stile di vita americano, e se ne fottono del resto. Non ratificano nemmeno gli accordi di Kyoto...

                            E se ci pensate bene, un fottuto contadino dello Yowa che vota Bush perchè prega prima di prendere le decisioni (sentito al telegiornale, non lo invento) ha più potere di tutti noi messi insieme perchè sposta l'ago mondiale delle decisioni. Uno che nella sua vita ha visto solo campi, non sa dove è Parigi, non ha idea di dove sia l'Iraq... uno così decide del mio futuro. Non è tollerabile.

                            Che poi gli americani siano dei sempliciotti influenzabili dai media è un dato di fatto. Sono fissati sulla sicurezza perchè sono isolazionisti e hanno paura del confronto.

                            Prima dell'11 settembre ricordiamoci tutta la discussione sullo scudo spaziale, poi 2 stronzi pilotano un aereo sul flight simulator e buttano giù due torri.

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                            • Cesarius
                              Bodyweb Advanced
                              • Jan 2005
                              • 11107
                              • 655
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                              • Al tavolo dei Top Guns
                              • Send PM

                              #15
                              Originariamente Scritto da Conan Visualizza Messaggio
                              Kurt, kurt, kurt vabbè che sei giovane ma a volte sembri stupido....ma quando mai i morti per terrerosmi supèereranno quelli per la malsanità, quando??? E' solo una manovra dei media per istigare il timore nell'animo della gente....
                              Ho un collega d'ufficio, gran brava persone, molto cattolico che non ha magniato pollo per un anno per paura dell'aviaria e non ha più preso la metro per paura del terrorismo......però viaggia in continuazione in macchiana....
                              Allora io gli dicevo: quanti morti ha fatto in italia l'aviaria? ZERO.
                              Quanti morti ha fatto in Italia il terrorismo islamico? ZERO.
                              Quanti morti ci sono ogni weekend per icidenti stradili? Tantissimi ed in aumento.....allora tu che sei un povero stronzo.....non mangi pollo, non prendi la metropolitana ma tutte le domeniche fai viaggietti in macchina o vai in giro il sabato sera per ristoranti fuori Roma.....
                              Ecco il potere dei media di plagiare la mante delle persone......riesce a mettere alcune paure distogliendo invece le persone dai pericoli veri.....
                              Conan ti posso chiamare Papà?
                              Originariamente Scritto da Leonida
                              gary io più ti leggo e più maledico l' alfabetizzazione, la democrazia e la rivoluzione francese, tu dovevi coltivare il tuo manso in padania dietro un affitto che dovevi al tuo signore.
                              Originariamente Scritto da Bad Girl
                              ho sempre pensato che tu hai proprio bisogno di prenderlo di più,scusami se te lo dico ma ricordi me ai tempi della tristezza..per me puoi cambiare, se ce l'ho fatta io.. puoi farcela anche tu
                              Originariamente Scritto da gorgone
                              ma manca la verità più vera, le donne non vanno ascoltate, ma virilmente guidate.

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