If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Scusami, ma dovevo assolutamente attirare la tua attenzione...
Ti sei trovato lo status più fico del forum!
Pensavo di studiarci un tattoo, pensa...
HIT-Machine, roba da manicomio!
Ho finito di leggere Hagakure, ma dal libro sembrerebbe che il samurai, oltre a rispettare il suo codice e il suo Signore (Daimio), non crede in nessuna religione; ovvero la sua sola religione deve essere il codice, anche se gli è consentito di studiare tutte le credenze religiose, "pur rimanendo fedele all'unica strada".
Ho interpretato correttamente o il Buddismo ha qualcosa a che vedere col samurai?
Ciao
Originale inviato da Cris_RM: Amico mio il rispetto non si esige ma si guadagna sul campo, è vero sono stato ironico e volutamente irrispettoso...
Originally posted by Deep Ho finito di leggere Hagakure, ma dal libro sembrerebbe che il samurai, oltre a rispettare il suo codice e il suo Signore (Daimio), non crede in nessuna religione; ovvero la sua sola religione deve essere il codice, anche se gli è consentito di studiare tutte le credenze religiose, "pur rimanendo fedele all'unica strada".
Ho interpretato correttamente o il Buddismo ha qualcosa a che vedere col samurai?
Ciao
Ci sono sempre delle inesattezze, nella nostra interpretazione. Dipende dal fatto che siamo degli occidentali. Più ti addentri nello studio della cultura dei popoli asiatici e più questo fatto rappresenta un limite alla comprensione.
Hai ragione a dire che il samurai non crede in nessuna religione, ma questo perchè in giapponese 'religione' non significa niente. O meglio, il nostro concetto di religione si traduce più facilmente per un giapponese in una lista di obblighi. In questa prospettiva è normale che un samurai non credesse in nessuna religione, perchè avrebbe significato avere obblighi e priorità diverse dal servire il proprio signore e questo sarebbe stato chiaramente un assurdo.
In Buddhismo ha molto a che vedere con i samurai. Hagakure era un monaco buddhista! Alcuni dei cardini del pensiero buddhista sono i cardini del bishi-do. Per esempio, anche se la credenza della reincarnazione era pre-esistente nella cultura giapponese furono i monaci buddhisti a tentarne (con successo) una spiegazione rigorosa e convincente. A questo punto è normale che un individuo che fosse stato consapevole che la morte non è il termine definitivo della vita ma un momento (estremamente significativo, ma pur sempre un momento) della vita stessa, potesse combattere e non avere paura di morire.
Mi dispiace non poter essere più preciso, ma capirai che un discorso come questo per essere affrontato seriamente necessita di tanto tempo.
Sono a tua completa disposizione!
A questo punto è normale che un individuo che fosse stato consapevole che la morte non è il termine definitivo della vita ma un momento (estremamente significativo, ma pur sempre un momento) della vita stessa, potesse combattere e non avere paura di morire.
Nel libro però non vi è traccia che "la morte non è il termine definitivo della vita", tutto il resto che hai detto sì; non viene nemmeno parafrasata la possibilità di qualcosa oltre la morte, per questo ho tutti quei dubbi.
E, onestamente, se fossi stato un Kamikaze, la lettura di quel libro mi avrebbe invogliato al suicidio programmato, nonostante che in prefazione ci si tenga a sottolineare che questo aspetto è stato male interpretato dall'occidente.
Che bomba ho innescato!!
Originale inviato da Cris_RM: Amico mio il rispetto non si esige ma si guadagna sul campo, è vero sono stato ironico e volutamente irrispettoso...
Deep scusami ma ho combinato un macello, la memoria mi ha tradito! Hagakure non era un monaco buddista per il semplice fatto che si tratta del titolo di una raccolta. Il monaco di cui volevo parlarti si chiamava Yamamoto Tsunemoto (stavolta ho controllato sui miei testi).
Il discorso sugli apporti buddisti è cosa complicata, ti prego di accettare il mio tentativo di chiarirla come un risarcimento per lo svarione del mio intervento precedente.
La stesura di Hagakure è posteriore all’ingresso del buddismo in Giappone per cui è naturale che l’autore non si sia preoccupato di spiegare o di rendere plausibile un concetto che era stato ormai assorbito dalla cultura giapponese con tutte le sue implicazioni! Nel testo (nella prima versione di Tsuramoto Tashiro) ci dovrebbero essere alcuni passi abbastanza espliciti. Per esempio: “Essi (i samurai) dovranno ritenere la vita come qualcosa che non appartiene più a loro” ma ancora più del precedente questo: “dopo la mia morte io tornerò in vita altre sette volte per proteggere quella del mio signore”.
Il codice di comportamento dei samurai era appunto nient’altro che questo, un codice di comportamento per uomini che non avevano altro scopo che quello di servire il proprio signore. Non dovevano riflettere sulle implicazione filosofiche di una regola, dovevano soltanto rispettarla.
Per questo tante cose sono date come dire per scontate, nel testo.
Ti ringrazio Oreste.
E' corretto dire che un samurai, pur essendo buddista (?), doveva porre al primo posto il suo codice e, quindi, la sua devozione totale al Signore (Daimio)?
Originale inviato da Cris_RM: Amico mio il rispetto non si esige ma si guadagna sul campo, è vero sono stato ironico e volutamente irrispettoso...
Originally posted by Deep Ti ringrazio Oreste.
E' corretto dire che un samurai, pur essendo buddista (?), doveva porre al primo posto il suo codice e, quindi, la sua devozione totale al Signore (Daimio)?
No, non lo è. Per un giapponese, come del resto per qualunque altro asiatico non significa niente "essere buddhista". Il buddhismo non è una religione e non impone nessun obbligo ad un laico. Quando incontri qualcuno che ti dice di essere buddhista, ridigli in faccia perchè si tratta di un coglione che del buddhismo non ha capito niente.
Cercherò di chiarire questo punto con un esempio. Gotama (il Buddha storico) intuì che alla base della catena delle morti-e-rinascite c'era l'attaccamento (alle cose terrene, ma è una definizione che per dirla tutta non significa un ***** per un asceta ma in qualche modo dobbiamo pure capirci io e te) e che l'attaccamento aveva le proprie radici nel godimento derivante dal contatto. Insomma, per spezzare questa catena dolorosa ed insignificante (per gli asceti indiani è così, dolorosa ed insignificante) bisognava intervenire alla radice, dal contatto. Da qui derivano le rinunce del monaco.
Per inciso, se il monaco cede al proprio desiderio non commette peccato e non subisce alcuna penitenza, poichè sta nuocendo a se stesso ad ai proprio scopi.
Un laico non può avere gli stessi scopi perchè non s'impone la rinuncia, quindi essendo il buddhismo una dottrina salvifica non possono esistere buddhisti laici ma solo monaci. Poi se vuoi puoi studiare e recitare i sutra (i discorsi del Buddha) ed essere devoto all'immagine del Buddha (nel senso che ne onori la grandezza e la generosità nell'averci donato una via per liberarci) ma questo non significa essere buddhisti. Idem poteva dirsi per un samurai.
Originally posted by Deep Ho finito di leggere Hagakure, ma dal libro sembrerebbe che il samurai, oltre a rispettare il suo codice e il suo Signore (Daimio), non crede in nessuna religione; ovvero la sua sola religione deve essere il codice, anche se gli è consentito di studiare tutte le credenze religiose, "pur rimanendo fedele all'unica strada".
Ho interpretato correttamente o il Buddismo ha qualcosa a che vedere col samurai?
Ciao
Fico...io studio hagakure di Yamamoto dall'età di 14 anni...
___________________
Originally posted by buldozer
LO CONOSCHI HA RIKI
"sE QuAlCOSa mI Và sTORtO LO rADdRIzzO A cALCI iN CuLO!"
Originally posted by fox5ma Sapreste consigliarmi qualche testo o qualche sito che mi permetta di approfondire il discorso sul buddismo.
M'ha affascinato.
Sui siti non ti saprei dire, però libri buoni ce ne sono tanti. Per uno che comincia ad interessarsi può andar bene la divulgazione, purchè di qualità.
I FONDAMENTI DEL BUDDHISMO, di Verena Reichle è un buon libro e costa solo 12000 lire, Oscar Saggi Mondadori. Ha il pregio di spiegare in modo molto semplice concetti anche abbastanza difficili.
Ripeto, ce ne sono tanti di libri buoni. Questo è soltanto uno dei tanti possibili.
Ciao,
Rimpoche
P.S. Se leggete il libro, capite anche perchè mi faccio chiamare così
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta