ciao ragazzi, torno dopo molti mesi a scrivere sul forum dopo che mi sono un po' "calmato" (ma non ancora guarito al 100%) dopo l'incidente infezione durante biopsia (21/12/2009), tibia spezzata (4/1/2010 e 7/2/2010) e arresto immotivato a Londra (7/4/2010), dopodiché sono stato per 2 mesi senzatetto finché sono tornato a Trieste
in ogni caso NON c'era il cancro alla tibia, NON mi sono fatto tagliare la gamba NE' mettere dei bulloni nella caviglia, cose positive in vista di una ripresa degli allenamenti
premetto che non so bene perché scrivo questo topic, d'altronde non sono mai riuscito a capire me stesso tranne in quel breve periodo che sono stato all'ospedale in fin di vita
un senso ci sarà e il mio inconscio lo conosce sicuramente
l'anno scorso cmq cercavo di capire le qualità di un fighter e ho aperto un lungo topic con Ecatombe e gli altri
ho ricominciato ad allenarmi con i pesi (in realtà ci andavo anche col gesso, ma facevo poco) a maggio 2010, ma ho ancora tanto mal di schiena a causa delle stampelle e sono dimagrito durante i due mesi in cui ero senzatetto
dopo questi incidenti mi sono reso conto di essere tanto egoista e infantile e di voler cambiare, però non so bene come, sono sempre così isolato
ma credo che il muay thai mi avesse fatto crescere interiormente, insomma trovare il coraggio di andare avanti (molte volte ho pensato al suicidio soprattutto nei periodi in cui non avevo lavoro, causa il mio carattere introverso e incomprensibile sono sempre molto solo)
in definitiva questo vorrebbe essere un topic in cui si discute
1 "cosa è davvero importante per voi"?
2 "capire se stessi è possibile?"
3 "cosa mi manca"?
forse queste domande sono collegate all'interesse delle arti marziali?
1 per me sicuramente al primo posto metterei il senso di appartenenza ad un gruppo, l'essere utile in qualche modo alla società e la Giustizia
2 sembra che sia possibile, stranamente sul letto di ospedale ero più lucido (ho rifiutato gli antidolorifici) e ho capito molte cose su me stesso che di solito potevano vedere solo gli altri, come "dall'alto" diciamo; peccato che nella vita i miei parenti/amici/conoscenti abbiano sempre avuto molto timore o cmq non ascoltavo
3 veri amici, credo... alla fine non ho mai "legato" né con i colleghi all'università né con i parenti e gli amici dei parenti, invece mi ero affezionato molto al gruppo di muay thai, come se per me e per loro la vita avesse lo stesso significato
alla fine mi sono reso conto che la mi insoddisfazione deriva dal fatto che ho vissuto come hanno voluto i miei genitori (e la società in generale, soprattutto la scuola), senza crearmi veramente un'identità "mia"; il motivo per cui sono in apparenza l'unico a cui è capitato questo forse potrebbe essere tema di un saggio psicologico, ma essenzialmente mi sento sempre distaccato da me stesso, falso e artificiale come un burattino, pronto a "gettare la maschera" ma fino ad adesso pauroso di scoprire chi si nasconde dietro la faccia da bravo ragazzo
e scusate se sono andato OT!
in ogni caso NON c'era il cancro alla tibia, NON mi sono fatto tagliare la gamba NE' mettere dei bulloni nella caviglia, cose positive in vista di una ripresa degli allenamenti
premetto che non so bene perché scrivo questo topic, d'altronde non sono mai riuscito a capire me stesso tranne in quel breve periodo che sono stato all'ospedale in fin di vita
un senso ci sarà e il mio inconscio lo conosce sicuramente
l'anno scorso cmq cercavo di capire le qualità di un fighter e ho aperto un lungo topic con Ecatombe e gli altri
ho ricominciato ad allenarmi con i pesi (in realtà ci andavo anche col gesso, ma facevo poco) a maggio 2010, ma ho ancora tanto mal di schiena a causa delle stampelle e sono dimagrito durante i due mesi in cui ero senzatetto
dopo questi incidenti mi sono reso conto di essere tanto egoista e infantile e di voler cambiare, però non so bene come, sono sempre così isolato
ma credo che il muay thai mi avesse fatto crescere interiormente, insomma trovare il coraggio di andare avanti (molte volte ho pensato al suicidio soprattutto nei periodi in cui non avevo lavoro, causa il mio carattere introverso e incomprensibile sono sempre molto solo)
in definitiva questo vorrebbe essere un topic in cui si discute
1 "cosa è davvero importante per voi"?
2 "capire se stessi è possibile?"
3 "cosa mi manca"?
forse queste domande sono collegate all'interesse delle arti marziali?
1 per me sicuramente al primo posto metterei il senso di appartenenza ad un gruppo, l'essere utile in qualche modo alla società e la Giustizia
2 sembra che sia possibile, stranamente sul letto di ospedale ero più lucido (ho rifiutato gli antidolorifici) e ho capito molte cose su me stesso che di solito potevano vedere solo gli altri, come "dall'alto" diciamo; peccato che nella vita i miei parenti/amici/conoscenti abbiano sempre avuto molto timore o cmq non ascoltavo
3 veri amici, credo... alla fine non ho mai "legato" né con i colleghi all'università né con i parenti e gli amici dei parenti, invece mi ero affezionato molto al gruppo di muay thai, come se per me e per loro la vita avesse lo stesso significato
alla fine mi sono reso conto che la mi insoddisfazione deriva dal fatto che ho vissuto come hanno voluto i miei genitori (e la società in generale, soprattutto la scuola), senza crearmi veramente un'identità "mia"; il motivo per cui sono in apparenza l'unico a cui è capitato questo forse potrebbe essere tema di un saggio psicologico, ma essenzialmente mi sento sempre distaccato da me stesso, falso e artificiale come un burattino, pronto a "gettare la maschera" ma fino ad adesso pauroso di scoprire chi si nasconde dietro la faccia da bravo ragazzo
e scusate se sono andato OT!
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