Per un'altra volta, grazie ad uno dei ragazzi del thread che stiam portando avanti in Experimental è saltato fuori il suo nome......un nome che resterà per sempre tra le mie figure guida per tutta la vita......... da un sito della Folgore(BUNKER AFRIKANO - GIUGNO 2000 ISRAELE, LANCI PER RICORDARE EMILIO THEY), riporto una bellissima sintesi della strabiliante ed intensissima vita di questo mitico esponente della cultura fisica italiana.....e vorrei davvero che fosse ricordato con tutto l'onore di cui merita.
Mi ritengo fortunato nell'averlo avuto come maestro negli anni della mia "formazione", mi ricordo che restavo ore ed ore ad ascoltare i suoi racconti, era sotto vari aspetti già avanti nel tempo, con lui si imparava e basta......poteva spaziare dal body building inteso come tecnologia di allenamento in particolare, a missioni con i parà, alle esperienze nel Cnr, con una comicità intelligente e con quell'aria da osservatore silenzioso e analitico......eh ricordo sorridente il suo carattere burbero ma allo stesso tempo sensibile nel suo profondo.....diciamo che selezionava chi poteva "andargli a genio".....però a questi però diventava una figura particolare nella propria vita, un nonno/padre severo ma "giusto". Credo che chiunque lo abbia conosciuto bene la possa pensare identicamente al sottoscritto.......Insomma un grande.....un vero mito. Mi sarebbe piaciuto che fosse stato presente a certi eventi in cui lui ha contribuito (gare, laurea....) però son sicuro che comunque......c'era anche lui........
Tu eri il numero 1. Ma.....lo sei ancora per la storia della cultura fisica italiana e per i ragazzi che ti hanno avuto come maestro.
RIP Emilio, grazie......
IL PARÀ CHE SI "LANCIAVA" NELL'ARTE E NELLA FILOSOFIA
Il 10 gennaio 2000 Emilio They veniva ritrovato morto: a letto nella sua casa di Milano, vestito con una tuta ginnica, supino e con le braccia conserte sul petto. Usciva così di scena, in silenzio, un parmigiano dalla vita intensa e dalle mille sfaccettature.
Il padre, professor Mario, a capo dell'orchestra del Teatro Regio per oltre trent'anni, fondatore del sindacato orchestrali e dell'Orchestra stabile di Parma, aveva trasmesso in lui l'amore per la musica, di essa Emilio They rimane un grande conoscitore e un buon interprete.
Da giovane è ricercatore universitario del Cnr specializzandosi negli studi delle microfaune dei laghi appenninici: oltre che sezionare al microscopio microrganismi, ne illustra il contenuto in minuziose tavole, che ricordavano testi anatomici rinascimentali. Scrive e illustra testi di botanica sui fiori delle valli parmensi e scopre l'esistenza di una microscopica medusa d'acqua dolce, che sopravvive da epoca immemorabile tra i fossati dei castelli della provincia.
Chiamato alle armi come ufficiale d'artiglieria, passa nei Paracadutisti della Folgore a Livorno, dove rimane quattro anni. Al rientro, non è più il prof. di un tempo, ma un atleta in cerca d'azione. Dopo il congedo riprende l'attività di ricerca del Cnr, ma come subacqueo ad Ancona, al laboratorio di Tecnologia della pesca, per il quale compila carte dei fondali e delle specie ittiche, compiendo le prime immersioni su una rete a strascico a velocità di pesca reale. Inoltre, collauda nuovi metodi di ripresa cinematografica, fotografica e televisiva subacquea. Tra i primi in Italia si specializza in fisiologia del sommozzatore. Attira le attenzioni del gruppo Cousteau che lo invita a Marsiglia. Deluso per essere stato rinchiuso nei laboratori di ricerca, si arruola nel 2° Reggimento paracadutisti della Legione Straniera di stanza a Bonifacio in Corsica. Al rientro, persi i contatti di lavoro, si mantiene a Milano dipingendo a tempera tavole zoologiche per la Panini di Modena.
Intanto, come allenatore della squadra di football americano dei Seamen Milano di Giorgio Armani, vince il campionato italiano. È istruttore e segretario della Federazione italiana amatori cultura fisica, vecepresidente dell'International Federation of Body Building, commissario tecnico della Nabba. Scrive manuali di body building, presiede decine di meeting e vince il titolo nazionale over 40 e 50. Ottenuto il diploma Isef, inizia l'insegnamento di educazione fisica in un liceo di Milano, ed entra a far parte della Phantom Division, un gruppo d'èlite di paracadutisti.
Tra inevitabili incidenti che lo "appesantiranno" di chiodi alle giunture, They si lancia in Guatemala, Israele, Cuba, Russia, Germania, Polonia, Thailandia alla testa del Plotone Avvoltoi di Milano. Tra le infinite passioni anche l'equitazione e la moto. Nelle vacanze si aggira, centauro solitario, per i centri storici dell'Italia centrale, visitando musei, necropoli etrusche e centri ippici che se lo contendono quale istruttore d'equitazione e di corsi d'orientamento. Studioso di arte, storia e religioni, scrive opere sui miti nordici e favole-saga, che regala ogni Natale ai suoi allievi parà. Con lui si può discutere di Nietzsche, di Bach, di Platone e di Masaccio...
Solo la morte spegne la sua ansia di conoscere. Ai funerali, svoltisi a Milano in forma civile, sono presenti (oltre a numerossimi amici) personaggi del mondo sportivo provenienti da ogni parte d'Italia e un picchetto d'onore dell'Arma Paracadutisti che rende gli onori militari alla bara ornata del tricolore.
"ORA SE NE VANNO.
GUARDATELI SE CI RIUSCITE.
NON PIANGONO, NON MALEDICONO, NON SI DISPERANO.
SPALLA A SPALLA SI ALLONTANANO,
PALLIDI SI, MA SENZA UN TREMITO !
CON QUEL PASSO LIEVE E FERMISSIMO
CHE UN TEMPO SI DICEVA
APPARTENESSE AI GUERRIERI ED AGLI EROI! "
(Dino Buzzati)
Mi ritengo fortunato nell'averlo avuto come maestro negli anni della mia "formazione", mi ricordo che restavo ore ed ore ad ascoltare i suoi racconti, era sotto vari aspetti già avanti nel tempo, con lui si imparava e basta......poteva spaziare dal body building inteso come tecnologia di allenamento in particolare, a missioni con i parà, alle esperienze nel Cnr, con una comicità intelligente e con quell'aria da osservatore silenzioso e analitico......eh ricordo sorridente il suo carattere burbero ma allo stesso tempo sensibile nel suo profondo.....diciamo che selezionava chi poteva "andargli a genio".....però a questi però diventava una figura particolare nella propria vita, un nonno/padre severo ma "giusto". Credo che chiunque lo abbia conosciuto bene la possa pensare identicamente al sottoscritto.......Insomma un grande.....un vero mito. Mi sarebbe piaciuto che fosse stato presente a certi eventi in cui lui ha contribuito (gare, laurea....) però son sicuro che comunque......c'era anche lui........
Tu eri il numero 1. Ma.....lo sei ancora per la storia della cultura fisica italiana e per i ragazzi che ti hanno avuto come maestro.
RIP Emilio, grazie......
IL PARÀ CHE SI "LANCIAVA" NELL'ARTE E NELLA FILOSOFIA
Il 10 gennaio 2000 Emilio They veniva ritrovato morto: a letto nella sua casa di Milano, vestito con una tuta ginnica, supino e con le braccia conserte sul petto. Usciva così di scena, in silenzio, un parmigiano dalla vita intensa e dalle mille sfaccettature.
Il padre, professor Mario, a capo dell'orchestra del Teatro Regio per oltre trent'anni, fondatore del sindacato orchestrali e dell'Orchestra stabile di Parma, aveva trasmesso in lui l'amore per la musica, di essa Emilio They rimane un grande conoscitore e un buon interprete.
Da giovane è ricercatore universitario del Cnr specializzandosi negli studi delle microfaune dei laghi appenninici: oltre che sezionare al microscopio microrganismi, ne illustra il contenuto in minuziose tavole, che ricordavano testi anatomici rinascimentali. Scrive e illustra testi di botanica sui fiori delle valli parmensi e scopre l'esistenza di una microscopica medusa d'acqua dolce, che sopravvive da epoca immemorabile tra i fossati dei castelli della provincia.
Chiamato alle armi come ufficiale d'artiglieria, passa nei Paracadutisti della Folgore a Livorno, dove rimane quattro anni. Al rientro, non è più il prof. di un tempo, ma un atleta in cerca d'azione. Dopo il congedo riprende l'attività di ricerca del Cnr, ma come subacqueo ad Ancona, al laboratorio di Tecnologia della pesca, per il quale compila carte dei fondali e delle specie ittiche, compiendo le prime immersioni su una rete a strascico a velocità di pesca reale. Inoltre, collauda nuovi metodi di ripresa cinematografica, fotografica e televisiva subacquea. Tra i primi in Italia si specializza in fisiologia del sommozzatore. Attira le attenzioni del gruppo Cousteau che lo invita a Marsiglia. Deluso per essere stato rinchiuso nei laboratori di ricerca, si arruola nel 2° Reggimento paracadutisti della Legione Straniera di stanza a Bonifacio in Corsica. Al rientro, persi i contatti di lavoro, si mantiene a Milano dipingendo a tempera tavole zoologiche per la Panini di Modena.
Intanto, come allenatore della squadra di football americano dei Seamen Milano di Giorgio Armani, vince il campionato italiano. È istruttore e segretario della Federazione italiana amatori cultura fisica, vecepresidente dell'International Federation of Body Building, commissario tecnico della Nabba. Scrive manuali di body building, presiede decine di meeting e vince il titolo nazionale over 40 e 50. Ottenuto il diploma Isef, inizia l'insegnamento di educazione fisica in un liceo di Milano, ed entra a far parte della Phantom Division, un gruppo d'èlite di paracadutisti.
Tra inevitabili incidenti che lo "appesantiranno" di chiodi alle giunture, They si lancia in Guatemala, Israele, Cuba, Russia, Germania, Polonia, Thailandia alla testa del Plotone Avvoltoi di Milano. Tra le infinite passioni anche l'equitazione e la moto. Nelle vacanze si aggira, centauro solitario, per i centri storici dell'Italia centrale, visitando musei, necropoli etrusche e centri ippici che se lo contendono quale istruttore d'equitazione e di corsi d'orientamento. Studioso di arte, storia e religioni, scrive opere sui miti nordici e favole-saga, che regala ogni Natale ai suoi allievi parà. Con lui si può discutere di Nietzsche, di Bach, di Platone e di Masaccio...
Solo la morte spegne la sua ansia di conoscere. Ai funerali, svoltisi a Milano in forma civile, sono presenti (oltre a numerossimi amici) personaggi del mondo sportivo provenienti da ogni parte d'Italia e un picchetto d'onore dell'Arma Paracadutisti che rende gli onori militari alla bara ornata del tricolore.
"ORA SE NE VANNO.
GUARDATELI SE CI RIUSCITE.
NON PIANGONO, NON MALEDICONO, NON SI DISPERANO.
SPALLA A SPALLA SI ALLONTANANO,
PALLIDI SI, MA SENZA UN TREMITO !
CON QUEL PASSO LIEVE E FERMISSIMO
CHE UN TEMPO SI DICEVA
APPARTENESSE AI GUERRIERI ED AGLI EROI! "
(Dino Buzzati)
Commenta