Sicuramente per molti scopro l’acqua calda, ma era una cosa che mi era venuta in mente un po’ di tempo fa e che mi è stata fatta notare (e quindi parzialmente, per la fiducia che ho in loro, anche confermata) anche da qualcun altro più esperto che mi segue e mi consiglia.
Lo stacco convenzionale e lo stacco sumo esercizi che conoscete tutti e che qui sono stati trattati in lungo e in largo in diversi articoli e discussioni (nelle quali però sono sempre stati inquadrati in modo separato), quindi non mi soffermo sulla loro descrizione, biomeccanica, differenza di stimoli e quant’altro e vado subito al nocciolo.
Domanda: faccio stacco classico o stacco sumo?
Risposta: perché non entrambi? Uno come base e uno come complementare.
Dato che non sono bravo a scrivere, non sono un tecnico, ma parlo in base a quello che leggo, alla mia esperienza e all’esperienza di chi ne sa più di me e mi consiglia, provo a spiegarmi con un paio di esempi.
Le gambe sono sempre state il mio punto debole, mentre sono abbastanza forte di schiena e ho una buona iperestensione. Nel sumo la stragrande maggioranza della spinta viene dalle gambe, la schiena è molto più verticale che nel convenzionale e ha un ROM molto minore: lavora quindi molto meno. Di conseguenza io stacco convenzionale. Il sumo tuttavia è un ottimo esercizio per potenziare le gambe (quando lo faccio sento molto femorali e adduttori), quindi non vedo perché il sumo non dovrebbe farmi guadagnare kg anche nel classico o nello squat.
Chi fa stacco sumo di solito incontra il punto critico dell’alzata in chiusura. Questo perché il sumo coinvolge la schiena molto meno rispetto al convenzionale, con la conseguenza che chi stacca sumo parte che è una fucilata, ma poi, al momento della chiusura, non ha la schiena abbastanza forte per chiudere l’alzata. Penso che chiunque abbia visto una gara di PL, qualche video di gare o di allenamenti in cui si effettuavano tentativi pesanti di stacco sumo possa confermare che il fallimento dell’alzata avvenga sempre in quel punto per mancata chiusura, mentre nello stacco convenzionale può avvenire in diversi punti. Perché non utilizzare allora lo stacco classico come complementare? Il lavoro che comporta sulla zona lombare e sugli erettori spinali dovrebbe aiutare ad avere la forza necessaria per chiudere il sumo.
Ovviamente bisogna dosare bene i carichi e i volumi di lavoro, dato che lo stacco stressa molto la muscolatura.
Questo è il mio punto di vista (mio e di qualcun altro), mi interessava conoscere il vostro.
Lo stacco convenzionale e lo stacco sumo esercizi che conoscete tutti e che qui sono stati trattati in lungo e in largo in diversi articoli e discussioni (nelle quali però sono sempre stati inquadrati in modo separato), quindi non mi soffermo sulla loro descrizione, biomeccanica, differenza di stimoli e quant’altro e vado subito al nocciolo.
Domanda: faccio stacco classico o stacco sumo?
Risposta: perché non entrambi? Uno come base e uno come complementare.
Dato che non sono bravo a scrivere, non sono un tecnico, ma parlo in base a quello che leggo, alla mia esperienza e all’esperienza di chi ne sa più di me e mi consiglia, provo a spiegarmi con un paio di esempi.
Le gambe sono sempre state il mio punto debole, mentre sono abbastanza forte di schiena e ho una buona iperestensione. Nel sumo la stragrande maggioranza della spinta viene dalle gambe, la schiena è molto più verticale che nel convenzionale e ha un ROM molto minore: lavora quindi molto meno. Di conseguenza io stacco convenzionale. Il sumo tuttavia è un ottimo esercizio per potenziare le gambe (quando lo faccio sento molto femorali e adduttori), quindi non vedo perché il sumo non dovrebbe farmi guadagnare kg anche nel classico o nello squat.
Chi fa stacco sumo di solito incontra il punto critico dell’alzata in chiusura. Questo perché il sumo coinvolge la schiena molto meno rispetto al convenzionale, con la conseguenza che chi stacca sumo parte che è una fucilata, ma poi, al momento della chiusura, non ha la schiena abbastanza forte per chiudere l’alzata. Penso che chiunque abbia visto una gara di PL, qualche video di gare o di allenamenti in cui si effettuavano tentativi pesanti di stacco sumo possa confermare che il fallimento dell’alzata avvenga sempre in quel punto per mancata chiusura, mentre nello stacco convenzionale può avvenire in diversi punti. Perché non utilizzare allora lo stacco classico come complementare? Il lavoro che comporta sulla zona lombare e sugli erettori spinali dovrebbe aiutare ad avere la forza necessaria per chiudere il sumo.
Ovviamente bisogna dosare bene i carichi e i volumi di lavoro, dato che lo stacco stressa molto la muscolatura.
Questo è il mio punto di vista (mio e di qualcun altro), mi interessava conoscere il vostro.
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