In realtà mi pare che, al di là del vantaggio di non essere distruttiva, ma rimanga il problema fondamentale delle tecniche radiocarboniche, ovvero l'approssimazione dei dati. Quel famoso +- anche di qualche centinaio di anni che se va bene per le fasi più antiche della preistoria lo rende sostanzialmente inutile per la protostoria e per la storia. Non a caso, infatti, le datazioni al radiocarbonio per epoche diciamo dal II millennio in giù sono quasi nulle perchè dati di cronologia comparata sono più utili e più precisi