l’edizione, per quanto concerne note ed apparati, è la medesima inizialmente pubblicata da garcía martínez in inglese, e la sua riproposizione in italiano è, peraltro, sensibilmente migliore rispetto all'originale; la traduzione dei testi, invece, è stata condotta direttamente sugli originali da corrado martone. i limiti del volume, se così si possono chiamare, sono costituiti da introduzioni e note di commento molto sintetiche, nonché da una traduzione dei testi strettamente letterale che non ne facilita quindi l’intelligenza da parte di lettori completamente digiuni di nozioni sul giudaismo del secondo tempio.
