Il grande Pasolini, quanto ci manca la sua lucidità, la sua penna e la sua poetica. Uno degli ultimi veri intellettuali di questo Paese, un profeta che aveva già visto e previsto tutto. Si leggano alcuni capitoli di "Petrolio"; si veda "Salò o le 120 giornate di Sodoma". Anche in "Teorema" c'è lo sfascio di tutta una società. Già puntava il dito contro una casta che stava mandando al macero l'Italia, e contro una televisione che ci stava, già allora, rimbambendo; lui non lo può più dire, ma lo scrivo io:
Aveva ragione, come tutti gli spiriti nobili che ci avvertono e che non vengono ascoltati. O, se presi sul serio, vengono tacitati, magari di notte su di una spiaggia deserta e col mare nero a conservare e sigillare l'ultimo grido del poeta.
Aveva ragione, come tutti gli spiriti nobili che ci avvertono e che non vengono ascoltati. O, se presi sul serio, vengono tacitati, magari di notte su di una spiaggia deserta e col mare nero a conservare e sigillare l'ultimo grido del poeta.