Visitor Messages

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • ma_75
    Super Moderator
    • Sep 2006
    • 52669
    • 1,388
    • 775
    • Send PM

    Sì ecco, direi che ci siamo. E' per quello che alla fine della lettura ti rimane una sensazione di non concluso, forse perchè non è nemmeno mai iniziato. Poi io confesso di essere legato ad una forma romanzo ottocentesca, però c'è una contraddizione tra il minimalismo della trama e, come noti tu, la prolissità delle descrizioni. Credo comunque che sia un romanzo molto personale, emozionale, di pancia verrebbe quasi da dire se non fosse che la scrittura mi sembra molto controllata. Ma forse è un controllo auto imposto di chi vuole mischiare le carte nella corrispondenza Isa-autore. Poi non mi piace molto la mancanza di una storia dei personaggi. Che faceva Isa prima di arrivare al faro? Di che vive in quei mesi? L'amica da dove viene, che storia ha? Capisco che il mistero sta nel non detto (ma allora figlia mia usalo sempre questo non detto) ma i personaggi non possono nemmeno essere automi le cui azioni non appaiono debitamente motivate. Ancora, lei sta per un breve periodo con Matteo, ma evidentemente prima aveva avuto una relazione con l'amica a cui poi ritorna alla fine del romanzo, Ecco, quindi è semplicemente bisessuale? Matteo era una copertura? Non so, non vedo chiaramente la psicologia del personaggio.
    Per la mia mente, razionale al cubo, il libro è sfuggente. Ecco questa tecnica di descrizione dei personaggi, mi verrebbe da chiamarla impressionistica, non so se sia voluta o se sia un limite dell'autrice. Ma, come capirai, non è domanda che le potessi fare direttamente.
    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
    ma_75@bodyweb.com
Working...
X