Studio: allenamento con frequenza diversa a parità di volume settimanale

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    Studio: allenamento con frequenza diversa a parità di volume settimanale

    CONSIDERAZIONI SU UNA RICERCA DEL 2017

    Il presente studio ha confrontato gli effetti dell'allenamento sull'ipertrofia e sulla ricomposizione corporea su 18 soggetti allenati utilizzando lo stesso volume settimanale ma con frequenze differenti. Il primo gruppo ha eseguito 4 sedute settimanali, mentre il secondo 2 sedute settimanali. Il test è durato 6 settimane.

    Rispetto ai valori di base entrambi i gruppi hanno aumentato la massa magra e lo spessore del vasto mediale, ma solo il secondo gruppo (bassa frequenza) ha migliorato la circonferenza del braccio e ridotto la percentuale di massa grassa.
    Entrambi i gruppi hanno aumentato i carichi nella panca piana, squat ed esercizi per la parte superiore del corpo.

    CONCLUSIONI

    Sebbene entrambe le strategie di allenamento abbiano migliorato le prestazioni e la massa muscolare inferiore del corpo, solo il secondo gruppo (bassa frequenza) ha aumentato l'ipertrofia della parte superiore del corpo e migliorato la composizione corporea.

    Titolo:

    "Comparison of 2 weekly-equalized volume resistance-training routines using different frequencies on body composition and performance in trained males."
    Yue FL, Karsten B, Larumbe-Zabala E, Seijio M, Naclerio F. (2017)

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    e-mail: chinup485@gmail.com

    "Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)


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    #2
    Quindi monofrequenza is the way?
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      #3
      Penso che ci sia pochissima letteratura scientifica a riguardo, quindi è difficile esprimere pareri...
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        #4
        Chiaro, era una domanda posta apposta per provocare...in in momento storico dove sembrerebbe che la letteratura per i natural consigli multifrequenza..
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        • Chinup
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          #5
          Vedo quotidianamente dei progressi su gente che alleno e si allena in mono frequenza, perciò la questione resta molto in bilico...
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          • robybaggio10
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            #6
            Originariamente Scritto da MUTHANDINA Visualizza Messaggio
            Quindi monofrequenza is the way?
            Ma sai leggere? Lo studio confrontava una bassa frequenza (2 volte) ed una alta frequenza (4 volte)...quindi sempre di multifrequenza si tratta. Di monofrequenza non se ne parla affatto.
            Oltretutto si parla di vasto mediale...non.di tutti i gruppi. Uno studio serio dovrebbe considerarli tutti. Ma, come abbiamo detto da altre parti, gli studi seri non si fanno per robe del genere.
            I SUOI goals:
            -Serie A: 189
            -Serie B: 6
            -Super League: 5
            -Coppa Italia: 13
            -Chinese FA Cup: 1
            -Coppa UEFA: 5
            -Champions League: 13
            -Nazionale Under 21: 19
            -Nazionale: 19
            TOTALE: 270

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              #7
              Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
              Ma sai leggere? Lo studio confrontava una bassa frequenza (2 volte) ed una alta frequenza (4 volte)...quindi sempre di multifrequenza si tratta. Di monofrequenza non se ne parla affatto.
              Vedo che quando distribuivano l'educazione tu eri felicemente in edicola a comprare le figurine. È ovvio che tu non abbia capito dove volevo arrivare. Ma tant'è, l'incipit della tua risposta ti porta diretto in ignore.
              Dead Man Walking

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              • robybaggio10
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                #8
                Questo studio tratta la multifrequenza....e tu te ne esci con la monofrequenza...
                I SUOI goals:
                -Serie A: 189
                -Serie B: 6
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                  #9
                  Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                  Ma sai leggere? Lo studio confrontava una bassa frequenza (2 volte) ed una alta frequenza (4 volte)...quindi sempre di multifrequenza si tratta. Di monofrequenza non se ne parla affatto.
                  Oltretutto si parla di vasto mediale...non.di tutti i gruppi. Uno studio serio dovrebbe considerarli tutti. Ma, come abbiamo detto da altre parti, gli studi seri non si fanno per robe del genere.
                  Sono d'accordo quando dici che studi seri sull'argomento non se ne fanno. Però per quanto riguarda il discorso mono e multi, l'ultima review di Schoenfield, Grigic, Krieger datata 2019 conclude dicendo:

                  "In conclusione, ci sono prove evidenti che la frequenza dell'allenamento di resistenza non ha un impatto significativo sull'ipertrofia muscolare quando il volume è equiparato"
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                  e-mail: chinup485@gmail.com

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                    #10
                    Originariamente Scritto da Chinup Visualizza Messaggio
                    Sono d'accordo quando dici che studi seri sull'argomento non se ne fanno. Però per quanto riguarda il discorso mono e multi, l'ultima review di Schoenfield, Grigic, Krieger datata 2019 conclude dicendo:

                    "In conclusione, ci sono prove evidenti che la frequenza dell'allenamento di resistenza non ha un impatto significativo sull'ipertrofia muscolare quando il volume è equiparato"
                    In sintesi, la " "provocazione" " a cui volevo arrivare era...quindi riducendo la frequenza della multifrequenza (scusa il gioco di parole) si arriverebbe a una monofrequenza, o quasi.
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                      #11
                      Originariamente Scritto da MUTHANDINA Visualizza Messaggio
                      In sintesi, la " "provocazione" " a cui volevo arrivare era...quindi riducendo la frequenza della multifrequenza (scusa il gioco di parole) si arriverebbe a una monofrequenza, o quasi.
                      In realtà no, bisogna vedere in che modo viene condotto lo studio. Se nei quattro giorni ad altra frequenza si lavora in una split upper/lower i primi due giorni, e upper/lower gli altri due giorni, nell'altro gruppo si lavorerà con due split in full body, ad esempio, sicuramente più lunghe per equiparare il volume settimanale. Come dice roby, sempre di multi frequenza di parla. Lo studio viene condotto variando un unico parametro allenante: la frequenza.
                      Personal Trainer
                      e-mail: chinup485@gmail.com

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                        #12
                        Originariamente Scritto da Chinup Visualizza Messaggio
                        In realtà no, bisogna vedere in che modo viene condotto lo studio. Se nei quattro giorni ad altra frequenza si lavora in una split upper/lower i primi due giorni, e upper/lower gli altri due giorni, nell'altro gruppo si lavorerà con due split in full body, ad esempio, sicuramente più lunghe per equiparare il volume settimanale. Come dice roby, sempre di multi frequenza di parla. Lo studio viene condotto variando un unico parametro allenante: la frequenza.
                        Beh ma che senso ha allora fare un paragone ha un senso relativo....e in questo senso capisco che la mia domanda non aveva molto senso....
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                          #13
                          Originariamente Scritto da MUTHANDINA Visualizza Messaggio
                          Beh ma che senso ha allora fare un paragone ha un senso relativo....e in questo senso capisco che la mia domanda non aveva molto senso....
                          Sto facendo confusione anch'io, sorry. L'esempio che ho fatto non ha senso, perché in quel caso resta sempre b frequenza a split diverse. Per farla breve, nel primo gruppo un muscolo viene allenato 3 volte, ad esempio, nel secondo gruppo 2 volte, ad esempio. Varia la frequenza, ma il volume settimanale resta lo stesso in entrambi i gruppi.
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                          • menez
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                            #14
                            anche il mondo dell'allenamento è ricchissimo di informazioni ingannevoli.
                            Ho letto da qualche parte che "l'informazione sbagliata più efficace comincia con granelli di verità", e spesso non ci si può rendere conto che le idee presentate in realtà non sono corrette, noi ci fidiamo di chi parla, perchè lo dice in qualità di esperto della materia, magari insegna da qualche parte, o prepara atleti forti, oppure perchè è autore di un best seller sull'allenamento. Ma facciamocene una ragione, stiamo assistendo ad un'epidemia di false conoscenze...
                            Per questo diffidate da chi issa sul pennone la bandiera della mono o della multifrequenza e ne fa un esercito dichiarando guerra ai sostenitori del pensiero opposto. Io non condanno nè multi nè mono, sono sistemi efficaci di allenamento: la prima meglio nel campo della forza e nella stabilizzazione tecnica di grandi esercizi, direi quindi attivante la condizione neurale-muscolare. La seconda molto più efficace per il raggiungimento di una forza ipertrofica , quindi più MIO-neurale, ma ognuna di queste ha una sua consistenza teorica e pratica.
                            Quanto viene meno presentato, perchè è relativo più alla sfera organizzativa dell'allenamento, è la scelta dei contenuti di un allenamento.
                            Anticipo ora ma non rispondo sarebbe troppo lungo e complesso, ma è utile per farsi un'idea.
                            Il principio della scelta dei contenuti si basa su due principi, ovvero l'alternanza dei tipi di allenamento e la ricchezza dei mezzi utilizzati.
                            Nel caso della multifrequenza come si alternano le sedute allenanti in base ai diversi carichi in fase generale, speciale ed eventualmente di gara?
                            E nel caso della monofrequenza?
                            La ricchezza dei mezzi di allenamento poi è importantissima.
                            Quale è il limite del numero di esercizi da utilizzare nell'uno e nell'altro metodo?
                            Qualcuno ha consapevolezza della "multilateralità" dell'allenamento in multi e in mono?
                            Inoltre e concludo in atleti avanzati come viene interpretato nel caso di multi e mono l'allenamento multilaterale intensivo e speciale?
                            Circolano molte informazioni...saper individuare quelle corrette purtroppo non è così facile, ma come scrivo sopra prendete con le pinze (me compreso ovviamente) chi è convinto di avere in sè il sommo sapere, chi ha le risposte sicure, pronte e certe, chi non ha dubbi e nutre dimestichezza nell'esposizione, dico.... calma e sangue freddo.
                            GUTTA CAVAT LAPIDEM
                            http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                            MANX SDS

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                              #15
                              Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
                              anche il mondo dell'allenamento è ricchissimo di informazioni ingannevoli.
                              Ho letto da qualche parte che "l'informazione sbagliata più efficace comincia con granelli di verità", e spesso non ci si può rendere conto che le idee presentate in realtà non sono corrette, noi ci fidiamo di chi parla, perchè lo dice in qualità di esperto della materia, magari insegna da qualche parte, o prepara atleti forti, oppure perchè è autore di un best seller sull'allenamento. Ma facciamocene una ragione, stiamo assistendo ad un'epidemia di false conoscenze...
                              Per questo diffidate da chi issa sul pennone la bandiera della mono o della multifrequenza e ne fa un esercito dichiarando guerra ai sostenitori del pensiero opposto. Io non condanno nè multi nè mono, sono sistemi efficaci di allenamento: la prima meglio nel campo della forza e nella stabilizzazione tecnica di grandi esercizi, direi quindi attivante la condizione neurale-muscolare. La seconda molto più efficace per il raggiungimento di una forza ipertrofica , quindi più MIO-neurale, ma ognuna di queste ha una sua consistenza teorica e pratica.
                              Quanto viene meno presentato, perchè è relativo più alla sfera organizzativa dell'allenamento, è la scelta dei contenuti di un allenamento.
                              Anticipo ora ma non rispondo sarebbe troppo lungo e complesso, ma è utile per farsi un'idea.
                              Il principio della scelta dei contenuti si basa su due principi, ovvero l'alternanza dei tipi di allenamento e la ricchezza dei mezzi utilizzati.
                              Nel caso della multifrequenza come si alternano le sedute allenanti in base ai diversi carichi in fase generale, speciale ed eventualmente di gara?
                              E nel caso della monofrequenza?
                              La ricchezza dei mezzi di allenamento poi è importantissima.
                              Quale è il limite del numero di esercizi da utilizzare nell'uno e nell'altro metodo?
                              Qualcuno ha consapevolezza della "multilateralità" dell'allenamento in multi e in mono?
                              Inoltre e concludo in atleti avanzati come viene interpretato nel caso di multi e mono l'allenamento multilaterale intensivo e speciale?
                              Circolano molte informazioni...saper individuare quelle corrette purtroppo non è così facile, ma come scrivo sopra prendete con le pinze (me compreso ovviamente) chi è convinto di avere in sè il sommo sapere, chi ha le risposte sicure, pronte e certe, chi non ha dubbi e nutre dimestichezza nell'esposizione, dico.... calma e sangue freddo.
                              Conoscendoti penso che la tua risposta definitiva, qualora esistesse, sarebbe che entrambe le metodiche servono per raggiungere l'obiettivo finale. Ci alleniamo in mono con un senso più tendente alla crescita cellulare, e ci alleniamo in multi con la lancetta che tende verso il sistema nervoso (forza, schemi motori e propriocezione, ipotalamo ecc). L'ingegno della programmazione ad oggi ci dice che periodizzare significa anche questo, fondere le due cose, specie laddove un'evidenza scientifica non esiste.
                              Menez, amico mio, concordo con te come sempre. Però, dobbiamo ricordare che molto spesso la fusione non va bene, perché l'uomo è diverso dalle altre specie. Non possiamo essere paragonati ai gorilla, ad esempio, dove tutti i gorilla mangiano e fanno le stesse cose e seguono la selezione naturale. Credo che noi siamo molto diversi da qualsiasi altra specie, e che quindi, in questo caso, possiamo rispondere al cento per cento o ad uno stimolo o ad un altro, senza mettere il E di mezzo. E qui diventa ancora più complesso, perché il compito del coach è quello di trovare l'allenamento specifico e vincente per il proprio allievo (o come nel tuo caso atleta). Può sembrare assurdo ma l'esperienza empirica forse rappresenta la scienza migliore in questo campo... penso però che anche in questo caso una fusione tra esperienza empirica e letteratura scientifica possa dare grandi garanzie di riuscita in un progetto...
                              Last edited by Chinup; 01-12-2019, 22:44:12.
                              Personal Trainer
                              e-mail: chinup485@gmail.com

                              "Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)


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