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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • Italy [IT]
    • In piedi tra le rovine
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    Mi sono fatto un bagno rilassante, mi sono acceso una sigaretta e ho ascoltato.
    Come sempre mi succede quando - da penitente, io che non ho mai coltivato la classica - mi avvicino a brani come questo mi assalgono sensazioni misto angoscia/depressione, che tentano di guastarmi l'altrettanto puntuale stupore per la bellezza.
    Angoscia perchè so di stare perdendomi un mondo pieno di meraviglie, per colpa di quella che Tongue definirebbe "accidia intellettuale", pigrizia nell'aspettare che sia l'Evento a venire da te e non tu all'Evento.
    Depressione perchè il tempo passa e, giunto alla maturità, ancora non mi sono deciso ad esplorare queste architetture incognite e sbalorditive, e mentre la musica va recito il mea culpa.
    Però alla fine sulla depressione e sull'angocia in me vince sempre lo stupore:
    Come qui quando entra il coro e tutto sale di tono, e mi chiedo come sia possibile credere che Dio non esista.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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