100 e più cose per cui è valsa la pena aver vissuto
- L'urlo di Tardelli ai mondiali di Spagna '82 e l'adrenalina che comincia a scorrerti nelle vene
- Il Ciao, il Si, il Bravo, il Boxer e il mitico Garelli 3 marce
- Gli album di figurine Panini e la soddisfazione di avere ottomila doppioni e soprattutto gli scudetti e la "coppa campioni" che nessuno aveva perché ne avevano stampate tre.
- Terence Hill in "Continuavano a chiamarlo Trinita' " quando estrae la rivoltella e da' gli schiaffi al giocatore di Poker e Bud Spencer che gli dice "E sbrigati!"
- Non andare a scuola facendo finta di avere la febbre
- I cornflex, il Nesquik e la colazione in generale
- Pippi Calzelunghe con la scimmietta e il cavallo a pois
- I Lego
- Il cubo di Rubik
- La pelata d'oro dei rockets e le voci che uno di loro era morto a causa del colore "velenoso" che si davano in testa
- Le piste delle macchinine radiocomandate Polistil e finire fuori pista perché si andava sempre a manetta
- Il gioco della bottiglia
- I manuali delle Giovani Marmotte
- I giochi che si facevano a scuola, primo in classifica Tris, poi Battaglia Navale, Parole Nomi Cose, Dire Fare Baciare Lettere e Testamento.
- Le sudate quando il prof estraeva il numero da interrogare e la ola quando non eri tu!
- Le gite in pullman e sedersi nell'ultima fila e fare casino
- La Nutella (soprattutto se mangiata senza pane)
- La sigla della trasmissione "Avventure" con l'immagine della telecamera e la mitica canzone di Joe Cocker
- L'Olandesina, Mariarosa, Calimero e tutti i cartoni delle pubblicità ma senza dimenticare anche i puppazzetti Caballero e Carmencita del caffè Paulista
- Renzo Arbore, Endy Luotto e le Sorelle Bandiera nella mitica trasmissione "L'Altra domenica"
- Trovare 10000 lire in una tasca che ti eri totalmente scordato
- Topolino quando costava quanche centinaio di lire, era spesso tre centrimeti, aveva poca pubblicità e con tante belle storie lunghe
- Le partite a calcetto (calcio balilla) e soprattutto il gol col portiere
- La canzocina La La La La Lalla di "Altrimenti ci arrabbiamo"
- "Tutto il calcio minuto per minuto" con le interruzioni di Ciotti
- Spegnere la sveglia e dormire altri 5 minuti
- La mitica Tyrrel P34 della formuna 1 con le quattro ruotine anteriori, che non si sa perchè le aveva, visto che tanto non vinceva mai.
- La Vespa 50 Special con 130 Pinasco, viola, con sella yanke, retina sui fanali, porta inclinato con catenella, senza sportello coprimotore, parafango davanti tagliato, parabrezza, copri cerchi neri, paraurti fox, adesivo fuck, adesivo Bob Marley, adesivo WKA, adesivo Vasco, adesivo con donne in pose erotiche
- Gli occhiali a raggi X pubblicizzati nel retro delle schedine di totocalcio
- Dormire alle due d'estate davanti al gran premio perché le MacLaren hanno doppiato tutti e hai la panza piena
- Happy Days con il mitico Fonzie (chi non ha mai fatto HEY con il pollice o cercato di spegnere lo stereo con il pugno ...)
- I "mangiadischi" per i 45 giri (che mangiavano veramente i dischi)
- Il vic 20, il commodore 64 e tutti i paleocomputer che con niente avevano giochetti grafici anche carini che adesso gli stessi richiederebbero un pentium III, Windows 2000, 256 MB di memoria (consigliati 512) e 800 MB di spazio disco per l'installazione minima
- Le mitiche borse e altri oggetti neri con il marchio oro "John Player Special"
- La schedina giocata al sabato sera nel bar in piazza
- Quando alle superiori si parlava di politica, di fascisti, di comunisti, di democristiani, mentre adesso che sono estinti, agli studenti non resta altro che parlarsi col cellulare o al limite di mandarsi gli SMS
- Napo Orso Capo con la sua folta capigliatura, l'accento napoletano e la moto invisibile
- La pubblicità del garzone che consegna il pane in bicicletta la mattina prestissimo
- L'Alabarda Spaziale di Goldrake che ci prococava un senso di liberazione e sollievo, Goldrake e, in generale, i cartoni animati giapponesi, soprattutto le robotesse che sparavano le tette, Jeeg che aspettava i componenti e Alcor l'amico di Actarus che era uno sfigato perché veniva distrutto anche dai dischetti volanti da 50 lire (con cui Goldrake si puliva le ascelle)
- Le ragazze senza reggiseno, e la famosa "veduta di striscio"
- Le barzellette contate bene, soprattutto quelle sporche
- Il gioco del fazzoletto, palla prigioniera e palla popolo (chi si ricorda la differenza?)
- Le festine di quando eravamo alle elementari
- La 127, la 112 abarth e la ritmo che quando l'hanno presentata faceva schifo con quel paraurti di plastica, ma poi col tempo l'abbiamo digerita
- Quando non c'erano i Supermercati, gli Ipermercati ne tantomeno i Centri Commerciali ma tanti negozietti che ti facevano pure credito.
- La prima toccatina alle tette della compagna di classe delle medie
- Le merendine della Mulino Bianco, che all'inizio contenevano le sorpresine nelle scatolette a forma di scatole per fiammiferi e le gomme di tutte le forme con cui non si cancellava perché erano troppo belle
- Gli ovetti kinder e le sorprese
- Jacobe, il cameriere travestito de "Il vizietto" che cammina sempre scalzo
- Le prime sbornie che te la cavavi con un paio di birre o poco più, mentre adesso devi lavorare una settimana per pagarti i 5 litri di alcolici e si o no che li senti.
- Il Ciocorì e il Biancorì, La Girella Motta e soprattutto il Golosastro ("la morale e' sempre quella, Fai merenda con Girella!")
- El dindodero... l'e' li l'e' la, l'e' la che lo spettava... miguel son sempre mi !
- Le fototessere venute bene (1 in tutta la vita) Le scuse delle fototessere venute male: "mi ero appena svegliato","ero arrabbiato","e' scattata all'improvviso","stavo male..."
- Il PX 125, l'ET3 e la "grande stagione delle vespe"
- Le macchinette distribrutrici delle sfere (o piccole scatolette tonde) di plastica trasparente che contenevano regalini tipo animaletti schifosi di gomma o altre stronzatine del genere
- Gli sci alti almeno 20 cm in più della statura, pesantissimi con le cinghiette e le legnate che ti prendevi quando cadevi
- I trasferelli
- Quei polipetti di gomma che, una volta lanciati, si appiccicavano al vetro e poi iniziavano a scendere con lente capriole
- Il Cagiva 125 e la Laverda 125 che con il motore Zundap era veramente insuperabile in velocità
- Quando i genitori e le maestre ci raccomandavano di non accettare in alcun modo caramelle dagli sconosciuti perché potevano essere "drogate"
- "Quelli della notte" e "Indietro tutta" indimenticabili trasmissioni televisive
- I cartoni animati giapponesi mezzi sgummati, primo in classifica "TopoMoto e Autogatto", secondo il "Crazy Race" (Dick Dastardly con Mutley sulla 00, Penelope Pitstop , i fratelli Klamp, l'Invincibile Armata, il Diabolico Pupè l'insetto scoppiettante, Red Max (quello tipo barone rosso), I fratelli Slag sulla Macigno Mobile, Il sergente Meegly sull'Armata Speciale, Clyde e la sua banda, Peter Perfect. E non dimentichiamoci la frase finale di Dick Dastardly: La prossima volta? Quale prossima volta! Io voglio vincere subito!
- Arrivare in classe con dieci minuti di anticipo e copiare dai secchioni i compiti
- Ricalcare con la carta carbone usata come imballaggio protettivo delle scarpe
- Falsificare le giustificazioni e passarla liscia
- Quando nei primi anni 80 dicevo che studiavo informatica e il 90% delle persone mi chiedeva cos'era
- Quando a metà degli anni 80 dicevo che mi sarei laureato in Scienze dell'Informazione e il 50% delle persone ribadiva che il giornalismo è proprio una bella professione
- Le macchinette distribrutrici di semi di zucca o noccioline tostate che con dieci lire te ne veniva una bella manciatina e che se esistessero adesso avrebbero il pos per la lettura del bancomat, un sistema computerizzato di analisi in tempo reale sulla data di scadenza del prodotto, un doppio contenitore a vuoto spinto a garanzia delle più rigorose norme igieniche e il marchietto ISO 9000 di certificazione della qualità
- L'ultimo giorno di scuola
- La mattina dopo, quando ti svegli e ti accorgi che non ci devi andare a scuola perché E' ESTATE
- I pantaloni stretti stretti alle caviglie che arrivano a metà polpaccio e la solita domanda che ti veniva fatta appena ti vedevano "Hai l'acqua alta a casa?"
- Il supertelegattone (MIAAAOOOOOO) e il dj con la testa tutta luccicante e gli occhiali a specchio
- Canà (mi avete preso per un coglionee...) e il commissario di Fracchia (..non so' frocione, non so frì frì, so' il commissario, e ti faccio un culo così...)
- Fare scoppiare con l'indice e il pollice le piccole bollicine di plastica nella carta per imballare
- Lo slame e tutti i suoi derivati e varianti (ce n'era uno con i vermetti e un'altro tipo vomito)
- Giocare a pallavolo a mare con l'acqua che ti arriva all'ombelico e tuffarsi per prendere la palla
- Prepararsi i bigliettini da imboscarsi per il compito in classe del giorno seguente
- Suonare i campanelli dei citofoni di sera e scappare via
- Il Mago G come Galbusera
- Lo scienziato geniale Balthazar con la sua macchina incredibile che sembrava un'alambicco del futuro e che andava bene per ogni invenzione
- Nel bene o nel male, 12 mesi di militare (gli amici, gli scherzi, le schifezze in mensa, le marce, le sigarette, LE LICENZE)
- Le canzoni dei Ricchi e Poveri, e "sarà perché ti amo"
- Il cartone del latte, che chissà per quale arcano motivo era a forma di piramide e c'hanno messo vent'anni a capire che a forma di parallelepipedo avrebbe occupato meno spazio in frigo...
- I film di Totò, di Sordi e le commedie italiane della serie "Rubino"
- Quando d'estate le annunciatrici televisive (della RAI) pregavano di non tenere alto il volume del televisore con le finestre aperte per non disturbare i vicini
- Mangiare le paste alla domenica mattina
- Spazio 1999, la base lunare Alfa, le aquile e soprattutto Maja che si trasformava in qualsiasi animale
- Il mitico scudetto del Verona
- I film d'orrore quando davvero ci spaventavamo, soprattutto Profondo Rosso
- Fermarsi all'autogrill, fare la pipì quando non ce la fai più e comprarsi qualche fesseria
- Fare i gavettoni d'acqua e scappare
- Il topless e le occhiatine fugaci a quelle che meritano...
- Il capodanno soprattutto quando si fa il trenino col Disco Samba (Braaasil…Brigitte Bardot Bardot, A E I O U Ipsilon, Ahi Ahi Caramba, Basueeelo…)
- I gelati che costavano 50 lire, soprattutto il Ghiacciolone, il Calippo (e la sensazione guardando le ragazze che se lo mangiavano), il Cono Palla, e miticissimo, il gelato PIEDONE
- I cartoni di Mila e le sue schiacciate con un quarto d'ora di elevazione
- La Gazzetta dello Sport al lunedì
- La rovesciata volante che ti riesce in spiaggia
- Le racchette da tennis di legno massiccio così pesanti che era una fortuna se prima o poi non ti lussavi una spalla
- Passare sotto al passaggio a livello
- Il costume bianco o giallino indossato dall'amichetta e le trasparenze dopo un bagno
- Il gol al volo di Van Basten nella finale degli europei contro la Russia e quello di Maradona all' Inghilterrra nei mondiali del 86, che si fuma mezza squadra si fuma una sigaretta e segna
- Il colorante E123 e tutta la polemica sulla sua pericolosità che tanto chissà quanto ne abbiamo mangiato e non siamo ancora morti
- Il primo giornaletto (o magari un brandello di pagina) porno trovato per strada, mezzo sgualcito.
- La Graziella e la bici da cross col cambio (quei fortunati che ce l'avevano)
- La mitica pubblicita' del TARTUFON Motta, dove il negretto accoglieva amici esclamando: "Bonsoir mes amis, je suis le tartufon, ezami abuabù e haha uhuh ahaha el tartufon c'est bon."
- Le feste in maschera di carnevale dove c'erano 10 indiani 15 cowboy e 80 Zorro
- I film di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
- Le chiaccherate parlando di donne con gli amici, in macchina, fino a notte fonda (magari col finestrino un po' giu', visto che tutti fumano) e i commenti a tutte le tipe che si incontrano
- Il monopoli, le casette rosse, vicolo stretto, gli imprevisti e tutti quelli (pochi, molto pochi) che sono riusciti a terminare una partita
- Sbirciare dalle fessure delle cabine nelle spiagge quando dentro c'è una ragazza che si cambia
- L'APERITIVO, soprattutto se accompagnato da noccioline, pistacchi e tutte quelle stronzatine che ti fanno passare la fame
- La sigla dei apertura dei programmi di Tele Capodistria con la statuetta che suona il flauto che ruota
- I film V.M di 14 anni visti quando ne avevi 11 (i vari di Alvaro Vitali, Bombolo, Lino Banfi, Gloria Guida, Edwige Fenech, etc. etc.)
- La mitica emittente televisiva Triveneta e pornazzi della notte di cui tutti ne parlavano ma poi nessuno li vedeva
- Le prime feste, di solito organizzate in un garage e, indimenticabile, il primo lento, ballato a 40 cm di distanza
- I successivi lenti, quando si prendeva confidenza, mettendosi una bottiglietta di vetro al posto giusto, ballando appiccicati per vedere la faccia che faceva
- Le gare con le palline coi nomi dei ciclisti, nelle piste di sabbia con la parabolica gigante, costruite al mare, di solito trascinando qualcuno per i piedi e "arando" col suo culo
- La serie dei film del Colonnello Buttiglione
- Strega comanda color, chi ha paura dell'uomo nero, o regina o reginella quanti passi devo fare....
- Gustav il mitico cartone "oltre cortina" che davano su Tele Capodistria
- Quando già in seconda elementare andavamo a scuola a piedi attraversando strade (e anche trafficate) e invece adesso i genitori accompagnano in macchina i figli sedicenni alle superiori che distano 400 metri da casa
- Tirare l'alba il primo dell'anno, anche se ti stai rompendo che non puoi più già dal'una di notte, perché bisonga andare al mare a vedere sorgere il sole
- Rivolgersi all'amico esperto per "elaborare" con poca spesa il motorino, cambiare carburatore (magari solo l'ugello che costava poco), abbassare la testa e sostituire la marmitta con una espansione che non serviva quasi a niente se non per fare più rumore
- Cochi e Renato che cantano "e la vita e la vita, e la vita l'è bela l'è bela..."
- Tornare a casa tardissimo per la prima volta, e vedere la luce accesa in casa, con relativa/o mamma/babbo che ti aspettano per farti il cazziatone
- Il primo campeggio (in-tenda, in-tendo)
- Il programma delle comiche del sabato pomeriggio alla RAI
- Quando alla televisione compariva il triangolino che stava ad indicare che sull'altro canale (RAI 1 o RAI 2) iniziava un programma
- Quando senza preavviso si andava a trovare un amico, mentre adesso bisogna prendere appuntamento almeno una settimana prima, altrimenti potresti sembrare scortese
- Il giochetto delle due palline di plastica legate da due fili (chi si ricorda il nome?) ad un anello che si teneva tra pollice e indice facendole sbattere sopra e sotto la mano e tutti i lividi che ci hanno lasciato quando sbagliavamo
- I giochi da spiaggia come il Going (la palla ovale tra due fili manovrati da due giocatori), il volano, il tamburello, il paracadutista e le bocce
- La miscela al 3 perché un po' di olio in più non fa mai male, anzi puoi andare a manetta per più tempo senza rischiare di grippare
- Mettere un pezzetto dello stecchino di un ghiacciolo o una moneta da 50 lire nella leva di apertura di un calcetto (calcio balilla) e giocare senza pagare fino a quando il padrone non se ne accorgeva e bisognava scappare
- Le sale da gioco quando c'era i giochi elettromeccanici come l'orso inseguito dal cane che si impennava quando lo colpivi col fucile o quella specie di pallacanestro con tante buche comandate da altrettanti bottoni e il grande vetro che la conteneva
- Le scatole dei mini soldatini di plastica di vari eserciti e specialità
- Masticare la gomma (ciunga da noi a Verona) di nascosto in classe e attaccarla sotto il banco. Si diceva che c'era anche chi la rimetteva in bocca e anche quelle non proprie!
- Scavare dei piccoli tunnel nei banchi di scuola come passatempo con vari utensili, quali tappi metallici di penne, la punta del compasso, coltellini o affini
- Copiare i compiti senza farsi beccare dal professore
- Andare a vedere i risultati degli scrutini di fine anno e scoprire di essere stati promossi
- I sogni erotici proibiti con la supplente
- Il ripetente in fondo alla classe, grande e grosso che quando eravamo in prima media aveva già la barba e veniva a scuola in motorino
- Sognare di sabotare l'auto del professore stronzo ma non avere mai il coraggio di metterlo in pratica
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